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Autore: Faye Valentine    31/12/2003    1 recensioni
Quando ormai tutto sembra andar per il verso giusto, quando tutto ormai sembra essere perfetto ecco che arriva il momento della resa dei conti, persino per il principe dei sayan. Riuscirà Vegeta a convincere la vendicatrice che gli hanno mandato, che è non è più quello di una volta? ps: siate buoni!!E' la mia prima fic d questo genere^^
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Cominciai ad incamminarmi verso la città

Punto di vista di Seleen

Punto di vista di Vegeta

Narratore

Tempo: presente per i punti di vista, passato per il narratore

 

Volo tranquilla ad alta quota, felice come solo in pochi momenti della mia vita, nei quali dimentico chi sono e a cosa è votata la mia esistenza, qual’è l’unico scopo per cui continuo ad esistere.

Volare era una delle cose che amo più fare, mi fa sentire libera dai vincoli dei miei compiti e del potere che custodisco.

Ho di nuovo una missione e sto cercando la mia vittima.

Sento delle strane forze intorno a me, le aure dei guerrieri più forti di questo pianeta: Crillin, Yamcha, Tenshinhan...Ma solo due, che riconosco subito, mi colpiscono particolarmente. Una è calda, gentile, pura, l’aura di SonGoku; l’altra è totalmente diversa, fredda e scura, emana violenza e, allo stesso tempo, disperazione, è sicuramente Vegeta. Tutti e due si stanno alleando, sono le due aure più espanse del pianeta. Il mio obbiettivo si trova in un bosco non lontano da me, così scendo e abbasso la mia aura, dall’ultima missione il mio livello combattivo è molto aumentato, più di quanto mi aspettassi.

 

_.-+*+-.__.-+*+-.__.-+*+-._

 

Colpì l’albero con un pugno, sradicandolo completamente, lo incenerì con un colpo energetico e poi rimase immobile a fissare la legna bruciare lentamente.

Perché aveva colpito quell’albero, cosa voleva sfogare? Rabbia, odio, frustrazione…?

Probabilmente nemmeno lui lo sapeva. Raramente, da quando aveva cominciato quella nuova vita in pace, aveva perso le staffe, aveva rallentato anche gli allenamenti.

Un presentimento, forse era stato quello a renderlo nervoso.

Una voce a chiamarlo. Non aveva sentito nessuna forza combattiva, non aveva riconosciuto la voce, non riusciva a capire chi fosse.

 

Lo fisso divertita, nascosta dai cespugli e dagli alberi, non gli sto permettendo di vedermi o di percepire la mia aura, voglio mettergli paura.

- Chi è là? - Una ragazza…dal quel poco che si intravede sembra una ragazza, ma non c’è da metterci le mani sul fuoco. Non riesco a vederla. Ora sento una grande forza intorno a me, ha finalmente rilasciato la sua aura, Kami com’è potente...- Non nascondere il tuo volto, codarda. Esci fuori e dimmi chi sei -

- Lo vuoi veramente sapere? – una risata ad accompagnare le parole e dalla radura uscì una splendida ragazza, un tatuaggio sul braccio sinistro, il tatuaggio di una rosa nera, il cui gambo, pieno di spine, percorreva tutta la circonferenza del braccio.

 

Dall’aspetto sembra una ragazza umana, il sembiante è quello. No. Lo so, lo SENTO, non è umana, non PUO essere umana. E quel tatuaggio, mi ricorda qualcosa...

 - Io sono la guerriera che viene dalle profondità della morte –

 

Ho capito finalmente, non è umana, avevo ragione. Forse un tempo lo è stata ma ora non lo è più, probabilmente da molto tempo visto il suo livello combattivo. E quella rosa nera, può essere solo...

- Sono la guerriera della distruzione – Un’altra risata – E così hai paura di una donna Vegeta? –

Finalmente i dubbi di tanti giorni si sono dissolti, una vendicatrice è venuta a prendermi, mi aspettavo una cosa del genere.

Eppure, possibile? Possibile che quella felicità tanto agognata e così faticosamente raggiunta debba ere fine per mano di una, seppur potente, donna?

Non per mano di quel bastardo di Freezer, o di un crudele tiranno. Non per mano di Kakaroth ma per mano di una vendicatrice dovrò morire, le parche hanno controfirmato il verdetto che già sapevo essere stato emanato per me.

