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Autore: _Lollipop_    19/12/2010    2 recensioni
Questa storia mi è venuta giù di getto. Probabilmente non è la migliore One-shot che avete letto ma spero comunque vi piaccia.
"Non si è mai del tutto convinti di aver vinto la guerra finchè il tuo nemico non è stato annientato. Lei lo sa. La guerra è ciò che ti scorre nelle vene. Il sangue, la lotta, la morte. Sì, quei bastardi devono morire. Essere nati per proteggere. Continuare quel che il padre aveva iniziato. Non può arrendersi. Non può perdere. E in questa notte di maggio, tutto deve finire."
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Bill Kaulitz, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                ...Under the Moon...

 

 

Non si è mai del tutto convinti di aver vinto la guerra finchè il tuo nemico non è stato annientato. Lei lo sa. La guerra è ciò che ti scorre nelle vene. Il sangue, la lotta, la morte. Sì, quei bastardi devono morire. Essere nati per proteggere. Continuare quel che il padre aveva iniziato. Non può arrendersi. Non può perdere. E in questa notte di maggio, tutto deve finire. Corre. Con i suoi compagni al seguito. I rami che si spezzano a ogni suo passo. Le foglie verdi emanano un fruscio d'accompagnamento sotto la spinta del vento. Come sottofondo di quella nuova battaglia. L'aria fredda che picchia indifferente contro di lei, gelida. La foresta tace. Solo il rumore che provocano loro correndo sul terreno umidiccio li accompagna. Alza lo sguardo alla Luna piena sorridendole, come vecchie amiche, compagne o in questo caso: alleate. Arrivata allo spiazzo si ferma e fa un gesto eloquente con la mano. Al che tutti si fermano, immobili. Perchè è stata lei a dirlo. Axel però non si ferma. Conosce sua sorella. Sa che potrebbe perdere le staffe da un momento all'altro. Così si avvicina, affiancandola. Lei sorride, lo sa che lui è lì. Non ha bisogno di girarsi. E poi, li vede arrivare. Davanti a lei. Nelle loro pelli bianche e sguardi minacciosi. Con le labbra rosse tirate costantemente all'insù. E lei li odia. Li odia da morire. Due di loro si avvicinano. Non riesce a vederli bene in viso. Il buio è troppo fitto. Ma sa che sono loro. Sa che sono i due capi. Lo sente dall'odore. Non ha bisogno di vederli. È la prima volta che si incontrano. Che si osservano, si studiano. Normalmente si sarebbero subito lanciati all'attacco. Ma questa volta no. Non possono permetterselo.

-Allora? Siamo qui per parlare, giusto?- un altro particolare che odia. La voce. Quella voce bassa, flebile. Orridi mostri. Alexis grugnisce. Quello che ha parlato, di cui riesce a distinguere solo dei capelli neri tirati indietro, fa una smorfia. Lo sa che il suo grugnito li innervosisce. Li mette in allerta. Non li fa star tranquilli. E le piace. Suo fratello, di fianco a lei, torna l'Axel di sempre. Quello con i capelli castani e gli occhi neri. Quello alto, magro e muscoloso.

-Avete ucciso cittadini innocenti. Ora, prima che lasci che la squadra vi si scaraventi addosso, diteci. Per quale ragione?- lo stesso ragazzo che ha parlato prima si porta una mano davanti al viso e si guarda con fare disinteressato le unghie. Ma Alexis sa che è una copertura. Sa che infondo la minaccia di Axel lo ha messo in allerta quanto il suo ruggito.

-Niente di personale amico, è la nostra natura-

-Gli animali non vi soddisfano più?-

-Gli animali sono bersagli fin troppo facili. Alle volte nemmeno si accorgono di quello che sta per succedergli. Ma gli uomini. Dio, non c'è sensazione migliore di vederli morire tra le tue braccia- continua. E Alexis vede il lampo di luce che si forma nei suoi occhi e il sorriso malvagio che si dipinge sulle sue labbra. Non ce la fa. Non riesce a sopportare tutto questo. Lancia un urlo pieno di rabbia. Il ragazzo fa un salto all'indietro cambiando immediatamente espressione. Ha paura. Lei lo sente. E la posizione d'attacco che assume non la spaventa. Ma l'altro ragazzo la irrita. Rimane immobile. E la fissa. E lei lo fissa a sua volta. Axel l'accarezza. Sa che quando fa così, vuole che resti calma. Ma non sa quanto ancora resisterà.

-Dovreste provarla- l'altro ragazzo continua il discorso del fratello con il medesimo sorriso. Lei riesce a distinguere delle treccine nere che ricadono morbide sulle sue spalle. E non riesce a resistere. La rabbia è più forte. Ulula. E si avventa sui due fratelli. Il branco la segue. Perchè quando il capo ulula, è il momento di attaccare.

