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Autore: Miroku90    22/12/2010    3 recensioni
Rock Lee impallidì.
Tayuya quasi si mise a ridere.
Temari inarcò il sopracciglio.
Che diavolo ci faceva la matricola qui ? Pensarono i tre all'uniscono cominciando a squadrare perplessi il ragazzo.
-Mh ? Che c'è ?- Chiese Shikamaru Nara notando la nota di disappunto che compariva nei loro volti.

Una band di quattro ragazzi che adorano la musica più di qualsiasi altra cosa: Temari, Rock Lee, Tayuya e Kiba. Peccato che quest'ultimo se ne deve andare, lasciando un pesante vuoto all'interno del gruppo.
Ci penserà il nuovo arrivato a movimentare le cose... E saranno casini per tutti. Soprattutto per la ragazza dai lunghi capelli biondi...
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rock Lee, Shikamaru Nara, Tayuya, Temari, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Visto che ho numerose long-fic ancora in corso e visto che sono anche in ritardo per gli aggiornamenti... Cosa faccio io ? Mi metto a scribacchiare i nuovi capitoli ? No ovviamente. Mi metto a scrivere un altra storia. Possibile che io sia così idiota ?! O_o
Ma si sa... Quando ti arriva l'ispirazione (detta da me sembra quasi una battuta) e hai la testa vuota, ti ritrovi a buttare giù cose che fino al giorno prima non pensavi nemmeno.
Così eccola qua... la mia prima FF ambientata nel mondo della musica.
Spero vi possa piacere, malgrado io sia così ignorante in questo contesto. (infatti San. Wiki da Pedia mi ha aiutato tanto in questo... peccato che mi faceva fatica leggere :P)
Enojoy !



Nel segno della musica
♪ Capitolo 1: Il nuovo arrivato


**************


Era appena arrivato il nuovo anno e le scuole erano già rii-iniziate, aprendo i battenti ansiose di ricevere ragazzi e ragazze che di voglia a ritornare a sedersi in grandi aule per seguire noiose lezioni ne avevano ben poca.
E lei, una diciottenne dai lunghi capelli biondi, non faceva eccezione.
Con un espressione imbronciata e con le sue fedeli cuffie ben attaccate agli orecchi, camminava seccata per le strade affollate di Tokyo maledicendo il cielo per aver creato un posto chiamato “scuola”.
Lei proprio non ne voleva sapere di svegliarsi quel giorno, per sua sfortuna i suoi due fratelli furono abbastanza convincenti (il maggiore gli disse che avrebbe cambiato serratura se non si fosse preparata e il secondo minacciò di rompergli la chitarra) e così lei si ritrovava a dover percorrere di nuovo quella “stramaledetta strada per l'inferno” come tanto amava chiamare.
La sua chitarra, l'unica cosa che dava un senso alla sua esistenza e che era oggetto dei suoi sogni, era l'unica cosa che rendeva vulnerabile la giovane. E questo suo fratello minore lo sapeva bene.
