E’
Solo Sesso…
-INUYASHA!-
-MIROKU!-
La
casa era di nuovo tutta in disordine. E dire che l’avevano pulita quella
mattina.
Ora
avrebbero dovuto ricominciare tutto da capo.
-POSSBILE
CHE SIETE DIVENTATI COSI’ SUDICIONI?!-
-QUESTA
CASA NON E’ NEMMENO VOSTRA!! COME VI PERMETTETE DI RIDURLA IN QUESTO MODO?!-
I
due ragazzi era rilassati sul divani in mezzo a cartaccie di patatine e lattine
di birra vuote.
-Mamma
mia quanto rompete!-
-La
casa non sarà nostra come voi dite, ma se non sbaglio anche noi provvediamo a
comprare da mangiare!-
-MA
NON DITE ASSURDITA’! SARANNO SECOLI ORMAI CHE NON CACCIATE PIU’ UNO YEN DALLA
TASCA!-
Miroku
si alzò un po’ barco
Ma
questa, alquanto indispettita da tale comportamento, lo sbattè per terra con un
bel ceffone che lasciò sulla guancia dell’omrai ex monaco, un bel segno rosso a
forma di mano.
-E
NON TI AZZARDARE
La
storia era sempre la stessa.
Sango
e Miroku che litigavano. Ed il tutto si concludeva con un bello schiaffo ben
piazzato.
Inuyasha
aveva assistito a tutta la scena dalla sua poltrona preferita, seduto
comodamente. Aveva il viso mezzo rivolto verso il televisore acceso, ed una
mano che lo reggeva. Gli occhi fissavano di sbiego la scenetta ormai all’ordine
del giorno.
Poi.
I suoi occhi si posarono sull’altra ragazza. Quella rimasta in disparte.
Kagome
aveva un sorrisetto forzato per cercare di sdrammatizzare l’assurda situazione
giornaliera. E non si era nemmeno accorta che lui la stava fissando. Eppure, si
sentiva scrutata da qualcuno.
Quando
questa cosapevolezza la rapì del tutto, sapeva già chi fosse a fissarla.
E
non era la prima volta che capitava. A volte, anche durante la notte, sentiva
la porta della sua camera asprirsi e dei passi avvicinarsi a lei. Dall’ ombra
che ogni volta il muro bianco rifletteva, si capiva benissimo che fosse
Inuyasha.
Eppure,
loro due si erano detti addio diverso tempo tempo prima. Esattamente dopo quasi
un anno che era tornata a casa sua, per sempre. Il povero nonno della ragazza,
era venuto a mancare da qualche mese e la mamma e Sota aveva deciso di
trasferirsi in un appartemento in città, lasciando la casa ai ragazzi.
Da
qualche tempo Inuyasha aveva incominciato a fare degli strani discorsi.
Un
giorno, l’aveva voluta incontrare da sola davanti il vecchio pozzo per
parlarle. Le disse che semplici baci e carezze non gli bastavano più e che
voleva qualcosaltro da lei. A Kagome, non le ci volle molto a capire! Ma si
sentiva molto insicura, e seppur avesse pensato più di una volta a quelle cose,
non le aveva mai desiderate per davvero.
Di
fornte a quella proprosta del suo ragazzo, seguita ovviamente dalla fatidica
frase –Non farei mai nulla che anche tu non volessi…- Kagome rispose che doveva
pensarci un po’. Ragionarci sopra, insomma.
Ed
infatti Inuyasha le diede del tempo. Ma a quanto pare, troppo per i suoi gusti.
Durante
una sera, il ragazzo irruppe violentemente nella sua stanza, dicendole che non
avrebbe aspettato un secondo di più. Si avvicinava pericolosamente a lei, e per
la prima volta nella sua vita,Kagome ebbe paura di Inuyasha!
Per
fortuna in quel preciso momento, entrò nella camera Sango facendo distrarre il
ragazzo.
Kagome
corse fuori di casa ed andò a stare qualche giorno a casa della mamma.
Quando
ritornò, prese la decisione di lasciare il ragazzo, anche se questo l’addolorò
moltissimo.
Tutto
questo le tornò in mente quando incontrò lo sguardo caldo del suo ex fissarla
intensamente come una volta.
Inuyasha
voltò la testa da un’altra volta, quando decise che non avrebbe dovuto
guardarla a quel modo!
Dal
giorno in cui si erano lasciati, era cambiato tantissimo. Si era pentito più
volte di quelle che voleva farle contro la sua volta, abbandonò gli studi che
stava portando avanti insieme a Miroku, anche lui deluso della sua Sango che
non voleva diventare la sua ragazza, ed incominciarono a fare i teppistelli.
Entrambi
avevano combattutto contro demoni potentissimi e la forza di tenere a bada un
intero quartieri di certo non gli mancava. Ben presto misero su un bel
gruppetto di sottoposti, composto soprattutto di ragazzi fra i 16 e i 18 anni,
e divennero i capi induscussi di tutta la zona. La loro fama aveva raggiunto
anche gli altri quartieri, sfociando diverse volte in risse anche con armi da
taglio. Ma i due ragazzi, ne uscivano sempre vincitori. In questo modo la loro
egemonia crebbe a dismisura..
Le
due ragazze vennero a conoscenza della loro “seconda vita” per caso,
incontrandoli un giorno di ritorno dall’università, a fare a pungi con una
ventina di ragazzi. Vollero avere delle spiegazioni circa il loro
comportamente, e naturalmente Inuyasha e Miroku gliele diedero.
Kagome
rimase sbalordita. E Sango per poco non sveniva.
Inuyasha
diede la colpa del suo cambiamento a Kagome e al fatto che lei l’avesse
lasciato.
Da
quel giorno sono passati 3 mesi.
I
due ragazzi continuavano ad essere dei teppistelli senza speranza, mentre le due
fanciulle si disperavano di come ogni volta tornavano conciati: lividi e ferite
varie un po’ dappertutto.
Inuyasha
rivolgeva si e no la parola a Kagome. Ma solo quando non ne poteva fare
veramente a meno. E cioè, quando aveva fame o gli serviva qualcosa.
E
la poveretta, non poteva fare altro che acontentarlo. Anche perché, lei lo
amava ancora. E quando lo aveva lasciato, sapeva molto bene che non lo avrebbe
mai dimenticato e che avrebbe continuato a pensare a lui incessantemente.
Lo
aveva visto uscire con un paio di ragazze negli ultimi mesi. E quanto soffriva,
solamente lei lo sapeva.
Aveva
più volte pensato a cercare di riappacificarsi con Inuyasha, ma lui ogni volta
se ne andava inventandosi una qualce stupidaggine.
