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Autore: Neremir    19/12/2010    1 recensioni
C'è chi dice che i social network siano inutili, ma a volte possono farci incontrare amici che diventano importanti e ci regalano avventure incredibili, come è successo alle protagoniste di questa storia Personaggi: Ashton Kutcher, Backstreet Boys, Jonas Brothers, Zac Efron, Jensen Ackles e Jared Padalecki
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Jared Padalecki, Jensen Ackles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cap. 22: She's so lovely

 

Avevamo osservato, giudicato e tratto conclusioni, ma ancora non avevamo domandato nulla. Era passato poco più di una settimana dalla festa di Simona e avevamo avuto modo di ritrovarci tutti più di una volta, la prima nonostante fossimo a casa nostra Lauren si presentò. Supposi che Rochelle, da brava amica, le avesse riferito dell'ultima arrivata e della serata che avevano passato tutta a parlare, Lauren trasse anche lei le sue conclusioni e noi non riuscimmo più a vedere Nick, se prima veniva da solo, adesso non veniva proprio, evidentemente lei riteneva che Monica fosse un problema. La seconda sera che avevano avuto modo di incontrarsi, quando era presente anche Lauren, io e Simona notammo che Nick era palesemente cotto della nostra amica, anche se faceva di tutto per nasconderlo, così dopo l'ennesima serata senza Nick decidemmo di andare a interpellare lei per vedere se sapeva più di noi

 

"Entrate voi due" ci disse aprendo la porta della camera d'albergo "Mi fate paura quando arrivate così in coppia"

 

"Volevamo sapere di te e Nick" le dissi senza preamboli, Simona annuì dietro di me

 

"Non c'è niente da dire, l'ho visto due volte" rispose lei sembrava un po' scocciata

 

"Un po' ti piace però…"incalzò Simona

 

"E' carino certo, e con me è sempre stato davvero gentile, poi cosa volete sapete benissimo anche voi che sono una loro fan"

 

"Non è successo niente quando ti ha accompagnata? La sera in cui lei" dissi indicando Simona "dava ordini alla ciurma"

 

"No niente" rispose lei ridendo "abbiamo continuato a chiacchierare, poi mi ha accompagnata fin dentro la hall per essere tranquillo e mi ha salutata, tutto qui"

 

"Che galante!" esclamammo io e Simona in coro

 

"No, il termine giusto è E-DU-CA-TO" continuava a sorridere

 

"Non parlarmi di termini solo perché sei un'interprete, io sono un editor, ne so quanto te" le feci la lingua

 

"Puoi dire quello che vuoi, ma non cercate di vederci niente di più"

 

"Ma se quando eravate a casa sua non ti toglieva gli occhi di dosso?Gli piaci, quando ti ha vista al mio compleanno si è illuminato" continuò Simona

 

"Lui è impegnato"

 

"Non per molto se continua così" dissi "E lei ti ha anche trattata malissimo, va beh che lo fa con tutti" lei rise

 

"E per citare le tue parole, pensa che tutto può cambiare" disse Simona

 

Scoppiamo a ridere era il ricordo di un altro compleanno di Simona, in cui entrambe avevano dato spettacolo

 

"Seriamente" ripresi "Ci sarà un motivo se Lauren, non lo fa più venire da noi?"

 

"Non lo so…insomma è carino da parte vostra, ma non mi metto fra due che stanno insieme, lei si è solo comportata da ragazza gelosa è stato normale, e fra dieci giorni me ne vado di nuovo in giro. Davvero non state a preoccuparvi, mi basta divertirmi in compagnia, ce ne sono un milione di ragazzi là fuori" da questa frase si capiva benissimo che le piaceva

 

"Senti facciamo così" incominciò Simona "stiamo a vedere come va, non si sa mai"

 

"Infatti" proseguii "E se Nick non si vede nei prossimi giorni, vado a recuperarlo io, è pur sempre un ragazzo divertente, non è giusto che tu non goda della sua compagnia, per colpa di quella"

 

"Va bene" disse rassegnata "ma non esagerate, vi preoccupate troppo per me"

 

Dopo averla lasciata, continuammo a parlare dell'argomento, eravamo davvero incavolate nere con Lauren, allontanare Nick dai suoi amici era un gesto bassissimo, Monica vedeva sempre il lato buono di tutti e non capiva che il problema era maggiore di quello che sembrava, anche perché se Nick la preferiva alla sua attuale fidanzata non avrebbe potuto farci granché. Passarono ancora due giorni e di Nick non si vedeva traccia nelle nostre serate, al terzo giorno decisi di presentarmi davanti alla sua porta. 

