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Autore: somochu    23/12/2010    14 recensioni
«Però tu sceglierai sempre lui, non è vero?»
Lei lo guardò negli occhi, facendo scorrere la mano sulla sua guancia.
«Sì, ma alla fine torno sempre da te.»

Ad Aika per Natale ♥
Genere: Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Per Aika <3








                                                                                                    Would you love me?











«Mi compri quelle stelline?» disse una bambina dai capelli rosso fuoco, indicando una bancarella. «Ti preeeego.»
«Ma così sprecherò tutta la mia paghetta!»
«Se lo farai, ti darò un bacino.»
Il bambino arrossì furiosamente, coprendosi poi il volto con le manine.
«D'accordo, te le compro. Non lo faccio per il bacino, eh, sia chiaro!»




«Finalmente le scuole superiori.»
A parlare fu la stessa ragazza, i capelli raccolti in uno chignon e le labbra piegate in un sorriso.
«Tu ed io resteremo amici, vero Bill?»
«Ovvio» rispose il ragazzo, affiancandosi a lei.
«Perché ora hai quello sguardo triste?»




«Sei un cretino!»
«E tu una puttana
Uno schiaffo arrivò direttamente sulla guancia del ragazzo, costringendolo a voltare la testa da un lato.
«Come ti sei permesso?» disse lei, trattenendo a stento le lacrime. «Torna in te. Ti prego, Bill.»
«Lasciami in pace, okay?» rispose, voltandosi. «Tornatene dal tuo ragazzo.»
«Lo farò.»





I capelli rossi erano completamente sparsi sul cuscino, mentre la ragazza piegava leggermente il collo, inarcandosi.
Bill le baciò il collo, posando, poi, la testa nell'incavo della sua spalla.
«Sarah
» gemette.
«Sono qui, Bill» lo abbracciò. «Sono qui.»
«Resta con me stanotte>> disse lui, mentre la stringeva. «Anche solo per questa notte.»





«Sei qui solo per questo?»
Sarah abbassò lo sguardo, lasciando l'invito su un tavolino. «Sì.»
«Bene puoi anche andartene.»
«Sei scortese.»
«E tu sei odiosa» rispose lui, accendendosi una sigaretta. «Se credi che verrò al tuo fottuto matrimonio ti sbagli di grosso.»
«Bene.»




«Che... ci fai qui?»
Lei s’incamminò verso il letto, cominciando a togliersi la maglietta.
«Che cosa stai facendo?» disse lui, sgranando gli occhi. «Sei matta?»
Sarah si tolse le scarpe, per poi far scorrere i pantaloni e toglierseli del tutto.
Rimasta in intimo, salì lentamente sopra di lui.
«Non voglio perderti» abbassò la testa fino a sfiorare le sue labbra. «Non posso permettere che ciò accada.»





«Quando ti deciderai a lasciarmi in pace?>> disse Bill sul ciglio della porta dove lei era di nuovo comparsa. «Definitivamente, intendo.»
«Mai.»
«Però tu sceglierai sempre lui, non è vero?»
Lei lo guardò negli occhi, facendo scorrere la mano sulla sua guancia.
«Sì, ma alla fine torno sempre da te.»




«Io ti odio
Lui abbassò gli occhi, mentre stringeva le mani a pugno.
«Ti odio come non ho mai odiato nessuno, sul serio» disse, attirando lo sguardo di alcuni passanti.
«Alla fine non sei più tornata da me.»
Cadde in ginocchio, mentre lo sguardo si faceva vuoto, spento.
Non gli restava più niente, ormai.
Si alzò repentinamente, senza mostrare quanto fosse in realtà turbato.
Decise di allontanarsi da quel luogo così desolato e triste.
Di allontanarsi dalla tomba dell'unica donna che avesse mai amato.


   
 
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