A
vole Kagome, pensava che l’unico modo per farlo tornare come prima fosse di
dargli quello che voleva. Quello che le aveva chiesto sin dal principio. Ma
Sango le aveva sempre detto di non cedere. E magari di tentarlo in qualche
modo. Semza però esagerare. Ma Kagome sapeva benissimo, che se Inuyasha fosse
venuto da lei chiedendole di nuovo di passare la notte con lui, questa volta
avrebbe sicuramente accettato! Forse perché, in fondo, anche lei lo aveva
desiderato fin dall’inzio. Ricordava quelle notti, quando ancora si trovavano
tutti nell’Era Sengoku, che lo fissava intensamente mentre dormiva sul ramo di
un albero. E si vergognava di ciò che immaginava. Perché lo amava da quella
prima volta che lo vide sigillato all’albero sacro.
Era
incominciato tutto da lì.
Ma
ora era stupido ripensare a quelle cose.
Loro
due non formavano più una coppia ormai da diverso tempo.
Quando
lo vide distogliere violentemente lo sguardo da lei, Kagome si rattristò un
po’.
-Dai
Sango, ora basta…Miroku ed Inuyasha sistemeranno questo macello…-
-La
divina Kagome ha perfettamente ragione! ^^” Ci pensiamo noi…-
Miroku
fulminò con lo sguardo Inuyasha, il quale assentì con il viso alla richiesta
della sua ex ragazza.
Kagome
prese la sua borsa contenente i libri e salì le scale dirigendosi verso la sua
stanza.
La
casa era stata allargata per permettere ai quattro di vivere serenamente
insieme. Nella nuova ala erano state costruite altre tre stanze: una per
Miroku, una per Inuyasha e l’ultima era il bagno.
Una
porta scorrelvole divideva il piano delle ragazze da quello dei ragazzi.
Kagome
non avrebbe mai voluto costruire quella dannata porta, ma la volle Inuyasha
quando si lasciarono.
Nella
loro ala, facevano tutto quello che volevano, e spesso Kagome sentiva le girda
dei due mentre giocavano o facevano i dificiente, come loro solito. Una volta,
sentì provenire dalla stanza di Inuyasha una voce di donna.
Avrebbe
tanto voluto vedere chi fosse. Ma non aveva il coraggio di aprire quella porta.
Stava già soffrendo abbastanza!
Così
si mise il cuscino sulla testa, cercando di pensare a qualcosaltro.
Aveva
persino accettato l’invito di un suo compagno d’università ad uscire insieme.
Per far ingelosire Inuyasha. Ma non servì assolutamente a niente! Anzi. Quando
Inuyasha li vide insieme, aveva sbuffato come sil suo solito e se ne era andato
come nulla fosse. La ragazza ci era rimasta davvero male. Ma non poteva fare
altro.
Più
il tempo passava e più si convinceva che l’unico modo per tornare con Inuyasha
fosse quello di andarci a letto!
Poggiò
la sua borsa sul letto e si sedette alla sedia della scrivania.
Non
aveva alcuna voglia di mettersi a studiare quell sera. I suoi voti era
piuttosto buoni, quindi si meritava una pausa.
S’immaginò
di nuovo Inuyasha irrompere nella sua stanza.
La
porta che sbatteva violentemente contro il letto. Un pupazzetto di peluche che
lui le aveva regalato cadere per terra.
Non
era la prima volta che ripensava a quei momenti. Ma quella volta, non sentì
alcun brivido correrle lungo la schiena.Aveva pensato così spesso a quel
preciso istante, che oramai era pane di ogni giorno!
Sentì
dei passi salire le scale e poi fermarsi proprio davanti la sua stanza.
Non
riusciva a capire chi fosse. Aspettava che chiunque fosse bussasse o aprisse la
porta.
Ma
come era arrivato là davanti, così, se ne andò.
Poi.
Sentì la porta scorrevole aprirsi e chiudersi.
“Inuyasha…”
Probabilmente
era lui.
Perché
non era entrato?! Da quella famigerata volta, lui non aveva più messo piedi
nella stanza della ragazza.
E
questo dispiaceva dannatamente a Kagome. Oramai, si era dimenticata il suo
profumo, la morbidezza dei suoi lunghi capelli neri, il suo fisico scolpito.
Più
il tempo passava, e più sentiva il desiderio crescerle dentro. Aveva paura, che
un giorno non sarebbe più riuscita a controllarlo ed allora, sarebbe stata
proprio lei ad andare a chiedergli di diventare suo per sempre.
Kagome
fissò un foglio attaccato al muro. Quella sera, sarebbe toccato a lei cucinare.
Sopsirò.
Si
fece una velocissima doccia e poi scese in cucina.
Miroku
ed Inuyasha avevano mantenuto al promessa. Il salotto era tutto ben in ordine e
profumato. Se non ci fosse stata Sango con lei, probabilmente non sarebbe mai
riuscita a farsi rispettare da quei due!
Aprì
il frigo e prese un polpettone che subito mise a cuocere al forno. Quello era
il piatto preferito di Inuyasha, ed era da un po’ di tempo che non lo cucinava.
Poi, mise a bollire l’acqua per fare una buona pasta al sugo. Quella mattina
aveva trovato al mercato dei pomodirini niente male che aveva comprato.
Li
tagliò a spicchi e poi li mise in una padella con un po’ d’olio ed un goccio
d’acqua. Subito sprigionarono il loro dolce profumo.
Mise
la tovaglia sulla tavola ed incominciò a disporvi sopra piatti e forchette.
-Non
toccava a me apparecchiare stasera?-
-Mh??!…-
Non
lo aveva sentito scendere.
Inuyasha
la guardava con il suo solito sguardo interrogativo e calcolatore.
Il
ragazzo prese dalle mani di Kagome, senza nemmeno sfiorarle, i piatti e le
posate per poi metterli sulla tavola.
La
ragazza tornò ai fornelli per controllare che l’acuqa bollisse e che il sugo
venisse proprio come lei lo voleva.
Inuyasha
si sedette sulla sua solita sedia del tavolo ed accese la tv. Girò qualche
canale ma poi la rispense. Non c’era nulla che gli piacesse. Appoggiò scocciato
il viso sul palmo della mano e poi girò appena lo sguardo verso di lei, senza
farsi scorprire.
La
desiderava ancora come quel maledetto giorno! Non era cambiato proprio nulla.
Se solo avesse voluto, avrebbe mandato all’aria quella tavola e vi avrebbe steso
sopra Kagome! Represse energicamente quel desiderio sconsiderato e riaccese la
tv per distrarsi.
Kagome
versò gli spaghetti nella pentola e girò il timer verso circa otto minuti.
