Titolo: Lonely.
Autore: GiulyB
Fandom: JunJou Romantica
Coppia: HirokixNowaki
Raiting: Verde
Generi: Malinconico, Introspettivo
OST scelta: Junjou
Romantica (string version)
- Malinconica
Introduzione: Nowaki
lo aveva lasciato da un giorno ad un altro, senza lasciargli uno straccio di
biglietto, senza fargli una telefonata.
Note:
Bene, eccoci qua. E’ la seconda volta che scrivo su questa coppia. La prima one-shot. Mi piacciono davvero molto come coppia! Per quanto
riguarda la storia, vuole essere un Missing Moment
tra la 1x03 e la 1x05, quando Nowaki se ne va a New
York e lascia Hiroki da solo. Ho scritto la fiction
ascoltando la track da me scelta. Spero che
l’accostamento parole/musica possa piacerti.
Buona lettura!
Mi piacerebbe
tantissimo leggeste questa storia con la soudtrack
che avevo scelto per il contest.
Potete ascoltarla qui:
TRACK.
IMPORTANTE:
I personaggi di queste storie non mi appartengono, ma appartengono a Shungiku Nakamura e chi per essa. Da
queste storie non ci ricavo niente. Il titolo ed i versi della canzone “Lonely” appartengono ai McFly.
Questa storia partecipa alla bingo_italia con il prompt: Colpo di fulmine.
Lonely.
Now I’m so sick of being lonely,
This is killing me so slowly…
(McFly)
Ascoltare il silenzio di quelle stanze gli
faceva male.
Anche quando alla sera accendeva la tv, Hiroki si sentiva solo.
Niente e nessuno avrebbe potuto cambiare
quel suo umore.
Solo lui
avrebbe potuto farlo.
Ma non c’era più. Almeno non lì.
Perché non gli aveva parlato?
Nowaki lo aveva
lasciato da un giorno ad un altro, senza lasciargli uno straccio di biglietto,
senza fargli una telefonata.
Niente di niente.
Era solamente sparito nel nulla.
Sparito completamente dalla sua vita.
Seduto sul divano osservava quelle
immagini colorate scorrere monotone dentro quell’apparecchio elettronico.
Era tutto inutile. Non avrebbe mai più
colmato quel vuoto che si era fatto largo in lui.
Nowaki era tutto ciò
che serviva alla sua vita per poterla veramente definire tale.
Sentì lo squillo del telefono infrangere
l’apparente silenzio della sua abitazione.
Hiroki s’alzò di
scatto, afferrando la cornetta, il cuore in palpitazione.
Chi avrebbe mai potuto contattarlo a
quell’ora?
“Pronto?”
“Parla Kamijo?
Abbiamo una promozione da proporl-”
Hiroki abbassò la
cornetta stroncando a metà la chiamata e tornando a sedersi sul divano.
Non era da lui comportarsi in quel modo,
ma niente aveva più un senso da quando il suo compagno non era più al suo
fianco.
Perché se n’era andato?
Dove era andato?
Il ricordo e la sensazione di avere Nowaki lì vicino a sé era troppo forte.
Aveva freddo in quel momento, ed avrebbe
voluto chiedere a quel ragazzo che tanto lo aveva fatto innamorare di fargli
sentire il suo calore, toccarlo con quelle mani calde che tanto amava.
Ma non avrebbe potuto farlo, perché
l’altro non era con lui.
L’aveva abbandonato a se stesso.
Hiroki si alzò e si
diresse verso il bagno.
Riempì la vasca e poi vi si immerse.
Il contatto del suo corpo con l’acqua
calda gli procurò un brivido di sollievo.
Dopo un intero giorno passato in
università, lo trovava un momento rilassante.
Ma di nuovo il ricordo di Nowaki lo affiorava, vivo e persistente, con quel suo
carattere così diretto gli aveva chiesto di fare il bagno assieme, lo aveva
lavato con delicatezza e poi l’aveva fatto suo, proprio lì dentro.
Hiroki non si era
accorto che lacrime amare avevano iniziato a scendere sulle sue guance,
appannando i suoi occhi e rendendogli difficile guardare attorno a sé.
…io
non ti farei mai piangere in quel modo…
Quando
mi sono innamorato di te stavi piangendo, ma ora voglio vederti sorridere.