-No!- riesce a distinguere l'urlo di suo fratello. Ma non le importa. Riesce a prendere il primo ragazzo. Quello con i capelli tirati indietro. Lottano. Con i denti tenta di affondare nella sua carne. Ma lei è furba. Non si farà prendere. Lo schiva. Lo morde. Lui urla.

-Bill!- urla il fratello. Viene in suo aiuto. Si avventa su di lei. Affonda i canini nella sua spalla. Lei sente il dolore. Ma non urlerà. Non gli darà questa soddisfazione. Rotola sulla schiena cercando di schiacciarlo. Ma lui è veloce e lei è ferita. Axel la vede. Le corre incontro e si para tra lei e Bill. Lei si dedica all'altro. Quello comincia a correre. È veloce. Non ce la farà a raggiungerlo. Lo perde di vista. Ma la Luna è sua amica, sua alleata in questa guerra infinita, e le darà una mano. Illumina la foresta. Lo vede. Lo attacca alle spalle. Lui non se l'aspettava. Cade atterra rovinosamente. Lei è sopra di lui. È la sua occasione. Può ucciderlo indisturbata. Può avere la sua vendetta. Ma accade qualcosa. La sua amica Luna illumina il volto del ragazzo. E solo allora, lei vede il suo viso. I suoi occhi. E sono belli. Incredibilmente belli. Non sono come quelli degli altri vampiri. Sono scuri. Color cioccolato. Lentamente indietreggia mentre il ragazzo la osserva titubante ancora sdraiato sul terreno. In pochi secondi lei torna normale. E Tom la vede. Vede una ragazza. Una ragazza bellissima. Dall'aspetto sovrannaturale. La pelle bianca risplende sotto la Luna come ceramica. Gli occhi blu lo incantano attirandolo a sé. I capelli corvini lunghi fino alla vita, lisci. Le labbra carnose, rosa. Il corpo alto, snello. È meravigliosa. Ed è una lei.

-Tu-Tu sei una ragazza!- esclama sorpreso. Gli occhi sbarrati.

-Già. Sono una ragazza-

-Ma... Non è possibile- balbetta stranito.

-Perchè sono il capo dei Licantropi? Beh, è così. Ora vai prima che cambi idea e decida di attaccarti- si volta camminando lentamente e seguendo la luce lunare. Una mano si appoggia sulla sua spalla. Non si spaventa. Sapeva che lo avrebbe fatto. Ne ha sentito l'odore.

-Perchè non mi hai ucciso?-

-Ti rivelerò un segreto, Kaulitz- si avvicina lentamente al suo orecchio e sussurra- Io. Non sono. Come. Voi- e Tom avverte il suo respiro caldo che picchia sul suo orecchio. Perde il controllo. Quella ragazza glielo fa perdere facilmente. Eppure è la prima volta che le parla. Avevano sempre combattuto. Senza mai parlare. E lui solo ora era a conoscenza del suo sesso. Non gli era mai passato per la mente che fosse una ragazza. Insomma, era il capo di quei fottuti lupi. E combatteva egregiamente. Non era colpa sua. Non poteva saperlo. Però doveva ammetterlo, aveva combattuto con una ragazza. E lei combatteva in modo invidiabile. Nemmeno si è accorto che lei si è ritrasformata in un grosso lupo dal pelo bianco candido e che sta scorrazzando verso il suo branco.

-Aspetta!- le grida. Ma lei non si ferma. Continua a correre. Ma tanto lui è più veloce. In un batter di ciglia le si para davanti costringendola a fermarsi.

-Quando potrò rivederti?- le domanda sperando che il buio nasconda il suo rossore sulle guance.

-Alla prossima battaglia- tenta di raggirarlo. Questo ragazzo è dannatamente bello. Ma lei non può permettersi certi pensieri. Lui è il nemico. Un dannatissimo succhia sangue. E il nemico va annientato.

-Domani notte. Alla grossa quercia. Verrai, vero?- le sta dando un appuntamento. Questo sottospecie di cadavere biancastro le sta dando un appuntamento. Alexis storce il naso. Non potrebbe farlo. Ma la sua attrazione verso quel ragazzo è troppo forte.

-Forse- e corre via. Corre da Axel. Non può guardarlo un secondo di più. Si sta rammollendo. E non può permetterselo. Ulula. In pochi secondi il suo branco le è di nuovo a fianco. Axel le si avvicina.

-Cristo, Alexis che ti è saltato in mente? Stai bene?- lei fa segno di sì con il muso e torna a correre nella foresta, ululando la sua frustrazione.

