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Autore: Echoes of a VOice    21/12/2010    2 recensioni
Bellatrix Black ha preso la decisione più importante della sua vita, e questo la scuoterà non poco.
Una Bellatrix come poche volte la si vede, più umana, lontana dai soliti deliri di onnipotenza. Ma a cosa la porterà tutto ciò?
[Quarto classificato al contest "Old fashion and...seasons" di emily alexandre]
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bellatrix Lestrange
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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Cenere cremisi
-pensieri tra le foglie-



Si sta come, d'autunno, sugli alberi, le foglie.
(G. Ungaretti - Soldati)

Tra i rami orfani delle loro chiome, che riposano morte ai loro piedi, serpeggia luminoso e prepotente il sole: fonte di vita, modella il paesaggio a suo piacimento. E' come un pittore: prende tra le mani la sua tavolozza, impugna il pennello e con grazia elegante ricopre la terra di un manto scarlatto, cremisi, dorato, che si posa come ogni anno a ricoprire i verdi prati del Castello, un tempo lussureggianti.
 Gli alberi piangono le loro foglie -le vedi volteggiare leggiadre verso la loro fine?-, e non possono fare altro che osservarle dall'alto della loro maestosità; tronchi neri, impregnati della recente pioggia, eterne colonne della natura.
Autunno.

I tuoi occhi seguono il lento dondolio di una foglia che ha appena dato l'addio al suo vecchio giaciglio: non provi pietà per lei -non ti accorgi che è più simile a te stessa di quanto tu non lo creda-, non hai la benché minima compassione di quell'ultima danza di colore, tanto che la stronchi in anticipo destinandola ad un inferno di fuoco. Un inutile sfizio che si posa al suolo in bianca cenere, che subito si dissolverà al primo alito di vento.
E proprio come quegli alberi te ne stai lì immobile, lo sguardo disperso tra le vive macchie di colore, a pensare a tutto ciò che stai perdendo, sperando di non finire come quel miserabile mucchio di foglie morte.
Ti rendi conto, finalmente, che quaggiù non è sempre Toujours pur come sei solita ripetere; e per questa nuova consapevolezza, solo perchè questo pensiero ti ha sfiorata, quasi ti maledici.
Ma è autunno per tutti; è dietro l'angolo, sempre, in ogni minuto di questa vita. Anche per te, Bellatrix.
 
La tua giovinezza è come un ladro, uno dei più furbi e dei più abili per giunta: è strisciata nel silenzio del tuo giovane corpo, complice l'ingenuità della fanciullezza, ha approfittato di te risucchiando tutta la linfa del tuo essere, così come l'avvicendarsi delle stagioni spezza il legame delle foglie con gli alberi.
Ti ha illuso, la tua giovinezza, dandoti la fragile illusione che ci sarebbe stato un avvenire di pure attenzioni davanti a te, protetta dall'ombra dell'antica casata. Ma quest'ombra non si è rivelata essere quella di un abbraccio materno che ti avvolge, protettivo, ma quella d'una madre imperiosa che da te vuole sempre di più.

La tua spensieratezza si è imbarcata su un vascello senza ritorno: e così come la terra dice addio all'estate dando il benvenuto all'autunno, che nasconde sotto il suo variopinto mantello la triste desolatezza dell'inverno, tu saluti dal molo della vita la tua spensieratezza.
E non è un semplice saluto: lo sai, ne sei consapevole che mai più la rivedrai. La ritroverai negli altri, quelli che non l'hanno sacrificata al prestigio e alla gloria, la scorgerai dare vitalità ai loro sorrisi, raggi di felicità ai loro sguardi. Ma è un addio il vostro, e da lì non si ritorna indietro.
Li vedi, Bellatrix, quei ragazzi laggiù? Ritrovi tra loro la tua vecchia spensieratezza?
Ti volti, e fai finta di niente come al solito.

