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Autore: MkBDiapason    10/12/2010    10 recensioni
[Amok Time]
Spock/Kirk
Lui. Ed il Suo corpo. Asserviti alla sua causa.
In quel momento fu solo la tomba della sua Passione. L'estremo anelito di una colpa, e la nascita di una nuova.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James T. Kirk, Spock
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un'altra mia fic?E sì...lo so. "Che seccatura" direte voi in coro. Ma che potete farci?Oramai ho preso il via e quindi scrivo ad oltranza XD. Questa storia purtroppo è più seccante di tutte le altre messe assieme!XDD

Diciamo che mi sono voluta cimentare anche io in una personal vision (come sono internazionale,vero?XD) del Pon Farr. E questo è ciò che è uscito fuori.-_-" Chiedo scusa a tutti.XD
Buona lettura!!(ahahahah)




°Della Febbre e del Sentimento°

 

"E' morto"

Vi sono parole che hanno la forze di per loro di costituire un epilogo, di essere anatemi di disincanto. Nel momento in cui vengono pronunciate esse acquistano forma, e solide nella loro fermezza compiono un'azione nel campo della coscienza.

Una coscienza ebbra, inconsapevole di quel che si andava consumando all'infuori di sé.
Ma quella constatazione nella sua ineluttabile semplicità aveva dissipato ogni brama, ogni Desiderio ardito. Nessun fuoco sembrava più infuriare nelle sue vene, se non lacrime in un requiem di sangue.
La Febbre aveva concluso la sua danza. Aveva adempiuto al suo dovere di morte e aveva così concesso alla Ragione di riaffiorare dall'abisso primordiale del Bisogno. Le esigenze sbiadirono, e la consapevolezza rimase muta a se stessa.
"E' morto"
Aveva riacquistato il senno, ma i pensieri non cantavano, non intonavano motivo di logica alcuna. Restavano immoti davanti ad un funerale di vergogna.
Eppure il suo sangue aveva smesso di soffrire.
Ma i suoi occhi indugiarono a lungo su di Lui, sul sacrificio alla sua Natura.
"E' morto"
Comprese allora.
Lui. Ed il Suo corpo. Asserviti alla sua causa.  
In quel momento fu solo la tomba della sua Passione. L'estremo anelito di una colpa, e la nascita di una nuova.
La sua morte apparve come un sacrificio di vita.
Lottando nella Febbre, la Passione andava disgregandosi come la dignità impudica dell'Impulso, tra le sue mani, come la Vita che si andava consumando tra quei gesti. E incredibilmente, in quel teatro di morte, tra i brutali giochi del Sangue, andava ricreandosi qualcosa, pur distruggendo.
La Ragione fluiva in lui, rinnovata. Diluendo la primitività delle sue azioni. Andava ristabilendo il suo dominio.
Era la Sua Morte ad aver permesso quel ritorno.
Morivano con Lui, attraverso di Lui, le nefandezze dell'Istinto colpevole.

Ma alla luce del Pensiero, nessuno gaudio. Nessun appagamento dei sensi. Il bisogno aveva perpetrato un delitto, e la presenza del bisogno, con il quale aveva lottato, si era irrimediabilmente tramutata in una assenza incolmabile.
Non vi era metro che potesse calcolarne la gravità, e nessun pensiero che potesse delimitarne i confini.
Solo dolore. Sterminato, attonito, perpetuo come il Desiderio nella sua insaziabilità.
"E' morto."
Eppure tanto andava morendo con Lui...

Ritornando a sé, era pronto per la sua colpa. Era pronto a capire il perché.
E quando si voltò a Quella voce, tutto ebbe un senso.
Aveva lottato con Lui, per Lui.
L'impulso di Vita della Febbre, si era tramutato in un impulso di Morte, e in questo ciclo proprio di tutte le cose Naturali, si era andato consumando in un ciclo riproduttore, di Ricreazione.
Egli si era così, a discapito della Destrudo, riprodotto a fini migliori.
Davanti a quella visione,ora, davanti ad il suo Bisogno Vivo, il fuoco non bruciava, ma si muoveva nelle vene con forza ristoratrice.
Quella Morte, nella sua finzione, aveva portato nella tomba con sé la caustica Passione del Tempo.
E all'ombra di quel ricordo, nessun dolore, nessuna vergogna.
Solo un sorriso nuovo al Vero Sentimento che fioriva.
Nessun inganno del Sangue, solo la Verità incondizionata di una Devozione infinita ad un Uomo della cui Amicizia si nutriva, e che solo Lei, nel suo Cerchio, all'infuori del Limite, elevava a potenza tutta la sua Persona.
Era quella la freschezza di un fuoco genuino che sana.
"Jim"
Ed è questa la parola del loro Insieme.
"t'hy'la"
Nessuna vergogna, nessuna ustione.
Nessuna colpa, nessun dolore.
E fu solo Amore.


   
 
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