E’ davvero giunta la mia ora? Posso veramente lasciarmi andare ad una vendicatrice? Posso, senza nemmeno combattere?

 

Leggo nella sua testa, “tanto potere poteva dunque acquistare una misera donna, anche se una vendicatrice?”. Anche io mi ero posta una simile domanda tempo prima.

- E così conosci le vendicatrici?...ma bravo il mio principe...-

- Non pensare che io mi abbassi a chiederti pietà – disse cinico – Sono pronto a battermi, non ho paura di una donna io-.DEVO combattere, lo devo fare per me, per Trunks e soprattutto per quella creatura che potrebbe nascere da me e Bulma, non posso lasciare sola la donna che amo, abbandonarla come ho fatto nell’altra dimensione.

La ragazza camminò sicura verso il sayan - Davvero? E chi ti dice che io voglia abbassarmi a combattere con te? -

- E come pensi di punirmi allora? – Il viso del sayan era inespressivo.

- Potrei mandarti in qualche dimensione oscura da solo, potrei uccidere i tuoi cari come hai fatto tu con le popolazioni che hai annientato. Oppure potrei anche semplicemente eliminarti. Ho potere di vita e di morte su di te, posso fare ciò che voglio non solo di te ma anche di chi ti sta vicino. Volendo, potrei lasciarti scegliere la tua pena o anche farti vivere senza punirti– E’ il momento della verità, ne la solitudine ne la morte possono fargli paura, lo so. Ma se ama veramente Bulma e suo figlio Trunks non può lasciare che gli faccia del male.

 

Non posso permetterle di fare del male a Bulma o a Trunks, non posso. Ora dipende tutto da me, da ciò che le rispondo. Devo tenere a bada il mio orgoglio ora o sarà la fine per la mia famiglia.- Di me puoi fare quello che vuoi – La ragazza lo osservava incuriosita -  Ma non fare del male alla mia famiglia, loro non c’entrano. O vuoi macchiarti  con il sangue degli innocenti? – La ragazza sembra sorpresa, lo sono anche io. Cosa mi ha fatto l’amore? Fino a che punto mi ha cambiato?

Mi sono rammollito, preoccuparmi di una terrestre e di un mezzo sangue…Un tempo avrei pensato questo di me stesso, ho capito ormai. Sono migliorato, sono arrivato persino a capire Kakaroth. E’ l’amore che ti da la forza di superare qualsiasi barriera, la forza della disperazione, la forza di fare l’impossibile, di lottare persino oltre le tue stesse possibilità…L’odio no.

- Se la metti su questo piano, la maggior parte delle persone che hai ucciso erano innocenti, o sbaglio? – ci fu un momento di silenzio durante il quale la ragazza si avvicinò- Sei cambiato fino a questo punto allora? Non lo avrei mai creduto...-

Avevo avuto un sospetto, già che c’ero ne volevo la certezza, anche se non ho mai avuto e non ho la minima intenzione di lasciarlo impunito, troppi delitti sulla coscienza, troppi scheletri nell’armadio, troppo sangue sulle sue mani.

Non temere Leyla, tu non dovrai sporcarti con il mio di sangue, mai, non fallirò.

Io non fallirò mai. Io sono la guerriera della distruzione.

 

Per un lungo minuto nessuno dei due parlò.

- Va bene Vegeta, facciamo così. Verrò a casa tua così valuterò anche il tuo livello di combattimento.Ti dispiace se ti tengo d’occhio così da vicino?-

- Sinceramente puoi fare quello che ti pare, ma Bulma e Trunks non so fino a che punto saranno d’accordo che un’estranea venuta per uccidermi viva per qualche tempo insieme a noi...-

- Tu mi sottovaluti – cominciò a levitare – Vuoi venire con me e vedermi all’opera o pensi di rimanere qui per sempre?

Levitò anche lui e le fece strada verso la sua abitazione.

Arrivati entrarono da una finestra e andarono in cerca di Bulma, che trovarono nel suo laboratorio, fortunatamente da sola.

- Ciao Vegeta!- salutò il suo compagno. Poi rivolse un’occhiata interrogativa alla giovane accanto a lui – Chi è...- non fece in tempo a finire la frase che lei mosse leggermente l’indice dietro di se e Bulma disse – Ciao Sabry, quanto tempo!!!Vedo che hai incontrato Vegeta per la strada, hai fatto bene a venire con lui, oggigiorno sai quanti maniaci assassini girano?-

- Ma Bulma cara- Vegeta mi le fissava allibito – sai che sono una valida guerriera ormai e so difendermi da sola- altra mossa con il dito, Vegeta sempre più allibito.