-Dannato Gaara- Ruggì Temari fra se e se, cambiando brano del suo lettore mp3. Se c'era una cosa che la faceva più incavolare della scuola era quando qualcuno la ricattava facendo leva sulla sua adorata.
Le note del brano: “Feuer Frei*” echeggiarono nei suoi orecchi permettendo alla bionda di distrarsi finalmente dalle sue preoccupazioni.
Peccato che la cosa durò poco, il rumore della batteria e della chitarra elettrica sparì all'improvviso facendo voltare Temari che si chiese chi era stato quello stronzo a togliergli il suo unico momento di pace.
Un altra ragazza, dai lunghi capelli rossi, guardò l'amica con tono conserte, quasi scuotendo la testa rassegnata, con in mano le cuffie di quest'ultima.
-Fammi indovinare Temari... Gaara ti ha ancora ricattato, dicendoti che ti avrebbe rotto la chitarra se non saresti andata a scuola-
-Ah, sei tu Tayuya...- Mormorò la bionda riprendendosi le cuffie.
-E chi potrebbe essere mai ? Stronzetta da due soldi... Non riconosci nemmeno le tue amiche ora ?- Chiese la rossa con sguardo canzonatorio.
-Solo quelle che non interrompano un brano dei Rammstein per salutarmi- Rispose la bionda con un ghigno.
-Comunque... Vedila così, almeno possiamo cercare di trovare un nuovo bassista- Disse Tayuya quasi sospirando. Riferendosi a quello che avevano in programma dopo la scuola.
Gli occhi di Temari si fecero scuri a quell'affermazione.
Già, perché lei insieme a Tayuya formavano una band che comprendeva quattro membri: La bionda era la cantante nonché seconda chitarrista (chitarra elettrica per la precisione), Tayuya era al basso, Rock Lee alla batteria e infine Kiba, il chitarrista “tuttofare” del gruppo. Tuttofare perché riusciva a suonare perfettamente sia con la chitarra normale che con quella elettrica.
Ma purtroppo, quest'ultimo era volato negli Stati Uniti, costretto dai suoi genitori per motivi riguardante il lavoro, e quindi ora la band si trovava senza una pedina fondamentale.
E cosa che faceva ancora più arrabbiare Temari era che lei e Kiba avevano una relazione, una relazione che dovettero troncare quando il ragazzo gli disse che sarebbe andato all'estero.
Lei non la prese molto bene, un pugno in faccia fu la sua unica risposta a quella rivelazione.
Così ora si trovava, aiutata dai suoi compagni, a cercare un nuovo membro che però non riuscivano a trovare.
-Cazzo Temari... Non mi dire che sei ancora tra le nuvole pensando a quello lì !- Imprecò Tayuya vedendo che l'amica non si degnava di risponderle.
-Fatti i cavoli tua, scaricatrice di porto.- Ringhiò la bionda con sguardo gelido. La rossa sospirò stufa, e pensare che doveva ancora arrivare a scuola.
-Proprio una giornata di merda- Esclamò alla fine mettendosi anche lei un paio di cuffie.


