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Autore: Kagome_chan88    05/12/2005    9 recensioni
Ho scritto questa fans fiction circa 2/3 anni fa, quando incominciai a vedere Inuyasha in tv! Ma non l’ho mai pubblicata! Anche perché, all’epoca, non sapevo vi fossero dei siti come questo dove si potevano postare le prorpie storie! Ebbene, già allora avevo come il presentimento che fra Inuyasha e Kagome non sarebbe mai accaduto nulla di nulla!! Ed almeno per il momento, mi sono data ragione…Ma visto che la voglia di vederli finalmente insieme era tanta, decisi di scrivere questa storia per combinare nella loro vita ancor più casini! L’Introduzione è sempre quella: la guerra è finita…Bla bla bla…Kikyo se ne tornata nel regno dei morti, la Sfera è stata ricostruita…Ed Inuyasha l’ha utilizzata per diventare un umano, e vivere con Kagome nell’epoca moderna! Con loro ci sono anche Sango e Miroku! Infatti anche il bonzo e la sterminatrice non hanno resistito alla tentazione di vivere nel 2000! E così, tutti insieme vivono nei giorni d’oggi! Sango e Kagome hanno continuato gli studi ed ora sono all’università… Miroku ha abbandonato la sua fede ed insieme al suo fedele amico Inuyasha, sono i capi di una banda di teppistelli di quartiere! Le due ragazze hanno cercato in tutti i modi di farli tornare sulla retta via, ma tutto sembrerebbe inutile!…Un’ultima cosetta: Inuyasha e Kagome, dopo svariati battibecchi, si sono lasciati!! Sembrerà strano, ma la storia incomincia proprio da qui… E dopo questa lunghissima e noiosa introduzione, incominciamo!! Kiss by kagome ^^
Genere: Romantico, Commedia, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Sango
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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E’ Solo Sesso…

E’ Solo Sesso…

 

 

 

-INUYASHA!-

-MIROKU!-

 

La casa era di nuovo tutta in disordine. E dire che l’avevano pulita quella mattina.

Ora avrebbero dovuto ricominciare tutto da capo.

 

-POSSBILE CHE SIETE DIVENTATI COSI’ SUDICIONI?!-

-QUESTA CASA NON E’ NEMMENO VOSTRA!! COME VI PERMETTETE DI RIDURLA IN QUESTO MODO?!-

 

I due ragazzi era rilassati sul divani in mezzo a cartaccie di patatine e lattine di birra vuote.

 

-Mamma mia quanto rompete!-

-La casa non sarà nostra come voi dite, ma se non sbaglio anche noi provvediamo a comprare da mangiare!-

-MA NON DITE ASSURDITA’! SARANNO SECOLI ORMAI CHE NON CACCIATE PIU’ UNO YEN DALLA TASCA!-

 

Miroku si alzò un po’ barcoiroku si alzò un po’ barcallando e andò ad abbracciare la sua cara Sanguccia, come era solita chiamarla.

Ma questa, alquanto indispettita da tale comportamento, lo sbattè per terra con un bel ceffone che lasciò sulla guancia dell’omrai ex monaco, un bel segno rosso a forma di mano.

 

-E NON TI AZZARDARE MAI PIU’ AD AVVICINARTI A ME, RAZZA DI PERVERTITO CHE NON SEI ALTRO!-

 

La storia era sempre la stessa.

Sango e Miroku che litigavano. Ed il tutto si concludeva con un bello schiaffo ben piazzato.

Inuyasha aveva assistito a tutta la scena dalla sua poltrona preferita, seduto comodamente. Aveva il viso mezzo rivolto verso il televisore acceso, ed una mano che lo reggeva. Gli occhi fissavano di sbiego la scenetta ormai all’ordine del giorno.

Poi. I suoi occhi si posarono sull’altra ragazza. Quella rimasta in disparte.

Kagome aveva un sorrisetto forzato per cercare di sdrammatizzare l’assurda situazione giornaliera. E non si era nemmeno accorta che lui la stava fissando. Eppure, si sentiva scrutata da qualcuno.

Quando questa cosapevolezza la rapì del tutto, sapeva già chi fosse a fissarla.

E non era la prima volta che capitava. A volte, anche durante la notte, sentiva la porta della sua camera asprirsi e dei passi avvicinarsi a lei. Dall’ ombra che ogni volta il muro bianco rifletteva, si capiva benissimo che fosse Inuyasha.

Eppure, loro due si erano detti addio diverso tempo tempo prima. Esattamente dopo quasi un anno che era tornata a casa sua, per sempre. Il povero nonno della ragazza, era venuto a mancare da qualche mese e la mamma e Sota aveva deciso di trasferirsi in un appartemento in città, lasciando la casa ai ragazzi.

 

Da qualche tempo Inuyasha aveva incominciato a fare degli strani discorsi.

Un giorno, l’aveva voluta incontrare da sola davanti il vecchio pozzo per parlarle. Le disse che semplici baci e carezze non gli bastavano più e che voleva qualcosaltro da lei. A Kagome, non le ci volle molto a capire! Ma si sentiva molto insicura, e seppur avesse pensato più di una volta a quelle cose, non le aveva  mai desiderate per davvero.

Di fornte a quella proprosta del suo ragazzo, seguita ovviamente dalla fatidica frase –Non farei mai nulla che anche tu non volessi…- Kagome rispose che doveva pensarci un po’. Ragionarci sopra, insomma.

Ed infatti Inuyasha le diede del tempo. Ma a quanto pare, troppo per i suoi gusti.

Durante una sera, il ragazzo irruppe violentemente nella sua stanza, dicendole che non avrebbe aspettato un secondo di più. Si avvicinava pericolosamente a lei, e per la prima volta nella sua vita,Kagome ebbe paura di Inuyasha!

Per fortuna in quel preciso momento, entrò nella camera Sango facendo distrarre il ragazzo.

Kagome corse fuori di casa ed andò a stare qualche giorno a casa della mamma.

Quando ritornò, prese la decisione di lasciare il ragazzo, anche se questo l’addolorò moltissimo.

 

Tutto questo le tornò in mente quando incontrò lo sguardo caldo del suo ex fissarla intensamente come una volta.

Inuyasha voltò la testa da un’altra volta, quando decise che non avrebbe dovuto guardarla a quel modo!

Dal giorno in cui si erano lasciati, era cambiato tantissimo. Si era pentito più volte di quelle che voleva farle contro la sua volta, abbandonò gli studi che stava portando avanti insieme a Miroku, anche lui deluso della sua Sango che non voleva diventare la sua ragazza, ed incominciarono a fare i teppistelli.

