.. Poi mi ritrovo a camminare per una strada gią vista, gią ascoltata.

 

Ero sola, ma non del tutto. C'era la gente, e tanta anche, ma io, io non la vedevo. 

Avevo lo sguardo concentrato credo, su qualcosa lontano anni luce dalla realtą. O qualcuno..

Qualcuno era vicino al mare, si stavano contemplando quei due. Il mio sguardo era di troppo, lo sapevo, ma continuavo ad osservare incuriosita. 

Spiaggia d'inverno, immaginate? Niente si muoveva lģ, nemmeno il mare, nemmeno lui. 

La gente intorno s'affrettava, si allontanava, quasi per lasciare quei due da soli. 

Il mare, e quel ragazzo.

Una sigaretta in mano aveva. Era appoggiata sulle labbra, ma non c'era fumo. Non voleva disturbarli nemmeno lui.

Io sola disturbavo. Io e quella musica in sottofondo. Di quelle piene di parole forti, di testi che fanno riflettere. 

 

D'improvviso mosse le labbra.

Non il mare, eh. Lui, il ragazzo, mosse le labbra. Canticchiava, suppongo, o concludeva un pensiero per aprirne un altro. 

Fatto sta che mosse le labbra vicino la sigaretta. Un attimo dopo ed era di nuovo immobile a fissare il mare. 

Tutto avresti potuto dire tranne che il mare e lui non fossero un tutt'uno. 

Si fissavano, si calmavano, si raccontavano. Si amavano.

Magari nemmeno lo sapevano, ma si amavano. 

 

Poi chiusi gli occhi. Mi girai e me ne andai. 

No, non potevo disturbare oltre. Non potevo immischiarmi nel loro amore. No, non potevo.

Mi girai, e me ne andai.

 

Chissą cosa pensava, chissą cosa amava lui. Chissą cosa pensavano quei due.

Forse dopo che me ne ero andata entrambi si voltarono, entrambi in silenzio mi ringraziarono. 

Forse adesso tutto ha senso, forse non lo capirņ mai, quel senso.