**************


Dopo dieci minuti di assoluto silenzio, le due arrivarono a scuola.
Subito uno stuolo di maschi cominciarono ad osservare le due con occhiate languide o con sorrisi maliziosi stando bene attenti però a non farsi vedere dalla dirette interessanti.
Tutto l'istituto sapeva benissimo che provarci con Temari o Tayuya equivaleva ad un suicidio o a ritrovarsi il corpo pieno di lividi. Le due ragazze erano molto popolari nell'ambiente maschile ma nessuno era riuscito a conquistare il loro freddo cuore, fatta eccezione per Kiba ma pochi lo sapevano.
Tayuya e Temari entrarono in aula, dove già si stava tenendo la lezione, non ascoltando minimamente le numerose lamentele che provenivano dalla bocca della loro professoressa di matematica: la signora Kurenai.
Si sedettero nei loro soliti posti, con ancora le cuffie ben attaccate alle orecchie, e cominciarono a fare quello che facevano tutti i giorni quando erano a scuola, ovvero: non seguire la lezione e pensare ai fatti loro.
La docente sospirò, a quanto pare quelle due non erano cambiate nemmeno dopo Natale.
Un giovane ragazzo, dalle folte sopracciglia e con un taglio di capelli antiquato, rise tra se e se e lanciò, sul tavolo delle due ragazze, un foglio di carta accartocciato.
Temari osservò la pallina davanti a se, poi, senza nemmeno pensarci due volte, lanciò il foglio dritto dritto nel cestino facendo uno splendido tiro da tre punti senza neppure alzarsi.
Il ragazzo, che si chiamava Rock Lee, inarcò il sopracciglio osservando la bionda non capendo. La rossa che era seduta affianco a Temari, sbuffò con gli occhi verso al cielo cercando di far capire all'amico che oggi la bionda era incavolata nera.
Lee si grattò la testa poi tornò a seguire le lezioni... O almeno ci provava visto che il suo compagno di banco, un biondino casinista fino al midollo, stava cercando di costruire un aeroplanino di carta pasticciando con la colla e con il nastro adesivo.
-Naruto- Mormorò il sopracciglione al suo compagno -Guarda che non ti serve tutta quella roba per fare un aeroplanino-
-Ahahah ti dimostrerò che sei nel torto... Questo bolide volerà per chilometri e chilometri- Esclamò il biondo fiero della sua creazione e con gli occhi luccicanti.
-Allora lascia che ti aiuti !- Esclamò Lee ridacchiando.
Kurenai era quasi tentata nel lanciare la cattedra intera verso quei casinisti dei suoi alunni ma aveva qualcosa di più importante da fare al momento.
La donna tossicchiò, cercando di spostare l'attenzione su di lei. Quando vide che almeno buona parte delle persone si era girata, fatta eccezione per i soliti quattro, cominciò il suo discorso.
-Oggi arriverà un nuovo ragazzo direttamente dagli Stati Uniti. Spero che lo tratterete bene e lo farete sentire a casa. Non fatemi fare brutte figure, mi raccomando-
Lee strabuzzò gli occhi. Stati Uniti ? Pensò curioso. Possibile che Kiba fosse già tornato ?
Temari e Tayuya sbuffarono all'uniscono. Non avevano capito un acca di quello che aveva detto la docente per via della musica che avevano nelle orecchie, però riuscirono a comprendere che un nuovo arrivato si sarebbe aggiunto alla loro classe.
La porta dell'aula si aprì, rivelando un ragazzo da uno strano codino. Un ragazzo che nemmeno entrato in classe stava già sbadigliando annoiato.
-Shikamaru Nara !- Urlò Kurenai interdetta -Al posto di sbadigliare presentati !- Urlò esasperata.
Lui guardò prima la professoressa, poi girò lo sguardo verso i suoi compagni e alla fine abbozzò un flebile “ciao” incamminandosi verso due ragazze dalla capigliatura bionda e rossa.
Tayuya e Temari, si tolsero entrambe le cuffie, pronte a ringhiare e a far capire al nuovo arrivato le “regole” che avrebbe dovuto sopportare in classe. Regole che comprendevano: non avvicinarsi a loro senza un valido motivo se non vuoi avere una gamba rotta.
Il ragazzo nemmeno si degnò di guardarle in faccia, si limitò a sedersi su un banco vuoto proprio di fronte a quello delle due, il tutto in un assoluto silenzio o sbuffando scocciato.
Dopo poco, prese la sua cartella e cominciò ad utilizzarla come cuscino addormentarsi letteralmente in classe.
Kurenai si mise una mano sulla faccia. Possibile che solo gli idioti capitano a me ? Pensò quasi piangendo.
E la lezione riprese il suo lento scorrere con Temari che cercava ascoltare una canzone...


I'm, but a little bit, bit, bit show
I'm, but a little bit, bit, bit shame
I'm, but a little bit, bit, bit
Bit, bit, bit
War!
Fuck the system
War!
Fuck the system**
--------------------------------------------------------
Sono solo un pochettino esibizionista,
Sono solo un pochettino pudico,
Sono solo un pochettino,
Pochettino...
Alla guerra!
Fotti il sistema
Alla guerra!
Fotti il sistema

Ecco cosa ci voleva... Una guerra per movimentare quella noia. Pensò la bionda alla fine.