E poi l'innocenza.
Cosa hai visto, Bellatrix? Qualcosa ti turba e desta la tua attenzione; ti alzi e inizi a camminare. E' sangue quello che macchia le foglie? Ne segui la traccia con evidente curiosità.
Ma ti fermi ad un certo punto, una strana espressione in viso: non è paura, è piuttosto sorpresa.
E' la tua innocenza, quella. E' una pozza di sangue riversata al suolo, te la sei lasciata alle spalle; sangue stillato a fiotti ha tracciato il suo sentiero scarlatto seguendoti, proprio come accade quando un ferito viene portato via, e abbandona dietro di sé pozze di vita cremisi.
La tua innocenza: il sangue, tu: quella che è ferita.
L'hai relegata in un angolo, come si fa con un vecchio mucchio di cose dimenticate che hai chiuso a chiave in una stanza polverosa per sempre: hai girato più volte quella stessa chiave nella serratura, con più e più mandate date con forza, cosicché nessuno -te compresa- potesse essere tentato di recuperarle. E, come se non bastasse, come se facendolo avresti potuto dimostrare d'essere cresciuta, hai gettato anche la chiave, la tua unica ancora di salvezza.
E hai voluto immortalare quel gesto con un marchio di morte indelebile sulla tua pelle; marchiata a vita.
Ti sei macchiata, e la macchia più terribile non è quella che ostendi ben visibile, ma quella che celi dentro di te.

Ed è allora, davanti a quello spettacolo di caduca vita, che tremi, Bellatrix, forse per la prima volta in vita tua: tremi come quella foglia che, con quell'ultimo gesto, dice addio alla sua vita precedente.
E hai paura, paura d'essere soffiata via da un semplice alito di vento, di finire in un vortice d'oblio come quelle foglie che vorticano verso l'alto per poi ricadere a terra. Morte.
Ricorda: è autunno per tutti; è dietro l'angolo, per sempre, in ogni minuto di questa vita. Anche per te, Bellatrix.

Ma tu non stai a sentire, non vuoi sentire; ti ostini a non farlo. E abbandoni al suo triste destino di gelo e aridità quello spettacolo di colori, così come abbandonasti te stessa. E non sai quanto siete diverse: loro, le foglie, torneranno a vita nuova a primavera. Te, invece...la conoscerai mai, Bellatrix, la primavera?
E da lontano, cos'è che vedi? Uno scintillio dorato. Una chiave, tu pensi. Ti affretti verso di essa, cercando di non perderla...
...ma niente. L'hai immaginata.
Quella chiave l'hai persa per sempre. Te stessa, la chiave.
La chiave eri tu: e ti sei persa. Per sempre.


*
Faccio i complimenti a emily alexandre per l'originalità del contest e per gli spunti che ha dato, e ovviamente la ringrazio per questo quarto posto di cui vado molto fiero, essendo questo il primo contest a cui ho partecipato.

Grammatica e sintassi: 19.6/20 
Stile e lessico: 20/20 
Originalità: 15/15  
Caratterizzazione del personaggio principale: 14.75/15 
Trama: 19.75/20 
Giudizio personale: 10/10
Totale: 99.1/100
Non ho molto da dirti sulla grammatica e sulla sintassi: se escludiamo un errore di battitura e una parola inesistente, non c’è alcun errore o incertezza. Stile e lessico ricercati, curati, pertinenti al testo.Originalità… che dire? Una Bellatrix così malinconica, piena di dubbi, ferita, raramente l’ho vista… solitamente la si dipinge così alla morte di Voldemort, non certo all’inizio, appena marchiata. È vero che sappiamo poco di lei prima di Azkaban, però non riesco a figurarmela così “umana”. Ad ogni modo, mi è davvero piaciuta.Splendida trama, è un vortice di emozioni dall’inizio alla fine. L’uso della chiave, pur essendo solo alla fine, mi è piaciuto molto, così come l’uso perfetto della stagione.Insomma, questa storia mi ha veramente trascinata dentro di lei, e mi ha lasciata leggermente angosciata… trasmettere emozioni non è da tutti e beh, tu ci riesci!Splendido lavoro! Complimenti!
   
 
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