Entrambi avevano combattutto contro demoni potentissimi e la forza di tenere a bada un intero quartieri di certo non gli mancava. Ben presto misero su un bel gruppetto di sottoposti, composto soprattutto di ragazzi fra i 16 e i 18 anni, e divennero i capi induscussi di tutta la zona. La loro fama aveva raggiunto anche gli altri quartieri, sfociando diverse volte in risse anche con armi da taglio. Ma i due ragazzi, ne uscivano sempre vincitori. In questo modo la loro egemonia crebbe a dismisura..

Le due ragazze vennero a conoscenza della loro “seconda vita” per caso, incontrandoli un giorno di ritorno dall’università, a fare a pungi con una ventina di ragazzi. Vollero avere delle spiegazioni circa il loro comportamente, e naturalmente Inuyasha e Miroku gliele diedero.

Kagome rimase sbalordita. E Sango per poco non sveniva.

Inuyasha diede la colpa del suo cambiamento a Kagome e al fatto che lei l’avesse lasciato.

 

Da quel giorno sono passati 3 mesi.

I due ragazzi continuavano ad essere dei teppistelli senza speranza, mentre le due fanciulle si disperavano di come ogni volta tornavano conciati: lividi e ferite varie un po’ dappertutto.

Inuyasha rivolgeva si e no la parola a Kagome. Ma solo quando non ne poteva fare veramente a meno. E cioè, quando aveva fame o gli serviva qualcosa.

E la poveretta, non poteva fare altro che acontentarlo. Anche perché, lei lo amava ancora. E quando lo aveva lasciato, sapeva molto bene che non lo avrebbe mai dimenticato e che avrebbe continuato a pensare a lui incessantemente.

Lo aveva visto uscire con un paio di ragazze negli ultimi mesi. E quanto soffriva, solamente lei lo sapeva.

Aveva più volte pensato a cercare di riappacificarsi con Inuyasha, ma lui ogni volta se ne andava inventandosi una qualce stupidaggine.

A vole Kagome, pensava che l’unico modo per farlo tornare come prima fosse di dargli quello che voleva. Quello che le aveva chiesto sin dal principio. Ma Sango le aveva sempre detto di non cedere. E magari di tentarlo in qualche modo. Semza però esagerare. Ma Kagome sapeva benissimo, che se Inuyasha fosse venuto da lei chiedendole di nuovo di passare la notte con lui, questa volta avrebbe sicuramente accettato! Forse perché, in fondo, anche lei lo aveva desiderato fin dall’inzio. Ricordava quelle notti, quando ancora si trovavano tutti nell’Era Sengoku, che lo fissava intensamente mentre dormiva sul ramo di un albero. E si vergognava di ciò che immaginava. Perché lo amava da quella prima volta che lo vide sigillato all’albero sacro.

Era incominciato tutto da lì.

Ma ora era stupido ripensare a quelle cose.

Loro due non formavano più una coppia ormai da diverso tempo.

 

Quando lo vide distogliere violentemente lo sguardo da lei, Kagome si rattristò un po’.

 

-Dai Sango, ora basta…Miroku ed Inuyasha sistemeranno questo macello…-

-La divina Kagome ha perfettamente ragione! ^^” Ci pensiamo noi…-

 

Miroku fulminò con lo sguardo Inuyasha, il quale assentì con il viso alla richiesta della sua ex ragazza.

Kagome prese la sua borsa contenente i libri e salì le scale dirigendosi verso la sua stanza.

La casa era stata allargata per permettere ai quattro di vivere serenamente insieme. Nella nuova ala erano state costruite altre tre stanze: una per Miroku, una per Inuyasha e l’ultima era il bagno.

Una porta scorrelvole divideva il piano delle ragazze da quello dei ragazzi.

Kagome non avrebbe mai voluto costruire quella dannata porta, ma la volle Inuyasha quando si lasciarono.

Nella loro ala, facevano tutto quello che volevano, e spesso Kagome sentiva le girda dei due mentre giocavano o facevano i dificiente, come loro solito. Una volta, sentì provenire dalla stanza di Inuyasha una voce di donna.

Avrebbe tanto voluto vedere chi fosse. Ma non aveva il coraggio di aprire quella porta. Stava già soffrendo abbastanza!

Così si mise il cuscino sulla testa, cercando di pensare a qualcosaltro.

Aveva persino accettato l’invito di un suo compagno d’università ad uscire insieme. Per far ingelosire Inuyasha. Ma non servì assolutamente a niente! Anzi. Quando Inuyasha li vide insieme, aveva sbuffato come sil suo solito e se ne era andato come nulla fosse. La ragazza ci era rimasta davvero male. Ma non poteva fare altro.

Più il tempo passava e più si convinceva che l’unico modo per tornare con Inuyasha fosse quello di andarci a letto!

Poggiò la sua borsa sul letto e si sedette alla sedia della scrivania.

Non aveva alcuna voglia di mettersi a studiare quell sera. I suoi voti era piuttosto buoni, quindi si meritava una pausa.

S’immaginò di nuovo Inuyasha irrompere nella sua stanza.

La porta che sbatteva violentemente contro il letto. Un pupazzetto di peluche che lui le aveva regalato cadere per terra.

Non era la prima volta che ripensava a quei momenti. Ma quella volta, non sentì alcun brivido correrle lungo la schiena.Aveva pensato così spesso a quel preciso istante, che oramai era pane di ogni giorno!

Sentì dei passi salire le scale e poi fermarsi proprio davanti la sua stanza.

Non riusciva a capire chi fosse. Aspettava che chiunque fosse bussasse o aprisse la porta.

Ma come era arrivato là davanti, così, se ne andò.

Poi. Sentì la porta scorrevole aprirsi e chiudersi.

 

“Inuyasha…”

 

Probabilmente era lui.

Perché non era entrato?! Da quella famigerata volta, lui non aveva più messo piedi nella stanza della ragazza.

E questo dispiaceva dannatamente a Kagome. Oramai, si era dimenticata il suo profumo, la morbidezza dei suoi lunghi capelli neri, il suo fisico scolpito.

Più il tempo passava, e più sentiva il desiderio crescerle dentro. Aveva paura, che un giorno non sarebbe più riuscita a controllarlo ed allora, sarebbe stata proprio lei ad andare a chiedergli di diventare suo per sempre.

Kagome fissò un foglio attaccato al muro. Quella sera, sarebbe toccato a lei cucinare.

Sopsirò.

Si fece una velocissima doccia e poi scese in cucina.

Miroku ed Inuyasha avevano mantenuto al promessa. Il salotto era tutto ben in ordine e profumato. Se non ci fosse stata Sango con lei, probabilmente non sarebbe mai riuscita a farsi rispettare da quei due!

Aprì il frigo e prese un polpettone che subito mise a cuocere al forno. Quello era il piatto preferito di Inuyasha, ed era da un po’ di tempo che non lo cucinava. Poi, mise a bollire l’acqua per fare una buona pasta al sugo. Quella mattina aveva trovato al mercato dei pomodirini niente male  che aveva comprato.

