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Autore: Stella94    19/12/2010    6 recensioni
E' giunto il Natale a Tokyo. Lo spirito di questa festa, sembri non avere nessun effetto su Ryan Shirogane. Strawberry cercherà di scavare sotto quella scorza dura che possiede, riuscendo a comprendere il significato di molte sue azioni per poi donargli una gioia perduta. Non so se è venuta bene spero vi piaccia! Buona lettura e recensite!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Ryo Shirogane/Ryan, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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storia di natale                                                                                                                      ...a Natale tutti i sogni
                                                                                                                                                         possono diventare
                                                                                                                                                                  realtà...
                                                                                                                                                              AUGURI!


                                           La magia del Natale




Alcuni fiocchi di neve, discendevano leggiadri dal cielo, cullati da un leggero venticello, che placidi, li faceva adagiare su un suolo già bianco.
Era giunto Natale anche a Tokyo.
Il torpore che questa magica ricorrenza porta con se, rallegrava già da tempo gli animi dei cittadini della capitale del Giappone, che frenetici e indaffarati, spendevano il loro tempo alla ricerca di un ottimo regalo per persone care.
Strawberry non era da meno.
Percorreva pensierosa le vie gelide della capitale, domandandosi quale fosse il dono perfetto per il suo Mark.
Aveva già escluso bizzarre quanto assurde ipotesi e, arrovellato il suo cervello con mille svariati oggetti.
Ma nulla di buono pareva suggerirgli il suo intelletto. Niente che facesse a caso suo, niente che lo lasciasse di stucco ed emotivamente appagato.
Forse aveva bisogno di un consiglio. Le sua amiche al caffè le avrebbero di sicuro suggerito il regalo migliore, ne era più che certa.
Ma proprio quando il suo pensiero volò verso le sue compagne di squadra, non poté che dare uno sguardo al suo orologio da polso.
<< Oh cielo! >> Esclamò << E' tardissimo devo andare al caffè. Ryan starà da un bel pezzo già brontolando. >>
Affrettò dunque il passo e, districandosi come meglio poteva tra la folla, percorse in fretta i metri che la separavano dalla meta.


<< Strawberry spero che avrai una buona spiegazione per giustificare il tuo ennesimo ritardo! >>  Borbottò Ryan picchiettando le dita sul tavolo con un cipiglio di disappunto.
<< Ehm... scusami Ryan io... >>
<< Basta! >> La interruppe bruscamente << Non ammetto altre giustificazioni! Sei sempre la solita sbadata Strawberry, non cambierai mai! >>
Alcuni dicevano che il Natale abbia effetti mistici e briosi. La sua essenza, fosse un toccasana per chi è solito essere impermalito con il resto del mondo e che sapesse diffondere gioia e amore per il prossimo.
Per Ryan Shirogane doveva valere il contrario, o meglio, su di lui non aveva nessun effetto.
Misantropo, sarebbe stato un eufemismo per descriverlo, perché di certo più burberi di lui in giro erano ben pochi.
Ma a Strawberry non intimidiva di certo. Ci voleva ben altro per intimorire una tosta e combattiva come lei e, sopratutto, non avrebbe permesso a nessuno e, ripeto a nessuno, di guastarle quei magnifici e indimenticabili giorni di festa. Lei amava il Natale.
<< Lo sai Ryan, si dice che a Natale siano tutti più buoni, invece tu sei sempre il solito rompi... >>
<< Strawberry! >> La interruppe Mina per evitare il peggio << Vai a cambiarti è ora di mettersi a lavoro. >>
Sospirò appena, per poi abbandonare la sua intenzione di ingiuriare ancora sul biondo.
Le sue parole, sarebbero risultate vane per uno che, come Ryan, faceva sempre di testa propria.
Masticò imprecazioni che solo ella poté interpretare e a fatica e con poca enfasi, si dedicò al suo lavoro, che in fondo era un ottimo espediente per non pensare.

