Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: ViXi    19/12/2010    1 recensioni
Una feccia per quella famiglia, una vergogna per chi gli stava intorno.
Genere: Malinconico, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Famiglia Black, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Era suonato il campanello della porta principale.

'Sai cos' è  questo suono, impertinente che non sei alto?!' gli domandò minaccioso Orion, suo padre.
'Evidentemente, è un campanello. O forse sono ancora troppo piccolo e insulso per capirlo?' gli rispose lui, giovane e bello, in tono di sfida.
Una mano rigida toccò la sua guancia, e non era di certo una carezza. Era raro, per lui, ricevero un segno d'affetto quale un bacio, un abbraccio, o appunto una carezza.
'E ringrazia che non ho usato la bacchetta questa volta!' sbraitò il vecchio, con le vene che gli pulsavano sul collo, prendendo per i folti capelli neri il ragazzo.
'Sta arrivando quella santa ragazza di tua cugina, Bellatrix! Percui, piccola e insulsa feccia della famiglia Black, che disonori la casata facendoti eleggere Grifondoro in una dinastia di soli Serpeverde, non osare aprire bocca, o sarà tua cugina a punirti! E tu sai come lei adoperi bene le maledizioni senza perdono..'
Il giovane Sirius non emetteva nè gemiti di dolore, nè lamenti, nè tantomeno osava lamentarsi.
'Lo so bene, vecchio. Quella strega non sa fare altro.' rispose lui deglutendo discretamente. Non voleva che il padre avvertisse la sua naturale paura.
'Ecco..' Orion sorrise vittorioso, poichè sapeva quanto il figlio temesse i Lastrange, prima tra tutti Bellatrix. 'Un solo passo falso, e ti ritrovi morto sotto qualche ponte.'

A Sirius non sarebbe dispiaciuto morire. Persino la morte era meglio di quella famiglia di estremisti.
L'unico motivo che lo spingeva  a non tentare qualche incantesimo mortale su se stesso, tutto sommato, erano loro, i Malandrini. Erano i suoi unici amici. Certo, c'erano anche le sue ragazze, quelle che avrebbero dato l' anima per una notte col bel Black, ma loro.. i Malandrini.. erano l'unica dimostrazione d'affetto che avesse mai avuto. Amicizia.. Lui non l'aveva mai conosciuta, prima di entrare ad Hogwarts. James, Remus, Peter e Sirius. Loro erano il branco più conosciuto di tutta la scuola. Loro erano i Malandrini.

Ovviamente, quella sera, non avrebbe potuto menzionare il suo gruppetto di  Grifondoro, o in tavola sarebbe scoppiata l'ennesimo odioso accanimento verso quel lurido individuo, tale era Sirius.

Quella sera, infatti, sarebbe arrivata Bellatrix Lastrange, la sua spaventosa cugina. I suoi genitori erano dovuti partire per un congresso segreto tra sostenitori del Signore Oscuro, e lei, per ignoti motivi, non vi aveva potuto partecipare.

Per i Black era un vero onore poter ospitare per qualche sera quella tenebrosa ragazza.
'La figlia perfetta che non hanno mai avuto'. Era questo che era Bellatrix. Il figlio modello che i Black non avevano mai avuto.

La porta si aprii con un cigolio sinistro, e nei passi poco discreti rimbombarono per tutto l'ingresso.

'E' permessooo?' domandò una voce quasi strozzata, che incuteva timore solo a sentirla.
I coniugi Black corsero ad accogliere l'ospite, come se sotto il loro tetto fosse appena arrivato il Signore Oscuro in persona.

'Sirius, muoviti a venire! E' arrivata tua cugina! Prendi i bagagli!' urlò Orion.
'Esiste Kreacher per servirla. Io non ho intenzione di sfiorare quelle borse.' ribattè calmo Sirius, chiaramente contrariato dalla richiesta del padre.
'Come osi tu, ingrato bastar..' il vecchio stava per impugnare la bacchetta, ma fu interrotto dalla voce metallica della nipote che, saltellando, si stava dirigendo verso Sirius.
'Oh Oh! Sirius! Il mio cugino preferito!' Bellatrix ridacchiava toccando i capelli del cugino, il quale si spostava evitando il contatto con quella strega.
'Togli le mani dalla mia testa, pazza.' rispose freddo lui, con una voce condita dall'odio e dal disprezzo più sincero che avesse mai provato.
La Lastrange impugnò la sua bacchetta, avidamente custodita inuna tasca interna al suo mantello nero, col prezioso stemma della casa Serpeverde, la alzò all'altezza delle spalle del parente, e urlò 'Crucio!'

Un dolore incommensurabile attraversò il corpo del ragazzo che, con un gemito, si accasciò a terra miseramente. Ancora una volta, aveva perso contro la perfidia della cugina.

I genitori di Sirius parevano soddisfatti, anzi, divertiti, nel vedere il figlio ritorcersi su se stesso, con un accenno di lacrime uscire dagli occhi.

Dopo qualche minuto, Sirius cedette, e si caricò sulle spalle i grossi bagagli della cugina.

Ore sette in punto. Era pronta la cena. Iniziava l'inferno, per lui.

'Sirius, ho sentito che sei stato collocato tra i Grifondoro.. Deve essere dura per te, o sbaglio?' domandò distrattamente Bellatrix, mentre spargeva molto, troppo sale sulla sua bistecca di Ippogrifo.
In tavola calò il silenzio. Il caso Grifondoro era un Tabù in casa Black, come d'altronde lo era qualsiasi argomento riguardo al figlio.
'Oh sì Bellatrix cara' rispose dopo una interminabile attesa Walburga 'è una vergogna. In una dinastia di soli Serpeverde, Sirius è diventato uno sporco Grifondoro. E' una cosa ripugnante.. E in più le compagnie che frequenta... è vergognoso! Lo sento parlare nel sonno di un certo Potter, oppure di.. come lo chiama.. Ah! Remus Lupin.. girano voci sul fatto che possa essere un Licantropo.. Che orrore! Certa gentaglia non dovrebbe neppure sognarsi di entrare in una scuola prestigiosa come Hogwarts! E' tutta colpa di quel Silente..Doveva fare il guardiacaccia, altro che preside!'
Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso: Sirius era abituato alle offese, agli insulti, ma quella pettegola di sua madre non doveva neppure azzardarsi a pronunciare il nome dei suoi amici.
'Quella dei Grifondoro è una casata straordinaria! I miei amici sono straordinari! Silente è straordinario! Siete solo un branco di pazzi sostenitori di quel Voldemort!'
Bellatrix si alzò in piedi di scatto, e ruggì con voce stridula: 'Non azzardarti mai più a pronunciare il nome del Signore Oscuro invano! Quella dei Grifondoro è una squandra di pezzenti, come del resto lo è Silente!'
Anche Sirius si alzò, ma col solo fine di raggiungere la sua camera, chiudersi a chiave e prendere a calci la parete.

Così Fece.

La porta sbattè, e il tonfo rimbombò fino in sala da pranzo.
'Meglio così' squittì Walburga chiaramente terrorizzata dalla nipote. 'Gradisci un altro po' di sale?'

***
 

Un 'Hip Hip Hurrà' per Sirius!

ViXi*

 

 
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: ViXi