**************


-Dicono che sia originario dell'Inghilterra e che abbia dei genitori ricchi sfondati- Esclamò Lee addentando la sua barretta al cioccolato mentre Tayuya e Temari non gli prestavano la benché minima attenzione.
-Un giovane rampollo viziato, in poche parole- Disse alla fine la rossa sdraiandosi.
-Può darsi ma a me non mi da quest'impressione- Continuò il sopracciglione imitando l'amica.
I due guardarono incantanti il cielo azzurro che si estendeva sconfinato sopra i loro nasi. La terrazza era proprio un luogo stupendo per passare la pausa merenda.
Temari inarcò un sopracciglio, era proprio di pessimo umore quella mattina. Forse perché s'era alzata male o forse perché il suo lettore mp3 s'era appena scaricato. Non lo sapeva bene neppure lei.
-Che hai stronzetta ?- Chiese Tayuya cercando di essere più gentile possibile e non distogliendo gli occhi da ciò che stava contemplando.
-Niente- Mormorò la bionda cominciando anche lei a fissare il cielo.
-Mi sembri mogia- Azzardò Lee, subito dopo gli arrivò in piena fronte un lettore mp3. -Ahia !- Esclamò il ragazzo dolorante.
-Stai zitto... Oggi non è giornata-
-Ti ricordo che ci sono le prove per il nuovo membro stasera. Spero che sarai più calma dopo perché non voglio chiamare l'ambulanza per quelli che ti faranno incazzare quando cercheranno di entrare nella band-
-Cercherò...-
-Comunque, verrà anche Naruto... Dice che riuscirà ad unirsi a noi-
-Naruto ?- Esclamò la rossa quasi ridendo -Lui non è al nostro livello-
-Dice che è migliorato-
-Cazzate- Mormorò Temari.
-E comunque come mai quella zucca vuota non è con noi a provare uno dei suoi “bolidi” ?-
-E' a provarci con una ragazza... Una certa Sakura Haruno... Ma la vedo dura. Di sicuro dopo verrà da me a chiedermi qualche consiglio- Spiegò Lee ridendo.
-Chiedere consigli a te sulle donne è come chiedere la costituzione americana ad un criceto- Commentò Tayuya facendo diventare il ragazzo di tutti i colori.
-Ehi !- Urlò il giovane punto nell'orgoglio. -Guarda che io ho uno stuolo di ammiratrici !-
-Ti piacerebbe- Commentarono le due ragazze maligne facendo rimanere di sasso Lee.
-Comunque, potete smettere di fumare che mi state facendo venire un cancro ai polmoni ?- Imprecò il sopracciglione tossendo.
Le due lo guardarono non capendo.
-Guarda che noi non stiamo fumando- Dissero all'uniscono chiedendosi se il loro amico avesse delle allucinazioni olfattive.
-Scusa, colpa mia- Esclamò all'improvviso una voce maschile.
I tre si guardarono attorno, poi si girarono verso la porta che conduceva alla terrazza.
Videro un ragazzo moro seduto, fumare una sigaretta, con lo sguardo rivolto verso al cielo. Un ragazzo dallo strano codino...
-Toh la matricola- Disse Tayuya con disprezzo.
-Ho un nome. Nana- Rispose lui senza nemmeno guardarla negli occhi.
Dopo nemmeno un secondo, la rossa stava già fumando dalle orecchie.
-Come mi hai chiamato stronzo ?- Urlò alzandosi in piedi e avvicinandosi al fumatore che continuava a rivolgere lo sguardo altrove.
-Ohi ohi- Mormorò Lee preoccupato. Temari si limitò ad osservare la scena con indifferenza.
-Cosa cercate ?- Chiese Shikamaru rivolgendo finalmente lo sguardo ai tre. -Un bassista, un chitarrista o un batterista ? Oppure... un cantante ?-
-Che cazzo te ne frega !- Rispose la rossa sventolando minacciosa la cartella.
-Un chitarrista- Disse Rock Lee sorridendo.
Le due ragazze guardarono l'amico perplesse.
-Bene. Dove terrete l'audizione ?- Continuò il moro ignorando gli insulti che la rossa gli stava rivolgendo.
-Al Black Sound-
-Buona fortuna allora- Disse alla fine il ragazzo alzandosi in piedi e andandosene.
Tayuya fece in fretta a prendere per il colletto dell'uniforme il suo amico.
-Lee ! Che cazzo gli dici ?!-
-Eddai.. Non ho fatto niente di male...-
-Quello mi ha chiamato nana ! Te ne rendi conto che hai rivolto la parola ad uno stronzo del genere ?-
-Sinceramente ti trovo anch'io piuttosto bassa- Disse ridendo il ragazzo. Subito dopo gli arrivò un calcio dritto sui gioielli di famiglia.
Temari non disse niente. Odiava i ragazzini viziati fino al midollo e se quello lì sarebbe venuto stasera, all'audizione, l'avrebbe umiliato personalmente.
E l'avrebbe fatto con molta gioia.