- Si ma, se non te ne fossi accorta, questo periodo girano alieni, mostri, cyborg...non si riesce mai a stare tranquilli. Ma non preoccuparti, se c’è Vegeta nei paraggi puoi stare tranquilla che non ti succederà niente- Continuò la donna facendo l’occhiolino al marito.

- Hai molta fiducia in lui, a quanto vedo- continuò la giovane mentre il sayan la guardava in cagnesco.

In quel momento furono interrotti da Trunks.

 

Il mio cuore smette di battere per qualche secondo, per poi riprendere all’impazzata. Le leggende che girano sul figlio di Vegeta sono fondate, anche se non gli rendono giustizia. E’ davvero più bello di quanto mi avessero raccontato, non ho mai visto prima d’ora una creatura più bella di questa, innocente e pura ma, allo stesso tempo, sensuale e provocante.

 

- Mamma sono tornato! Ma tu – disse lui.

Altra piccola magia.

- Ciao Sabry!!Come mai qui? – disse abbracciandola.

 

Mi sento imbarazzata e ho voglia di scappare però, allo stesso tempo, voglio rimanere qui tra le sue braccia, a contemplare la perfezione di questa chimerica creatura.

Possibile, possibile che a me, A ME, una delle vendicatrici più fredde, la guerriera della distruzione, stia succedendo proprio questo? Non so cos’è di preciso, è tutto così strano...

 

- Hem...Trunks...che bello rivederti...-

 

Quanto imbarazzo negli occhi questa vendicatrice nell’avere Trunks vicino, il modo in cui lo fissa, quasi incantata...E se si stesse innamorando?

Conosco abbastanza bene le vendicatrici, ho sentito molto parlare di loro.

“...Occhi gelidi su volti angelici, corpi bellissimi ma vuoti, senza sentimenti. Esistenza votata alla vendetta e alla morte, bambole animate nelle mani delle parche...”. Ecco cosa sono, nient’altro che “bambole”, recipienti vuoti. Le parche le scelgono soprattutto tra le umane, non so perché. Le privano dei sentimenti e le riempiono solo d’odio, di sete di vendetta e di poteri. Più queste combattono e si vendicano, più diventano potenti.

Però, forse quella fredda ragazza, provando l’amore, capirebbe tutto il potere che ha e che sa donare, quanta felicità...

Potrei lasciare che quei due si innamorino, lasciare che quella ragazza provi almeno una volta l’amore, magari lascerebbe che anche io godessi ancora un po’ di quella felicità, di quel calore. In fondo mi fa pena, io ho provato, seppur per poco tempo, l’amore e l’affetto di una famiglia. Lei solo odio, vendetta e distruzione. Vero, io ho passato per quel mondo fatto solo di ghiaccio ma, provato il dolce gusto dell’amore, non sono più riuscito a farne a meno e avevo abbandonato quella gelida prigione.

Trunks potrebbe essere la sua via d’uscita, come lo è stata per me Bulma...

No, devo intromettermi tra loro, non posso lasciare che Trunks si invaghisca di lei, chissà quali conseguenze ci sarebbero!

No, non farò nulla, lascerò che gli eventi facciano il loro corso e che Kami me la mandi buona...

 

- Rimarrai un po’ in città vero?- disse il giovane sayan rivolgendosi a Sabry, guardandola fissa negli occhi.

 

Le mie gambe cominciano a fare il conto alla rovescia su quando cederanno.

La mia voce si sta nascondendo nella parte più remota di me, senza intenzione alcuna di uscire fuori, almeno non finche questo ragazzo dai capelli color lavanda non distoglie lo sguardo da me.

Annuisco debolmente

 

- io vado ad allenarmi – disse Vegeta uscendo.

 

Le mie gambe sono arrivate quasi alla fine del countdown e stanno per cedere

 

- io vado a trovarmi un buon albergo – disse la giovane allontanandosi da Trunks.

- Ma no, rimani a dormire qui!!!Gli alberghi in città sono molto cari, lo sai-

Così Bulma fece preparare dai robot una stanza al secondo piano, accanto a quella del figlio.

 

  
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