Ora di pranzo, fine del turno. Chissà perché ma alla rossa quel giorno pareva non avesse mai termine. Le ore passate a sgobbare erano state più pesanti del solito e gli effetti del suo girovagare frenetico si facevano già sentire.
Per un attimo aveva quasi dimenticato il suo obbiettivo principale: il regalo perfetto per il suo amato.
Si affrettò a chiedere un consiglio alle sue compagne, desiderosa di portare a termine quell'ardua missione.
Ma dopo tante svariate proposte, fu quella di Pam a convincerla maggiormente.
<< Non conta quanto un regalo sia costoso o imponente... >> Le disse << l'importante è che sia fatto con amore. E' questo lo spirito del natale. >>
Come non aderire a quelle parole? Pam aveva perfettamente ragione.
Lo spirito del Natale non si cela in un regalo prezioso o espressamente desiderato, esso vuole esprimere l'intento di regalare una piccola gioia, anche con un semplice banale pensiero, perché è il sentimento che c'è dietro di esso che conta non l'oggetto che viene donato.
<< Pam farò come mi hai detto tu! Donerò a Mark qualcosa di semplice ma speciale, qualcosa fatto da me. Così gli dimostrerò tutto e il mio amore e affetto nei suoi riguardi. >>
Percossa da quella nuova scarica di adrenalina e fiduciosa delle sue capacità, si avviò all'uscita sommersa dai suoi pensieri.
Non poté fare a meno di ruotare la sua attenzione sul circondario. Niente ghirlande, niente alberi di natale, niente luci colorate, niente che potesse suggerire l'arrivo di questa imminente ricorrenza.
Era come se, il quel luongo, il tempo si fosse azzerato, ed era strana la sensazione di sconforto e solitudine che avvertì in quel momento.
Dello spirito natalizio in quel posto non c'era traccia. Che fosse come il cuore del suo proprietario? Che fosse come Ryan?
Si affacciò scuro in volto, il giovane scienziato, con le mani in tasca e apparentemente incurante di tutto ciò che lo circondasse. La sua attenzione si spostò su quella ragazza che egli tanto amava e che, per volere di un crudele destino, non gli apparteneva e non sarebbe stata sua mai. Se il Natale fosse stata davvero magico e se a lui gli fosse stato concesso un desiderio, allora avrebbe scelto senz'altro lei, l'unica ragazza che con la sua goffataggine e grazia riscaldava il suo gelido cuore.
Spostò tali congetture dalle sua membra perché ritenute troppo scomode e dolorose. Si apprestò a esplicitare la sua indole severa e altezzosa, che in fondo non gli apparteneva del tutto.
<< Che fai li imbambolata? Ti si sono per caso congelate le ossa a causa della neve? >>
<< E' questo posto che mi fa gelare non la neve... >> Gli ripose << Io spirito del Natale qui... >>
<< Per me non esiste il Natale. >> Le sputò addosso superbo << E qui non arriverà mai. >>
<< Ma perché dici così Ryan?! Il Natale è la festa più bella... >>
<< Basta! >> Urlò evidentemente seccato da quelle parole << Non voglio più sentire le tue stupide frottole! Ma cosa ne sai tu del Natale? Cosa ne sai tu di me?! >>
Fu gelido come la neve, fu burrascoso come la tempesta, fu tetro come le tenebre. Ryan sembrava aver perso il controllo e la pacatezza che da sempre lo avevano contraddistinto.
Strawberry ne rimase sconcertata. Mai si sarebbe aspettata una simile reazione, mai avrebbe presagito tali parole, che dure e acerbe in quel instante, perforarono il suo cuore come una scheggia tagliente.
<< Hai ragione... >> Sussurrò la rossa abbassando lo sguardo per non esplicitare il suoi occhi carichi di lacrime << ...Io non so niente di te e forse non lo saprò mai. >>
Corse poi, più in fretta che poteva, verso angoli sperduti e gelidi di quella capitale, che potessero celare il suo sconforto e dolore per quelle dure parole che non seppe a fondo interpretare. Non sapeva il reale motivo di quell'inquietudine di cui si sentiva preda, ma avvertiva accrescere un lei un senso di smarrimento e non seppe trattenere le lacrime.
Forse dietro tutto questo c'era dell'altro, forse si nascondeva proprio dentro il suo cuore.