 

"Spera solo che non ci sia Lauren a casa" mi disse Jensen, mentre stavo uscendo, Ash e Joe ridevano della mia folle idea

 

"Non preoccupatevi so come trattarla, ci vediamo dopo" risposi

 

Arrivata davanti a casa di Nick, controllai, la macchina di Lauren sembrava non esserci suonai il campanello e poco dopo lui venne ad aprirmi

 

"Ciao Nick, dobbiamo parlare"

 

"Ciao Gaia, entra, nuovi scherzi da organizzare?" mi domandò sorridente

 

"Non sto scherzando è una cosa importante" risposi seria, lui cambiò subito espressione 

 

"Siediti" mi fece accomodare su una sedia in cucina

 

"Ti piace Monica?" non era il momento di usare mezzi termini

 

"Si vede?"

 

"Penso l'abbia capito anche James e ha solo tre anni"

 

"Sì, mi piace, l'ho trovata bellissima da subito"

 

"L'abbiamo notato" dissi ridendo

 

"Ma non è solo quello, lei è sempre così gentile, non dice mai niente di cattivo, è allegra e non ha mai da ridire su tutto e tutti. Lo so che ci ho parlato solo due volte, ma io la vedo così"

 

"Lei è così, la conosco da tanto tempo, non ti sbagli"

 

"E' così diversa da Lauren"

 

"Io mi chiedo perché tu ti sia messo con lei è insopportabile, non le va mai bene niente, non ci lascia fare gli scherzi e non sta simpatica a nessuno"

 

"Perché non me l'hai mai detto?"

 

"Perché sono comunque una tua ex e sai i pareri delle ex possono essere travisati e passare per gelosia"

 

"Non i tuoi, se non te ne sei accorta quando c'è Jensen in giro a malapena ti accorgi che il mondo gira"

 

"Sul serio?"

 

"Sì, l'ha notato anche James" rise 

 

Risi anche io "Non importa quello che penso io di lei è a te che dovrebbe piacere, ma ti rendi conto che ti sta allontanando da noi? Come fa a convincerti a stare in casa?"

 

"Non credo tu voglia saperlo…"

 

"No, credo di no"

 

"E' che lei arriva qua, con tutte le sue "idee" io mi distraggo e lei ottiene il suo scopo, se mi obbligasse non ci riuscirebbe. La realtà è che io so benissimo il motivo per cui lei sta con me, cioè sono sicuro di piacerle, ma la ragione principale è per chi sono"

 

"Ci sarà qualcosa che ti piace se ci stai, a parte una che posso immaginare"

 

"A dire il vero no, è iniziata per caso in vacanza, lei sembrava così presa da me e ho deciso di continuare, è stato un diversivo, non pensavo durasse tanto con lei non si riesce neanche a fare conversazione. Invece parlare con Monica mi piace tantissimo è così aperta e interessante"

 

"Ecco allora fai un favore a me, a te e a tutta l'umanità molla Lauren e chiedi a Monica di uscire"

 

"E se non le piaccio?"

 

"Le piaci, le piaci"

 

"Devo riflettere su quello che devo fare"

 

"Bene allora ti lascio pensare, Jensen e Ash si preoccupano se ci metto troppo"

 

"Jensen è geloso di me?"

 

"No, teme che incontri Lauren e lei se la prenda con me"

 

Rise, io mi avviai all'uscita

 

"Grazie di essermi venuta a recuperare, avevo bisogno di qualcuno che mi schiarisse le idee"

 

"E di cosa mi ringrazi? Siamo amici no?"

 

"Certo"

 

Aprii la porta e quasi andai a sbattere contro due dirigibili

 

"Zampette corte, cosa ci fai qui?" mi chiese Lauren infastidita

 

"Problemi se passo a fare una chiacchierata con Nick?" domandai

 

"Non direi, tu non sei una minaccia per me"

 

"Io no di certo"

 

"Cosa vorresti dire?"

 

"Assolutamente niente, anzi stavo giusto dicendo a Nick quanto è fortunato ad averti" sorrisi perfidamente, poi me ne andai

 

Tornata a casa raccontai tutto ai tre che avevo lasciato che mi fecero i complimenti per la mia pronta reazione, poi telefonai a Simona e infine a Chiara, che non vedeva l'ora che,  per citare le sue parole "quell'abominio non uscisse più con noi". Aspettai ancora, volevo evitare la minima scenata, così Monica si dovette accontentare di un gruppo ristretto di amici, solo quello che abitavano nella mia casa e ogni tanto andava a trovare Simona a casa sua. Dopo quattro giorni di assoluto silenzio, dal mio colloquio con Nick, il mio cellulare squillò mentre stavo per cenare

 

"Pronto?"

 

"Sono Nick"

 

"Ciao Nick, tutto bene?"

 

"Ho lasciato Lauren, ci è voluto un po', ma alla fine ce l'ho fatta"

 

"Evviva! E lei come l'ha presa?"

