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Autore: mony_spacegirl    14/12/2010    2 recensioni
La demenza? Potete trovarla qui, una storia a 4 mani riguardante i nostri beniamini nei loro atteggiamenti più cretini.
Genere: Comico, Demenziale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto, Tomo Miličević, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Grazie a Neryssa! La nostra prima e speriamo non unica recensitrice!!
Grazie anche a coloro che hanno letto questa cosa demenziale...e spero non vi perdiate il prossimo perchè a noi ha fatto davvero un sacco ridere!!!
Here it is! xo

CAPITOLO 2
 
Audrey si dileguò da quell'ammasso di gente che spintonava e si strattonava a destra e a manca, sembrava di vederla agli ultimi cento metri della maratona di New York, col sudore che colava a fiotti dalla fronte, le mani che si aggrappavano a funi inesistenti e finalmente tagliare il traguardo facendosi prendere per le mani dal bodyguard alto, possente e con soli due capelli in testa. Se avesse avuto jeans e maglietta bianca e fosse stato giallo sarebbe sembrato gli avessero fatto un po' di dosi in più di cortisone..ehm...sarebbe sembrato Homer Simpson.
Amy era dietro di lei, la sua ombra. Calpestata da tutti e trafelata più di un pesce che cerca di staccarsi dall'amo che ha appena abboccato.
Agh, umfs, sdry, ashbonsly! Audrey! Aiutsgodrengs!” Audrey si voltò appena e prese per un braccio l'amica trascinandosela dietro.
Il bodyguard le prese una dopo l'altra in braccio e dopo aver preso un po' di rincorsa come per lanciarle, fece loro scavalcare la transenna per giungere aldilà dei cancelli dove i ragazzi erano ancora impegnati a firmare gli autografi.
Che cacchio dovremmo fare ora?!” domandò sottovoce Audrey all'amica.
Ah boh...io non so nemmeno Perché sono qui!”
In quel preciso istante Jared si voltò come un vero fotomodello, i flash alle sue spalle lo abbagliavano e i suoi capelli blu sembravano sparaflesciati, come se stessero avendo i loro migliori ultimi minuti e poi cadere a terra per lasciarlo completamente pelato.
Tuttavia il ragazzo, hem...l'uomo, hem...ben insomma, il neo soprannominato Jessico, si diresse verso Audrey che lo squadrava dalla testa ai piedi con una faccia di puro terrore. Lui portò le braccia perpendicolari al suo corpo come un vero zombie e cominciò a sbraitare a tutti coloro che c'erano nella traiettoria dritta tra lei e la ragazza di scostarsi.
Aspirineeeee mieeeeeeeee!!!!”
In un nanosecondo Audrey si vide scaraventare su per le scalette dell'autobus inciampando su ogni scalino finendo per rimanere in ginocchio e infine cadere nel corridoio del tourbus a pancia sotto, fortuna che il suo prosperoso airbag le aveva evitato di cadere di mento.
Jared le era dietro, i suoi occhi si stavano iniettando di sangue e il suo sorriso divenne uno di quelli del leone quando vede la gazzella nella pentola.
Nel frattempo Amy corse dietro all'amica e fece per salire sull'autobus quando, distratta dalle centinaia di ragazze che si spintonavano e dalle migliaia di ciocche di capelli che volavano in aria al rallentatore, non si accorse che l'uomo dai capelli color del viagra stava chiudendo la porta dell'autobus proprio sul suo naso. Amy si trovò a dover fare un salto mortale all'indietro carpiato ritornato rovesciato finendo per terra col naso sanguinante e il culo rotto sul cemento.
Era nella cacca, la sua amica nel bus con Jessico e lei per terra davanti a quelle centinaia di belve assetate di uomini aveva appena fatto una gran figura degna di essere ripresa.
Presto presto! Una barella! Una barella!” Amy non vide più nulla, riconobbe solo la voce di Shannon che andava verso di lei. Si toccò il naso e sentì tutto caldo, poi lui che la prese in braccio e la distese su una barella che dei paramedici avevano prontamente portato.