Controllò che il polpettone non si bruciasse e vi aggiunse qualche patatina da
fare arrosto.
Sorrise
compiaciuta di fronte al suo capolavoro e richiuse il forno.
A
questo punto non poteva fare altro che aspettare che la pasta si cuocesse. Girò
appena la testa per vedere cosa stesse facendo Inuyasha. Sembrava molto preso
da un programma della tv. Spostò la sedia vicino quella del ragazzo e vi si
sedette. Non voleva assolutamente stargli accanto, ma quello era il suo posto
da sempre e non vi avrebbe di certo rinunciato! Accavallò le gambe per stare
più comoda, ma nel farlo urto un piede del ragazzo.
-Scusami…-
-Non
è nulla…-
Non
l’aveva degnata nemmeno di uno sguardo. Continuava a guardare quel dannatissimo
programma, come fosse l’unica cosa esistente al mondo!
A
Kagome dava un fastidio allucinante quel comportamente da bambino dell’asilo!
Avrebbe tanto voluto prenderlo a sberle e dirgli in faccia quello che non era
ancora riuscita a dirgli. Urlargli quanto, nonostante tutto, continuasse ad
amarlo e a desiderarlo senza però poter dar sfogo a questo suo desiderio.
Perché per un semplice “no” lui aveva rovinato tutto quanto. Era convinta di
questo! Seppur fossse stata lei a tirarsi indietro, lui non avrebbe mai dovuto
comportarsi in quel modo assurdo.
Non
si era nemmeno accorta che, pensado queste cose, lo aveva iniziato a fissare.
Inuyasha,
ovviamente, se ne era accorto ma non aveva fatto una piega. Ne aveva detto
nulla. Però lei continuava a guardarlo come se avesse fatto qualcosa in quel
preciso momento. Come ad ammonirlo.
Spense
la tv e sbattè violentemente il telecomando sul tavolo.
-Si
può sapere che hai da guardare??!!-
-Uh?!…Cosa…Ah!
Scusami! Non mi ero accorta che ti stavo guardando…-
-Bè,
la prossima volta accorgitene! C’è chi paga per poter ammirare la mia
bellezza!-
-Che
cosa?? Io non sborserò un solo centesimo, ignorante, cafone, viziato che non
sei altro! Non credere che stiano tutti ai tuoi piedi, hai capito?!-
-Ehi
ehi! Calmati…Non ti permetto di trattarmi in questo modo, ok?!-
-Io
ti tratto come mi pare e mi piace!!-
Kagome
si alzò dalla sedia, facendo cadere quest’ultima sul pavimento. Avrebbe tanto
voluto prendere a schiaffi quel bel visino, ed infatti preparò la mano per dare
al ragazzo un bello schiaffio. Ma quando la sua mano si trovava a pochi
centimentri di distanza dalla guancia di lui, Inuyasha la bloccò prendedole il
braccio e stringedolgielo forte.
-Ahi!!
Mi fai male Inuyasha!!-
-Non
t’azzardare mai più a a provare a darmi uno schiaffo, ha capito?! Stupida…-
Kagome
non lo aveva mai visto rivolgersi a lei in quel modo.
Senza
nemmeno acorgersene, calde lacrime le incominciarono a rigare le guancie
rosate.
Inuyasha
era da tanto che non la vedeva piangere. Ed era per colpa sua che adesso lei
stava soffrendo.
Lui
odiava vederla in quello stato. Andava contro ogni sua logica e giudizio.
Si
maledì per quello che le aveva detto e per quello che tutti i giorni le faceva
passare. Ma aveva una rabbia dentro di sé che ogni volta scatenava su di lei.
Per la fine della loro storia. Per il suo no. Per averla vista uscire con quel
ragazzo senza poter dire nulla. Nascondeva tutto gelosamente nel suo cuore.
Nella sua anima.
Ma
quella volta era scoppiato. Non era riuscito a mantenere la calma. Ed aveva
urlato ferocemente contro di lei, facendole anche male.
Che
cosa avrebbe dato per poter tornare indietro nel tempo e cambiare tutto quanto!
Si
era accorto da poco di quanto male si fosse fatto da solo, permettendo che la
loro storia finissa. Una storia importatissima. E lui l’aveva amata, ed ancora
l’amava. Più della sua stessa vita. Ma il suo stupido orgoglio non gli
permetteva di dire e fare nulla.
Prese
un tovagliolo dal tavolo e le asciugò gli occhi, dolcemente.
Kagome
si stupì di quell’atteggiamento, ma finalmente, vide negli occhi di lui quella
luce che da molto non vi vedeva.
In
quel momento, era tornato l’Inuyasha di sempre. Un po’ dolce e sensibile.
Le
prese il viso fra le mani, e lo avvicinò piano al suo. Dopo tanto tempo,
finalmente, si sarebbero dati un bacio!
Kagome
sentiva il cuore batterle come un tamburo. Erano vicinissimi. Ancora un po’.
Driiiiin!!!
La
ragazza riaprì gli occhi. Il timer della pasta.
Inuyasha
le lasciò il viso.
“Dannato
coso inutile!!”
Pensò.
La
ragazza scolò la pasta, vi aggiunse il sugo profumato e chiamò a raccolta gli
altri due mebri del gruppo.
Tolse
dal forno il polpettone e lo posò sul tavolo, tagliato a fettine con vicino le
patate.
Ovviamente
la cena fu un successone! Ma del resto,Kagome
sapeva districarsi bene in cucina!
Sango
eMiroku si diressero in salone, dove si sistemerono sul divano.
In
cucina rimasero Inuyasha e Kagome, visto che toccava a loro sparecchiare!
Tutto
venne eseguito in un assoluto silenzio. La ragazza ripensava a quel bacio che
si stavano per dare, ma che era stato interrotto da quel dannato affare. Se non
fosse suonato, allora…
A
quel pensiero le cadde un piatto dalle mani che si frantumò in mille pezzi per
terra.
Inuyasha
guardò per un secondo i cocci sul pavimento e poi spostò lo sguardo sulla
ragazza. Lo stava guardando ed aveva gli occhi pieni di lacrime. Ma questa volta,
lui, non aveva fatto assolutamente niente!!
-Kagome,
che hai ?-
-I…Io…Niente…-
Disse
velocemente, asciugandosi gli occhi.
Raccolse
i pezzi del piatto per terra e li buttò nel secchio della spazzatura.
Poi,
finirono entrambi in silenzio di mettere a posto la cucina.
-Kagome,
questa sera c’è un film che devi assolutamente vedere!Dai siediti…-
-No
Sango, scusami ma questa sera sono molto stanco e preferisco andare in camer
mia…-
-Come
vuoi! Buona notte allora…-
-Buona
notte anche a te Miroku…-
-Fate
un buon sonno divina Kagome…-
Inuyasha
si sedette in quel momento sulla sua poltrona sfiorando con lo sguardo la
ragazza che lentamente saliva la scale.