Li tagliò a spicchi e poi li mise in una padella con un po’ d’olio ed un goccio d’acqua. Subito sprigionarono il loro dolce profumo.

Mise la tovaglia sulla tavola ed incominciò a disporvi sopra piatti e forchette.

 

-Non toccava a me apparecchiare stasera?-

-Mh??!…-

 

Non lo aveva sentito scendere.

Inuyasha la guardava con il suo solito sguardo interrogativo e calcolatore.

Il ragazzo prese dalle mani di Kagome, senza nemmeno sfiorarle, i piatti e le posate per poi metterli sulla tavola.

La ragazza tornò ai fornelli per controllare che l’acuqa bollisse e che il sugo venisse proprio come lei lo voleva.

Inuyasha si sedette sulla sua solita sedia del tavolo ed accese la tv. Girò qualche canale ma poi la rispense. Non c’era nulla che gli piacesse. Appoggiò scocciato il viso sul palmo della mano e poi girò appena lo sguardo verso di lei, senza farsi scorprire.

La desiderava ancora come quel maledetto giorno! Non era cambiato proprio nulla. Se solo avesse voluto, avrebbe mandato all’aria quella tavola e vi avrebbe steso sopra Kagome! Represse energicamente quel desiderio sconsiderato e riaccese la tv per distrarsi.

Kagome versò gli spaghetti nella pentola e girò il timer verso circa otto minuti. Controllò che il polpettone non si bruciasse e vi aggiunse qualche patatina da fare arrosto.

Sorrise compiaciuta di fronte al suo capolavoro e richiuse il forno.

A questo punto non poteva fare altro che aspettare che la pasta si cuocesse. Girò appena la testa per vedere cosa stesse facendo Inuyasha. Sembrava molto preso da un programma della tv. Spostò la sedia vicino quella del ragazzo e vi si sedette. Non voleva assolutamente stargli accanto, ma quello era il suo posto da sempre e non vi avrebbe di certo rinunciato! Accavallò le gambe per stare più comoda, ma nel farlo urto un piede del ragazzo.

 

-Scusami…-

-Non è nulla…-

 

Non l’aveva degnata nemmeno di uno sguardo. Continuava a guardare quel dannatissimo programma, come fosse l’unica cosa esistente al mondo!

A Kagome dava un fastidio allucinante quel comportamente da bambino dell’asilo! Avrebbe tanto voluto prenderlo a sberle e dirgli in faccia quello che non era ancora riuscita a dirgli. Urlargli quanto, nonostante tutto, continuasse ad amarlo e a desiderarlo senza però poter dar sfogo a questo suo desiderio. Perché per un semplice “no” lui aveva rovinato tutto quanto. Era convinta di questo! Seppur fossse stata lei a tirarsi indietro, lui non avrebbe mai dovuto comportarsi in quel modo assurdo.

Non si era nemmeno accorta che, pensado queste cose, lo aveva iniziato a fissare.

Inuyasha, ovviamente, se ne era accorto ma non aveva fatto una piega. Ne aveva detto nulla. Però lei continuava a guardarlo come se avesse fatto qualcosa in quel preciso momento. Come ad ammonirlo.

Spense la tv e sbattè violentemente il telecomando sul tavolo.

 

-Si può sapere che hai da guardare??!!-

-Uh?!…Cosa…Ah! Scusami! Non mi ero accorta che ti stavo guardando…-

-Bè, la prossima volta accorgitene! C’è chi paga per poter ammirare la mia bellezza!-

-Che cosa?? Io non sborserò un solo centesimo, ignorante, cafone, viziato che non sei altro! Non credere che stiano tutti ai tuoi piedi, hai capito?!-

-Ehi ehi! Calmati…Non ti permetto di trattarmi in questo modo, ok?!-

-Io ti tratto come mi pare e mi piace!!-

 

Kagome si alzò dalla sedia, facendo cadere quest’ultima sul pavimento. Avrebbe tanto voluto prendere a schiaffi quel bel visino, ed infatti preparò la mano per dare al ragazzo un bello schiaffio. Ma quando la sua mano si trovava a pochi centimentri di distanza dalla guancia di lui, Inuyasha la bloccò prendedole il braccio e stringedolgielo forte.

 

-Ahi!! Mi fai male Inuyasha!!-

-Non t’azzardare mai più a a provare a darmi uno schiaffo, ha capito?! Stupida…-

 

Kagome non lo aveva mai visto rivolgersi a lei in quel modo.

Senza nemmeno acorgersene, calde lacrime le incominciarono a rigare le guancie rosate.

Inuyasha era da tanto che non la vedeva piangere. Ed era per colpa sua che adesso lei stava soffrendo.

Lui odiava vederla in quello stato. Andava contro ogni sua logica e giudizio.

Si maledì per quello che le aveva detto e per quello che tutti i giorni le faceva passare. Ma aveva una rabbia dentro di sé che ogni volta scatenava su di lei. Per la fine della loro storia. Per il suo no. Per averla vista uscire con quel ragazzo senza poter dire nulla. Nascondeva tutto gelosamente nel suo cuore. Nella sua anima.

Ma quella volta era scoppiato. Non era riuscito a mantenere la calma. Ed aveva urlato ferocemente contro di lei, facendole anche male.

Che cosa avrebbe dato per poter tornare indietro nel tempo e cambiare tutto quanto!

Si era accorto da poco di quanto male si fosse fatto da solo, permettendo che la loro storia finissa. Una storia importatissima. E lui l’aveva amata, ed ancora l’amava. Più della sua stessa vita. Ma il suo stupido orgoglio non gli permetteva di dire e fare nulla.

 

Prese un tovagliolo dal tavolo e le asciugò gli occhi, dolcemente.

Kagome si stupì di quell’atteggiamento, ma finalmente, vide negli occhi di lui quella luce che da molto non vi vedeva.

In quel momento, era tornato l’Inuyasha di sempre. Un po’ dolce e sensibile.

Le prese il viso fra le mani, e lo avvicinò piano al suo. Dopo tanto tempo, finalmente, si sarebbero dati un bacio!

Kagome sentiva il cuore batterle come un tamburo. Erano vicinissimi. Ancora un po’.

 

Driiiiin!!!

 

La ragazza riaprì gli occhi. Il timer della pasta.

Inuyasha le lasciò il viso.

 

“Dannato coso inutile!!”

 

Pensò.

La ragazza scolò la pasta, vi aggiunse il sugo profumato e chiamò a raccolta gli altri due mebri del gruppo.

Tolse dal forno il polpettone e lo posò sul tavolo, tagliato a fettine con vicino le patate.

Ovviamente la cena fu un successone! Ma del resto,Kagome  sapeva districarsi bene in cucina!

