Bloody Animal

È una notte come tutte le altre, anche questa passata ad andare a caccia di giovani donne. Le adolescenti sono quelle che hanno il sangue migliore secondo me, o almeno così era qualche anno  fa, ora hanno iniziato tutte a drogarsi, fumare e bere e anche se è più facile adescarle il sangue non è più buono come una volta. Periodo duro per noi vampiri!

Per fortuna ci sono ancora le verginelle, che spesso si ritrovano sole nella notte, mentre portano a spasso i loro cani o fanno una passeggiata con l’amichetta. Proprio come stanotte!

È un po’ che seguo la mia vittima, mentre passeggia con un’amica, sento aumentare la sete sempre di più, soprattutto quando il vento porta nella mia direzione il profumo del sangue puro, non macchiato dalle schifezze moderne. Mi avvicino sempre di più alle due ragazze, cercando di non farmi notare. Le sento parlare di moda, di ragazzi e di libri sui vampiri. Ahahah Strano scherzo del destino. Ma non sanno che i veri vampiri non sono quelli di cui leggono, non sanno che i veri vampiri non hanno sentimenti e soprattutto non sanno che i veri vampiri sono assolutamente spietati con le proprie vittime. Ma una di loro due lo scoprirà presto.

Le vedo avvicinarsi ad una casa e finalmente si separano. Si salutano, abbracciandosi, baciandosi sulle guance e dandosi appuntamento al giorno dopo a scuola. Che peccato che l’appuntamento non potrà avvenire! Continuo a seguire l’altra ragazza che accelera il passo, guardandosi intorno. Quasi sentisse che le sta per accadere qualcosa. Inizio a correre veloce per andare davanti a lei, così da non darle via di scampo. Una volta fermatomi, la sento sbattere contro il mio corpo.

“Mi scusi, non l’avevo vista! Si è fatto male?” La sua voce è dolce e la sua apprensione per me, reale. “Non mi sono fatto niente, non ti preoccupare.” Mi sorride e si sposta per continuare il suo percorso verso casa. La anticipo e mi paro nuovamente davanti a lei. Pensando ad un malinteso, mi sorride e torna al suo posto. Mi piazzo nuovamente davanti a lei. La sua espressione cambia impercettibilmente. Inizia ad avere paura e non sa quanto ha ragione ad averne, perché ora inizia il mio gioco! Sento il suo battito cardiaco accelerare leggermente. Tenta un’altra volta di passarmi oltre, ma ancora la blocco con il mio corpo.

“Il tuo sangue emana proprio un buon odore!”, mi guarda stupita da questa mia affermazione. Poi un velo di consapevolezza le si dipinge sul volto e mi chiede, spavalda “Sei un vampiro, eh?” Sembra prendermi in giro con quel suo tono sprezzante del pericolo, ma sento il suo cuore accelerare ancora un po’ il ritmo, seccandomi la gola. “Indovinato! Brava! Per premio cercherò di finirti in fretta.”

Ora inizia la sua contrattazione per avere salva la vita. È sempre così. Soprattutto per le ragazzine che leggono di quelli come me sui libri sdolcinati, sicure che anche noi possiamo avere un cuore e dei sentimenti. È la parte che mi diverte di più, vederle sperare di avere salva la vita, immaginare una storia col sottoscritto. “Ah sì, eh? Io lo so che tu non mi faresti mai del male.” Mi avvicino minaccioso a lei “Vogliamo provare?” Il suo istinto le fa fare un passo indietro, ma la sua voce continua imperterrita a cercare la salvezza, anche se ormai non ha più via di scampo. “Potremmo fare un patto. Io ti do il mio sangue di mia spontanea volontà e in cambio tu non mi uccidi.” La ragazza è sveglia! Ha capito che non ha nessuna possibilità e cerca in tutti i modi di salvarsi. Alzo un sopracciglio, divertito dalla sua proposta “E io che ci guadagno?” Incrocio le braccia, come se fossi davvero interessato alla sua vita. Mi piace portare avanti questi piccoli giochi con le mie vittime!

“Ti risparmi la fatica di dovermi tenere ferma mentre bevi.” Non è convinta neanche lei di avermi fatto un accordo che potrei accettare, così cerca di riprendersi “E poi ti darò il permesso di entrare da me, così tutte le volte che vorrai potrai nutrirti senza il minimo sforzo.” Questa ragazza ha carattere. Avrebbe fatto carriera nella vita. Peccato che sia capitata sotto le mie grinfie. Tanto è umana, prima o poi sarebbe morta lo stesso. La sete inizia a farsi sentire insistentemente. È ora di mettere fine ai giochi e fare sul serio. Accetto il suo accordo e le stringo la mano, dandole una piccola speranza di salvezza. Lei sposta i suoi lunghi capelli corvini dal collo e mi porge la sua arteria pulsante.

Non riesco più a resistere e mi avvento su di lei. La sento emanare un gemito e sento il suo corpo irrigidirsi sotto di me per il dolore. Poco dopo la sento agitarsi, per farmi staccare da lei e mi dice “Avevamo un accordo. Dai, basta per stanotte o morirò.” Come vede che io continuo a stare incollato al suo collo e non ho la minima intenzione di lasciarle neanche goccia di sangue, inizia a scalciare e a dimenarsi ancora più insistentemente. Serro le mie braccia intorno alle sue, così che non possa infastidirmi.

Lentamente perde forza e il sangue che mi arriva alla bocca è sempre meno. La sento accasciarsi e la sorreggo, così da poter continuare a bere da lei tranquillamente. Quando mi sento ormai sazio, la lascio cadere a terra priva di vita.

“Te l’avevo detto di non fidarti di me!” Mi pulisco le ultime tracce di sangue dalla bocca, poi mi volto e corro via nella notte.

Eccomi qua con questo piccolo esperimento! Spero vi piaccia. Fatemi sapere che ne pensate! Le critiche sono accettatissime!!!!!