TITOLO: I cuori sono fatti per essere infranti.
AUTORE: StoryGirl.
GENERE: OneShot. Angst. DeathFic.
RATINGS: Pg.
DISCLAIMERS: Nessun personaggio mi appartiene, purtroppo.
PAIRING: Choi Minho, Lee Jinki { MinEw } .
TABELLA: Bingo.
PROMPT: Cuore.
RIASSUNTO: L'ha fatto, e tu non puoi credere a quel gesto. E' sì, pieno d'amore, ma anche di una profonda angoscia. E di una terribile consapevolezza: ora non potrà più stare insieme a te.
THANKS: A yuya_lovah che l'ha letta in anteprima, come sempre.
A mauve_amethyst , perchè l'ha betata.
PAROLE: 882, con il conteggio di word.

I cuori sono fatti per essere infranti

"Te lo ricordi?
"Il mio cuore d'ora in avanti sarà tuo"
"Anche io ti dono il mio cuore, Minho. Trattalo bene"
Te lo ricordi, vero?
E' stata la nostra promessa. E' stata affascinante. E' stata passionale. E' stata tenera.
Insomma, è stata quello che è stata, non è questo l'importante, ora.
Se stai leggendo questa lettera significa che ce l'ho fatta a salvarti, che il mio cuore ora è veramente tuo, senza nessun eufemismo.
Ti amo, e tu lo sai bene.
Come potresti non saperlo dopo tutto ciò che abbiamo passato insieme?
Il nostro primo incontro in quel bar.
"E' occupato?"
"No, si sieda pure"
"Grazie"
In quel momento non avremmo mai pensato che entrambi stessimo andando a fare quel provino.
E soprattutto, che entrambi saremmo stati presi per formare questo gruppo: gli SHINee.
A volte il destino gioca brutti scherzi, e noi lo sappiamo bene.
"Ti piace Key?"
"Cosa?! No! A te piace Taemin?"
"Eh? Macchè!"
"A me piaci tu" "A me piaci tu"
Ce lo siamo detto in contemporanea e poi siamo scoppiati a ridere, ti ricordi vero?
Entrambi credevamo che il nostro amore non fosse corrisposto, ed invece non era così. Anzi.
Con il senno di poi la possiamo anche trovare una cosa divertente, non credi?
Anche se, forse, in questo, non avrai molta voglia di ridere.
Probabilmente sei arrabbiato con me. Probabilmente in questo momento mi stai odiando perchè, come sempre, ho fatto di testa mia, senza darti ascolto.
Ma come potevo darti ascolto?
Il tuo cuore, quel cuore che tu avevi donato a me, stava battendo così flebilmente... e presto si sarebbe fermato.
Mi dici come potevi credere che io me ne sarei rimasto lì, a guardarti morire?
Non potevo farlo.
La mia vita, senza di te, non è nulla. Non è vita. E' un qualcosa che non si può neppure definire. E' solo sofferenza.
Tu, ora, potrai persino dirmi che è lo stesso per te, ma io so perfettamente che non è così.
Non può essere lo stesso perché tu sei sempre stato quello più forte tra di noi, ricordi?
Quello che, quando si i legamenti della gamba, non ha pianto davanti agli altri, ma solo davanti a me. Quello che cercava di sorridere, durante le esibizioni, nonostante fosse costretto su una stupida sedia. Quello che piangeva solamente nel cuore della notte, quando era sicuro che nessuno lo sentisse.
Tu sei sempre stato così, e non credo che sia sbagliato.
Non ti ho mai trovato un ragazzo solitario, o poco reattivo, ti ho sempre trovato sveglio e pronto a farti in quattro per aiutare gli altri. A me non importava se questo tuo atteggiamento non riusciva pienamente a trasparire all’esterno.
E so che neppure a te è mai importato.
”Cosa faresti se io morissi?”
“Non pensare neppure una cosa del genere Minho”
Mi stavi preparando con quelle parole, non è vero? Stavi cercando di farmi capire che presto, molto presto a quanto pare, tu non ci saresti più stato per me. Non mi avresti più abbracciato come eri solito fare. Non mi avresti più baciato.
Insomma, avresti chiuso gli occhi per sempre, senza guardarti indietro, senza rifletterci neppure per un secondo.
Lo sapevi da tempo: sapevi da tempo che ti stavi distruggendo il cuore. Sapevi che la deformazione con cui eri nato alla nascita si sarebbe fatta sentire più avanti, ma non credevi così presto.
E’ stata colpa dei ritmi incessanti del nostro lavoro, lo sai bene, ma sapevo anche tu eri felice così.
Anche se saresti morto lo avresti fatto una volta dopo aver realizzato il tuo sogno. Hai sempre amato lo sport: correre, saltare, fare movimento. Nonostante i medici ti dicessero che era rischioso.
I tuoi genitori ti hanno impedito di diventare un calciatore professionista per questo. E tu cosa hai fatto?
Sei diventato un idol e forse, è stato peggio.
Qui il ritmo di lavoro è ancora più incalzante, non è vero?
Fatto sta che il tuo cuore stava per cessare di battere. Fatto sta che tu mi stavi preparando a dirti addio, ma io non volevo.
Tu non avevi ancora realizzato il tuo vero sogno, giusto?
Quello di diventare un calciatore, quel sogno è ancora lì. Quello di giocare insieme ad una vera squadra.
Per questo ti ho donato il mio cuore. No, non è stato doloroso, non ti preoccupare. E’ stato come andare a dormire.
Ho preso qualche pillola, ho chiamato un’ambulanza e quando loro sono arrivati il mio cervello era ormai morto, ma questa lettera persisteva nella mia mano, insieme ad un altro biglietto: “Se dovessi morire vorrei che il mio cuore andasse a Choi Minho”
Te l’hanno dato il mio cuore, vero?
E ora siamo legati indissolubilmente.
Ora, la frase che ho pronunciato quel giorno, è diventata realtà.
Presto ti contatterà una squadra, sì, la tua preferita. Li ho chiamati io prima di morire. Li ho chiamati piangendo, disperato. Li ho chiamati per raccontargli la nostra storia. E loro giocheranno con te. Un match, una partita.
Potrai realizzare il tuo sogno, e io sarò lì con te, pronto a battere nel tuo petto.
Ti amo, Minho.
Tuo, per sempre, Jinki”

Minho però, non riusciva ad essere felice.
“Hai detto che non potevi fare a meno di me, ma non hai pensato che per me sarebbe stata la stessa cosa?”