Il
film che Sango li costrinse a vedere quella sera era una struggente storia
d’amore per le quali lei e Kagome andavano matte. Dopo nemmeno mezz’ora di
film, anche Inuyasha si congedò da suoi amici e salì versò la sua stanza.
Passando
davanti la camera di Kagome, notò che la
luce era ancora accesa.
Anche
quel pomeriggio aveva deciso di parlarle. Ma, una volta arrivato davanti la sua
stanza, aveva cambiato idea e se ne era andato.Possibile mai che fosse così
codardo in faccende di questo genere? In fin dei conti si trattava solamente di
chiarire alcune cose con la sua ex, nulla di più.
Prese
un bel respiro e poggiò la mano sull maniglia della porta.
Kagome
si era messa il pigiama e si era stesa sul suo letto.
Teneva
un braccio a coprirle gli occhi dalla luce accesa della stanza.
Si
domandò di nuovo, mentalmente, perché avesse permesso che la loro storia
finesse in quel modo. Dopo tutto, erano innamorati già da quando ancora si
trovavano nell’Epoca Sengoku, ma per una serie di problemi non aveva mai potuto
amarsi liberamente e tranquillamente. Vuoi Kikyo. Vuoi un nuovo demone da
sconfiggere.
C’era
sempre qualcosa o qualcuno ad impedire che il loro amore diventasse qualcosa di
serio e di tangibile.
E
quando poi finalmente riuscirono ad essere sinceri l’uno con l’altro, si era
venuto a creare ancora un altro problema: il sesso! Avrebbero dovuto afforntarlo
come persone adulte. Ed invece, aveva sbagliato tutto quanto. Inuyasha era
stato troppo precipitosno, e lei troppo timorosa di un passo così importate.
Tanto
valeva che Inuyasha fosse rimasto al di là del pozzo! Almeno avrebbero avuto un
felice ricordo del loro amore. Che sarebbe rimasto puri ed incontaminato.
Ma,
ora, era inutile piangere sul latte versato.
Kagome
si sedette sulla sponda del letto e si asciugò con la manica del pigiama gli
occhi umidi di lacrime.
Guardò
la sua cameretta. Era identica. Nn aveva mai cambiato nulla, là dentro.
Sul
comodino, vicino la sveglia, c’era ancora la foto di lei ed Inuyasha.
Abbracciati.
Non
l’avrebbe mai tolta o spostata.Mai e poi mai!
La
prese fra le mani e la strinse al petto, vicino al cuore.
In
quel preciso momento, la porta si aprì di colpo. Non le sembrava di aver
sentito nessuno bussare.
Inuyasha
rimase fermo, impalato. Avrebbe dovuto bussare invece che inrrompere in quel
modo nella stanza.
Abbassò
lo sguardo verso ciò che la ragazza teneva stretto fra le mani. Era una
cornice. E la conosceva benissimo, perché l’avevano scelta insieme. Vi avevano
riposto dentro la loro prima foto da fidanzati e Kagome l’aveva messa nel
salotto, sul tavolo. Ma poi, quando si erano lasciati, lui l’aveva tolta e
buttata.
Non
sapeva che la sua ex l’avesse recuperata e messa sul comodino. Quindi. Forse.
Lei
teneva ancora a loro due…
-Scusami…Avrei
dovuto bussare…-
-Non
ti preoccupare! Devi dirmi qualcosa ?!-
Disse
la ragazza appoggiando la cornice al suo posto.
-Io…Si,
più o meno…-
-Se
ti riferisci al bacio che ci stavamo dando prima della cena…Bè, facciamo come
non sia mai successo nulla, va bene ?!-
-Uh?…Si
certo, ero venuto a dirti proprio questo!…Perfetto, allora io me ne vado…-
-Buona
notte…-
-Notte
Kagome…-
La
ragazza sistemò meglio le coperte ed i vari peluche sparsi sul suo letto.
Quando
rialzò lo sguardo, vide il ragazzo ancora impalato sulla porta.
-Ma
che fai ancora lì ?-
-Smettiamola…-
-Cosa
?!-
-Ti
prego Kagome, smettiamola di comportarci come degli sconosciuti! Io non ce la
faccio più…-
-Che
dici Inuyasha…-
-Io…Mi
dispiace…Ti giuro, se potessi tornare indietro nel tempo cambierei ogni cosa!
Ma…Non si può!-
-Inuyasha,
se era destino che noi ci lasciassimo allora…-
-SMETTILA
DI PALRARE DI QUESTO FOTTUTISSIMO DESTINO!! Non capisci…-
Inuyasha
si diresse verso di lei.
Kagome
indietreggiò di un passo. Lui la prese per la spalle e l’abbracciò,
stringendola forte.
-Non
vuoi capire, che io…Ti amo ancora ?!-
Sgranò
gli occhi a quell’assurda affermazione.
Si!
Proprio assurda! Non poteva credere che lui l’amasse dopo tutto quello che le
faceva passare giornalmente. Le prese in giro. Le cattiverie. Le parole dure.
Non sarebbe caduta nella sua trappola ed anche se lo desiderava con tutta se
stessa, non gli avrebbe creduto.
Cercò
di dimenarsi da quell’abbracciò, così caldo e stupendo. Poter finalmente
riassaporare il suo dolce e allo stesso tempo forte profumo. Sentire la pelle
delle sue braccia sfiorarla delicatamente. E quei capelli. Le solleticavano
dolcemente il viso. Non li ricordava così belli e morbidi.
Lo
sapeva. Stava pian piano cedendo! E se non avesse fatto subito qualcosa, gli
avrebbe di sicuro rivelato che anche lei lo amava ancora tantissimo. Si. Ma lei
era sicura dei suoi sentimenti! Mentre, era meno sicuri di quelli di Inuyasha!
Davvero non si fidava più di lui?! Dopo tutto quello che avevano passato
insieme. Si erano sempre ciecamente fidati l’uno dell’altra e mai aveva avuto
ripensamenti su di una decisione presa dall’altro. Erano sempre stati in
sintonia.
Forse.
Avrebbe potuto credergli. Per quella volta.
Lo
avrebbe messo alla prova. Magari. L’amava veramente ancora.
Già.
Magari!
-Che
cosa vuoi che ti risponda, Inuyasha …?-
-Quello
che ti senti di dirmi…Qualsiasi cosa mi dirai, io l’accetterò…-
-Io…Non
lo so! Non so che cosa dirti…-
Non
poteva dirgli quello che sentiva in quel momento.