 

Sango eMiroku si diressero in salone, dove si sistemerono sul divano.

In cucina rimasero Inuyasha e Kagome, visto che toccava a loro sparecchiare!

Tutto venne eseguito in un assoluto silenzio. La ragazza ripensava a quel bacio che si stavano per dare, ma che era stato interrotto da quel dannato affare. Se non fosse suonato, allora…

A quel pensiero le cadde un piatto dalle mani che si frantumò in mille pezzi per terra.

Inuyasha guardò per un secondo i cocci sul pavimento e poi spostò lo sguardo sulla ragazza. Lo stava guardando ed aveva gli occhi pieni di lacrime. Ma questa volta, lui, non aveva fatto assolutamente niente!!

 

-Kagome, che hai ?-

-I…Io…Niente…-

 

Disse velocemente, asciugandosi gli occhi.

Raccolse i pezzi del piatto per terra e li buttò nel secchio della spazzatura.

Poi, finirono entrambi in silenzio di mettere a posto la cucina.

 

-Kagome, questa sera c’è un film che devi assolutamente vedere!Dai siediti…-

-No Sango, scusami ma questa sera sono molto stanco e preferisco andare in camer mia…-

-Come vuoi! Buona notte allora…-

-Buona notte anche a te Miroku…-

-Fate un buon sonno divina Kagome…-

 

Inuyasha si sedette in quel momento sulla sua poltrona sfiorando con lo sguardo la ragazza che lentamente saliva la scale.

Il film che Sango li costrinse a vedere quella sera era una struggente storia d’amore per le quali lei e Kagome andavano matte. Dopo nemmeno mezz’ora di film, anche Inuyasha si congedò da suoi amici e salì versò la sua stanza.

Passando davanti la camera di Kagome,  notò che la luce era ancora accesa.

Anche quel pomeriggio aveva deciso di parlarle. Ma, una volta arrivato davanti la sua stanza, aveva cambiato idea e se ne era andato.Possibile mai che fosse così codardo in faccende di questo genere? In fin dei conti si trattava solamente di chiarire alcune cose con la sua ex, nulla di più.

Prese un bel respiro e poggiò la mano sull maniglia della porta.

 

Kagome si era messa il pigiama e si era stesa sul suo letto.

Teneva un braccio a coprirle gli occhi dalla luce accesa della stanza.

Si domandò di nuovo, mentalmente, perché avesse permesso che la loro storia finesse in quel modo. Dopo tutto, erano innamorati già da quando ancora si trovavano nell’Epoca Sengoku, ma per una serie di problemi non aveva mai potuto amarsi liberamente e tranquillamente. Vuoi Kikyo. Vuoi un nuovo demone da sconfiggere.

C’era sempre qualcosa o qualcuno ad impedire che il loro amore diventasse qualcosa di serio e di tangibile.

E quando poi finalmente riuscirono ad essere sinceri l’uno con l’altro, si era venuto a creare ancora un altro problema: il sesso! Avrebbero dovuto afforntarlo come persone adulte. Ed invece, aveva sbagliato tutto quanto. Inuyasha era stato troppo precipitosno, e lei troppo timorosa di un passo così importate.

Tanto valeva che Inuyasha fosse rimasto al di là del pozzo! Almeno avrebbero avuto un felice ricordo del loro amore. Che sarebbe rimasto puri ed incontaminato.

Ma, ora, era inutile piangere sul latte versato.

Kagome si sedette sulla sponda del letto e si asciugò con la manica del pigiama gli occhi umidi di lacrime.

Guardò la sua cameretta. Era identica. Nn aveva mai cambiato nulla, là dentro.

Sul comodino, vicino la sveglia, c’era ancora la foto di lei ed Inuyasha. Abbracciati.

Non l’avrebbe mai tolta o spostata.Mai e poi mai!

La prese fra le mani e la strinse al petto, vicino al cuore.

 

In quel preciso momento, la porta si aprì di colpo. Non le sembrava di aver sentito nessuno bussare.

 

Inuyasha rimase fermo, impalato. Avrebbe dovuto bussare invece che inrrompere in quel modo nella stanza.

Abbassò lo sguardo verso ciò che la ragazza teneva stretto fra le mani. Era una cornice. E la conosceva benissimo, perché l’avevano scelta insieme. Vi avevano riposto dentro la loro prima foto da fidanzati e Kagome l’aveva messa nel salotto, sul tavolo. Ma poi, quando si erano lasciati, lui l’aveva tolta e buttata.

Non sapeva che la sua ex l’avesse recuperata e messa sul comodino. Quindi. Forse.

Lei teneva ancora a loro due…

 

-Scusami…Avrei dovuto bussare…-

-Non ti preoccupare! Devi dirmi qualcosa ?!-

 

Disse la ragazza appoggiando la cornice al suo posto.

 

-Io…Si, più o meno…-

-Se ti riferisci al bacio che ci stavamo dando prima della cena…Bè, facciamo come non sia mai successo nulla, va bene ?!-

-Uh?…Si certo, ero venuto a dirti proprio questo!…Perfetto, allora io me ne vado…-

-Buona notte…-

-Notte Kagome…-

 

La ragazza sistemò meglio le coperte ed i vari peluche sparsi sul suo letto.

Quando rialzò lo sguardo, vide il ragazzo ancora impalato sulla porta.

 

-Ma che fai ancora lì ?-

-Smettiamola…-

-Cosa ?!-

-Ti prego Kagome, smettiamola di comportarci come degli sconosciuti! Io non ce la faccio più…-

-Che dici Inuyasha…-

-Io…Mi dispiace…Ti giuro, se potessi tornare indietro nel tempo cambierei ogni cosa! Ma…Non si può!-

-Inuyasha, se era destino che noi ci lasciassimo allora…-

-SMETTILA DI PALRARE DI QUESTO FOTTUTISSIMO DESTINO!! Non capisci…-

 

Inuyasha si diresse verso di lei.

Kagome indietreggiò di un passo. Lui la prese per la spalle e l’abbracciò, stringendola forte.

 

-Non vuoi capire, che io…Ti amo ancora ?!-

 

Sgranò gli occhi a quell’assurda affermazione.

Si! Proprio assurda! Non poteva credere che lui l’amasse dopo tutto quello che le faceva passare giornalmente. Le prese in giro. Le cattiverie. Le parole dure. Non sarebbe caduta nella sua trappola ed anche se lo desiderava con tutta se stessa, non gli avrebbe creduto.

Cercò di dimenarsi da quell’abbracciò, così caldo e stupendo. Poter finalmente riassaporare il suo dolce e allo stesso tempo forte profumo. Sentire la pelle delle sue braccia sfiorarla delicatamente. E quei capelli. Le solleticavano dolcemente il viso. Non li ricordava così belli e morbidi.