**************


Passarono le ore e finalmente anche la scuola finì.
I tre amici si diedero appuntamento al “Black Sound”, un piccolo locale dove amavano esibirsi, alle sei con la speranza che qualcuno riuscisse a prendere il posto di Kiba.
Tutti tranne Temari, che ancora non digeriva la faccenda del nuovo chitarrista... Ma la band ne aveva disperato bisogno di uno se voleva continuare a suonare. E lei questo ,purtroppo, lo sapeva bene.
Arrivò a casa, mangiò con particolare foga un pranzo frugale a base di prosciutto e pane e poi cominciò a vestirsi.
Si tolse l'uniforme buttandola sul letto con rabbia. Odiava indossare quell'indumento... Anzi odiava essere obbligata a dovere indossare una divisa.
Con lo sguardo vagò alla ricerca dei vestiti che di solito metteva quando finalmente poteva essere quella che era veramente... una musicista. Adorava quel termine. Lo adorava fino al midollo.
Cominciò a mettersi la minigonna a righe nere e viola, poi optò per una maglietta a maniche corte color nero con un teschio sopra.
Si avvicinò allo specchio.
I lunghi capelli biondi gli ricoprivano il viso come una dolce carezza d'oro, il suo prosperoso seno appariva in risalto nella maglietta aderente che indossava così come le lunghe gambe messe in rilievo dalla mini.
Sapeva di essere una bella ragazza. In un universo parallelo forse era una cheerleader e non una che amava suonare e cantare. Odiava comunque il modo di vivere delle ochette, piene di sveltine e di relazioni da una notte e via. Lei non era così, era bella ma non stupida.
Si mise i numerosi orecchini a forma di cerchio, qualche anello raffigurante teschi o antichi simboli e poi si sentì veramente pronta.
Cominciò a preparare i suoi attrezzi del mestiere. Mise la chitarra elettrica nella sua custodia, qualche CD di musica, un microfono, qualche spinotto e poi finalmente uscì di casa mettendosi il giubbotto di pelle che aveva comprato quel natale.
Sotto casa sua, una ragazza dai lunghi capelli rossi, l'attendeva con impazienza. Fumando una sigaretta e tamburellando le dita sul volante, Tayuya imprecava sul ritardo mostruoso che stava facendo la sua amica.
-Stronzetta... Finalmente ti sei decisa ad uscire- Esclamò la rossa vedendo la bionda.
-Uff... Stai zitta che ci attende una serata piuttosto complicata-
-Bah... Alcune volte mi chiedo se non hai un ciclo mestruale che dura 365 giorni l'anno-
-Oh non ti preoccupare... Quel record lo detieni te-
-Tsk... Salta su dai... Che sono già le cinque... E Lee ci sta già aspettando-
La bionda salì in macchina cominciando a frugare tra le tasche alla ricerca di un pacchetto di sigarette. Quel giorno si stava rivelando davvero una seccatura per lei... Un po di nicotina m'avrebbe calmato. Si disse, aspirando avida.
Nell'abitacolo, una canzone accompagnò le due per tutto il tragitto...


Now the little boy sees,
Through the eyes of delight,
Levers erect note of his rhyme,
Little girl bled,
Sheets of the night,
The lovers connect to the price of his dime.***
----------------------------------------------------
Ora il ragazzino vede
attraverso gli occhi della gioia,
Leve erette notano la sua rima
La ragazzina sanguinò
Lenzuola della notte
Gli amanti si uniscono al prezzo del suo "dime"