Aveva
paura. Paura di essere abbandonata un’altra volta. Eppure, anche se si era
appena detta di non fidarsi, il suo cuore le diceva esattamente il contrario. E
non poteva in alcun modo non ascoltarlo. Perché anche il suo cervello le diceva
la stessa identica cosa. Ma se si fossero baciati ?! Che cosa sarebbe accaduto
dopo ?! Questa volta non gli avrebbe resistito. Non ce l’avrebbe fatta! E lo
sapeva benissimo questo.
Valeva
la pena rischiare ?! In fin dei conti, la loro amicizia era già compromessa
abbastanza. Le cose non sarebbero potute andare peggio di cosi. E se davvero
sarebbero finiti a letto insieme, lo avrebbe accettato. Perché anche lei lo
voleva, in fondo. E da quando si erano lasciati, non aveva penato ad altro per
delle giornate intere. E si chiedeva come sarebbe stato farlo con lui. Quali
emozioni avrebbe provato. E che sarebbe successo dopo. Si trattava solo di
sesso, dopo tutto. E lei voleva farlo con la persona che amava più di ogni
altra. Ed in quel momento, quella persona la stava stringendo fra le sue
braccia.
-Come
vuoi Kagome…-
Inuyasha
allentò la presa e la lasciò libera.
No!
Proprio ora che finalmente si era decisa ad essere completamente sincera con
lui. Tutti quei propositi, il coraggio. Tutto sarebbe andato andato all’aria
come un castello di sabbia distrutto dall’impeto delle onde.
Solamente
lei poteva fermarlo. E doveva fermarlo.
Non
le importava proprio un accidente di quello che sarebbe stato dopo. Se ne
strafregava. Tanto, peggio di così non poteva proprio andare.
Poteva
almeno sperare che, dopo quella notte, Inuyasha decidesse di tornare insieme a
lei.
-Dove
stai andando ?-
-In
camera mia…-
-Va
bene! Buona notte-
Inuyasha
se ne andò, sbattendo la porta.
Bene.
Kagome
si precipitò in bagno. Aveva riposto in un cassetto un pacchetto ancora chiuso
che aveva comprato qualche giorno prima. Un bel completino intimo rosa di
pizzo. Le era costato un occhio della testa ed era per occasione speciale. E
quel giorno era arrivato. Indossò i due pezzi e poi si rimirò allo specchio.
Non
le stava male. E poi il rosa, le era sempre piaciuto moltissimo.
Si
rimise il pigiama ed uscì dalla stanza.
Sango
e Miroku stavano ancora guardando la tv.
“Povero
Miroku! Questa sera si è dovuto sorbire da solo uno dei soliti film strappa
lacrime che io e Sango vediamo di solito…”
Poi
guardò l’orologio che appeso al muro del corridoio. Segnava le dieci e mezza.
Percorse
quei pochi passi che la dividevano dalla porta scorrevole e facendo molta
attenzione e non fare assolutamente rumore, la richiuse alle sue spalle.
Arrivata
davanti la camera di Inuyasha, tirò un sospirò di sollievo.
Ora
arrivava la parte più difficile. Bussare, entrare e poi…
Bè,
quello che sarebbe accaduto dopo lei non lo sapeva. E nemmeno provava ad
immaginarlo.
Prese
coraggio e bussò.
-Miroku
finalmente! Credevo non ti andasse di vedere il…Oh! Kagome!…-
-Ciao…-
Inuyasha
notò subito che le guancie della ragazza erano colorate di rosso.
-Come
mai sei qui ?-
-Bè…Se…Se
aveva dei progetti con Miroku, posso anche andare via…-
-No
no…Riamani!-
Inuyasha
le fece cenno di entrare nella stanza.
La
camera era buia. E soltanto la luna con i suoi argentei raggi la illuminava un
po’.
Kagome
era abituata a quella sua ben illuminata, e le veniva quasi difficile riuscire
ad abituare la sua vista a quel buio totale.
Cerco
di fare qualche passo, sperando di non inciampare su nulla.
Fu
Inuyasha a prenderle la mano e ad aiutarla a camminare. La fece accomodare su
qualcosa di soffice e comodo.
-Io…Non
volevo disturbarti…-
-Non
ti preoccupare! Devi dirmi qualcosa ?-
-Bè
ecco…-
Ora
le mancava il coraggio. Ma era normale! Non poteva mica dirgli così apertamente
che aveva deciso di fare un passo molto importante per lei proprio con lui! E
poi, chi gli diceva che lui volesse farlo ancora con lei? Magari aveva una
ragazza a sua insaputa ed aveva una vita sessuale più che attiva! Aveva avuto
davvero una pessima idea ad andare nella stanza del ragazzo. Si era pentita!
Cioè, non si era pentita dell’idea di voler avere la sua prima volta con
Inuyasha, ma pentita per non aver pensato che lui magari non la desiderasse più
come una volta!
-No
niente! Fa come non fossi mai venuta… ‘Notte!-
Kagome
si alzò e con ormai la vista abituata a quel buio, raggiunse senza difficoltà
la porta e l’aprì.
Ma
Inuyasha, prontamente la richiuse.
-Se
sei venuta era per qualcosa che dovevi dirmi signorinella! Quindi non uscirai
da qui dentro finchè non me lo avrai detto!!-
Il
ragazzo girò la chiave nella serratura per due volte e poi se la mise in tasca.
Adesso
era proprio nei guai! Doveva inventarsi qualcosa e alla svelta anche! Ma non le
veniva proprio nulla di nulla in testa.
Magari
avrebbe potuto lo stesso chiedere ad Inuyasha quello per il quale era lì. Male
che va lui le avrebbe detto no. Ed allora avrebbe convissuto con la vergogna di
quella sera e la sicurezza che lui non l’amasse più. Ci voleva molto coraggio
per volere una cosa del genere, ma Kagome era davvero stanca di continuare a
scappare! In quel modo avrebbe finalmente messo un po’ d’ordine nei suoi
sentimenti e nella sua testa. E se Inuyasha non la voleva davvero più, avrebbe
incominciato a guardarsi intorno e ad uscire con qualche bel ragazzo
dell’università.
La
ragazza tornò a sedersi dove si trovava prima ed incorciò le braccia al petto.
-Sei
davvero sicuro di voler saper il motivo per il quale sono venuta ?-
-Certamente!-
-Come
vuoi!…Ebbene io…Io…Volevo…-
-Che
cosa…-
-Volevo
sapere…Se…-
-Allora!!-
Anche
Inuyasha si era seduto vicino a lei. Perché aveva sentito quella cosa morbia
sotto di sé muoversi e farla rimbalzare come una molla.
Cavoli!!