 

"Ha fatto una scenata isterica, ha detto che non dovevo permettermi di lasciarla, che era tutta colpa vostra e che non vi ha mai sopportato"

 

"Questo non era un segreto"

 

"E' quello che le ho detto, che tutti sapevate di starle antipatici, lei ha sbattuto i piedi e se n'è andata. L'ho detto ai ragazzi, anche loro erano contenti, perfino AJ nonostante Rochelle sia amica di Lauren. Ma va beh su AJ non diciamo niente che è meglio"

 

"Infatti…Bene adesso sai cosa fare"

 

"Esatto, al prossimo ritrovo"

 

"Organizzo subito. Ciao Nick"

 

"Ciao Gaia"

 

Chiusi la telefonata, mandai un messaggio a Simona che era fuori con Monica e uno a Joe che stranamente non era con noi quella sera, era andato all'ultimo concerto del tour di DemiL, a Chiara l'avrei comunicato dopo. Andai in cucina e diedi la buona notizia ai miei commensali: Ash, Demi, Alice, NickJ, Jensen e Jared che quella sera si era unito a noi.

 

"Non dovremo più averla intorno" disse addirittura Alice che di solito sopportava tutti

 

"Ha osato criticare il nome della nostra squadra di calcetto perché diceva che davamo troppa importanza ad Aly, cosa voleva che la intitolassimo a lei?" disse NickJ e per la prima volta da quando lo conoscevo sembrava stizzito, lui che era sempre dolcissimo, e questo la diceva lunga su quell'arpia

 

"Era inquietante" disse Ash

 

"Ne so qualcosa, al White Party" disse Jared "Continuava a lanciarmi occhiate strane, ogni volta che dicevo una parola, non si poteva mai fare una battuta, tanto non le capiva e temeva di sfigurare davanti ai giornalisti"

 

"Ed è tutto merito di questo demonietto" disse Jensen abbracciandomi

 

"Ringraziamo la mia G, niente più oche appariscenti"

 

Ridemmo tutti insieme, io ero soprattutto felice per Monica, anche partendo poco dopo se fra lei e Nick fosse incominciato qualcosa avrebbero trovato una soluzione. Così qualche sera dopo, invitai tutti a cena, DemiL compresa, che aveva subito anche lei le angherie di Lauren al White Party, dove aveva ricevuto critiche per il suo, a mio parere bellissimo, vestito. Simona mi aveva riferito che AJ le aveva detto che Rochelle inizialmente non l'aveva presa benissimo, ma che dopo aver parlato con Lauren e aver capito da lui che Monica era solo una parte dei motivi della rottura, aveva accettato la cosa.  Avevo cucinato tutto il giorno, e quando portai in tavola il primo piatto della serata sentendo il profumo, vidi tutti prendere le forchette in mano, pronti a mangiare

 

"Questa pasta è ottima" mi disse Brian alla seconda porzione

 

"Tesoro dopo basta" gli disse Leighanne

 

"Quasi quasi faccio il bis anche io" mi disse KevinJ porgendomi il piatto

 

"Anche io" Danielle mi porse anche il suo

 

"E tu cosa ne pensi Nick?" chiese NickJ all'amico che era stato silenzioso fino a quel momento, mentre Monica aveva chiacchierato allegramente con tutti

 

"Ehm…Che sei la ragazza più adorabile del mondo" NickJ lo guardò in modo strano "Monica ti andrebbe di uscire con me?" disse volgendosi verso di lei

 

Lei appoggiò la forchetta e sorrise "Domani?"

 

"Perfetto" rispose lui "Ah NickJ la pasta è buonissima, faccio il bis"

 

Gli diedi la seconda porzione sorridendogli. Il resto della serata passò come al solito, chiacchierando e divertendoci, con l'unica differenza che Nick e Monica passarono tutto il tempo insieme, senza interruzioni, AJ e Zac sembravano continuare ad andare d'accordo e vedevo Simona ancora più felice, finalmente non doveva dividersi fra loro due.

