Il piccolo chimico
Soddisfatto dal risultato raggiunto, il professore iniziò a ridacchiare sommessamente.
In qualsiasi momento sarebbe stato contentissimo di affermare che i Babbani dovessero essere lodati per la loro capacità di raggiungere risultati insperati senza fare uso della magia.
Erano poche settimane che aveva iniziato a studiare la chimica e ne era rimasto affascinato. Adorava analizzare tutto ciò che gli era intorno, e ben presto aveva deciso di tentare di portare avanti anche lui qualche esperimento in ambito scientifico. Alcuni suoi colleghi sarebbero rimasti sconcertati. Molti avrebbero sostenuto che un cervello come il suo fosse sprecato in un laboratorio di tal genere, ma lui non poteva farci niente. Era la sua passione e vi avrebbe dedicato anche giornate intere se solo, allo stesso tempo, non avesse dovuto mantenere il suo posto come insegnante.
Si avvicinò al beccuccio trasparente e osservò il processo che aveva appena attuato, un processo che l’aveva incantato dal primo momento in cui ne era venuto a conoscenza.
Mentre si specchiava nel liquido trasparente ottenuto dopo innumerevoli tentativi, non poté fare a meno di esprimere a voce alta tutta la sua felicità.
«Se c’è una cosa per cui devi ringraziare i Babbani, Horace, è che hanno inventato il modo di distillare la grappa!»
Angolo Autrice
La mia cara compagna di banco mi ha detto la parola "distillazione" e l'ha associata a Lumacorno. Ecco cosa ne è venuto fuori.