**************


Le due arrivarono al B.S. alle cinque e mezzo. Lee stava aspettando le sue amiche da un oretta buona e ringraziò il cielo quando le vide arrivare.
-Giuro che la prossima volta che prenderò la macchina sarà per fare una strage !- Urlò la rossa entrando nel locale senza nemmeno salutare il ragazzo.
-Avete trovato traffico- Ridacchiò il sopracciglione mettendo le mani nella tasca dei jeans strappati.
-Zitto tu !- Gridò di nuovo Tayuya da dentro.
-Ti dico solo che è quasi scesa dall'auto quando una vecchina ha cominciato ad attraversare la strada con il rosso-
-Poveretta... Comunque sono venuti in molti per l'audizione- Disse fiero Lee mostrando alla bionda una lunga fila di ragazzi e ragazze, con in mano la chitarra, che chiacchieravano animatamente nel corridoio.
Temari osservò i volti delle persone che aveva davanti... Riconobbe Naruto, il quale la salutò mostrando il suo solito sorriso. Lei sbuffò esasperata. Quel biondino era davvero duro di comprendonio. Si sentì alquanto sollevata nel constatare che della matricola non c'era traccia. Sollevata ma delusa, l'avrebbe volentieri distrutto quel figlio di papà.
Tayuya invece non dette nemmeno un occhiata allo stuolo di persone che c'erano. Subito entrò nella sala dove avrebbero fatto le prove, sbrigandosi a togliere dalla sua custodia, la chitarra elettrica che aveva portato.
Dopo una decina di minuti passati a fare qualche controllo sugli strumenti, Lee irruppe nel corridoio ed esclamò ad alta voce che finalmente potevano iniziare.
Temari invece non vedeva l'ora di finire.


**************


Il primo che si presentò fu un ragazzo dalla folta chioma color castano scuro. Dopo nemmeno due secondi, uscì dalla sala con il posteriore dolorante.
Il secondo non ebbe altrettanto fortuna... Tayuya gli dette un forte pugno in faccia perché il novellino non solo non sapeva distinguere un Re dal Fa ma addirittura si era permesso di palparla.
Tragico errore. Anche se non lo fece apposta.
Il terzo si dimostrò più bravo ma aveva sembrava più dedito a volersi portare a letto una delle due ragazze piuttosto che suonare. Così anche quello venne scartato.
Passarono altre persone ma tutte vennero bocciate. Nessuno sapeva suonare abbastanza discretamente... La maggior parte della gente si era rivelata dei bambocci alle prime armi, l'altra parte... Una mandria di maschi arrapati.
Arrivò il turno di Naruto. Fu l'unico a fare un esibizione abbastanza degna anche se lontano dal livello che il gruppo aveva raggiunto nel corso degli anni.
Già perché la band non era cresciuta su due piedi, era frutto di persone che mettevano nella musica anima e corpo allenandosi tutti i giorni e migliorando sempre di più il loro stile.
Temari prese una sigaretta dal suo pacchetto, esasperata e delusa. Sapeva benissimo che trovare qualcuno al livello di Kiba era difficile ma quel giorno si stava rivelando un autentico fallimento.
Tayuya invece continuava a bestemmiare o ad imprecare sulla stupidità di quei pivellini che avevano solo osato pensare di poter avere qualche chance.
Rock Lee era amareggiato ma ancora pieno d'ottimismo.
Ottimismo che scemò gradualmente quando arrivarono le nove di sera e il numero dei contendenti aveva raggiunto lo 0.
-Ok ragazzi... Oggi non è proprio giornata- Cominciò a dire Tayuya dando un calcio alla sedia.
-Dai... Vedrà che andrà meglio la prossima volta- Cercò di dire Lee ma anche lui era piuttosto arrabbiato.
-Io ho fame- Mormorò Temari guardando l'ora. Ancora pochi minuti e quella pagliacciata sarebbe finita, pensò contenta.
Proprio quando i tre cominciarono a staccare gli strumenti, qualcuno bussò alla porta.
-Se è la proprietaria spero che non rompa troppo per l'ora- Ringhiò Tayuya.
-Sarebbe il colmo...-
Invece dalla porta non entrò la proprietaria del locale ma bensì un ragazzo dallo strano codino, dall'espressione perennemente annoiata, vestito con un una camicia bianca con tanto di cravatta e una giacca marrone. Ma cosa ancora più sconvolgente era che quella figura teneva fra le mani la custodia di una chitarra.
Rock Lee impallidì.
Tayuya quasi si mise a ridere.