Esattamente due giorni dopo alle nove in punto io e Simona ci ripresentammo davanti alla stanza di Monica, l'uomo alla reception l'aveva chiamata e lei aveva detto che potevamo salire, volevamo sapere tutto del suo appuntamento con Nick

 

"Racconta" le disse Simona spingendola dentro, io chiusi la porta

 

Sorrise, non le dava minimamente fastidio che le fossimo piombate lì di prima mattina per farci raccontare la sua serata "Mi è passato a prendere, siamo andati a cena in centro e poi mi ha portato a fare un giro in macchina sulle colline da dove si potevano vedere tutte le luci della città, abbiamo chiacchierato tantissimo, è davvero un ragazzo divertente, mi ha raccontato di tutti i vostri scherzi, non vedo l'ora di vedervi di nuovo in azione" disse con aria sognante

 

"E dopo?" chiesi curiosa

 

"Mi ha riportata qui, mi ha accompagnata fino alla porta della camera e mi ha dato un bacio, poi è andato via"

 

"Scusa?Nick Carter non è entrato in camera tua?" chiesi sbalordita

 

"No, mi ha solo baciata ed è stato bellissimo"

 

"Cosa gli hai fatto? Quello non è Nick!" proseguì Simona

 

"Mi ha chiesto di rivedermi domani sera, io gli ho detto che andava bene, se non abbiamo programmi con voi"

 

"No no sei libera, divertiti, tanto ormai è tuo, con quello che dici Nick è partito"

 

"Esagerate" disse sorridendo "Gli piaccio, ma anche lui piace a me"

 

"Si vede" asserì Simona

 

"E' solo che…stavo pensando di allungare il soggiorno qui, il lavoro non sarebbe un problema posso fare da interprete con l'Inglese e lo Spagnolo, ma devo riconfermare la stanza"

 

"Perché non affitti una casa?" le chiesi

 

"Al momento non posso permettermela"

 

"Non puoi restare in albergo" disse Simona "Vieni a stare da me, non è casa sua, ma ci starebbe comoda una famiglia in due staremmo benissimo e quando potrai divideremo l'affitto"

 

"Non vorrei disturbare…"

 

"Ma cosa dici? Mi farà piacere avere un po' di compagnia oltre a Black, accetto solo un sì come risposta"

 

"Va bene, mi sdebiterò, grazie dell'invito"

 

Arrivò un messaggio a Monica "E' lui" disse sorridente

 

"Bene ti lasciamo in Nuvolilandia, ci vediamo fra pochi giorni che portiamo le tue cose a casa sua" dissi

 

"Finalmente avrò una coinquilina" Simona era contenta "Ciao Monica"

 

Lei ci salutò mentre rispondeva al messaggio sorridendo e noi due ci avviammo contente degli sviluppi che aveva preso la storia fra loro due. Monica non aveva accennato al fatto che io fossi una ex di Nick, ma se quello che aveva detto lui era vero, forse le era bastato vedere me e Jensen per non avere dubbi che io stessa avrei considerato infondati. Dovevamo festeggiare la nostra amica, così obbligai Simona ad andare controvoglia da Starbucks, ma alla fine era talmente tanto contenta anche lei che accettò e comprò un cookie con gocce di cioccolato.

 

***

Qualche settimana dopo, la storia appena nata fra Monica e Nick procedeva a gonfie vele, la cosa non mi stupiva, la mia amica era la classica ragazza alla mano, disponibile e che non si faceva mai problemi, esattamente il tipo di persona che serviva a lui e noi tutti ne eravamo felici, io, Simona e Alice avevamo una delle nostre amiche con noi e gli altri la trovavano molto simpatica. Jensen aveva appena iniziato le riprese di "The Host" e io ogni tanto lo seguivo sul set, avevo adorato il libro e non vedevo l'ora di vedere il film, e quando vedevo girare le scene mi esaltavo ancora di più. Con il passare delle settimane era anche arrivato il fatidico addio al celibato dell'amico di Zac, Rochelle era già a Las Vegas da una settimana e quel sabato mattina Simona e Zac si stavano salutando prima delle rispettive partenze

 

"Divertiti e mi raccomando, mandami un messaggio quando arrivate" le disse lui

 

"Certo, anche tu e non guardare troppe ballerine" rispose lei minacciosa

 

"Non credo saremo tutti lì a festeggiare lo sposo, io sarò impegnato con gli scherzi. Piuttosto tu che sarai da sola con AJ a New Orleans"

 

"Sì, ma staremo in giro tutto il giorno, e dormiremo in camere separate come ti ho già detto"

 

"E va bene…non dico più niente, a parte fare un milione di foto, ma so già che lo farai comunque. Ora vado, o perdiamo l'aereo" le diede un bacio

 

"Buon viaggio e salutami Rochelle se la vedi"

 

"Va bene ciao"

 

Un'ora più tardi AJ suonò il clacson e Simona si precipitò fuori, salendo in macchina e buttando la borsa sul sedile posteriore

 

"Ciao Howie. Tu cosa ci fai qui?" chiese lei salendo

 

"Vi accompagno, siete in ritardo se dovete parcheggiare perdete altro tempo, oltre all'aereo" rispose lui

 

"Ah gentile da parte tua. E tu? Come mai sei in ritardo?" chiese ad AJ

 

"Ciao anche a te! Non trovavo il passaporto"

 

"Complimenti, oh hai organizzato tutto tu, mi fido eh!"