Lo sapeva. Stava pian piano cedendo! E se non avesse fatto subito qualcosa, gli avrebbe di sicuro rivelato che anche lei lo amava ancora tantissimo. Si. Ma lei era sicura dei suoi sentimenti! Mentre, era meno sicuri di quelli di Inuyasha! Davvero non si fidava più di lui?! Dopo tutto quello che avevano passato insieme. Si erano sempre ciecamente fidati l’uno dell’altra e mai aveva avuto ripensamenti su di una decisione presa dall’altro. Erano sempre stati in sintonia.

Forse. Avrebbe potuto credergli. Per quella volta.

Lo avrebbe messo alla prova. Magari. L’amava veramente ancora.

Già. Magari!

 

-Che cosa vuoi che ti risponda, Inuyasha …?-

-Quello che ti senti di dirmi…Qualsiasi cosa mi dirai, io l’accetterò…-

-Io…Non lo so! Non so che cosa dirti…-

 

Non poteva dirgli quello che sentiva in quel momento.

Aveva paura. Paura di essere abbandonata un’altra volta. Eppure, anche se si era appena detta di non fidarsi, il suo cuore le diceva esattamente il contrario. E non poteva in alcun modo non ascoltarlo. Perché anche il suo cervello le diceva la stessa identica cosa. Ma se si fossero baciati ?! Che cosa sarebbe accaduto dopo ?! Questa volta non gli avrebbe resistito. Non ce l’avrebbe fatta! E lo sapeva benissimo questo.

Valeva la pena rischiare ?! In fin dei conti, la loro amicizia era già compromessa abbastanza. Le cose non sarebbero potute andare peggio di cosi. E se davvero sarebbero finiti a letto insieme, lo avrebbe accettato. Perché anche lei lo voleva, in fondo. E da quando si erano lasciati, non aveva penato ad altro per delle giornate intere. E si chiedeva come sarebbe stato farlo con lui. Quali emozioni avrebbe provato. E che sarebbe successo dopo. Si trattava solo di sesso, dopo tutto. E lei voleva farlo con la persona che amava più di ogni altra. Ed in quel momento, quella persona la stava stringendo fra le sue braccia.

 

-Come vuoi Kagome…-

 

Inuyasha allentò la presa e la lasciò libera.

No! Proprio ora che finalmente si era decisa ad essere completamente sincera con lui. Tutti quei propositi, il coraggio. Tutto sarebbe andato andato all’aria come un castello di sabbia distrutto dall’impeto delle onde.

Solamente lei poteva fermarlo. E doveva fermarlo.

Non le importava proprio un accidente di quello che sarebbe stato dopo. Se ne strafregava. Tanto, peggio di così non poteva proprio andare.

Poteva almeno sperare che, dopo quella notte, Inuyasha decidesse di tornare insieme a lei.

 

-Dove stai andando ?-

-In camera mia…-

-Va bene! Buona notte-

 

Inuyasha se ne andò, sbattendo la porta.

Bene.

Kagome si precipitò in bagno. Aveva riposto in un cassetto un pacchetto ancora chiuso che aveva comprato qualche giorno prima. Un bel completino intimo rosa di pizzo. Le era costato un occhio della testa ed era per occasione speciale. E quel giorno era arrivato. Indossò i due pezzi e poi si rimirò allo specchio.

Non le stava male. E poi il rosa, le era sempre piaciuto moltissimo.

Si rimise il pigiama ed uscì dalla stanza.

Sango e Miroku stavano ancora guardando la tv.

 

“Povero Miroku! Questa sera si è dovuto sorbire da solo uno dei soliti film strappa lacrime che io e Sango vediamo di solito…”

 

Poi guardò l’orologio che appeso al muro del corridoio. Segnava le dieci e mezza.

Percorse quei pochi passi che la dividevano dalla porta scorrevole e facendo molta attenzione e non fare assolutamente rumore, la richiuse alle sue spalle.

Arrivata davanti la camera di Inuyasha, tirò un sospirò di sollievo.

Ora arrivava la parte più difficile. Bussare, entrare e poi…

Bè, quello che sarebbe accaduto dopo lei non lo sapeva. E nemmeno provava ad immaginarlo.

Prese coraggio e bussò.

 

-Miroku finalmente! Credevo non ti andasse di vedere il…Oh! Kagome!…-

-Ciao…-

 

Inuyasha notò subito che le guancie della ragazza erano colorate di rosso.

 

-Come mai sei qui ?-

-Bè…Se…Se aveva dei progetti con Miroku, posso anche andare via…-

-No no…Riamani!-

 

Inuyasha le fece cenno di entrare nella stanza.

La camera era buia. E soltanto la luna con i suoi argentei raggi la illuminava un po’.

Kagome era abituata a quella sua ben illuminata, e le veniva quasi difficile riuscire ad abituare la sua vista a quel buio totale.

Cerco di fare qualche passo, sperando di non inciampare su nulla.

Fu Inuyasha a prenderle la mano e ad aiutarla a camminare. La fece accomodare su qualcosa di soffice e comodo.

 

-Io…Non volevo disturbarti…-

-Non ti preoccupare! Devi dirmi qualcosa ?-

-Bè ecco…-

 

Ora le mancava il coraggio. Ma era normale! Non poteva mica dirgli così apertamente che aveva deciso di fare un passo molto importante per lei proprio con lui! E poi, chi gli diceva che lui volesse farlo ancora con lei? Magari aveva una ragazza a sua insaputa ed aveva una vita sessuale più che attiva! Aveva avuto davvero una pessima idea ad andare nella stanza del ragazzo. Si era pentita! Cioè, non si era pentita dell’idea di voler avere la sua prima volta con Inuyasha, ma pentita per non aver pensato che lui magari non la desiderasse più come una volta!

 

-No niente! Fa come non fossi mai venuta… ‘Notte!-

 

Kagome si alzò e con ormai la vista abituata a quel buio, raggiunse senza difficoltà la porta e l’aprì.

Ma Inuyasha, prontamente la richiuse.

 

-Se sei venuta era per qualcosa che dovevi dirmi signorinella! Quindi non uscirai da qui dentro finchè non me lo avrai detto!!-

 

Il ragazzo girò la chiave nella serratura per due volte e poi se la mise in tasca.

Adesso era proprio nei guai! Doveva inventarsi qualcosa e alla svelta anche! Ma non le veniva proprio nulla di nulla in testa.

Magari avrebbe potuto lo stesso chiedere ad Inuyasha quello per il quale era lì. Male che va lui le avrebbe detto no. Ed allora avrebbe convissuto con la vergogna di quella sera e la sicurezza che lui non l’amasse più. Ci voleva molto coraggio per volere una cosa del genere, ma Kagome era davvero stanca di continuare a scappare! In quel modo avrebbe finalmente messo un po’ d’ordine nei suoi sentimenti e nella sua testa. E se Inuyasha non la voleva davvero più, avrebbe incominciato a guardarsi intorno e ad uscire con qualche bel ragazzo dell’università.