Amy gli si appese al collo e gli sorrise un po' intontita con i denti ricoperti di rosso. Non doveva esser un gran bel spettacolo.
Graaaazie asdghcough!” a quel colpo di tosse Shannon ebbe un conato di vomito dal ribrezzo del sangue sputacchiato dalla ragazza. “Grazie signor barellaaaaa, signor barellaaaa, hem...Shannon...hem..grazie della barella Shannon...”
Datele una sistemata, vengo a riprenderla tra due minuti...”
Nel frattempo Audrey si sedette su un divanetto piccino picciò tutto rosso bordeaux. Avevano appena messo le decorazioni natalizie, che carini! Jared si scompigliò i capelli cercando di pensare a quello che doveva fare un attimo prima. Pensa...pensa...pensa...OOOHMM...dopo circa 30 secondi s'addormentò in piedi come i cavalli. La ragazza lo guardò perplesso. “Deve avere una brutta malattia poveretto...Ma ha pochi sintomi, ha solo febbre...” Si mise a pensare guardando la fila di porno che Shannon preziosamente custodiva. Sarebbe stato emozionante fargli conoscere Rocco Siffredi! “CI SONO!SOFFRE DI NARCOLESSIAA!!” Battè le mani due volte con l'intento di svegliarlo ma s'accesero delle lampadine sopra la sua testa. “Ma che...” Lo fece una sola volta e si tirò l'acqua del water. Dalla porta del bagno uscì la testa dell'autista del tourbus, che con terribile furia urlò:”Shannon smettila di tirarmi l'acqua del cesso!Cristo!” “Tutto automatico qui, che beelloooo!Proviamo così: Harryyyy Potteeeeeer!” E in quel momento Jared si svegliò. “Oh, ma che??Che ci fai tu qui??” “Bentornato!Soffri di memoria a breve termine per caso?Prontooo, Terra chiama Jessicoo!!” Lei sventolò l'aspirina all'aria. Come un cane attratto dal prosciutto cotto Ferrarini, Jared le saltò addosso strappandole via quasi una mano a morsi. “Mia mia mia miaaa!!” Si sedette vittorioso fissando la pastiglietta tra le mani tutto contento, fiero, stanco, ammalato, assonnato, iperattivo, gaio. La ingoiò con dell'acqua e si fece tutto serio. La malattia lo portava al delirio. Audrey era seduta davanti a lui con le gambe incrociate, che si girava i pollici. “Stai meglio?” Gli chiese preoccupata. “Si, sto bene. Puoi anche uscire di qui ora.” Lei aggrottò la fronte non capendoci un tubo. “Questo qui soffre pure di bipolarità...” disse sottovoce. “Ti ho sentito sai!Non è vero!” “Hey, pensavo avessi le orecchie tappate dal catarro!Scusami!” Gli sorride angelicamente. “Altra aspirina?Stai bene?” “smettila.” “Vuoi un moment ACCCCTTT??” “NO!” “Siii dai, un buscofen??” “ZITTAAA!” “Maalox?” “Mmhhh...” A Jared gli si stavano gonfiando le vene sul collo. “Ho capito, sei troppo agitato. Ti serve del valium...” Se lei avesse potuto mettere un uovo sopra la sua testa si sarebbe cucinato nel giro di 1 minuto, da quanto era incazzato. “BASTAAAAA!!” S'alzò in piedi con uno scatto, urlando a squarciagola dalla rabbia. “Suscettibile il nonno...” I capelli di Jared da blu passarono a oro. E crebbero lunghi lunghi lunghi fino al culo. “O mio dio!tu
sei...GOKU!!”
Del tutto inconscia di quello che stava succedendo in quel bus, Amy nell'ambulanza si sentiva come una rana sotto autopsia con la decina di occhi puntati addosso a lei. In più due dei medici avevano anche quel faretto sulla testa, “mica siamo in miniera!” pensò lei, e quando provò a parlare le venne fuori solo un rantolo.
Bisturi!” “Bisturi!” “Garze!” “Garze!” “Ago e filo!” “Ago e filo!”