 

"Tranquilla è tutto a posto"

 

"Benissimo…"

 

Arrivati davanti all'aeroporto, Howie li lasciò alla porta delle partenze e loro due scesero di corsa, AJ fece il check-in e stavano già imbarcando, corsero al controllo bagagli a mano, dove c'era un po' di fila e poi a perdi fiato fino al gate dove furono gli ultimi ad essere imbarcati

 

"Ricordami che la prossima volta passo io a prenderti" disse Simona con il fiatone mentre si sedeva

 

"Può capitare" rispose lui "L'importante è che ce l'abbiamo fatta"

 

"Buongiorno a tutti, qui è il Capitano Milford che vi parla, vi auguriamo di fare un buon volo, l'arrivo a New York è previsto in due ore, il tempo è buono e la temperatura è intorno ai 20°. Prepariamoci alle manovre di decollo, buon viaggio"

 

"New York? New York? AJ abbiamo sbagliato aereo" disse Simona in preda al panico

 

"Non preoccuparti, quando arriveremo ne troveremo senz'altro uno per New Orleans" rispose lui calmo

 

"Ma come abbiamo fatto a sbagliare aereo? Non è possibile, i biglietti sono nominativi. Hai sbagliato anche il check-in"

 

"Non agitarti, risolveremo tutto"

 

"Per forza, stiamo decollando, non è che possiamo cambiare idea, è solo che così perdiamo del tempo per visitare"

 

"Quando ci ripenseremo ci rideremo su"

 

"Certo…io mi guardo un film"

 

"Io dormo…"

 

Due ore dopo, l'aereo stava atterrando al JFK di New York, nel momento in cui misero piede a terra, Simona corse al banco informazioni per prenotare il primo volo per New Orleans, AJ senza dire una parola la trascinò via, fuori dall'aeroporto, la fece salire su un taxi e disse all'autista di andare al Metropolitan Museum. Lei lo aveva guardato in modo strano e continuava a farlo, aveva tentato una protesta, ma lui non le aveva dato corda, così alla fine aveva lasciato perdere. Dopo pochi minuti erano arrivati al museo, AJ pagò il taxi, entrò continuando a tenere stretta la mano di Simona, lei lo seguiva docilmente, incominciava a sospettare dopo le mie passate esperienze che ci fosse qualcosa sotto. Finché…non si trovarono in una sala e lui la condusse davanti ad un quadro, lei lo guardò e vide che era il suo preferito "Donna con il parasole girata verso sinistra" di Monet

 

"Questo è il mio quadro preferito…" disse lei

 

"Lo so, ecco perché siamo qui"

 

"Ok, ho capito che stai tramando qualcosa, ma adesso voglio delle spiegazioni" continuò lei, incrociando le braccia

 

"Va bene, adesso ti spiego tutto o quasi. Quando ho iniziato ad organizzare questa nostra gita, mentre stavo cercando i voli, ho scoperto che c'era questa mostra di Monet qui a New York, nel periodo in cui dovevamo andare via e che la Gare D' Orsay, avrebbe prestato diversi quadri, fra cui questo e così ho pensato di organizzarti una cosetta…"

 

"Del tipo?" chiese lei, non riuscendo a trattenere un sorriso

 

"So che adori "Sex&the City", e come sai piace anche a me, così ho pensato di farti fare due giorni, completamente dedicati alle quattro ragazze e questo" disse indicando il quadro "che mi ha dato l'idea, è la cosa dedicata a "Charlotte""

 

"Wow…Grazie…Mi dispiace di essere impazzita prima, è bellissimo, davvero, la tua idea è strepitosa, ma non dovevi, perché tutto questo?"

 

"Perché ultimamente non riusciamo mai a fare niente insieme da soli e volevo che questi due giorni fossero più che speciali"

 

"Sei unico"

 

"Eh eh lo so"

 

"Allora qual è la prossima tappa?" domandò Simona, dopo aver ammirato il quadro un altro po'

 

"Andiamo in giro per la città e voglio che tu faccia tantissime foto"

 

"Dopo me lo spieghi?"

 

"Certo, al momento opportuno"

 

Usciti dal Metropolitan, si diressero immediatamente a Central Park, che visitarono da cima a fondo, poi verso Broadway, Times Square, il Rockfeller Center e tutte le principali meraviglie della città, Simona scattava foto in continuazione, ma le venne un'idea

 

"Ehi AJ, perché non ne facciamo qualcuna anche di noi due? Sarà più bello ancora rivederle"

 

"Va bene, ma come facciamo?"

 

"Ne possiamo fare un po' con l'autoscatto, e possiamo chiedere ai passanti"

 

"Ok, fermiamo quel signore. Scusi?Scusi? Ci potrebbe fare qualche foto per favore?" 