Nei giorni che vi susseguirono e che precedevano la vigilia, ne Ryan ne Strawberry toccarono più l'argomento.
Distanti, quasi trasparenti per entrambi, si scambiavano brevi occhiatine che ambi due non seppero decifrare.
Il silenzio che aleggiava fra i due, pareva esplicitare pensieri e congetture tenute nascoste. Era forse confessione silenziosa, di un qualcosa che improvviso e puro, nasceva nei loro cuori. Era  forse la prova del loro affetto.
Kyle fidato e silenzioso spettatore di ciò, parve intuire la coltre di tensione che c'era fra i due. Ryan gli aveva spiegato l'accaduto e confessato il fatto di essere stato troppo duro e forse ingiusto. Ma il suo orgoglio e la testardaggine che egli possedeva, non gli permettevano di domandarle scusa e di confessare i suoi sentimenti.
E fu proprio per tale motivo che il giovane amico decise di agire. Non poteva permettere ad uno assurdo quanto banale equivoco, di lacerare un amicizia che a discapito dell'apparenza era sincera e pura.
Strawberry era rimasta da sola quella sera al locale ed un pò stanca e pensierosa, puliva i tavoli sospirando di tanto in tanto.
Per Kyle era l'occasione giusta.
<< Strawberry posso parlarti un attimo? >> Le chiese.
<< Certo Kyle, dimmi tutto. >>
<< Si tratta di Ryan. >> Confessò, scaturendo nella giovane un'espressione crucciata e infastidita.
<< Senti Kyle io non voglio... >>
<< Ti prego... >> La interruppe il giovane << ...si tratta solo di un istante. E' importante. >>
Si sedettero entrambi in uno dei tanti tavoli del locale, sicuri di non essere disturbati e ne tanto meno spiati.
Kyle cominciò col raccontare a Strawberry la felice e spensierata fanciullezza di Ryan, quanto ancora egli era sorretto dal affetto dei suoi cari e dall'amore di sua madre. Fu un piacere per lui ritornare a quei tempi lontani, in cui il Natale, era una festa sacra in casa Shirogane. Ancora teneva vivido nei suoi pensieri, la splendida reminiscenza di quei giorni di festa in cui il piccolo Ryan, si dilettava nell'addobbare il suo grande albero e, sorretto da suo padre, incastonava la stella sulla punta, ravvivandolo poi di mille luci colorate.
I suoi sorrisi quando, impaziente, scartava i suoi regali e la gioia che sprizzava nel ricevere giochi tanto desiderati.
Ma poi lo sguardo di Kyle divenne cupo, quando afflitto, narrò a Strawberry i mesi che seguirono la morte dei suoi genitori.
Non c'erano state più allegre ricorrenze per il biondo, ne alberi da addobbare, ne regali da scartare, ne sorrisi da esprimere.
Solo buio e solitudine. Lacrime su lacrime ricoprirono quelle magiche giornate di spensieratezza, escluso dal resto del mondo, escluso da ogni affetto.
<< Ed allora... >> Terminò Kyle << Ryan odia il Natale come qualsiasi altra ricorrenza. Si sente solo, abbandonato, e questa assurda convinzione accresce in questi giorni di festa, insieme alla sua sofferenza. >>
Ed allora Strawberry capì ed allora le fu tutto più chiaro.
Le sue duri parole, il suo sguardo acerbo, quell'espressione smarrita e carica di sofferenza, era dovuta a tutto questo.
Ella si sentì in colpa. Avrebbe dovuto arrivarci da sola e stragli accanto, non ingiuriarlo ulteriormente. Era così presa dalle sue cose, da quella smania di trovare il regalo perfetto per Mark, che non si era resa conto di quanto Ryan stesse soffrendo e di tutto quello che nel profondo del suo animo teneva celato.
Non riuscì a trattenere le lacrime, che si infransero nelle sue mani nel tentativo di coprirsi, da quell'inaspettata reazione.
<< Io sono stata una stupida. >> Confessò tra mille singulti << Avrei... >>
<< Che cosa sta succedendo qui? >> La venuta di Ryan sconvolse entrambi.
Il biondo si accorse subito del fatto che Strawberry fosse in lacrime e, apprensivo, ne chiese il motivo.
<< E' tutto apposto. >> Gli rispose << E' stato solo un...un attimo di debolezza. Ora devo andare. >>


