Rehab
Cosa
c’è fuori dalla finestra?
Non
vedo niente se non te con una sgallettata antipatica.
Ho
sofferto. Soffro. E soffrirò. Perché ormai è così, vero?
Ormai
siamo ridotti in minuscoli pezzi di carta, distrutti, bruciati, calpestati da
tutti; vorrei che qualcosa muovesse quel cervello che ti ritrovi, ma qualcun
altro è più importante di me.
Non
lascerò che tutto questo accada.
Non
lascerò che quel minimo ricordo che è rimasto si distrugga.
Non
permetterò che quei due, tre mesi … - quanti sono? – brucino tutto in un
istante.
Tu
hai dimenticato. Io no.
Tu
sei felice. Io no.
Tu
hai tutto. Anche io forse, ma manca qualcosa o qualcuno.
Abbiamo
dei fan. Abbiamo degli amici. Abbiamo qualcosa da difendere, HO qualcosa da
difendere.
Perché
brucia? Cos’è che mi scuote dentro, mi distrugge l’anima, prende possesso di
me?
Fa
male, tanto male.
Smettila.
Smettila di tormentarmi. Smettila di farti vedere con quella tizia di fronte a
me. Smettila di fingere di essere solo un mio amico. Smettiamola e basta.
È
ora: non ce la faccio più.
Quel
posto sarà meglio di qui. * Anche se tutto è niente senza di te*.
Se
non dovessi sopportare la sua visione – la vostra -, il dolore che mi affligge,
le tue risate con lei … - con lei!! - starei ancora bene.
Questo
amore è una bomba a orologeria: prima o poi esplode.*
Questo
amore è una lama.
Questo
amore è un film.
Questo
amore è un fuoco.
Questo
amore è una scena.
Questo
amore è una finta.
Questo
amore siamo noi.
Questo
amore non esiste.*
Esco
dal camerino, decisa a parlarti. È difficile.
Mi
avvicino a voi due: non stavate ridendo, ma litigando.
Dovrei
essere felice, ma non lo sono: la tua felicità è anche la mia.
«
Posso parlarti?»
Ti
distrai, mi guardi con quegli occhi e annuisci. No, ti prego, non guardarmi,
rende tutto più difficile.
Andiamo
lontano da lei, voglio che tu mi prenda la mano, ma non lo fai. Adesso siamo
l’uno di fronte all’altro: come posso dirtelo?.
C’è
solo un modo, secco e diretto.
«
Vado in rehab»