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Autore: Tempesta2000    23/12/2010    0 recensioni
..Dal testo:..
Non avrei mai immaginato che sarei andata a letto con un ragazzo senza averlo prima conoscuto.
Queste cose le brava ragazze non le fanno e, per la miseria, io sono una bravissima ragazza. Mi chiedo come sia potuta succedere una cosa del genere.
Non che mi sia dispiuciuto, ma i rimorsi alla mattina iniziano a farsi sentire.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dall'errore all'amore...





Non avrei mai immaginato che sarei andata a letto con un ragazzo senza averlo prima conoscuto. Queste cose le brava ragazze non le fanno e, per la miseria, io sono una bravissima ragazza. Mi chiedo come sia potuta succedere una cosa del genere. Non che mi sia dispiuciuto, ma i rimorsi alla mattina iniziano a farsi sentire.
Osservo il ragazzo che, ignaro di tutto, dorme beato, senza forse rendersi conto di tenermi tra le sue bracce. Siamo completamente nudi, io con la testa appoggiata sulla sua spalla e lui con una mano ancorata al mio bocciolo in mezzo alle gambe e l'altra che mi circonda la schiena. Che imbarazzo.
Con ogni probabilità ripenserà a questa notte come a una sana scopata fatta con la biondina di turno e io non sarò da meno. E' stata la prima volta che ho realmente assoporato i piaceri del sesso. Sarà forse stata per la mancata conoscenza tra noi due, che rendeve il tutto dannatamente eccitante, ma questo ragazzo ci sa veramente fare.
Lo sento mugugnare qualcosa nel sonno e chiudo gli occhi appena percepisco un suo movimento. Spero che le guance rosse che sicuramente in questo momento ho non mi tradiscano. Non so se far finta di dormire o se devo affrontare la realtà, nel dubbio rimando a dopo questa presa di coscienza. Avessi almeno una scusa per giusticarmi, fossi stata ubriaca mi sentirei meno in colpa, ma ero nel pieno delle mie capacità mentali e ho voluto con tutta me stessa andare a letto con lui. Non so nemmeno il suo nome, accidenti. Sento un soffio caldo accarezzarmi una guancia, poi due labbra tracciare un bacio delicato fino in prossimità della bocca.
"Perché fai finta di dormire?". Spero di essermelo solo immaginata.
"Ehy.." mi dà un leggero colpetto sulla schiena "...dico a te, finta addormentata". Grandisioso, in questo modo ho fatto una pessima figura.
Okay, e ora? Non che poi abbia tante scelte, ma non sono ancora psicologicamente pronta a fare i conti con la realtà.
Lui si muove e si allontana. Il contatto con il suo corpo mi manca e mi ritrovo a desiderare di poter starmene ancora accocolata contro di lui. Apro un occhio, poi due, e lo vedo sdraiato sul letto con le braccia incrociate dietro la testa. Gli occhi divertiti mi fissano e un ghigno viene appena accennato sulle sue labbra. Sbuffo mettendomi seduta, mentre mi avvolgo il lenziolo attorno al corpo. Un po in ritardo per essere così pudica. Non ho il coraggio di guardarlo. Fisso il soffito come se fosse indispensabile per la mia soppravvivenza. E poi non so che dirgli. Siamo stati a letto insieme ed è stato stupendo, peccato che non conosco nemmeno il tuo nome. Avrei dovuto pensare ieri sera a un ipotetico risveglio postsesso. Peccato che fossi totalmente asueffatta dal tipo nudo che ho a fianco, per rendermi conto delle conseguenze del gesto.
"Sbaglio o dopo che abbiamo finito la prestazione di stanotte mi hai promesso una replica alla mattina?". Morirò di imbarazzo all'istante. Mi giro truce verso di lui e mi avvolgo il corpo con le braccia, come per proteggermi.
"Non ero in me quando abbiamo...". Ci mancava solo il ghigno malizioso per farmi arrossire completamente.
