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“Il vincitore
cavalcherà sulle ali del tempo verso il domani”
Stavano ormai
combattendo da ore,
l’alba ormai
stava per sorgere sulla città di Londra..
Il suono di
metallico di spade che si incrociavano aveva ormai però, da diverse ore,
squarciato il silenzio religioso della torre del Big Ben..
Descole schivò
appiattendosi contro il quadrante dell’enorme orologio, su cui stava duellando,
l’ennesimo affondo del suo più acerrimo nemico, Layton,
sorridendo come sempre strafottente..
Ora non temeva
più una sconfitta!
Sapeva di
avere la vittoria nelle proprie mani!
-Cominci ad
essere affaticato, Layton?-
Lo sfottè l’uomo mascherato abbassandosi per schivare
nuovamente un fendente per poi contrattaccare con un colpo prontamente parato
dal professore:
-No, Descole, non sono per niente stanco e questa storia finirà
qui prima che il sola sorga!-
Jean rise alle
parole dell’avversario, una risata divertita mentre un ghigno piegava le
sottili labbra, unica parte non celata del volto:
-Su questo ti posso
dare ragione, Layton, questa storia finirà prima che
il sole sorga!-
Layton strinse il
fioretto nella mano e con un preciso montante riuscì a ferire ad un braccio Descole rimanendo perfettamente in equilibrio sulla lancetta dell’orologio su
cui stavano lottando.
Jean per la
ferita inaspettata al braccio con cui impugnava l’arma la lasciò facendola così
precipitare giù dalla torre, arretrò di due passi fino a raggiungere la parte
fissa rotonda su cui entrambe le lancette ruotavano..
-Dannazione..-
Sibilò
coprendosi con la mano sinistra la ferita, Layton si
avvicinò tenendo alzato il fioretto verso l’avversario:
-Ora scendiamo
insieme e tu ti consegnerai alla polizia, hai perso e da gentiluomo devi
accettare la sconfitta..-
Descole sorrise
divertito alle parole del professore:
-Tu dici?-
Abbassò la
mano del braccio sano a prendere dal taschino della sua giacca un cipollotto
dorato, lo aprì mostrandolo a Layton:
-..lo sai che
ora è? Il sole sta sorgendo..-
Il professore
non fece in tempo a comprendere totalmente la risposta che aveva innanzi a sé che
sentì la lancetta su cui si trovava inclinarsi, l’urto lo fece scivolare e fu
così costretto a lasciare a sua volta l’arma, nel suo caso, per non morire..
Di appigli,
tuttavia, su quella lancetta di metallo liscio non ve ne erano..
Si ritrovò
così costretto, in preda al panico, a cercare alla cieca una qualsiasi ancora
di salvezza..
L’istinto di
sopravvivenza prevalse sulla ragione, ma neanche ciò servì a fargli trovare una
soluzione che non lo portasse verso il baratro..
Quando ormai
pensava di essere spacciato una mano lo afferrò per un polso frenando la sua
caduta..
Alzò lo
sguardo e si ritrovò a fissare le iridi calme ed allo stesso tempo divertite
del suo nemico.
Descole lo fissava
con un aria trionfante e soddisfatta tranquillamente fermo sulla lancetta
inclinata fin troppo per permettere a chiunque di restarvi sopra:
-Sai, ho
studiato questo piano nei minimi dettagli…ho scelto questo orario proprio per
impedirti di percepire la pendenza fino all’ultimo mortale minuto..sei
stato sconfitto, Layton, io ti ho sconfitto!-
Il professore
strinse i pugni facendo appello alla sua proverbiale calma anche in quella
situazione al limite del pericolo:
-Aiutami..-
Jean sorrise
sempre tenendo ben saldo il polso del professore a pochi centimetri dal vuoto:
-Mh, potrei farlo…come potrei NON farlo, dimmi…Layton, secondo te cosa farò?-