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Autore: BambolaMorta    20/12/2010    3 recensioni
Sapeva che cercare qualcuno praticamente alla cieca in una città come Las Vegas era una partita persa in partenza, ma non gli importava.
L'avrebbe cercato ancora, come del resto aveva fatto sempre in quegli ultimi due anni.
Nel viso di ogni passante, negli occhi di Craig.
Lo cercava da sempre, da quando l'aveva perso.
In ogni ragazzino sotto il palco ai concerti degli Escape, in ogni amante tra le sue lenzuola.
Sospirò mentre, infreddolito, si infilava in uno Starbuck's.
Ronnie adorava gli Starbuck's, magari l'avrebbe incontrato lì.
Oppure - ed era l'ipotesi più verosimile - il suo ex ragazzo aveva già fatto le valige e adesso viveva tranquillo e al sicuro dall'altra parte degli Stati Uniti.
Forse...
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Max Green , Ronnie Radke
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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everything's okay. keep smiling Doveva vederlo.
Aveva bisogno di vederlo.
Perchè infondo gli mancava Ronnie.
Almeno voleva sapere se stava ancora a Las Vegas, solo per...si, per un saluto.
Già...
Sbuffò.
Che senso aveva continuare a riempirsi la testa di stronzate?
Voleva vederlo.
Voleva scusarsi, anche in ginocchio se necessario.
Voleva che tutto ritornasse come prima.
Scosse la testa, prima di infilarsi il primo paio di scarpe trovato dietro la porta del bagno - che cazzo ci facevano le Converse di pelle di Craig dietro la porta del bagno, poi?! -, darsi una sistemata ai capelli - cosa che ancora non aveva fatto visto che era sveglio solo da tipo un quarto d'ora - , mettersi una giacca qualsiasi e poi uscire.
Una folata di vento freddo gli trapassò la giacca leggera, facendolo rabbrividire.
Era l'inverno più fottutamente freddo che avesse mai sentito a Las Vegas. Non si sarebbe meravigliato se avesse incontrato unas colonia di pinguini che attraversava sulle strisce pedonali.
Si maledisse per essere uscito a piedi in una mattina di gelo polare, ma il pensiero di incontrare Ronnie bastò a tenerlo caldo un altro po'.
Sapeva che cercare qualcuno praticamente alla cieca in una città come Las Vegas era una partita persa in partenza, ma non gli importava.
L'avrebbe cercato ancora, come del resto aveva fatto sempre in quegli ultimi due anni.
Nel viso di ogni passante, negli occhi di Craig.
Lo cercava da sempre, da quando l'aveva perso.
In ogni ragazzino sotto il palco ai concerti degli Escape, in ogni amante tra le sue lenzuola.
Sospirò mentre, infreddolito, si infilava in uno Starbuck's.
Ronnie adorava gli Starbuck's, magari l'avrebbe incontrato lì.
Oppure - ed era l'ipotesi più verosimile - il suo ex ragazzo aveva già fatto le valige e adesso viveva tranquillo e al sicuro dall'altra parte degli Stati Uniti.
Forse...
Si fece largo tra la folla stipata al bancone e ordinò un cappuccino con tanta schiuma e un tortino di mele.
Fu quando stava per andarsi a sedere al tavolo - l'unico che aveva miracolosamente trovato libero - che lo vide.
Ronnie, il suo Ronnie, con un altro.
Quasi gli scivolò il vassoio di mano quando quello che sembrava a tutti gli effetti essere il suo nuovo ragazzo, lo baciò davanti a tutti leccandogli via la schiuma del cappuccino dalle labbra.
Sembravano così...felici.
Il bassista degli Escape The Fate scosse la testa, buttandosi veloce sul tavolino ancora libero.
Quanto tempo era stato lì, impalato in mezzo alla faolla senza nemmeno avere la forza di respirare, a guardare l'uomo che amava baciare un altro?
Gli sembrava che il mondo avesse smesso di girare, per fermarsi con lui.
Dio.
Serrò le palpebre, stringendo forte con le dita il bordo del tavolo, mentre si ripeteva in testa, come una cantilena, che andava tutto bene.
Che era giusto così, che non poteva pretendere che Ronnie lo amasse ancora dopo tutto quello che gli aveva fatto.
Che era così che doveva andare.
Che era un bene che Ronnie l'avesse dimenticato.
D
oveva continuare a mentirsi, andare avanti e cancellare completamente quella mattina dalla sua testa.
Tanto era così abituato a recitare che nemmeno Monte ci avrebbe fatto più caso alle sue bugie.
Si, andava tutto bene.

Angolino Cimitero: Ehrm...ehrm...beh insomma, non è un capolavoro.
Ma vi assicuro che quando l'ho buttata giù era anche peggio V.V
Chiedo perdono, sono in crisi da pagina bianca T.T
Vabbè...dedicata alla mia mogliettina, per festeggiare il nostro primo giorno di nozze e a Hysteria, che è davvero un anima buona a recensire tutte le mie schifezze.
RiposateInPace
 
  
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