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Autore: Annette85    12/12/2010    1 recensioni
Si sfregò i guanti in modo da far cadere la neve in eccesso e si mise le mani sui fianchi. Ammirò per un’ultima volta il capolavoro che aveva davanti e un sorriso soddisfatto si dipinse sul suo volto. [...]
Storia scritta per il Calendario dell'Avvento di Michiru.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hugo Weasley, Ron Weasley, Rose Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
- Questa storia fa parte della serie 'Calendario dell'Avvento 2010'
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Nota: Questa storia è stata scritta per il Calendario dell'Avvento 2010 di Michiru ed è basata sul prompt del nono giorno (9 dicembre): Pupazzo di neve.

Buona lettura^^


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Asimmetrie

Si sfregò i guanti in modo da far cadere la neve in eccesso e si mise le mani sui fianchi. Ammirò per un’ultima volta il capolavoro che aveva davanti e un sorriso soddisfatto si dipinse sul suo volto.

«Rosie, Hugo, venite a vedere cos’ha fatto papà», urlò poi in direzione della porta sul retro.

Da dentro la casa si sentì un trambusto di piatti e scodelle, sedie che grattavano sul pavimento, voci festanti mentre la porta veniva aperta e ne uscivano due bambini ancora intenti a infilarsi i giacconi.

«Cosa?» chiese Hugo saltellando prima su un piede e poi sull’altro.

Il sorriso di Ron si allargò ancora di più mentre si spostava di lato, mostrando ai figli ciò che l’aveva tenuto impegnato dalle sette di quella mattina.

Hugo sbarrò gli occhi e Rose scoppiò in una fragorosa risata. Di certo non era la reazione che si sarebbe aspettato: era già pronto ad accogliere tra le proprie braccia i pargoli.

«Papà», iniziò Rose dopo aver smesso di ridere quel tanto che bastava per parlare. «È meglio se lasci fare allo zio Harry, la prossima volta».

Ron spostò lo sguardo dalla sua bambina al pupazzo di neve: va bene, magari non era un capolavoro, vista la strana pendenza che aveva e i due rami per braccia del tutto asimmetrici, ma aveva cercato di farlo con tutto l’amore possibile.

Hugo e Rose continuarono a ridere per un bel po’, prima di prendersi a palle di neve come si confà a tutti i ragazzini della loro età; al povero Ron rientrò in casa mogio mogio per la mancanza di tatto dei suoi figli.

   
 
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