Doveva essere il letto! Non se ne era accorta…
Adesso
sarebbe stato ancora più difficile dirglielo.
-Kagome
ti vuoi dare uma mossa!! Guarda che se non ti sbrighi rimani qui a dormire!!-
-E’
proprio questo che voglio, non lo capisci??-
-Eh…-
-Io
voglio dormire con te…-
-Ma…Kagome…-
-Io
vorrei essere di nuovo la tua ragazza! In questi mesi, non ho smesso una sola
volta di pensare a te e di desiderarti, Inuyasha! Quando mi sono accorta
dell’enorme cavolata che aveva fatto lasciandoti, era troppo tardi per tornare
indietro…Potrai mai perdonarmi ?!-
-Kagome…-
-Si
lo so, ti dissi di no quella volta ma aveva paura che tutto quello che avevamo
costruito insieme, in una notte, si distruggesse e solo perché avevamo dato
sfogo ai nostri desideri…Ed io tengo troppo a te per fars si che una cosa del
genere accadesse…Io non voglio che noi due ci penatiamo, Inuyasha! Non voglio
che il giorno dopo ci guardiamo negli occhi come due sconosciuti!! Non lo
voglio!!-
Urlò.
E
si rifugiò fra le braccie del ragazzo che la strinse forte a sé. Ora aveva
capito.
-Perché
non me lo hai detto prima ?-
-Non
lo so…Sniff…Non lo so…-
-Coraggio,
ora smettila di piangere…Lo sai che odio vederti i questo stato…-
Kagome
si asciugò con la manica del manica le guancie e gli occhi.
Inuyasha
inspirò profondamente il suo dolcissimo profumo, e sentì di nuovo quel
desiderio sfrenato crescergli dentro.
Ma
dveva reprimerlo a tutti i costi. Non voleva perdere ancora la sua Kagome.
Questa volta se la serabbe tenuta ben stretta.Non l’avrebbe mai lasciata andare
lontana da lui.
-Perché
hai cambiato idea tutto a un tratto ?-
-Credevo
che l’unico modo per tornare insieme a te fosse quello di…-
-Non
lo dire nemmeno per scherzo Kagome!-
-Scusami…-
-Su,
tranquilla! Non ti preoccupare…Va tutto bene, ci sono io qui con te!-
Inuyasha
la strinse ancora di più, accarezzandole delicatamente i capelli e posandole un
tenero bacio sulla fornte.
Ora,
non sapeva più che cosa era giusto fare. Finalmente, erano riusciti a ritrovare
l’armonia dopo tanto tempo. Forse, ricominciare tutto da capo avrebbe rovinato
di nuovo le cose. Ma Inuyasha non poteva assolutamente vederla uscire con altri
ragazzi. Non voleva dividerla con nessuno.
Non
poteva dividerla con nessuno! Sarebbe scoppiato di gelosia ed avrebbe anche
potuto uccidere il malcapitato di turno. Troppo rischioso.
Forse,
avrebbe dovuto far partecipe Kagome dei suoi pensieri. Sapere cosa ne pensava
acnhe lei dell’idea di ritornare ad essere una coppia. Gli aveva detto
apertamente che lo amava. E questa era una cosa molto importante.
Voleva
dire, che nonostante quello che era successo ed il tempo trascorso lontani, lei
aveva continuato a pensare incessamente a lui. Ed era felice. Come non lo era
da tantissimo tempo. Più precisamente, da quando lei lo aveva piantato.
Ma
ora che finalmente la poteva riabbracciare, non l’avrebbe mai più lasciata. Mai
più.
Lasciò
la presa salda sulla ragazza, e la tornò a fissare negli occhi nocciola lucidi.
-Sarei
felice di ritornare ad essereuna coppia, Kagome…-
-Oh
Inuyasha…-
In
un impeto di felicità, la ragazza non riuscì più a resistere alla tentazione e
lo baciò, mettendogli le braccia intorno al collo e stringendolo forte.
Sapeva
benissimo quello che stava facendo e non se ne sarebbe mai e poi mai pentita.
Il
bacio era solo uno sfioramento di labbra, anche perché non se la sentiva ancora
di fare di più. Ma voleva che durasse il più a lungo a possibile. E che magari,
Inuyasha vi rispondesse.
Il
ragazzo, dopo la sorpresa iniziale, si rilassò e dischiuse la sua bocca alla
ricerca della lingua di lei.
Kagome
cercò di porre resistenza, ma alla fine dovette cedere. Le loro lingue
s’incotrarono di nuovo dopo tanto tempo e si contercevano in una frenetica
danza che sembrasse non avere mai fine. Ma erano loro che non volevano porle
fine. Troppo a lungo avevano voluto e desiderato quel bacio senza mai però
riceverlo.
Inuyasha,senza
nemmeno accorgrsene, spinse la ragazza verso il letto e la fece sdraiare, senza
staccare mai le loro labbra.
Quando
i due si dovettero staccare per respirare, Kagome arrossì all’improvviso.
Non
si era nemmeno accorta, nell’impeto del bacio, che i due si trovavano l’uno
sopra l’altra, abbracciati sul letto.
-I…Inu…Yasha…-
-Scusami!
Io non volevo…-
-Aspetta!
Non ti muovere…Ti prego…-
Inuyasha,
che si era appena mosso per alzarsi, ritornò a guardare la ragazza con i suoi
caldi del colore della notte.
-Allora
dimmi…Che cosa dovrei fare ?-
-Quello
che avremmo dovuto fare già qualche tempo fa…-
-Sei
sicura ?! Questa volta, non ti costringerò proprio a fare nulla…Non commetterò
di nuovo lo stesso errore…-
-Non
ti preoccupare, sono io che te lo chiedo…-
Il
ragazzo abbozzò un piccolo sorriso e poi la baciò ancora una volta. Poi spostò
la sua bocca dalle sue labbra al collo, che incominciò a baciare. Questa volta,
niente lo avrebbe più fermato.
Forse,il
giorno dopo, se ne sarebbero pentiti, ma questo a Kagome importava poco. Voleva
solo vivere fino la fine quella magica notte e non pensare più a nulla che non
fossero loro due e il loro amore.
Inuyasha
tornò ad affondare la sua lingua nella bocca di lei, mentre le sbottonava la
maglietta del pigiama.
Uno
ad uno i bottoni si slegarono, lasciando spazio al prosperoso seno della
ragazza, coperto da un leggero velo di pizzo rosa.
-Quindi,
eri venuta qui già con le idee chaire…-
In
un attimo di lucidità, Kagome riuscì a rispondergli.
-Diciamo
che lo speravo…-
Ma
fu un sussurro. La ragazza sentiva l’eccitazione salirle sempre più verso la
testa. Ed il cuore che batteva nel suo petto spaventosamente veloce. Inuyasha
riusciva a percepirlo fin troppo.