Quelle parole gli risuonavano nella
testa come un’eco senza fine.
Nowaki, Nowaki e solo Nowaki.
Era il suo unico pensiero, in ogni
momento della giornata.
Uscì dalla vasca e si asciugò il corpo
ed i capelli con gesti automatici, freddi e obbligati.
Si vestì e poi si infilò sotto le
coperte del suo letto, sotto le coperte di quello che un tempo era stato il loro letto.
Avrebbe dovuto riposare.
Avrebbe dovuto tentare di dormire,
perché l’indomani sarebbe dovuto tornare all’università. Aveva tanto lavoro da
svolgere e non avrebbe voluto certo deludere quei colleghi che gli avevano dato
quella grande opportunità lavorativa.
Credevano in lui ed avrebbe fatto di
tutto per non deluderli.
Ma la mancanza di Nowaki
riusciva a sovrastare anche la sua forza di volontà.
Avrebbe voluto sentire quelle grandi
mani su di lui, scaldarlo con il suo amore.
Per farlo sentire nuovamente completo.
Gli pareva quasi di poterlo percepire,
quel corpo perfetto dentro al suo, soddisfarlo, facendolo sentire importante,
quasi indispensabile.
Gli pareva di percepire le morbide labbra
dell’altro che lo saggiavano senza fine, in ogni suo punto più segreto,
facendolo gemere di piacere. Il suo corpo accaldato e bollente.
Ma Nowaki non
era vicino a lui.
Hiroki si trovava da
solo, steso in quel freddo letto senza poter far altro che cercare di prendere
sonno in un modo o nell’altro, di trovare un po’ di pace tra i suoi pensieri
almeno nel sogno, dove tutto sembrava reale e così dannatamente perfetto.
***
Hiroki guardò fuori
dalla finestra del suo ufficio.
Il professor Miyagi
quella mattina era assente.
Il silenzio pareva seguirlo costante.
La ferita nel suo cuore sanguinava
lentamente, ricordandogli ogni secondo di essere spezzato.
Non era la prima volta che qualcuno lo
aveva ferito, quella.
La prima volta era stata colpa di Akihiko. Ed aveva creduto che non avrebbe potuto
dimenticarlo, che non avrebbe più potuto sanare la ferita che si era creata
dentro di lui.
Ma poi era arrivato Nowaki,
dal nulla.
Il suo non era stato affatto un colpo di
fulmine. Non si era innamorato di quel ragazzo a prima vista.
Anzi, in un primo momento quella
schiettezza e quella espansività lo avevano spinto a mandarlo via, ad
allontanarlo da sé.
Ma poi aveva prima imparato a
conoscerlo.
Aveva imparato quanto potesse essere
petulante, ma così dannatamente dolce.
E solo quando ne aveva sentito la
mancanza, solo quando lo aveva visto ridere con delle studentesse, si era
sentito geloso, ed aveva capito di volerlo veramente.
Aveva imparato ad amarlo, ed aveva
imparato ad ammettere quei sentimenti, che spesso aveva sperato di non poter
più provare per nessuno, proprio per non esserne più distrutto.
Eppure era successo.
Si era innamorato nuovamente.
Si era innamorato così tanto che adesso
non trovava un perché alle sue giornate.
Che senso avevano i suoi sentimenti se Nowaki non era più con lui?
***
I giorni trascorrevano lenti, ed i mesi
si susseguivano l’uno con l’altro, in una lenta tradizione.
Avrebbe voluto andarsene da
quell’appartamento così vuoto.
Avrebbe voluto abbandonare per sempre
quelle stanze che gli ricordavano Nowaki.
Ma non ne aveva mai avuto il coraggio.
Proprio in fondo al suo cuore, nel punto
in cui provava più dolore, Hiroki sperava che un
giorno l’altro sarebbe potuto tornare da lui, amarlo di nuovo.
Quella ferita che sanguinava nel suo
petto non si era ancora rimarginata.
Avrebbe voluto smettere di provare
qualsiasi sentimento.
Avrebbe voluto smettere di essere capace
d’amare.
Nowaki.
Perché?
Questa storia avrebbe dovuto partecipare
al Welcome to Yaoi's
Soundtrack Land! contest, ma è stato annullato. Perciò
vorrei regalare questa storia a voi del fandom come
mio augurio per le feste natalizie.
Buone Feste!!