 

"Certo, mettetevi in posa"

 

Si misero uno a fianco all'altra, all'inizio erano le classiche foto turistiche che li ritraevano sorridenti, poi Simona salì sulla schiena di AJ, lui l'abbracciava e incominciarono a fare facce strane, ogni volta una diversa, divertendosi, così ogni volta che chiedevano a qualcuno di nuovo, fra un tragitto e l'altro Simona continuava a scattare foto, anche al suo migliore amico da solo. Le foto stavano venendo talmente bene che AJ avrebbe potuto usarle per il suo prossimo album. Era quasi tardo pomeriggio e dopo aver camminato per mezza città si fermarono a prendere un caffè da portare via.

 

"Aspetta, fammi una foto con il simbolo di Starbucks, devo portarla a Gaia, sai com'è fatta" chiese ad AJ

 

"E perché? A San Francisco, non ci sono gli Starbucks?"

 

"Sì, ma questo è di New York, è diverso"

 

Lui l'accontentò, poi le disse di seguirlo verso la seconda tappa della giornata, entrarono in uno studio fotografico e mentre aspettavano di essere serviti lui le spiegò di cosa si trattava

 

"Questo è stato il più difficile, ma è la cosa "Miranda" e come sai lei è attaccata al lavoro, e ho pensato di fare qualcosa che fosse legato alla tua professione, ecco perché ti ho chiesto di fare tutte quelle foto, qui ci realizzeranno un libro, con tutte le immagini che terremo per ricordo di questo nostro viaggio. Ho preso appuntamento, lasciamo loro la tua scheda di memoria e ce lo consegneranno in albergo"

 

"Sei un genio, è l'unica cosa che mi viene da dire, è un'idea bellissima, se questa è stata la più difficile, non oso immaginare il resto"

 

"Mi fa piacere che ti piaccia"

 

Il fotografo si rivolse a loro e AJ gli comunicò del suo appuntamento, consegnarono le foto e scelsero insieme il layout del libro, poi uscirono

 

"Hai fame?" le chiese AJ una volta fuori

 

"Un po' è ora di cena"

 

"Bene, andiamo è il momento della cosa "Samantha""

 

"Questa mi preoccupa"

 

AJ chiamò un taxi e arrivarono davanti ad un locale completamente bianco con i vetri opachi, lui spinse la porta ed entrarono

 

"Questa è una scuola, dove insegnano a fare il Sushi, so che tu lo ami e che con gli altri non possiamo mai mangiarlo perché a Jensen non piace. Qui impareremo a farlo e dopo potremo mangiarlo"

 

"Ti ho già detto che ti adoro? Sono sempre costretta a mangiare quello del supermercato e non è la stessa cosa"

 

"Anche io ti adoro. E questo è il modo migliore per festeggiare la tua nuova attività in proprio"

 

"Vero…ancora poche settimane e sarò una fotografa libera professionista con uno studio tutto mio. Ma ora ho una gran voglia di Sushi"

 

"Allora preparati che la lezione sta per incominciare"

 

Seguirono per quasi due ore le indicazioni di un cuoco giapponese. Sinceramente nessuno dei due immaginava che fosse così difficile fare il Sushi, richiedeva pazienza e precisione e il risultato visivo finale, fattore molto importante in quel tipo di cucina, non era sempre dei migliori, ma entrambi si divertirono molto a tagliare il pesce, cuocere il riso e a creare le varie composizioni. Poi venne il momento di assaggiare quello che avevano cucinato

 

"Non avrai intenzione di metterti nudo sul tavolo?" gli chiese Simona divertita

 

"L'intenzione c'era" rispose ridendo

 

"Quelle due là in fondo" disse lei indicando due donne alla parte opposta "Gradirebbero, è tutta sera che ti guardano"

 

"Mi dispiace, ma non faccio spettacoli pubblici, non potrò accontentarle"

 

Mangiarono il loro pesce e constatarono insieme che nonostante le apparenze era buonissimo, poi gustarono anche quello offerto dal cuoco e rimasero un po' delusi vedendo quanto era perfetto, ma ne approfittarono per mangiarne doppia porzione, poi quando la serata finì ringraziarono il loro mentore e andarono nel bellissimo albergo prenotato da AJ.