Dal
collo della ragazza, passò al suo seno che sfiorò con le labbra e con le mani.
Lo
slacciò dietro la schiena e lo tolse lentamente, come a volersi godere fino in
fondo quell’attimo magico.
Quando
fu davanti la bellezza della ragazza, non potè resistere nel sospirare. Ne era
valsa la pena di aspettare.
Baciò
quei moribidi e prufami seni della donna che aveva sotto di sé, mentre la
sentiva aumentare i respiri e pronunciare sempre più spesso il suo nome.
Continuando ad accarezzarle i seni con le mani, Inuyasha scese più in basso,
baciandole la pancia.
Kagome
sentì le mani del ragazzo insinuarsi nei pataloni del pingiami e pian piano li
sentì scivolare via. Ora, era solo in mutandine. Fino a quel momento aveva
tenuto gli occhi, e solo in quel momento li aprì.
Inuyasha
la guardava, fissa negli occhi. E le sembrava felice. Come non lo fosse mai
stato.
Kagome
mise le mani sotto la maglietta del ragazzo e la tirò via. Gli baciò le labbra
e poi lo baciò sul collo. Gli carezzò e pettorali e lo baciò un’altra volta e
questa volta con ancora più trasporto.
Inuyasha
la sistemò meglio sotto di lui senza però staccarsi da quel bacio.
Lentamente
le sfilò le mutandine e poi si tolse i pantaloni e i boxer.
Sentì
la ragazza tremare un poco sotto di lui. Kagome aveva sentito la virilità dal
ragazzo insinuarsi fra le sue gambe ed aveva avuto, per un attimo, paura.
Inuyasha la baciò sulla fornte e poi la strinse forte a sé.
Kagome
aprì meglio le gambe ed Inuyasha vi si posizionò meglio dentro. Poi, lei piegò
le ginocchia ed inarcò un po’ la schiena per prepararsi a riceverlo dentro.
Inuyasha
la guardò, e rimirò ancora per un istante la sua naturale bellezza.
Poi.
Incominciò a penetrarla. Kagome inarcò ancora di più la schiena e cercò di
contenere una piccola lacrima che le voleva a tutti costi scenderle sulla
guancia.
Il
ragazzo si fermò, ma poi riprese e questa volta concluse. Incominciò a muoversi
dentro di lei, prima lentamente e poi sempre più veloce.
Ora,
Kagome, avvertiva solo un’emorme piacere crescerle dentro sempre di più quasi
da non riuscire a fermarlo.
Inuyasha
aveva preso un ritmo quasi impossibile da seguire, ma lei ci provò e sentova
quel misto di eccitazione e dolore che oramai aveva preso completamente
possesso del suo corpo.
Un’ultima
spinta. Violenta. Ed Inuyasha si accasciò sul suo esile corpo, mentre Kagome
respirava affannosamente dopo aver raggiunto il massimo del piacere.
La
ragazza strinse forte al suo petto l’uomo che ora le carezzava la pelle delle
gambe, appoggiato al suo petto.
Sentirono
in quel momento, l’aprirsi della porta scorrevole.
Sicuramente
Miroku che stava andando a dormire. Si fermò unattimo davanti la stanza di
Inuyasha e vi bussò.
-Ehi
Inuyasha! Sei ancora sveglio ?!-
-Non
mi scocciare Miroku! Vai a letto!-
-E
va bene, buona notte!-
Kagome
rise un po’ per come il ragazzo aveva risposto al povero ex monaco.
I
loro respiri si erano regolarizzati e fu a quel punto che Inuyasha uscì da
dentro lei e vi si accomodò vicino.
Erano
entrambi sotto le lenzuola, con intorno i loro vestiti sparsi un po’
dappertutto.
Kagome
si sentiva felice. Come non lo era mai stata.
Si
era uniti con Inuyasha, ed erano diventati una cosa sola. Un solo spirito. Una
sola anima. Un solo corpo.
Si
fissavano intensamente negli occhi. I loro capelli si mischiavano sul cuscino
bianco.
Inuyasha
le accarezzò dolcemente una guancia con la mano e poi, si avvicinò a lei,
baciandola.
La
mattina dopo, un tiepido raggio di sole
filtrò attraverso la tenda andandosi a posare sul viso di Inuyasha.
Il
ragazzo di svegliò, notanto che ancora stringeva Kagome. La ragazza si era aggrappata
a lui, rifugiandosi vicino al suo petto. Poteva sentire il suo dolce respiro
solleticargli la pelle.
L’orologio
della stanza segnava le nove e mezza. Avevano dormito davvero tanto!
E
se non ricordava male, quella mattina Kagome aveva lezione all’università.
Si
ricordò, quando la ragazza decise di entrarvi. Aveva deciso di iscriversi ad
Archeologia e di seguire un corso di lettere antiche. Oramai, la sua grande
passione per l’Epoca Senogku era cresciuta a dismisura, e Kagome aveva espresso
il desiderio di saperne sempre più. E di condurre delle ricerche su quel
periodo della toria così mistico e misterioso.
Lui
era stato davvero fiero di lei. Ed avrebbe tanto voluto seguirla ed
intraprendere con lei questa nuova avventura. Ma aveva abbandonato la scuola.
Ed in quel momento, si pentì amramente di quella sciocca decisione presa in un
momento di collera. Se solo ci avesse ragionato sopra ancora un po’, non
l’avrebbe mai fatto!
Ma
oramai, era inutile piangere sul latte versato! Dopo tutto, era il leader indiscusso
di un gruppo di teppisti ed era rispettato ed ammirato. Tutto quello che aveva
desiderato fin da piccolo. Potenza, rispetto. Nessuno poteva vantare il fatto
di averlo battutto, perché nessuno mai ci era riuscito. E di certo, nessuno mai
ci sarebbe riuscito! E soprattutto ora, che aveva finalmente ritrovato la sua
piccola Kagome, sentiva una nuova forza crescergli dentro. Un po’ dell’Inuyasha
che era prima della loro rottura, stava lentamente tornando, come anche la
consapevolezza di non volerla più deludere e far soffrire.
Kagome
mosse appena il volto. Ed aprì i suoi grandi occhi.
Inuyasha
si accorse subito del risveglio della ragazza, ed incrociò il suo sguardo a
quello di lei.
-Buongiorno…-
-Ciao
Inuyasha ^^-
-Hai
dormito bene ?!-
-Benissimo!…Mi
sono sentita stretta e cullata per tutta la notte…-
Il
ragazzo arrossì.
-Ma
dimmi, che ore sono ?!-
-Saresti
già dovuta essere all’università…-
-Cavoli!!