 

La ragazza tornò a sedersi dove si trovava prima ed incorciò le braccia al petto.

 

-Sei davvero sicuro di voler saper il motivo per il quale sono venuta ?-

-Certamente!-

-Come vuoi!…Ebbene io…Io…Volevo…-

-Che cosa…-

-Volevo sapere…Se…-

-Allora!!-

 

Anche Inuyasha si era seduto vicino a lei. Perché aveva sentito quella cosa morbia sotto di sé muoversi e farla rimbalzare come una molla.

Cavoli!! Doveva essere il letto! Non se ne era accorta…

Adesso sarebbe stato ancora più difficile dirglielo.

 

-Kagome ti vuoi dare uma mossa!! Guarda che se non ti sbrighi rimani qui a dormire!!-

-E’ proprio questo che voglio, non lo capisci??-

-Eh…-

-Io voglio dormire con te…-

-Ma…Kagome…-

-Io vorrei essere di nuovo la tua ragazza! In questi mesi, non ho smesso una sola volta di pensare a te e di desiderarti, Inuyasha! Quando mi sono accorta dell’enorme cavolata che aveva fatto lasciandoti, era troppo tardi per tornare indietro…Potrai mai perdonarmi ?!-

-Kagome…-

-Si lo so, ti dissi di no quella volta ma aveva paura che tutto quello che avevamo costruito insieme, in una notte, si distruggesse e solo perché avevamo dato sfogo ai nostri desideri…Ed io tengo troppo a te per fars si che una cosa del genere accadesse…Io non voglio che noi due ci penatiamo, Inuyasha! Non voglio che il giorno dopo ci guardiamo negli occhi come due sconosciuti!! Non lo voglio!!-

 

Urlò.

E si rifugiò fra le braccie del ragazzo che la strinse forte a sé. Ora aveva capito.

 

-Perché non me lo hai detto prima ?-

-Non lo so…Sniff…Non lo so…-

-Coraggio, ora smettila di piangere…Lo sai che odio vederti i questo stato…-

 

Kagome si asciugò con la manica del manica le guancie e gli occhi.

Inuyasha inspirò profondamente il suo dolcissimo profumo, e sentì di nuovo quel desiderio sfrenato crescergli dentro.

Ma dveva reprimerlo a tutti i costi. Non voleva perdere ancora la sua Kagome. Questa volta se la serabbe tenuta ben stretta.Non l’avrebbe mai lasciata andare lontana da lui.

 

-Perché hai cambiato idea tutto a un tratto ?-

-Credevo che l’unico modo per tornare insieme a te fosse quello di…-

-Non lo dire nemmeno per scherzo Kagome!-

-Scusami…-

-Su, tranquilla! Non ti preoccupare…Va tutto bene, ci sono io qui con te!-

 

Inuyasha la strinse ancora di più, accarezzandole delicatamente i capelli e posandole un tenero bacio sulla fornte.

Ora, non sapeva più che cosa era giusto fare. Finalmente, erano riusciti a ritrovare l’armonia dopo tanto tempo. Forse, ricominciare tutto da capo avrebbe rovinato di nuovo le cose. Ma Inuyasha non poteva assolutamente vederla uscire con altri ragazzi. Non voleva dividerla con nessuno.

Non poteva dividerla con nessuno! Sarebbe scoppiato di gelosia ed avrebbe anche potuto uccidere il malcapitato di turno. Troppo rischioso.

Forse, avrebbe dovuto far partecipe Kagome dei suoi pensieri. Sapere cosa ne pensava acnhe lei dell’idea di ritornare ad essere una coppia. Gli aveva detto apertamente che lo amava. E questa era una cosa molto importante.

Voleva dire, che nonostante quello che era successo ed il tempo trascorso lontani, lei aveva continuato a pensare incessamente a lui. Ed era felice. Come non lo era da tantissimo tempo. Più precisamente, da quando lei lo aveva piantato.

Ma ora che finalmente la poteva riabbracciare, non l’avrebbe mai più lasciata. Mai più.

Lasciò la presa salda sulla ragazza, e la tornò a fissare negli occhi nocciola lucidi.

 

-Sarei felice di ritornare ad essereuna coppia, Kagome…-

-Oh Inuyasha…-

 

In un impeto di felicità, la ragazza non riuscì più a resistere alla tentazione e lo baciò, mettendogli le braccia intorno al collo e stringendolo forte.

Sapeva benissimo quello che stava facendo e non se ne sarebbe mai e poi mai pentita.

Il bacio era solo uno sfioramento di labbra, anche perché non se la sentiva ancora di fare di più. Ma voleva che durasse il più a lungo a possibile. E che magari, Inuyasha vi rispondesse.

Il ragazzo, dopo la sorpresa iniziale, si rilassò e dischiuse la sua bocca alla ricerca della lingua di lei.

Kagome cercò di porre resistenza, ma alla fine dovette cedere. Le loro lingue s’incotrarono di nuovo dopo tanto tempo e si contercevano in una frenetica danza che sembrasse non avere mai fine. Ma erano loro che non volevano porle fine. Troppo a lungo avevano voluto e desiderato quel bacio senza mai però riceverlo.

Inuyasha,senza nemmeno accorgrsene, spinse la ragazza verso il letto e la fece sdraiare, senza staccare mai le loro labbra.

Quando i due si dovettero staccare per respirare, Kagome arrossì all’improvviso.

Non si era nemmeno accorta, nell’impeto del bacio, che i due si trovavano l’uno sopra l’altra, abbracciati sul letto.

 

-I…Inu…Yasha…-

-Scusami! Io non volevo…-

-Aspetta! Non ti muovere…Ti prego…-

 

Inuyasha, che si era appena mosso per alzarsi, ritornò a guardare la ragazza con i suoi caldi del colore della notte.

 

-Allora dimmi…Che cosa dovrei fare ?-

-Quello che avremmo dovuto fare già qualche tempo fa…-

-Sei sicura ?! Questa volta, non ti costringerò proprio a fare nulla…Non commetterò di nuovo lo stesso errore…-

-Non ti preoccupare, sono io che te lo chiedo…-

 

Il ragazzo abbozzò un piccolo sorriso e poi la baciò ancora una volta. Poi spostò la sua bocca dalle sue labbra al collo, che incominciò a baciare. Questa volta, niente lo avrebbe più fermato.

 

Forse,il giorno dopo, se ne sarebbero pentiti, ma questo a Kagome importava poco. Voleva solo vivere fino la fine quella magica notte e non pensare più a nulla che non fossero loro due e il loro amore.

 

Inuyasha tornò ad affondare la sua lingua nella bocca di lei, mentre le sbottonava la maglietta del pigiama.