 

"Non andrai subito a letto?" disse Simona, mentre AJ infilava la chiave nella porta della camera

 

"In teoria sì"

 

"Facciamo due chiacchiere, non ho voglia di starmene da sola in camera, andrò a dormire dopo, e voglio guardare il libro insieme a te"

 

"Va bene, entra" sembrava restio

 

Guardarono il libro da cima a fondo, ammirando le foto paesaggistiche e ridendo di quelle di loro due insieme, poi si sdraiarono sul letto a chiacchierare

 

"Sai cosa facciamo adesso?" disse Simona prendendo la macchina fotografica

 

"No, non lo so"

 

"Spegniamo la luce e scattiamo le foto al buio con il flash. Gaia le fa sempre ai pigiama-party" e spense la luce, incominciando a scattare al buio

 

"Ma che bella idea" disse lui

 

"Devi fare una faccia sempre diversa, è la regola"

 

Simona ne fece una decina e ogni volta scoppiarono a ridere, riguardandole, in una AJ incrociava gli occhi, mentre lei si tappava il naso facendo finta di avere la bocca piena d'aria e decretarono che quella vinceva il premio come miglior foto. Chiacchierarono a lungo, delle cose viste in giornata, del loro tempo passato insieme e anche dei rispettivi fidanzati esattamente come fanno due migliori amici.

 

"Non ti ho ancora ringraziato abbastanza, per queste due giorni bellissimi, perché so già che domani sarà bello come oggi" disse Simona, quando ormai era notte fonda

 

"Non hai niente da ringraziare, tu ti preoccupi ogni due minuti per me, anche se non possiamo vederci spesso da soli, sei sempre riuscita a trovare il modo perché potessimo comunicare come abbiamo sempre fatto, hai usato tutti i mezzi disponibili, hai litigato con Zac per me e ogni volta che sono giù per un motivo o per l'altro, e sai che di carattere sono così e mi succede spesso, tu sei lì per me ad ascoltarmi e ad aiutarmi a risollevarmi. E questo che ho fatto per te, non sarebbe comunque abbastanza per ripagarti di quello che tu fai per me"

 

"Sei il mio migliore amico, farei qualsiasi cosa per te" disse lei con voce impastata dal sonno

 

"Anche tu sei la mia migliore amica"

 

Non giunse risposta, lui accese la lampada e vide che Simona si era addormentata, la coprì perché non prendesse freddo

 

"Non è esatto, non sei solo la mia migliore amica, sei la cosa più importante per me" disse sdraiandosi al suo fianco e addormentandosi, lei dormiva già e non sentì la sua ultima frase

 

Il mattino dopo, AJ si svegliò di buon'ora, il loro viaggio non era finito, si fece una doccia e una volta pronto per la colazione, svegliò Simona

 

"Scusami, mi sono addormentata qua e ti ho disturbato"

 

"Non mi hai disturbato, il letto era abbastanza grande per entrambi. Andiamo preparati che ci aspetta la colazione e l'ultima tappa, prima di tornare a casa"

 

Simona, si preparò il più velocemente possibile, poi scesero al ristorante a mangiare, una volta finiti si avviarono verso il centro. Lei, di nuovo lo seguì senza batter ciglio, poi lui si fermò e si voltò a guardarla

 

"Come sai manca un personaggio all'appello, il tuo preferito, "Carrie""

 

"Esatto"

 

"E sai che il nostro ultimo album è arrivato primo in diversi paesi e che abbiamo guadagnato parecchio"

 

"Sì, lo so" disse lei senza capire dove volesse andare a parare

 

"Non so se ti sei accorta che siamo sulla Fifth?"

 

"Non ci avevo fatto caso, ma cosa significa?"

 

"Che adesso andiamo a sfruttare questa" disse lui mostrandole la sua Carta Oro

 

"No?Non ci credo…"

 

"Credici, abbiamo quattro ore, prima di andare in aeroporto. Pronta?"

 

"Sì"

 

Quattro ore più tardi, arrivarono al JFK con un centinaio di borse, piene di articoli di abbigliamento e accessori di ogni genere, presero l'aereo che li avrebbe riportati verso casa completamente distrutti, ma felici.

 

Il giorno dopo, AJ stava raccontando la sua visita agli altri Backstreet Boys, erano a casa sua ed erano solo loro, Rochelle sarebbe tornata per una pausa solo il sabato seguente

 

"Allora com'è andata a New York?" chiese Nick, tutti loro erano a conoscenza della sua sorpresa

 

"Benissimo, bell'innamorato" rispose lui con gli occhi che brillavano

 

"Non ti sarai finalmente dichiarato?" gli domandò Brian con un sorriso gigantesco

 

"Ma no, cosa vai a pensare? E' solo stato bellissimo e ci siamo divertiti"

 

Raccontò agli amici tutti i particolari e a ogni cosa che aggiungeva i suoi occhi si illuminavano sempre di più, poi mostrò loro il libro con le foto, Howie ne vide una che lo lasciò perplesso. Era una di quelle che si erano scattati da soli, Simona stava sorridendo all'obiettivo, mentre AJ la stava guardando, quello che dava da pensare ad Howie era proprio il suo sguardo

 

