Giulio corse piangendo verso la foresta.
Non era giusto, lui sapeva nuotare così bene e adesso per colpa di uno stupido frutto, non avrebbe più potuto farlo.
Si guardò le mani: come aveva fatto a far uscire dalla sua mano un ramo che era il quadruplo di lui? Così si alzò e stese la mano verso un vecchio tronco di albero dicendo -TRONCO VAI-, ma non successe niente.
Ritentò più volte ma niente: la sua mano rimaneva com'era e non usciva niente. Giulio prese un sasso e lo scagliò lontano e incominciò a dare calci a tronchi tanto che alla fine il suo piede destro era dolorante.
All'improvviso sentì un ansimare dietro di lui: era Cogico.
Cogico: Finalmente ti ho trovato.
Era vestito diverso da quando era scappato dalla locanda: aveva un vestito più sobrio, dei pantaloni blu mare ma la cosa che lo colpì di più furono i suoi copri-braccia che avevano delle lame come pugnali.
Cogico: Sono qui per insegnarti a controllare il tuo potere.
Giulio lo guardo con un espressione di sorpresa e allo stesso tempo di felicità: finalmente poteva imparare ad utilizzare quel potere così misterioso.
Poi però il suo sorriso di allegria si spense.
Come poteva Cogico insegnargli come utilizzare i suoi poteri se non sapeva solo che caratteristiche aveva?
Cogico: Cos'hai ancora?
Giulio: Come fai a insegnarmi a utilizzare un potere che conosci appena?
Cogico sorrise.
Trasse un libretto da una tasca: era piccolino.
Giulio: Ma come puoi insegnarmi a combattere con un libretto del genere? 
Cogico: Ricordati mai giudicare un libro dalla copertina. Non essere impaziente e vieni qui.
Giulio si alzò da terra e andò da lui. Cogico gli fece vedere il libretto e andò ad una pagina, ''Il frutto del legno'' si intitolava l'argomento.
Giulio non credeva ai suoi occhi: in quel libretto parlava della maggior parte dei frutti del mare, delle loro caratteristiche e come controllare il potere.
Cogico: Incominceremo con come controllare il tuo potere.
Ogni giorno era dedicato all'allenamento, sempre intenso e difficile.
Passarono due anni.
Giulio aveva 14 anni e aveva imparato a usare il suo potere benissimo.
Tutto procedeva tranquillamente finchè un giorno successe il fatto.
Una banda di pirati armati di tutto punto arrivarono al villaggio con l'intenzione di occuparlo.
Si chiamavano '' La banda del gatto ''.
Si fece avanti il capitano della banda.
Capitano: D'ora in poi questo villaggio dovrà pagare ogni mese una somma che ammonta a 500.000 denari altrimenti sarà peggio per voi.
Voce misteriosa: Non credere di passarla liscia.
L'uomo si voltò dalla parte della voce: era Cogico con la sua ciurma di pirati, anche loro armati di tutto punto.
Tra loro c'era anche Giulio.
Capitano: Volete affrontarci? Peggio per voi. All'attacco uomini.
Le due bande di pirati si scontrarono.
Giulio trafiggeva i nemici con i suoi legni facendoli spuntare dal terreno, li intrappolava circondandoli con dell' edera velenosa e al suo fianco c'erano dei trent che lo aiutavano (i trent sono degli alberi che combattono utilizzando i rami con delle lame di pietra più resistente del marmo, questo è un altro potere speciale del protagonista che da vita agli alberi che si trasformano in combattenti micidiali).
Dopo un po' Giulio con una liana salì su un tetto della città per attaccare i nemici dall'alto ma vedendo lo svolgimento della battaglia notò che il capo della banda pirata era scomparso e così anche Cogico.
Allora Giulio scese e facendosi largo tra i nemici seguì delle impronte che si dirigevano verso la foresta.
Giulio: Aura della terra.
Grazie a questa tecnica riusciva a sentire ogni movimento ostile nella foresta.
Percepì due potenze nella foresta scontrarsi furiosamente.
Giulio si recò con tutta la velocità che aveva in corpo verso il luogo dove percepiva tutto ciò.
Quando arrivò trovo Cogico a terra coperto di sangue trafitto dal capo dei pirati del gatto.
Giulio: Cogicooooooooo.
Cogico lo guardò e gli lanciò i suoi copri-braccia.
Cogico:Fanne buon uso!
E con queste ultime parole cadde a terra morto.
Giulio raccolse i copri-braccia e li indossò.
Improvvisamente le lame si allungarono e diventarono di legno, emanavano un energia potentissima.
Capitano: Vuoi morire anche te? ALLORA VIENI!
Si lanciò all'attacco con una velocità tale che Giulio parò a stento il suo colpo.
Il suo nemico lanciava pugni e calci da tutte le parti e Giulio li parava contrabbatendo anche lui. All'improvviso l'uomo-felino lo trafisse con i suoi artigli.
Capitano: Per te è finita
Ma non si accorse che era un trent travestito che esplose in una rete di legno resistentissimo che avvolse l'uomo-gatto e lo tenne ben stretto.
In quel momento Giulio uscì da un albero: la tecnica della trappola fantoccio aveva funzionato (questa mossa consiste nel sostituirsi mentre molto velocemente mentre si combatte con un altro corpo falso).
Giulio fece allungare le lame su i suoi copri-braccia e uccise l'omicida del suo maestro Cogico.
Lo stesso giorno del funerale del suo maestro, Giulio decise di formare una sua ciurma e combattere contro altri pirati e la marina.

Spazio Autore:
Piaciuta la storia? Volevo dire una cosa ad Akemichan che ha recensito il mio 1 primo capitolo. Vedi che la storia del protagonista è diversa da quella di rufy? In ogni caso spero che vi sia piaciuta, ditemi che ne pensate, ci terrei molto a sentire vostro parere!
Ringrazio chi segue e chi recensisce!
Buonanotte a tutti!