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Autore: Puella    19/12/2010    12 recensioni
"Buongiorno signorina." "Buongiorno, Edward." Mi sconvolge con quel suo sorriso così abbagliante. Ha uno strano modo di sorridere, ma proprio per questo è adorabile. Si chiama Edward. Ed è da circa un anno che mi accompagna per andare al lavoro.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Taxi!
 

Uscii di casa in tutta fretta. Sbattendo violentemente la porta, borbottai parole tra me e me imprecando con la sveglia che non aveva suonato.

Non che me ne importasse poi molto, visto che, ormai tutti i miei colleghi e perfino il mio capo, erano abituati ai miei ritardi spaventosi.

Ma, dovevo incontrare lui.

Non avendo la macchina, prendevo sempre il taxi. Perchè non ho un'auto? Semplicemente perchè pochi anni fa, quando avevo appena 19 anni, ho subito un incidente.
Tremendo. Da quel momento in poi, con il terrore di dover affrontare di nuovo una situazione del genere, mi servo di quella macchina gialla. In Italia chiamata "tassì".

Questo taxi, come ogni mattina, passa sempre "davanti" il mio appartamento. Non ho mai capito il perchè. Insomma, perchè ogni mattina IL taxi fa questo tragitto?
Non lo so. Non riesco ad arrivare ad una risposta concreta. Forse passa di qui, perchè semplicemente, glielo è stato detto? In cuor mio spero che non sia così.

E propio mentre penso a questo ecco che vedo arrivare il famoso taxi. Mi sporgo un po' dal marciapiede per farmi notare e subito dopo pochi secondi, questo si ferma.

Come al solito entro, e lo vedo.

Splendido. Magnifico. In poche parole, vedo l'autista della macchina gialla provvisto di un paio di magnifici occhi verdi. Uno sballo!

Rido sotto i baffi sperando che non se ne accorga.

"Buongiorno signorina." "Buongiorno, Edward." Mi sconvolge con quel suo sorriso così abbagliante. Ha uno strano modo di sorridere, ma proprio per questo è adorabile.
Si chiama Edward. Ed è da circa un anno che mi accompagna per andare al lavoro.

Parliamo pochissimo. Per due motivi: io sono sempre imbarazzata, e con due guance costantemente rosse; lui è un tipo taciturno. Quindi so solo il suo nome e anche che ha 28 anni.
Nonostante parlassimo poco, c'è sempre quello scambio di sguardi, durante il tragitto, che avviene tramite lo specchietto retrovisore.

Lui con quei smeraldi, ed io con due banali occhi marroni.

Imbarazzata, come sempre, distolgo lo sguardo, ma con la coda dell'occhio lo vedo sorridere divertito. Cazzo! Penso che in quel momento vorrei essere tanto una donna sexy, come
nei film, che riesce a far cadere ai suoi piedi gli uomini con un semplice sguardo. Magari con una gonna più corta ed un rossetto rosso...Ma cosa dico?!

In quel momento mi accorgo di essere completamente cotta di Edward.

Accidenti! A chi può mai capitare di prendersi una cotta per un autista di taxi?! Solo a me, ovviamente.

Il taxi in quel momento si ferma davanti ad un semaforo rosso.

Di nuovo i nostri sguardi si incrociano. Lo vedo sorridere amabilmente.

"Sveglia Isabella!" Urla la mia coscienza. Pensa, pensa. "Allora, Edward. Co-come stai?" Perchè balbetto come un' idiota?! "Molto bene signorina, grazie. Lei invece?
La vedo un po'..Accaldata." Sorride nuovamente divertito. Stronzo! Si diverte nel vedermi imbarazzata! "Io, benissimo Edward. Sono accaldata, perchè.. Perchè fa molto caldo oggi!" Si lascia andare ad una calda risata. Ma cosa diamine dico?! Siamo in pieno Novembre, con un massimo di cinque gradi!

Beh. Almeno lui si diverte. "Oh. Sisi ha ragione. Fa davvero caldo oggi!" E si sventola una mano sul viso. Dannazione. Sto passando per il pagliaccio di turno! Sorrido imbarazzata.
"Edward non darmi del lei, in fondo siamo coetanei. Ho solo 26 anni!" "Già ha..Hai ragione, scusami." Ora è lui ad essere imbarazzato ed io a sorridere divertita.

Durante il nostro scambio di battute, non mi accorgo di essere quasi arrivata.

Rimaniamo in silenzio durante gli ultimi minuti del nostro tragitto. E quando finalmente siamo arrivati. Scendo silenziosamente dall' auto, prendendo coraggio.

"Edward. Senti, so che ci conosciamo pochissimo, e che tu ora mi prenderai per una pazza, o una maniaca. Però io vorrei che magari domani ci vedessimo. Insomma puoi sempre non accettare eh! Non ti sto costringendo e tu non devi accettare per forza, però possiamo mangiare qualcosa insieme. Oppure quello che vuoi t-.." "Isabella." Interrompe il mio discorso senza fine. "Ci vediamo domani verso le 13 così pranziamo insieme in un posto molto carino ok?" "D'accordo." Sorride dolcemente.

Mentre sto per pagare, mi ferma. "Nono, fermati. Domani pagherai il mio pranzo!" dice divertito "V-va bene, come vuoi" Sono ormai in suo possesso! "Ma dove ci vediamo?" "Non ti preoccupare. Arrivederci Isabella."

Mi lasciò impalata come una stupida davanti al mio ufficio. E come un robot, salì le scale dirigendomi al mio posto. Con il cuore in gola. Sentendo, ancora, la sua risata cristallina.

  
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