Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Poppy    08/12/2005    4 recensioni
una notte d'estate... loro due soli a guardare le stelle.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ciao gente

Ciao gente! Allora, mia prima ff su Harry Potter… non è che avete la bontà di farmi qualche commentuccio??? Please!!!! Buona lettura!!!

-Ehi Draco, guarda una stella cadente!!!-

Una voce cristallina risuonò nel prato, svegliando le lucciole addormentate e gli uccellini nei loro nidi. Una voce che, nonostante tutto, non poteva creare disturbo alle anime notturne tanto era dolce e felice.

Un immenso cielo stellato si stagliava sopra ai loro occhi, un bellissimo spettacolo che si fondeva al fresco di una notte di agosto e alle cicale che frinivano nascoste nell’oscurità.

Un’atmosfera magica e rilassante.

Due ragazzi erano coricati su un’ampia coperta stesa a terra, con le mani incrociate dietro la testa e gli occhi rivolti verso l’alto.

Draco Malfoy ed Harry Potter erano stesi uno nelle braccia dell’altro ad osservare le meraviglie di una notte d’estate.

-Draco! Un’altra, ne ho vista un’altra!!- ripeté Harry indicando con un dito la volta stellata.

Quanto gli era piaciuta quella idea! Trascorrere una notte da soli, circondati da infiniti steli d’erba e dal rumore del vento tra le fronde degli alberi: una delizia ma anche una stranezza da parte di un ragazzo che non aveva nulla o quasi niente di romantico.

Come un po’ stava dimostrando in quel momento…

Infatti Draco invece di puntare lo sguardo verso il punto indicato dal proprio ragazzo, fissò Harry negli occhi, in un modo che fece accapponare la pelle al ragazzo –che –

sopravvisse.

-Non mi stavi ascoltando, vero?- domandò retorico Harry sapendo già la risposta.

-No, in effetti no.- rispose per l’appunto l’altro, sistemandosi meglio sul petto del proprio ragazzo e accoccolandosi tra le sue braccia. –Ma avevo un’ottima scusante.-

-Spiegami.-

-Stavo pensando.-

-A cosa?-

Draco voltò il viso verso Harry e poi chiuse le palpebre, respirando sul collo dell’amante e baciando la tiepida pelle.

-Quando ero piccolo credevo che le stelle fossero gli occhi di esseri superiori, che da lassù ci osservavano, giudicandoci. Era brutto perché avevo paura di fare qualcosa che poi mi avrebbe condotto sotto il loro giudizio e spesso avevo paura di contemplarle, come se evitando di guardare loro potessero scomparire. Non so, era una cosa abbastanza sciocca, vero?-

Harry sorrise accarezzando lentamente i capelli biondi del ragazzo.

-No, non è vero.- sussurrò in risposta –Da piccoli spesso si ha paura di cose che da grandi ti farebbero ridere. Ma la paura, in un certo senso, è la reazione all’ignoranza. Noi prevalentemente abbiamo paura delle cose che non conosciamo. Pensa che io tremavo al solo vedere le lucciole.- spiegò Harry ridendo- Avevo paura perché al buio sembravano quasi gli occhi di un serpente… poi invece qualcuno mi ha detto che erano solo minuscoli insetti, belli a modo loro.-

Draco rise.

-Si, forse è vero.-

Restarono in silenzio per molto tempo, uno con gli occhi chiusi -assaporava semplicemente la magnifica sensazione di stare affianco alla persona amata- l’altro che continuava ad osservare le stelle.

-Forse hai ragione tu.- disse dopo un po’ Harry –Forse le stelle sono veramente gli occhi di chi ci guarda… ma se non fossero semplici esseri immortali?...-

-Cosa vuoi dire, amore?-

Harry aggrottò la fronte.

-Ho sempre creduto negli angeli custodi, entità eterne e perfette che ci proteggono… deve essere bellissimo vederli, anche solo per una volta poter vedere i loro splendidi visi, i ritratti della loro purezza. In un certo senso mi rassicura pensare che le stelle siano i loro occhi, è la certezza che qualcosa di così limpido e chiaro esista…-

-Ogni volta che ti vedo, Harry, so per certo che la purezza esiste.-

Nei tuoi occhi c’è polvere di stelle…

Harry sorrise: cos’era successo in quella notte da rendere Draco così romantico?

-Ma io non sono un angelo, amore mio. Io sono un mortale, fatto per restare su questa terra per un po’e poi scomparire. Niente di più e niente di meno.-

-Che visione triste della vita per uno che crede negli angeli…- sentenziò il biondino guardandolo quasi malinconico.

-Perché? Cosa c’è di male in quello che ho detto?-

-Mi stupisci, tu che sei sopravvissuto a più prove, tu che sei destinato a sconfiggere Voldemort... proprio tu mi fai questa domanda? Harry… la vita non è un insieme incoerente di giorni! Ogni ora, ogni istante è solo un grande preludio! Dopo verrà solo il meglio, Harry. Dopo verrà la gioia eterna.-

-Mi stai parlando del paradiso, Draco?-

-Vedila come vuoi. Può anche essere la speranza di un futuro, può essere la tranquillità e la pace dopo la fatica.-

Harry riportò gli occhi sul cielo stellato.

-Perché mi stai dicendo questo? Io non capisco...-

Draco si alzò improvvisamente seduto, con un bellissimo sorriso dipinto in volto.

-Per ridonarti la fede… io so quali difficoltà hai affrontato ultimamente, so quanto hai sofferto, amore mio. Non devi disperare mai, Harry, mai. Io sono qui con te e ci sarò sempre.

Harry guardò il viso del suo amante e quello che vi vide lo lasciò stupefatto: nei suoi occhi c’era polvere di stelle.

I suoi occhi, dell’argento più limpido, rispecchiavano come mille stelle fuse in una sola gemma.

-Il mio compito è seguiti, amore, seguirti e proteggerti fino alla fine.-

Harry si svegliò di soprassalto. Il buio subito lo avvolse, non lasciandogli capire dove fosse. Solo la debole luce della luna trapelava dalla sottile tenda del baldacchino.

Harry si alzò dal letto e si diresse verso la finestra soffermando gli occhi sulle stelle. Cosa significava quel sogno?

-Harry…- una sottile voce lo chiamò dal letto e subito Harry vide un’ombra distinguersi dalle tenebre e avvicinarsi.

Due braccia gli cinsero la vita, abbracciandolo teneramente.

- E’ successo qualcosa?-

-No, Draco, niente… ho fatto solo uno strano sogno.-

-Allora ritorniamo a letto? Fa freddo qua fuori.-

Harry si lasciò condurre sul letto e lentamente si accoccolò sul petto dell’amante.

Prima di addormentarsi due piccole stelle color argento si disegnarono nello specchio della sua mente.

Il mio angelo, per sempre…

Non so perché l’ho scritta e neanche se avete capito bene… vabeh, in ogni caso voi un commentino me lo lasciate? E se avete qualche perplessità non avete che da chiedere ^^. 1 bacio

  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Poppy