Uno ad uno i bottoni si slegarono, lasciando spazio al prosperoso seno della ragazza, coperto da un leggero velo di pizzo rosa.

 

-Quindi, eri venuta qui già con le idee chaire…-

 

In un attimo di lucidità, Kagome riuscì a rispondergli.

 

-Diciamo che lo speravo…-

 

Ma fu un sussurro. La ragazza sentiva l’eccitazione salirle sempre più verso la testa. Ed il cuore che batteva nel suo petto spaventosamente veloce. Inuyasha riusciva a percepirlo fin troppo.

Dal collo della ragazza, passò al suo seno che sfiorò con le labbra e con le mani.

Lo slacciò dietro la schiena e lo tolse lentamente, come a volersi godere fino in fondo quell’attimo magico.

Quando fu davanti la bellezza della ragazza, non potè resistere nel sospirare. Ne era valsa la pena di aspettare.

Baciò quei moribidi e prufami seni della donna che aveva sotto di sé, mentre la sentiva aumentare i respiri e pronunciare sempre più spesso il suo nome. Continuando ad accarezzarle i seni con le mani, Inuyasha scese più in basso, baciandole la pancia.

Kagome sentì le mani del ragazzo insinuarsi nei pataloni del pingiami e pian piano li sentì scivolare via. Ora, era solo in mutandine. Fino a quel momento aveva tenuto gli occhi, e solo in quel momento li aprì.

Inuyasha la guardava, fissa negli occhi. E le sembrava felice. Come non lo fosse mai stato.

Kagome mise le mani sotto la maglietta del ragazzo e la tirò via. Gli baciò le labbra e poi lo baciò sul collo. Gli carezzò e pettorali e lo baciò un’altra volta e questa volta con ancora più trasporto.

Inuyasha la sistemò meglio sotto di lui senza però staccarsi da quel bacio.

Lentamente le sfilò le mutandine e poi si tolse i pantaloni e i boxer.

Sentì la ragazza tremare un poco sotto di lui. Kagome aveva sentito la virilità dal ragazzo insinuarsi fra le sue gambe ed aveva avuto, per un attimo, paura. Inuyasha la baciò sulla fornte e poi la strinse forte a sé.

Kagome aprì meglio le gambe ed Inuyasha vi si posizionò meglio dentro. Poi, lei piegò le ginocchia ed inarcò un po’ la schiena per prepararsi a riceverlo dentro.

Inuyasha la guardò, e rimirò ancora per un istante la sua naturale bellezza.

Poi. Incominciò a penetrarla. Kagome inarcò ancora di più la schiena e cercò di contenere una piccola lacrima che le voleva a tutti costi scenderle sulla guancia.

Il ragazzo si fermò, ma poi riprese e questa volta concluse. Incominciò a muoversi dentro di lei, prima lentamente e poi sempre più veloce.

Ora, Kagome, avvertiva solo un’emorme piacere crescerle dentro sempre di più quasi da non riuscire a fermarlo.

Inuyasha aveva preso un ritmo quasi impossibile da seguire, ma lei ci provò e sentova quel misto di eccitazione e dolore che oramai aveva preso completamente possesso del suo corpo.

Un’ultima spinta. Violenta. Ed Inuyasha si accasciò sul suo esile corpo, mentre Kagome respirava affannosamente dopo aver raggiunto il massimo del piacere.

La ragazza strinse forte al suo petto l’uomo che ora le carezzava la pelle delle gambe, appoggiato al suo petto.

Sentirono in quel momento, l’aprirsi della porta scorrevole.

Sicuramente Miroku che stava andando a dormire. Si fermò unattimo davanti la stanza di Inuyasha e vi bussò.

 

-Ehi Inuyasha! Sei ancora sveglio ?!-

-Non mi scocciare Miroku! Vai a letto!-

-E va bene, buona notte!-

 

Kagome rise un po’ per come il ragazzo aveva risposto al povero ex monaco.

I loro respiri si erano regolarizzati e fu a quel punto che Inuyasha uscì da dentro lei e vi si accomodò vicino.

Erano entrambi sotto le lenzuola, con intorno i loro vestiti sparsi un po’ dappertutto.

Kagome si sentiva felice. Come non lo era mai stata.

Si era uniti con Inuyasha, ed erano diventati una cosa sola. Un solo spirito. Una sola anima. Un solo corpo.

Si fissavano intensamente negli occhi. I loro capelli si mischiavano sul cuscino bianco.

Inuyasha le accarezzò dolcemente una guancia con la mano e poi, si avvicinò a lei, baciandola.

 

La mattina dopo,  un tiepido raggio di sole filtrò attraverso la tenda andandosi a posare sul viso di Inuyasha.

Il ragazzo di svegliò, notanto che ancora stringeva Kagome. La ragazza si era aggrappata a lui, rifugiandosi vicino al suo petto. Poteva sentire il suo dolce respiro solleticargli la pelle.

L’orologio della stanza segnava le nove e mezza. Avevano dormito davvero tanto!

E se non ricordava male, quella mattina Kagome aveva lezione all’università.

Si ricordò, quando la ragazza decise di entrarvi. Aveva deciso di iscriversi ad Archeologia e di seguire un corso di lettere antiche. Oramai, la sua grande passione per l’Epoca Senogku era cresciuta a dismisura, e Kagome aveva espresso il desiderio di saperne sempre più. E di condurre delle ricerche su quel periodo della toria così mistico e misterioso.

Lui era stato davvero fiero di lei. Ed avrebbe tanto voluto seguirla ed intraprendere con lei questa nuova avventura. Ma aveva abbandonato la scuola. Ed in quel momento, si pentì amramente di quella sciocca decisione presa in un momento di collera. Se solo ci avesse ragionato sopra ancora un po’, non l’avrebbe mai fatto!

Ma oramai, era inutile piangere sul latte versato! Dopo tutto, era il leader indiscusso di un gruppo di teppisti ed era rispettato ed ammirato. Tutto quello che aveva desiderato fin da piccolo. Potenza, rispetto. Nessuno poteva vantare il fatto di averlo battutto, perché nessuno mai ci era riuscito. E di certo, nessuno mai ci sarebbe riuscito! E soprattutto ora, che aveva finalmente ritrovato la sua piccola Kagome, sentiva una nuova forza crescergli dentro. Un po’ dell’Inuyasha che era prima della loro rottura, stava lentamente tornando, come anche la consapevolezza di non volerla più deludere e far soffrire.

Kagome mosse appena il volto. Ed aprì i suoi grandi occhi.

Inuyasha si accorse subito del risveglio della ragazza, ed incrociò il suo sguardo a quello di lei.