Temari inarcò il sopracciglio.
Che diavolo ci faceva la matricola qui ? Pensarono i tre all'uniscono cominciando a squadrare perplessi il ragazzo.
-Mh ? Che c'è ?- Chiese Shikamaru Nara notando la nota di disappunto che compariva nei loro volti.
-Che cazzo ci fai qui stronzetto ?-
-Ho una chitarra dietro di me e sono in un locale dove si suona... Secondo te ?-
-Tu suonare ? Conciato in quel modo ?- Urlò scandalizzata Tayuya indicando con l'indice gli indumenti del giovane.
-E' un reato ?-
A quel punto intervenne Temari, stufa di dover dare un altro calcio o pugno ad un altro novellino che aveva cominciato a suonare nemmeno da due giorni. -Senti, figliolino di papà... Prima che qui ci scappi il morto faresti meglio ad andartene- Ruggì la bionda facendo rabbrividire i suoi due amici.
-Scordatelo- Fu la sua risposta, cominciando a tirar fuori dalla fodera una chitarra. -Me ne andrò quando avrò suonato-
Temari era in procinto di tirargli un amplificatore addosso. Odiava la gente che faceva la presuntuosa in quel modo solo perché aveva i soldi. Lei che era cresciuta in un piccolo appartamento con due fratelli che sgobbavano da mattina a sera per portare i soldi per mangiare, avrebbe volentieri ammazzato i tipi come quello.
Shikamaru guardò per un attimo la bionda poi cominciò a sbadigliare come suo solito -Spero che siate bravi come dicono... Sennò avrò sprecato il mio tempo inutilmente- Commentò alla fine.
Tayuya e Temari lo fissarono con occhi traboccanti d'intento omicida, Lee si mise a ridere. A quanto pare la nuova recluta si stava rivelando un tipo davvero interessante.
-Ti farò rimpiangere il giorno in cui sei nato, bastardo- Minacciò Temari prima d'iniziare.
-Tsk. Pivellina- Rispose lui sorridendogli.
Prima che la bionda potesse realmente tirargli qualcosa di pericoloso e contundente addosso... Rock Lee corse a dividerli, o meglio, corse a calmare l'amica.
-Perché non ci fai vedere in cosa sei capace ?- Cercò di dire il sopracciglione mentre teneva a bada la bionda.
Shikamaru non rispose, si limitò a sedersi e ad impugnare la sua chitarra, toccandola quasi come se fosse una donna da accarezzare.
Pian piano il ragazzo cominciò a prendere il ritmo battendo il piede e poi alla fine iniziò.
La musica che echeggiò nel locale fu davvero intensa e pungente.
Le dita del ragazzo scorrevano sulle corde quasi danzando come uno spettacolo fatto di gesti gentili e delicati.
Le tre persone si trovava ad ammettere che in fondo quel ragazzo era bravo... ma non abbastanza.
Temari stava già per urlargli contro “levati dai piedi” quando Shikamaru si limitò ad alzare una mano e ad intimare silenzio.
Subito dopo, la musica cominciò ad avere dei contorni, un volto.
Il ragazzo cominciò a muovere le mani con ancora più abilità, i suoi movimenti apparivano così veloci e fluidi da apparire irreali.
Il passo sostenuto si fermò all'improvviso, poi ricominciò ma con tonalità più lente che sembravano suggerire una melodia dietro a quello note.
Una melodia triste ma immensamente bella.
Toni acuti uscirono dallo strumento quasi a celebrare i passi di un qualcosa che arrivava lentamente.
Poi, di punto in bianco, il volto del giovane si contorse prima in un sorriso e poi cominciò a cantare.
E quello che uscì dalla sua bocca furono parole di struggente bellezza...

Dove sono s'è n'è andato Helmer che di febbre si lasciò morire ?
Dove Helmer... Bruciato in miniera.
Dove sono Bert e Tom, il primo ucciso in una rissa
e l'altro che uscì già morto di galera.
E cosa ne sarà di Charlie che cadde mentre lavorava
e dal ponte volò, volò sulla strada....
Dormono dormono sulla collina.
Dormono dormono sulla collina.****


**************
Fine capitolo 1.

Vi chiedere voi (e giustamente) come mai proprio Fabrizio de André ? Lo scoprirete nel prossimo capitolo :)


*”Feur Frei” (Fuoco libero) è il titolo di una canzone dei Rammstein;
**Il brano è: “Fuck the System” (Fotti il sistema) dei System of a Down;
***Il brano è: “Nuguns” (Nuove armi) dei System of a Down;
****Il brano è: “Dormono sulla collina” di Fabrizio de André.

  
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