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Autore: shelag    03/12/2005    1 recensioni
spoiler 6°libro!Mia personale visione."Le gocce cadevano lente la fuori. Grossi goccioloni che sembravo gravidi del peso del mondo. si, in quel momento gli somigliavano proprio."
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Le gocce cadevano lente la fuori. Grossi goccioloni che sembravo gravidi del peso del mondo. si, in quel momento gli somigliavano proprio.

Lente, pesanti, tristi. Impotenti di fronte ad una volontà superiore che le schiacciava verso terra. Le più fortunate avrebbero bagnato il terreno, regalando nuovi fiori e nuovi frutti, oppure sarebbero cadute nel mare perse tra altre milioni eppure al proprio posto. Ma le altre,quelle come lui, sarebbero finite in fangose pozzanghere, o sul duro asfalto, guardate di mal occhio.

Si in quel momento gli somigliavano proprio.

Scosse la testa, pensieri simili su stupide gocce d’acqua erano il primo segno che il suo cervello stava cedendo. Probabilmente tempo un mese e , sempre che non lo avessero ucciso, avrebbe cominciato a scrivere pensierini sdolcinati sulla primavera e su Colui che voleva salvare il mondo riuscendo solo a incasinare le cose.

In quel momento la visione di se stesso sorridente al fianco di Potter gli dipinse sul viso una smorfia di disgusto.

Tra le millecinquecento cose che non andavano nel piano di Silente (se di piano si poteva parlare e non di allucinazioni dovute al wiskey) la falla più grossa era proprio quella di lasciare il ruolo fondamentale nelle mani di Potter. Non che il ragazzo mancasse di grandi ideali, di grandi speranze e di grandi pensieri. Ma niente è più pericoloso di un grande pensiero in un piccolo cervello.

Quel ragazzino rompi palle aveva ragione questa volta, anche un cieco si sarebbe accorto che Draco stava combinando qualcosa e non ci voleva certo un genio per collegare il suo strano comportamento al fatto che Voldemort volesse vendicarsi del fallimento di Lucius qualche mese prima. Il ragionamento dell’oscuro signore non faceva una piega: se miracolosamente Draco fosse riuscito a completare la sua missione, tanto meglio. In caso contrario, la morte lenta e dolorosa che aspettava il ragazzo sarebbe stato un potente monito per i suoi seguaci in generale e per Lucius in particolare. Aveva promesso a Narcissa di proteggere Draco, anche se quella testa di legno era convinto che volesse rubargli “la gloria”.

L’unica cosa che avrebbe rubato volentieri era un’accetta per decapitargli quella testaccia dura. O ancora meglio per far saltare quella della zietta Bellatrix, che sicuramente aveva inculcato buona parte delle scemenze che si agitavano nella testa del ragazzo.

E se per il momento i suoi erano solo oscuri presagi Severus sapeva che il momento di confrontarsi con tutto ciò sarebbe venuto presto. Pregò che i dubbi di Silente non si avverassero, che non fosse costretto ad adempiere in modo completo al suo giuramento, che il preside non avesse pronunciato quell’unica parola che voleva dire molte cose, che avrebbe segnato molti destini.

In quella parola la sua strada sarebbe stata segnata.

“Severus, ti prego….”

  
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