Strawberry, dopo mille ripensamenti, aveva deciso di provare a confezionare con le sue mani un sciarpa per il suo Mark.
Non seppe il perché, ma scelse il celeste: il colore preferito di Ryan; e spesse vole, mentre provava a realizzarla, le era capitato di pensare a lui, progettando tesi e chiedendosi se avrebbe gradito un regalo del genere.
Ripensò molto spesso alle parole di Kyle e cominciò a vedere il biondo sotto un'altra luce, cominciò a comprenderlo e a trovare una spiegazione a quasi tutti i suoi comportamenti.
Ma fu proprio nel giorno della vigilia che le fu tutto più chiaro.

Quella sera aveva un appuntamento con Mark.
Avevano deciso, anzi no, Mark aveva deciso, di trascorrere la sera della vigilia con lei nell'attesa della mezzanotte.
Strawberry si sentiva molto nervosa e non sapeva nemmeno lei il motivo di quella strana sensazione.
Nonostante ciò, decise di raggiungere il moro all'appuntamento prestabilito in precedenza, sperando che con la sua presenza, potesse scacciare via l'unico nome che infestava le sue congetture: Ryan Shirogane.
Sbuffando prese la sciarpa che aveva realizzato e la ripose in un sacchetto natalizio.
Percorse poi, lunghi viali imbiancati dalla neve, mentre qualche piccolo fiocco malandrino, continuava la sua scesa verso il suolo gelato.
Ed ecco che vide Mark. Era sorridente, come al solito, quasi come se non aspettasse altro che la sua venuta.
Ma fu proprio allora, che in un breve  flashback, le ritornò alla mente le parole di Kyle, il viso di Ryan e tutto il trascorso insieme a lui.
Fu come un lampo che squarcia il buio nella notte e ti rende visibile il circondario in brevi secondi, che risultano sufficienti e indispensabili alla nostra vista che percepisce cose che prima si nascondevano nel buio.
E fu proprio così per Strawberry. Trovatasi vicino a colui che credeva di amare, lo fissò intensamente sperando di ritrovare la ragione, ma niente sembrava come un tempo, tutto era irrimediabilmente mutato.
<< Io non devo essere qui... >> Sussurrò.
<< Cosa? >> Cercò di capire Mark << Che stai dicendo Strawberry? >>
<< Io...io non dovrei stare con te... >>
Mark rimase sorpreso e allibito quando la ragazza cominciò a correre fra i mille fiocchi di neve, verso una meta che solo ella conosceva.
<< Strawberry dove vai? Torna qui! >> Ma ella era ormai già diretta verso i sentieri che portano diritti al cuore.