"Non ti sarai dichiarato a parole, ma i tuoi occhi non lasciano spazio a dubbi" gli disse

 

"Non posso nascondere sempre quello che provo e in quel momento non riuscivo"

 

"E' bellissima questa foto" disse Nick

 

"Da quando sei cotto perso, ti interessi di arte?" gli domandò Kevin

 

"Non fai ridere, mi sono sempre piaciute le foto"

 

"Sì, soprattutto quelle di Monica" lo prese in giro Brian

 

"Torniamo a parlare di lui, che è molto più interessante" disse Nick indicando AJ "Non puoi continuare così, devi trovare una soluzione"

 

"Ha ragione" proseguì Kevin "Cosa conti di fare con Rochelle?"

 

"Non lo so, non voglio farla soffrire e comunque questo viaggio non cambia niente, i miei sentimenti c'erano già molto tempo prima di questi due giorni e Simona sta con Zac"

 

"Ma non capisci che stando con lei, ma amando un'altra la fai comunque soffrire?" continuò Kevin

 

"Lo so, e mi dispiace, ma non è successo niente, sono solo contento di aver passato del tempo da solo con lei"

 

"Bene allora festeggiamo, questa rarità" disse Brian ridendo

 

"Va bene, ma ne riparleremo" minacciò Kevin, poi fece un sorriso

 

Parlarono ancora per un po' di AJ e di Simona, ma poi ripresero a lavorare all'album che dovevano finire. Nel frattempo a casa mia stavo aspettando che arrivasse Simona, mi aveva detto che aveva delle cose da raccontarmi dei suoi due giorni e io non vedevo l'ora di sentirle. NickJ e Alice erano fuori e io ero in casa con Ash, Demi, Jensen, Joe e Jared che era venuto, perché voleva sapere anche lui il resoconto del viaggio e Simona gli aveva detto di venire a casa mia così avrebbe potuto ascoltarlo. Quando arrivò, andai ad aprire

 

"Ciao, entra" le dissi facendola accomodare "Allora cosa è successo di così strabiliante a New Orleans da dover indire una riunione?"

 

"Beh, primo non siamo andati a New Orleans, ma a New York"

 

"E cosa ci siete andati a fare?" le chiesi

 

"Se vi mettete comodi vi racconto"

 

Ci raccontò tutti i due giorni nei minimi dettagli, io l'ascoltavo estasiata, soprattutto la parte dello shopping e guardai le foto insieme a Demi ammirata, erano bellissime e l'idea del libro strabiliante, quando ebbe finito il racconto, eravamo tutti a bocca aperta

 

"Oh che bello Simo, è stato un regalo bellissimo, vero Ash?" dissi

 

"Sì, davvero, molto innovativo" rispose lui sorridendomi, noi ci divertivamo infinitamente con le sorprese 

 

"Voglio vedere tutti i tuoi acquisti" le disse Demi

 

"E così alla fine avete dormito nella stessa camera?" chiese Jared

 

"Sì, ma non ditelo a Zac, non la prenderebbe bene, ma è stata colpa mia, mi sono addormentata mentre chiacchieravamo e mi è anche dispiaciuto perché gli ho occupato metà del letto, e lui, che ha voluto pagare tutto, ha dovuto pagare due stanze, anche se una praticamente non è stata usata"

 

"Io non ne faccio parola" le dissi

 

"Ti ringrazio"

 

"Sai che mi hai fatto venire voglia di Sushi?" esordì Joe

 

"Ma tu sempre lì cadi eh? Te lo credo che andavi d'accordo con mio zio"

 

"Non dire così, anche perché tu condividi sempre con me" mi rispose sorridente "Biscotto?"

 

"Sì, grazie, e va bene lo ammetto, ma tu sei fissato"

 

Jensen rise, prese un biscotto anche lui poi si rivolse a Simona "AJ si sarà sentito un po' Mr. Big con un'esperienza così" io sapevo cosa intendeva

 

"Non esattamente, ha fatto le stesse cose che ho fatto io, direi che era più una delle ragazze"

 

"Sì, dicevo così perché essendo un uomo…" Jared guardò l'amico, anche lui aveva capito 

 

"Insomma questo è tutto, mi sono divertita e adoro AJ ancora di più, sempre che sia possibile" ci disse

 

Io scossi la testa, non voleva proprio capire. Quello che pensavo io, ma che non osavo ammettere, era che lei ricambiava i sentimenti di AJ, solo che non voleva rendersene conto o erano coperti da quello che provava per Zac. Capivo solo ora che la differenza fra lei ed AJ e me e Ash, non era in quello che provava lui, perché quello era sempre stato sotto gli occhi di tutti, la vera differenza era lei.

Canzone: She's so lovely, Scouting for girls

   
 
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