20/12/2010
1 recensioni
Meds
[Breve come un sospiro – L’amante]
Baby.. Did you forget to take your meds..?
Seduto sul sedile del treno. Guardava di fronte a sé il gruppetto di amici che lo circondavano, come leoni incoscienti attorno ad una gazzella. Non sfoderavano artigli né zanne acuminate, ma le loro parole erano abbastanza taglienti da sole.
Risate.
Racconti divertenti.
Che hai fatto oggi?
Ci vediamo stasera?
Per te ci sono sempre.
Ti voglio bene.
A chiunque quelle frasi sarebbero scivolate addosso, o sarebbero sembrate dolci come miele.
Ma non a lui.
Non ora. Non in quel momento.
In quel momento, in cui si aggrappava, come ad un’ancora di salvezza, al bracciolo del sedile; in quel momento in cui brividi freddi gli percorrevano la spina dorsale come scariche elttriche; in quel momento in cui le facce dei ragazzi seduti attorno a lui gli parevano mostruose, affilate, carnivore, velenose, e tremava di paura.
Baby.. Did you forget to take your meds..?
Fottuta. Fottuta.Odiosa, fottuta amante vendicativa.
L’aveva abbandonata e lei si vendicava così, terrorizzandolo a morte.
Maledetta, dannata, lussuriosa amante.
Odiava lei, odiava quel treno che sembrava inghiottirlo, odiava il mondo che sfrecciava rapido dal suo finestrino, senza dargli il tempo di trovare un posto per sé là fuori.
Odiava quel cielo azzurro luminoso.
Odiava la sua amante, e la sua voce nella testa.
Baby.. Did you forget to take your meds..?
Neanche un momento di gioia.Non ricordava una sua risata che non fosse folle, non ricordava nessun’altra che lo avesse fatto sentire vivo se non lei; non ricordava un solo momento in cui fosse felice.
Neanche un momento di tristezza.
Non ricordava un suo pianto che non fosse asciutto, non ricordava un suo urlo che non fosse muto, circoscritto nella sua gola; non ricordava l’umido delle lacrime sulle sue guance; non ricordava di aver mai pianto, anche così, se non per lei.
And the sex and the drugs, and the complications.
Avrebbe voluto scomparire, polverizzarsi sul sedile.Il treno decise di salvarlo, di fermarsi prima che qualcosa fermasse lui per sempre.
Scese dal treno, tremando ad ogni passo. Si sentiva pesante quando era così magro che le costole si delineavano sotto la maglietta; non respirava, come se l’aria fosse diventata di piombo.
Baby..
Corse disperato verso casa sua.Salì le scale a rotta di collo, rischiando di cadere e rompersi una gamba più volte; entrò in camera sua buttandosi contro la porta, cadendo miseramente per terra.
..Did you forget..
Rovistò con le lacrime agli occhi sotto il materasso, e la trovò.La guardò con amore, stringendola.
-Perdonami..-
Mormorò.
-Non ti tradirò mai più..-
L’eroina corse rapida nel suo sangue, ridendo assassina, vittoriosa e felice del suo piano riuscito.
..To take your MEDS..?
Teatrino dell'Autrice
Allora, diciamo che non ho avuto il tempo di rileggerla, perciò mi scuso per qualsiasi errore di battitura/grammaticale/etc etc e, anzi, vi prego di segnalarmeli in modo tale da poter correggere.
La storia è breve, ma per me è molto speciale. Spero di essere riuscita a rendere bene l'idea dell'astinenza anche con queste poche parole.
La "colonna sonora" della storia è Meds dei Placebo.
Se la storia vi è piaciuta, vi invito a commentarla in tutta sincerità; in caso contrario, vi invito comunque a commentare e ad esternare tutto il vostro disprezzo verso di me xD Seriously, mi auguro di ricevere delle critiche costruttive come sempre ^^
Alla prossima
Ichigo XoXo