 

-Buongiorno…-

-Ciao Inuyasha ^^-

-Hai dormito bene ?!-

-Benissimo!…Mi sono sentita stretta e cullata per tutta la notte…-

 

Il ragazzo arrossì.

 

-Ma dimmi, che ore sono ?!-

-Saresti già dovuta essere all’università…-

-Cavoli!! Oggi avevo una lezione importante…-

-Se vuoi, posso sempre accompagnarti…-

-Non sarebbe completamente inutile! Arriverei troppo tardi…Bè, vorrà dire che mi farò dare gli appunti da qualcuno!-

-Quindi, oggi, rimani a casa…-

-Esatto! Perché, qualcosa in contrario ?!-

-No anzi…Ne sono felice…-

 

Inuyasha posò le sue labbra su quelle di lei, inserendo quasi subito la lingua alla ricerca della compagna.

Kagome rispose al bacio…Ma vennero interrotti da un improvviso “toc toc” alla porta.

 

-Inuyasha insomma!! Ti vuoi alzare!!-

-Eh…Miroku ma che cavolo vuoi??-

-Non ricordi che questa mattina dovevamo andare a pestare quelli del quartieri a sud?!-

-Uh!! Ah già…-

 

L’espressione che assunse Kagome, fu tra l’arrabbiato e lo sconvolto.

 

-Non vorrai mica andare a farti fare qualche altro livido, spero ?!-

-Bè…Oramai ho tutto il gruppo che mi aspetta…Non posso proprio rimandare!-

-Sei…Anzi, siete proprio due deficienti!!-

 

Miroku notò subito una voce di donna all’interno della camera del ragazzo.

 

-Oh!! Scusami Inuyasha…Non sapevo fossi in dolce compagnia ^^’’-

 

Una furente ed altrettanto incavolatissima Kagome, aprì di scatto la porta con indosso una maglietta di Inuyasha prese nella foga e le mutadine.

 

-Senti un po’ perveritito che non sei altro!! Tu ed Inuyasha non andrete proprio da nessuna parte, hai capito bene?! Non voglio più vedervi tornare pieni di lividi e ferite perché ti giuro che io Sango non ci prenderemo più la briga di curarvi!! Dovreste mettere la testa a posto invece di continuare a fare i ragazzi di strada, siete grandi ormai!!-

 

Miroku si era riparato contro il muro per cercare di contenere quella furia scatenata della sua coninquilina.

Con un enorme gocciolone sulla testa, non potè non notare l’abbigliamento assai provocante della ragazza, che nella foga, non si era nemmeno accorta di essere uscita in quel modo!

 

-Ah!! Divina Kagome, non credevo foste così bella ed aggraziata nelle forme…-

-Eh…Ahhhhhhh!!!! Tieni le tue zampaccie lontano da me!!!!!-

-Kagome, che succede???-

-Inuyasha ti giuro che non l’ho toccata!!!-

-Brutto deficiente, lo spero proprio per te!!!-

 

Il povero Miroku corse trafelato nella sua stanza chiundedo a chiave.

 

-Kagome, forse è meglio se torni nella tua stanza e ti vesti…-

-Si credo farò così…-

 

La ragazza si tolse la maglietta, e si rimise il reggiseno ed il pigiama.

Scoccò un’ultima occhiata al ragazzo e poi attraversò la porta scorrevole.

Si fecero entrambi una velocissima doccia, per poi scendere in cucina a fare colazione. Il silenzio regnava sovrano. Sembtavano entrambi, poco intenzionati a parlare di ciò che era accaduto la notte prima, anche se nessuno dei due si era sentito forzato nel farlo. Anzi.

Kagome pensava di dirgli se adesso potevano dirsi nuovamente fidanzati.

Ed Inuyasha pensava di chederle, cosa ne pensasse della sua prestazione sessuale.

Seppur con le guancie colorate di un leggero rossore, fu Kagome la prima ad aprire bocca.

 

-Allora…Adesso, cosa accadrà tra di noi ?!-

-Mh!…Bè, credo noi due possiamo dirci nuovamente fidanzati a questo punto…-

-Già…-

 

Le era sembrato forzato nel dire quelle cose. Come se le avesse dette solo perché sapeva che era quello che lei voleva sentirsi dire.

Non le piaceva assolutamente una cosa del genere. E se lui aveva pensato di intraprendere una storia fatta solo di sesso e nientaltro, non sapeva se sarebbe mai riuscita ad accettarlo.

Quella notte, Kagome aveva provato delle sensazione fantastiche e si era accorta di amare Inuyasha più di prima. Lei voleva poterlo amare, in ogni modo possibile. Anche stando a letto insieme. Ma solo un rapporto fisico, non le sarebbe mai bastato. Voleva provare emozioni, sensazioni che anche solamente un bacio o un abbraccio possono darti.

E se non glielavesse detto in quel momento, non ci sarebbe mai più riuscita.

 

Inuyasha finì di bere la sua tazza di caffè e si alzò dal tavolo per andare a prendere la sua giacca ed uscire.

 

-Aspetta…-

-Cosa c’è Kagome ?-

-Io…Sono stata molto bene stanotte…E voglio che tu sappia che non sono venuta a letto con te per provare che cosa volesse dire farlo o roba del genere! Ma l’ho fatto perché ti amo e perché volevo rendere il nostro rapporto completo…-

-Non riesco a capirti…-

-Voglio che fra di noi non ci sia solo quello che è successo stanotte…Quello è solo sesso! Io voglio poterti amare Inuyasha…In tutti i modi…-

-Non penserai mica che l’ho fatto con te solo perché volevo divertirmi , spero !?-

-Io…Ecco…-

-MA LO SAI CHE SEI PROPRIO STUPIDA!-

 

Inuyasha s’inginocchiò davanti lei per meglio poterla guardare negli occhi.

 

-Kagome, ma che ti salta in mente ?! Mi pare di averti detto che voglio che tu sia la mia ragazza…Questo non vuol forse dire che ti amo ?!-

-Non lo so…-

-Come puoi dubitare di me…-

 

Lo aveva ferito dicendogli quelle cose. Che stupida era stata! Inuyasha non era certo tipo da fare certe cose. Come poteva aver immaginato una cosa del genere ?!

 

-Scusami…E’ solo che prima, quando mi hai detto che saremmo potuti tornare fidanzati, lo hai detto con una voce strana, quasi forzata…-

-Stavo solo pensando…E non sapevo se quello che stavo per dirti fosse la cosa più giusta…-

-Ma era proprio quello che volevo tu mi dicessi…-

-Allora…Siamo di nuovo una coppia ?-

-Certo! ^^-

 

Inuyasha tirò fuori dalla tasca della giacca un anello, semplice, con un cuore la centro. Proprio quello che il giorno della loro rottura, Kagome gli tirò contro.

Lo rimise al dito della ragazza e la baciò.

 

Fine.

 

 

   
 
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