Libri > Il Signore degli Anelli e altri
Ricorda la storia  |      
Autore: Rubysage    21/12/2010    9 recensioni
I pensieri di Thranduil per suo figlio Legolas, partito per Mordor insieme alla Compagnia dell'Anello.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Thranduil
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

O ADAR NA HÊN

(Da padre a figlio)

 

 

Non fossi stato figlio di Dio

t'avrei ancora per figlio mio

 

F. De Andrè

 

 

 

Avrai le stelle negli occhi, la primavera sul viso e mani troppo piccole per abbracciare i lunghi anni che ti saranno concessi, ma calde e forti per stringere a te chi ti cederà la sua vita in cambio della tua.

Questo ti dicevo quando ancora eri nel grembo di tua madre, accarezzandole il ventre; potevi sentirmi, allora?

Ti chiamai Legolas, “foglia verde”, perchè quando ti vidi per la prima volta la tua dolce fragilità mi fece temere di perderti con un soffio di vento.

Innumerevoli inverni sono trascorsi da allora e mai mi sono pentito di averti dato quel nome, perchè i Valar non solo ti avevano donato forza e saggezza ma ti avevano fatto splendere di grazia e bellezza, come una foglia ricoperta dalla rugiada del mattino. Ogni volta in cui mi specchiavo in te rivedevo me stesso, al tempo in cui il fuoco era un amico che scaldava la pelle e il cuore, e non il creatore dell'ombra che finì per avvolgere la nostra terra, strappandomi ciò che avevo di più caro.

Troppo presto, infatti, seppellii mio padre, precipitatosi verso il suo destino per non aver tollerato in battaglia gli ordini di un superbo Signore Noldorin, Ereinion Gil-Galad, che ora giace nelle Paludi Morte, freddo e consumato dalle putride acque. Ma sebbene mio padre Oropher fosse stato più superbo di lui, io non volli lasciare il suo corpo giacere per sempre in quel luogo dimenticato e lo riportai indietro in sella; il Re del Bosco Atro avrebbe cavalcato un'ultima volta in testa a quel che rimaneva dei suoi soldati.

Io li guidai verso casa, con occhi troppo stanchi per piangere la perdita del mio genitore, del loro Re, ma giurai che mio figlio non avrebbe sentito il freddo alito della morte sul viso fronteggiando il nemico in battaglia, né visto il suo popolo cadere nella polvere.

E invece non è stato così; volevo tenerti lontano dalla tenebra, e la tenebra è venuta a prenderti.

Inviai tre messaggeri a Imladris, e solo due tornarono.

Il terzo eri tu, il mio unico figlio.

E' stato mandato a Mordor insieme al Portatore dell'Anello” dissero, quando gli domandai spiegazioni. E non aggiunsero altro, tanto grande era il dolore per aver perduto il loro Principe. Ma ancora più grande fu la crepa che si aprì nel mio cuore in quel momento, perchè il rimorso di ciò che avevo fatto era più grande del calore del tuo ultimo abbraccio, e temetti che non ce ne sarebbero stati altri.

Non doveva essere una punizione per te, tu non avevi colpe nella fuga di Gollum, né si può dire colpa il buon cuore dei tuoi soldati, che non avevano voluto negare a quella sventurata creatura un angolo di cielo e il profumo dell'erba. Fu il potere dell'Unico Anello a rendere i suoi occhi incapaci di sopportare la luce del sole e a farli brillare solo d'odio e cupidigia, perchè egli amava quell'oggetto più di se stesso e ne dipendeva.

Non fu facile prendere una decisione.

Elrond ha convocato un Consiglio dei Popoli Liberi a Imladris” ti dissi “Sarai tu a parlare in nome del nostro regno... e a rendere conto di ciò che è successo.”
Non era stato affidato a te, ma tu ne hai pagato le conseguenze.

Credevo di averti dato un compito degno d'onore e con onore l'avevi accettato, perchè il tuo destino era di diventare il sovrano del Reame Boscoso una volta che io mi fossi stancato di passeggiare all'ombra dei faggi e avessi sentito il richiamo del mare, quel mare che era nei tuoi occhi ogni volta in cui guardavi a ovest, verso la terra dei tuoi padri.

Non credo che il tuo cuore fosse pesante quando sei partito, né io temevo allora di perdere il più prezioso dei miei tesori; ma nel profondo del tuo animo sapevi forse a cosa ti stavo mandando incontro?

Cosa hai pensato quando ti scelsero? O fosti tu a farti scegliere?

Il mio gioiello più splendente, perso nell'oscurità e così lontano che non riesco più a scorgerne la luce...quanto ho desiderato che non fossi mio figlio, per non dover sopportare il dolore della tua perdita!

So che non sei solo e questo mi dovrà bastare. I tuoi occhi e le tue mani saranno preziosi per i tuoi compagni, tu li proteggerai e loro proteggeranno te, e scopriranno il valore e la fedeltà del popolo dei boschi.

Avrei tanto voluto essere partito al posto tuo; e invece resterò qui a difendere ciò che ti spetta dal lungo artiglio del Male.

Perchè nel mio cuore non muore la speranza del tuo ritorno. Ma, se cadrai, prego i Valar di rendermi il tuo corpo; allora ti adagerò sotto i salici, figlio mio, pallida ombra dormiente, e mi sdraierò al tuo fianco ad aspettare la fine per mano del nemico o del dolore.

Ti raggiungerò a Mandos, dove, insieme, attenderemo che Nàmo ci separi di nuovo per destinarci a nuove vite; e avrò finalmente il tempo di dirti addio.

 

 

 

 

Questa storia mi è stata ispirata in un lampo dalla canzone “Tre madri” del grandissimo Fabrizio De Andrè, di ci trovate un paio di strofe all'inizio della storia. Spero non mi riteniate blasfema, lungi da me il voler paragonare Legolas al buon Gesù, ma spero di aver reso l'idea, come spero di aver reso l'idea di un Thranduil padre un pochino più “umano” che elfo...

Spero anche che quei quattro gatti che ancora aspettano gli aggiornamenti di “Il terzo sigillo” che sono al lavoro su un nuovo capitolo...quindi non arrabbiatevi vedendo qualche deviazione dal percorso, prima o poi l'aggiornamento arriverà! Se volete un assaggino (le prime 4 pagine) scrivetemi, temo che sarà un capitolo un po' corposo dato che ho parecchie matasse da sbrogliare.

Ciao!

 

 

 

 

  
Leggi le 9 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Il Signore degli Anelli e altri / Vai alla pagina dell'autore: Rubysage