Amy sbarrò gli occhi, non poteva assolutamente essere vero che le stessero cucendo il naso. Le voci infatti venivano dalla sua destra, così mentre si sentiva tamponare il naso con delle cose tipo tampax si voltò e vide una dottoressa che faceva il punto croce su una garza.
Ad Amy venne da starnutire, si era presa un bel raffreddore nell'attesa antecedente il concerto.
E...e....et....chuuuuuu!” i due tamponi le partirono dal naso andando a sbattere contro la polo bianca del paramedico ai suoi piedi, lasciandogli due bei punti rossi proprio al livello dei capezzoli.
Si sente meglio signorina? Il sangue si è fermato, direi che può tornare fuori...”
Ooooh, no no no, non avete sentito cos'ha detto il signor Barella? Io...io devo restare finché lui torna!”
Il signor Barella, Amy non capiva perché aveva detto quel nome così bizzarro. Eppure aveva pensato a Shannon immediatamente come il signor Barella, dopo che l'aveva soccorsa.
Si ma...lo può aspettare anche fuori, insomma, ora lei sta bene...sente dolore al naso?!”
Io..no...sto...sto bene...ma i denti ce li ho puliti?!”
Amy sorrise tirando bene le labbra suscitando un “Oooooooooh!” dai medici. Ma non uno di quei Oooooh di stupore, uno di quelli di puro ribrezzo. Sembrava il sangue incrostato sulle unghie dopo che si aveva sgozzato una gallina.
Dentifricio!” “Dentifricio!” “Spazzolino!” “Spazzolino!” “Apra la bocca signorina!”
Me li so lavare da sola i denti grazie....!” Amy prese il tutto dall'assistente e cominciò a lavarsi i denti ancora distesa in barella finché non sentì bussare sulle porte dell'ambulanza.
Avanti!” “Macccheccchausghaygaj! Devi aprire da dentro!” “Ashdrubasgaz!” La dottoressa che stava facendo i ricami si alzò scazzata e andò ad aprire le porte dell'ambulanza, da dove comparve Shannon con il berretto dei sette nani e la sciarpa di mago Merlino.
Hey ragazza, tutto bene? Si è fermato il sangue?!”
Hem...ah...si...io...hem...astf...blum...prt”
Shannon le porse la mano e la aiutò a scendere dall'ambulanza. “È stato...è...è...è stato Jared quel...quel deficienteeee a...a chiuderti la porta in faccia vero??? Io...io io non so...è...sempre così così così precipitoso...vieni vieni ragazza, ti porto io a farti chiedere scusa!!!”
Era agitato, era impacciato. Non se lo era mai immaginato così Amy, però le scuse da parte di Jared le voleva comunque...o forse no? Beh, insomma...aveva avuto l'occasione di salire sull'ambulanza, non ci era ancora mai stata, e poi Shannon l'aveva soccorsa, cosa desiderava di più?! Comunque, voleva anche vedere che era successo all'amica.
In quel preciso momento anche Tomo si avvicinò all'autobus gridando “Apritiiiiii Bertooooooooo” e la porta dell'autobus si aprì davanti ai nostri occhi.
Salì prima lui rimanendo incastrato col gigante sombrero che aveva in testa.
“Cazzoooosssss, porca vaccasssss, no se puede restar incastratis col sombrerosssss sula portas del autobuuuuusssssss, mierdaaaa!”
Tomo strattonò il sombrero e questo, scastrandosi così facilmente provocò uno scivolone indietro di Tomo che si ritrovò seduto con le gambe a S davanti al volante.
Ma siete tutti deficienti qui...Tomo abbiamo delle donne qui, comportati bene! Guarda che racconto tutto a Vicki domani quando arriva!”
Nooo, nada nada, Vicki non pote sabeeeer que pasa quando lei non sta aquiiiii!!!!”
Shannon afferrò per mano la ragazza alle sue spalle e la fece salire sul bus richiudendo la porta alle sue spalle. In quell'autobus si stava scatenando altro che l'uragano...the night of the hunter....
  
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