Oggi avevo una lezione importante…-
-Se
vuoi, posso sempre accompagnarti…-
-Non
sarebbe completamente inutile! Arriverei troppo tardi…Bè, vorrà dire che mi
farò dare gli appunti da qualcuno!-
-Quindi,
oggi, rimani a casa…-
-Esatto!
Perché, qualcosa in contrario ?!-
-No
anzi…Ne sono felice…-
Inuyasha
posò le sue labbra su quelle di lei, inserendo quasi subito la lingua alla
ricerca della compagna.
Kagome
rispose al bacio…Ma vennero interrotti da un improvviso “toc toc” alla porta.
-Inuyasha
insomma!! Ti vuoi alzare!!-
-Eh…Miroku
ma che cavolo vuoi??-
-Non
ricordi che questa mattina dovevamo andare a pestare quelli del quartieri a
sud?!-
-Uh!!
Ah già…-
L’espressione
che assunse Kagome, fu tra l’arrabbiato e lo sconvolto.
-Non
vorrai mica andare a farti fare qualche altro livido, spero ?!-
-Bè…Oramai
ho tutto il gruppo che mi aspetta…Non posso proprio rimandare!-
-Sei…Anzi,
siete proprio due deficienti!!-
Miroku
notò subito una voce di donna all’interno della camera del ragazzo.
-Oh!!
Scusami Inuyasha…Non sapevo fossi in dolce compagnia ^^’’-
Una
furente ed altrettanto incavolatissima Kagome, aprì di scatto la porta con
indosso una maglietta di Inuyasha prese nella foga e le mutadine.
-Senti
un po’ perveritito che non sei altro!! Tu ed Inuyasha non andrete proprio da
nessuna parte, hai capito bene?! Non voglio più vedervi tornare pieni di lividi
e ferite perché ti giuro che io Sango non ci prenderemo più la briga di
curarvi!! Dovreste mettere la testa a posto invece di continuare a fare i
ragazzi di strada, siete grandi ormai!!-
Miroku
si era riparato contro il muro per cercare di contenere quella furia scatenata
della sua coninquilina.
Con
un enorme gocciolone sulla testa, non potè non notare l’abbigliamento assai
provocante della ragazza, che nella foga, non si era nemmeno accorta di essere
uscita in quel modo!
-Ah!!
Divina Kagome, non credevo foste così bella ed aggraziata nelle forme…-
-Eh…Ahhhhhhh!!!!
Tieni le tue zampaccie lontano da me!!!!!-
-Kagome,
che succede???-
-Inuyasha
ti giuro che non l’ho toccata!!!-
-Brutto
deficiente, lo spero proprio per te!!!-
Il
povero Miroku corse trafelato nella sua stanza chiundedo a chiave.
-Kagome,
forse è meglio se torni nella tua stanza e ti vesti…-
-Si
credo farò così…-
La
ragazza si tolse la maglietta, e si rimise il reggiseno ed il pigiama.
Scoccò
un’ultima occhiata al ragazzo e poi attraversò la porta scorrevole.
Si
fecero entrambi una velocissima doccia, per poi scendere in cucina a fare
colazione. Il silenzio regnava sovrano. Sembtavano entrambi, poco intenzionati
a parlare di ciò che era accaduto la notte prima, anche se nessuno dei due si
era sentito forzato nel farlo. Anzi.
Kagome
pensava di dirgli se adesso potevano dirsi nuovamente fidanzati.
Ed
Inuyasha pensava di chederle, cosa ne pensasse della sua prestazione sessuale.
Seppur
con le guancie colorate di un leggero rossore, fu Kagome la prima ad aprire
bocca.
-Allora…Adesso,
cosa accadrà tra di noi ?!-
-Mh!…Bè,
credo noi due possiamo dirci nuovamente fidanzati a questo punto…-
-Già…-
Le
era sembrato forzato nel dire quelle cose. Come se le avesse dette solo perché
sapeva che era quello che lei voleva sentirsi dire.
Non
le piaceva assolutamente una cosa del genere. E se lui aveva pensato di
intraprendere una storia fatta solo di sesso e nientaltro, non sapeva se
sarebbe mai riuscita ad accettarlo.
Quella
notte, Kagome aveva provato delle sensazione fantastiche e si era accorta di
amare Inuyasha più di prima. Lei voleva poterlo amare, in ogni modo possibile.
Anche stando a letto insieme. Ma solo un rapporto fisico, non le sarebbe mai
bastato. Voleva provare emozioni, sensazioni che anche solamente un bacio o un
abbraccio possono darti.
E
se non glielavesse detto in quel momento, non ci sarebbe mai più riuscita.
Inuyasha
finì di bere la sua tazza di caffè e si alzò dal tavolo per andare a prendere
la sua giacca ed uscire.
-Aspetta…-
-Cosa
c’è Kagome ?-
-Io…Sono
stata molto bene stanotte…E voglio che tu sappia che non sono venuta a letto
con te per provare che cosa volesse dire farlo o roba del genere! Ma l’ho fatto
perché ti amo e perché volevo rendere il nostro rapporto completo…-
-Non
riesco a capirti…-
-Voglio
che fra di noi non ci sia solo quello che è successo stanotte…Quello è solo
sesso! Io voglio poterti amare Inuyasha…In tutti i modi…-
-Non
penserai mica che l’ho fatto con te solo perché volevo divertirmi , spero !?-
-Io…Ecco…-
-MA
LO SAI CHE SEI PROPRIO STUPIDA!-
Inuyasha
s’inginocchiò davanti lei per meglio poterla guardare negli occhi.
-Kagome,
ma che ti salta in mente ?! Mi pare di averti detto che voglio che tu sia la
mia ragazza…Questo non vuol forse dire che ti amo ?!-
-Non
lo so…-
-Come
puoi dubitare di me…-
Lo
aveva ferito dicendogli quelle cose. Che stupida era stata! Inuyasha non era
certo tipo da fare certe cose. Come poteva aver immaginato una cosa del genere
?!
-Scusami…E’
solo che prima, quando mi hai detto che saremmo potuti tornare fidanzati, lo
hai detto con una voce strana, quasi forzata…-
-Stavo
solo pensando…E non sapevo se quello che stavo per dirti fosse la cosa più
giusta…-
-Ma
era proprio quello che volevo tu mi dicessi…-
-Allora…Siamo
di nuovo una coppia ?-
-Certo!
^^-
Inuyasha
tirò fuori dalla tasca della giacca un anello, semplice, con un cuore la
centro. Proprio quello che il giorno della loro rottura, Kagome gli tirò
contro.
Lo
rimise al dito della ragazza e la baciò.
Fine