 

-Tom, stai bene?- domanda Bill correndogli incontro insieme agli altri.

-Sto benissimo Bill, tu?-

-Anche io. Dove diamine ti eri cacciato?- chiede preoccupato.

-A sistemare una faccenda tra capi- sorride. Per fortuna al buio nessuno può vederlo.

 

Dannazione a lei e al suo rammollimento. Sta andando alla grossa quercia. Sta andando da quel dannato succhia sangue. Ma nemmeno lei sa che le è preso. Sente solo di essere attratta da quegli occhi. Unici, come mai li aveva visti. E quando arriva lo vede già lì, appoggiato con la spalla alla corteccia. E guarda verso di lei. E sorride. E lei sente di sciogliersi. Sente il cuore scaldarsi. E spontaneamente nasce sulle sue labbra un sorriso sincero.

-Sei venuta- esclama arrivandole a un palmo di naso.

-Volevo essere sicura di non averti fatto troppo male ieri- la sua solita spavalderia. Lui ride. Ha una risata così bella. Contagiosa. E lei non può fare a meno di imitarlo.

-Grazie per l'interessamento. Sto bene. E la tua spalla invece?-

-Niente di grave- lui annuisce. Le fa cenno di seguirlo e lei lo ascolta. Si siedono sotto la quercia. Tra loro cala il silenzio. In lontananza udono una civetta.

-Non so ancora il tuo nome- Alexis alza il viso. Incide gli occhi nei suoi. E lui ha un fremito. E lei ha un fremito.

-Alexis- fa allora porgendogli la mano. E sa che non dovrebbe farlo. Sa che potrebbe essere una trappola. Ma sua madre una volta le disse di che se una cosa le fa piacere non bisogna pensare alle conseguenze. Vivere ogni secondo.

-Tom- risponde il ragazzo stringendogliela. Di nuovo il silenzio. Ma Tom sembra avere argomentazioni sufficienti. Solo non trova il coraggio di esprimersi. E trova la cosa strana. Molto strana.

-Sai, ieri ho parlato con mio fratello. Forse... Potremmo tornare a succhiare sangue animale- esorta timidamente. Lei riesce a metterlo tremendamente in soggezione con il solo sguardo. E questa volta il suo sguardo lo osserva stupito.

-Come mai?-

-Non lo so... Mi è passata, come dire... La voglia di uccidere- Alexis alza gli occhi al cielo, osservando la Luna bianca.

-Adoro l'aria fresca. L'odore che emanano le foglie. E la luce della Luna-

-Non sono sensazioni che percepisco facilmente- Alexis sa cosa intende. Le sensazioni che emana la natura. Il bosco. La vegetazione intorno a loro.

-Perchè non ti sei mai soffermato ad ascoltare. Senti- afferra la sua mano e la porta al terreno. Tom è scosso da un brivido. La sua mano calda posata sopra la sua. Favoloso. Si concentra su quello che emana la terra. È piacevole. Una folata di vento scuote i lunghi capelli della ragazza.

-Senti il vento...- tende le orecchie e cerca di seguire il consiglio della ragazza. Ma lui non sente nulla. Poi Alexis gli si avvicina. Appoggia la testa sulla sua spalla e continua ad ascoltare. Il suo cuore aumenta i battiti. Ora sì che lo sente. Sente la voce del vento. Sente quello che dice. Gli sta facendo capire quello che temeva. E gli spiega anche la nuova sensazione che sta provando. Amore.

 

Alexis sa quello che sta facendo. Sa che è sbagliato. Ma non può farne a meno. Sa che è affrettato. Sa che è da stupido. Sa tutto quanto quello che le sta dicendo la sua testa. Ma per una volta, una volta nella sua vita, decide di ascoltare il cuore. Alza il viso verso quello di Tom. Lui la sta guardando. Le sorride. E poi accade. I suoi occhi si chiudono. Quelli di Tom si chiudono. Il suo naso sfiora quello della ragazza. I loro respiri si infrangono l'uno sulle labbra dell'altro. E poi, le loro bocche si uniscono. E si lasciano avvolgere dal vortice di emozioni che li scuote. Loro sanno che è sbagliato. Sanno che un Licantropo e un Vampiro non potranno mai stare insieme.

Ma quando si incontra l'anima gemella, la si riconosce subito. E a quel punto, non puoi lasciarla scappare.

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Angolo dell'autrice:

So che non è un gran che come storia. Me ne rendo conto. Ma mi è venuta in mente così e l'ho buttata giù di getto. Spero comunque che sia piaciuta a qualcuno. Mi piacerebbe ricevere qualche minimo parere :) Un bacio e grazie a tutte quelle che hanno deciso di leggere.

Sara. 

  
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