Ryan Shirogane era disteso sul letto, al buio nella sua piccola stanza vuota e gelida come il suo animo.
Una lacrima, dispettosa, uscì da suoi occhi acquamarina e si infranse, silenziosa, sul cuscino lasciando il segno del suo passaggio in una piccola macchiolina grigia.
Era la vigilia di Natale e lui, sfortunato diciannovenne, si ritrovava come di consueto da solo, vittima di un crudele destino che aveva segnato la sua anima.
La porta si spalancò all'istante, lasciando entrare un fascio di luce proveniente dal corridoio. Il giovane si asciugò subito le lacrime e combattendo con la luminosità che piombava nella camera buia, riconobbe una figura a lui tanto familiare.
<< Strawberry che ci fai qui nella sera della vigilia? >>
<< E' Natale Ryan e nessuno dovrebbe stare da solo. >> Gli ripose di rimando.
Poi si sedette di fianco a lui accarezzandogli una guancia e cogliendo, nei suoi due pezzi di cielo, una vena di tristezza e malinconia.
Il respiro del giovane si fece più marcando, facendosi trasportare da quella carezza che tanto aveva desiderato. Baciò così il palmo, quando la mano raggiunse le sue labbra e sussurrò il suo nome alla ricerca di una vana certezza.
<< Da adesso io poi ci sarò io con te e non sarai più solo. >> Gli disse avvicinando sempre di più i loro visi.
E Ryan, che da troppo tempo bramava quell'istante, non seppe più resistere e azzerò la loro distanza in un dolce e passionale bacio.
Fu un attimo di pura felicità, l'essenza del piacere allo stato puro, la conferma di una voglia irrefrenabile di sentirsi amati.
<< Ti amo Strawberry. Ti amo da sempre. >> Confessò il giovane preda di un ansito accelerato.
<< Ti amo anch'io Ryan. >> Ed un altro bacio sostituì le parole che ormai a poco servivano.
Ryan toccò il cielo con un dito e il quel momento ebbe l'assurda paura che tutto potesse dissolversi in un istante. Ma non fu così.
Finalmente l'aveva, finalmente Strawberry era sua, sua e di nessun altro.
Le sorrise gioioso, quando quella dolce coccola si sciolse. << Avevano ragione tutti. Il Natale è davvero magico. E da adesso in poi io voglio trascorrerlo con te, fino alla fine dei miei giorni. >>
<< E sarà così, amore mio, sarà così... >> Detto questo la ragazza tirò fuori dal sacchetto la sciarpa che in fondo aveva fatto per lui e non per Mark.
<< Questa è per te. >> Gli disse mettendola al suo collo << Lo so fa un pò schifo non sono proprio brava ma... >>
<< E' bellissima. >> La interruppe il giovane << E poi è celeste: il mio colore preferito. >>
Gli sorrise, mentre con una breve occhiata controllò l'orologio: segnava sulle ventiquattro esatte.
<< E' mezzanotte! >> esclamò.
<< Allora buon Natale Strawberry. >>
<< Buon Natale Ryan. >>
E fu così, che caldi e soffici labbra, ritornarono ad unirsi e soavi respiri a fondersi. La magia del Natale, anche in quell'anno, aveva donato i suoi miracoli a due giovani come loro, che non erano stati capaci di confessarsi i reciproci sentimenti.
Ryan aveva riscoperto la gioia del Natale e cominciò a credere nel suo spirito, che al di là dell'apparenza, resta sacro, prezioso e speciale.
                                                                                                                          FINE

Suonate le trombe gente Stella è tornata!!!! vabbè non che sia poi chissà quale evento però dopo un pò di mesi rieccomi qui. Il mio regalo di Natale l'ho voluto fare a tutti voi di questo fandom perché siete stati i primi che avete creduto in me per cui non smetterò mai di ringraziarvi. Spero che vi sia piaciuta, non è venuta proprio come la volevo, non è niente di che è un piccolo omaggio a Ryan e Straw che non ho dimenticato. Ora mi sto dedicando un pò all'originale come già vi dissi. La mia storia si chiama "Come il sole dopo la tempesta" Se vi va dategli un'occhiata  e poi fatemi sapere. Bene detto questo non mi resta che augurarvi...

                                                                     
Ecco appunto!! Possiate passare un bellissimo Natale e un meraviglioso 2011!!! Bene ora vi saluto. Alla prossima e recensiteeeeeeeeeeeeeeee!!! Baci Baci da
                                                                                                                                               Stella94


   
 
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