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Autore: Yuba    08/12/2005    1 recensioni
quello che ho scritto non so bene come definirlo( in realtà penso che sia una cosa scritta di getto) ed é anche molto corta... ho fatto fatica a classificarla da qlche parte e... vabbè é molto triste me sadica...(o no?) DUBBIO ATROCEEE) -.-.......
Genere: Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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È questo che provo

ANIMA PERDUTA

 

È questo che provo? Non lo so, ma ogni volta che alzo lo sguardo lo vedo lassù sul quel piedistallo che lo innalza davanti alla folla.

Lo vedo divertito, vedo sempre che gli piace prendersi gioco di me e dei miei sentimenti e da quel piedistallo mi guarda aspettando le mie reazioni.

Non è giusto.

Lui ha sempre avuto una stupida visione personale di tutte le cose: ha sempre creduto di essere in un mondo tutto suo, dove la sua persona viene lodata, ammirata, elogiata…

Ma ciò non può dargli la possibilità di prendersi gioco di me, di calpestarmi e di umiliarmi.

Ti odio, ti odio dal profondo del mio cuore e del mio essere.

Ti odio più di tutto ciò che fino ad ora mi ha segnato e mi ha ferito.

Canta pure.

Dì pure a tutti che sei il migliore, che come te non c'è nessuno. Urla pure la mia esistenza e strimpella le mie emozioni.

Disegnami.

Traccia linee continue o rappresentami come un'ombra che ti avvolge.

Fai pure tutto ciò che vuoi.

Ti lascio carta bianca ma ricorda: tutti i sogni svaniscono, tutta la gloria scompare e tutte le canzoni devono terminare.

Quando ciò accadrà, solo quando ciò avverrà tu mi ricorderai e tremerai dopo avermi sfidato più volte e dopo avermi calpestata nei luoghi comuni.

Per allora io sarò là, come uno spettatore dopo il tuo show che ti aspetta impaziente perché è questo ciò che ho sempre fatto.

Ti aspetterò e ti porterò via con me.

Tu e le tue lacrime.

Per allora non riderai più, non strimpellerai più, non mi impressionerai più perché non avrai più potere su di me ed io riderò.

Riderò quando chiederai pietà, pietà che non ti sarà concessa perché questo è quello che faccio.

Questo è quello che fa la morte, prima la calpesti, poi la temi, come una nube che ti entra dentro e ti aspira tutto: sogni, gloria e sicurezza.

Allora inizia a temermi perché non avrò pietà, caro ed ingenuo essere umano.

  
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