"Scopato.". Conclude lui, allungango poi una mano fino a sfiorarmi la pele nuda del bracio. In seguito al suo tocco mi si forma la pelle d'oca e capisco, da come lui sembra soddisfatto, che sa da farmi un certo effetto. Si mette anche lui a sedere e poi lentamente si avvicina al mio volto. Quando me lo trovo a cinque centimetri di distanza dalle mie labbra chiudo automaticamente gli occhi, preparandomi al bacio che non tarda ad arrivare. Da lento si fa più passionale e lo stringo a me per approfondirlo ancora meglio. Non sento nemmeno che mi sfila il lenzuolo, ne tantomeno la mia schiena aderire al materasso. Mi rendo conto della situazione solo quando una sua mano mi accarezza l'interno coscia, ma sono talmente presa dal bacio e da lui che mi lascio totalmente andare. I baci sul collo mi destabilizzano e quelli sul seno mi tolgono lettarlmente il fiato.
"Aspetta... dimmi come ti... chiami". Fatico a chidere, ma mi sembra quasi doveroso saperlo almeno questa volta.
Mi fissa negli occhi, interrompendo l'esplorazione della mia bocca, e si passa la lingua sulle labbra fissando le mie. Deglutisco, faticando a non gridargli -prendimi sono qui-.
"Andrew". Mi sussurra all'orecchio, per poi riprendere la sua piacevole tortura. Il suo nome ha un che di eccitante. Andrew, Andrew, Andrew.
"Andrew...". Sussurro tra le labbra per assaporarne meglio la consistenza.
Lui si ferma, mi dà un casto bacio e un secondo dopo è in me. Non do peso agli urletti vergognosi che non riesco a reprimere e mi godo al meglio il momento. Tocco il picco del piacere poco prima di lui, che si lascia andare su di me con la testa sul mio petto. Istintivamente inizio a toccargli i capelli e lo vedo chiudere gli occhi. E' così bello e caldo. Vorrei stare per sempre in questo letto, seppur di un discutibile motel, a fare sesso con Andrew, senza indossare mai più vestiti e tra continui baci e carezze. Però la realtà mi dà uno schiaffo in pieno volto appena lui si alza sui gomiti e mi fissa. Sembra quasi che trovi divertente mettermi in imbarazzo e quel che è peggio è che ci sta riuscendo benissimo.
"Come ti chiami?". Ha una voce sexy. Non mi stupirei se solo con l'uso di questa riuscisse a far cadere ai suoi piedi un sacco di ragazze. Nel caso dovrebbe brevettarla.
"Mi chiamo Amber". E ti pregherei di smetterla di fissarmi le labbra, sai non è carino portare in tentazione una donna, vorrei aggiungere.
"Bene, Amber, per me è venuto il momento di andare". Si alza, mostrandomi la diretta del suo bel fondoschiena, e raccoglie tutti i suoi vestiti, sparpagliati qua e là per la stanza. Solo quando ha quasi finito di vestirsi decido di alzarmi anche io. Mi avvolgo il lenzuolo intorno al corpo, strappandolo con uno strattone dal letto e dopo aver raccimolato i miei indumenti mi chiudo in bagno. Inizio lentamente a vestirmi, non che abbia poi molto da mettere, e appena ho finito sento bussare alla porta.
"Hey, io vado. Alla prossima". Mi affaccio velocemente alla porta del bagno, giusto in tempo per vedere quella della stanza chiudersi. Mi dirigo al lavandino e apro al massimo l'acqua fredda. Mentre mi sciacquo il viso inizio a piangere, senza riuscire a fermarmi. Chiudo il rubinetto e mi guardo allo specchio. Vedo semplicemente una me stessa, che ancora continua a piangere e che forse un giorno ripenserà a questa nottata come un piacevole incontro, ma non ora. Chiamo immeditamente Olivia, la mia migliore amica, e inizio a sfogarmi con lei.
"...Olly, lo so che non è la fine del mondo, ma è stato un errore...". Vengo interrota dal fiume di parole della mia amica, che in tutti i modi cerca di tirarmi su di morale.
"Tesoro, smettila di farti paranoie inutile e guarda solo il lato positivo della cosa, anzi i lati positivi. Sei andata a letto con un gran pezzo di ragazzo che non conosci e con cui non dovrai farci mai più i conti e hai passato una focosa serata, che vuoi di più? Ultimamente poi eri talmente acida, con ogni probabilità un po di moto ti avrà anche rilassato. Io lo dico sempre che l'astinenza è un brutto male. Poi, come hai già detto tu, non è la fine del mondo". Mi scappa un risolino verso la fine del discorso e mi asciugo le lacrime
Assaporo l'ottimismo contagioso di Olivia che continua a parlare e, ripeto mentalmente, non è la fine del mondo.
  
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