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Autore: Poyel    02/01/2004    6 recensioni
Una serie di song-fic che parlano di Ginevra e dei suoi stati d'animo, secondo la mia personale versione. (Ho dovuto modificare il nome di Ginny, perchè ho appena scoperto sul sito ufficiale di JK ke *Ginny* è il diminutivo di Ginevra, non di Virginia. Peccato. Virginia mi piaceva molto, molto di più!)
Genere: Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ringrazio prima di tutto LoRe, che nonostante odi Harry Potter mi ha fatto da beta-reader, GRAZIE!!!
I nomi, i personaggi e gli elementi identificativi di Harry Potter sono proprietà della Warner Bros e di J.K.Rowling.
"Hello" è una canzone degli Evanescence, dall'album "Fallen".

Hello

Playground schoolbell rings, again/In lontananza la campanella della scuola suona ancora
Rainclouds come to play, again/nuvole di pioggia vengono per giocare ancora

La campana incantata che segna l’inizio dell’intervallo risuona per tutta Hogwarts e tutti gli studenti si affrettano a uscire dalle aule a sfruttare il tempo concesso loro per riposarsi e divertirsi.

Le nuvole si addensano in cielo, velando il sole, mentre una brezza gelida soffia, muovendo le acque del lago.

Non sono molti gli studenti che decidono di recarsi nel giardino, quasi tutti preferiscono rimanere al caldo nel castello.

Tra i pochi c’è una figura minuta, avvolta in un mantello troppo grande per lei, con una sciarpa gialla e rossa avvolta al collo che contrasta con il colore rosso fuoco dei suoi capelli.

Con l’aria di chi non è con i piedi per terra la ragazza si inoltra nel giardino, con un foglio di pergamena sottobraccio e sembra evitare di proposito i gruppi di allegri e spensierati.

Arrivata vicino ad un grande albero Ginevra Weasley si siede ai suoi piedi, srotola il rotolo di pergamena, tira fori una penna d’oca e inizia a scrivere.

Has no one told you she's not breathing ?/ nessuno ti ha detto che non respira?
Hello, I'm your mind, giving you someone to talk to...Hello/ Ciao sono la tua mente, ti do qualcuno con cui parlare…ciao

La piccola Weasley scrive febbrilmente per alcuni minuti, mentre gli occhi le si accendono di entusiasmo e si perdono tra le righe di ciò che scrive.

Ad un tratto si ferma, la penna d’oca sollevata a mezz’aria, la fronte corrucciata e pensa…

Pensa alla storia, che da giorni sta scrivendo, seduta sotto quello stesso albero, fantasticando e sognando.

La consapevolezza di essere sola la coglie e la schiaccia come un masso.
La sua unica compagna è la sua mente, ogni giorno sognando di essere da qualche altra parte, nei suoi sogni.

Essere considerata, apprezzata per quello che è veramente,non perché è una Weasley…avere amici veri…essere qualcuno.

La consapevolezza che però è tutto un sogno, che anche le storie che scrive sono solo fogli di carta, che non sono reali, la getta nella disperazione, mentre lacrime di solitudine le bagnano silenziosamente le guance.

Lei vive nei suoi sogni, non ha appigli nel mondo reale.

Se solo esistesse un incantesimo per portarla nei suoi racconti, per farle vivere quello che scrive, per non essere più sola.

If I smile and don't believe/Se Sorrido e non ci credo
Soon I know I'll wake from this dream/presto so che mi sveglierò da questo sogno

Ginevra sorride amaramente, sa che i suoi sogni non si realizzeranno mai, che sono senza speranza.

Sarebbe un utopia sperare il contrario, Ginevra lo sa bene, e lei rimarrà una sognatrice infantile e solitaria.

Per quanto ancora???
Per quanto potrà sognare prima di andare a scontrarsi con la dura realtà?

I suoi sogni sono il suo mondo, e ha paura di dover affrontare la vita reale.

Don't try to fix me, I'm not broken/non provate a ripararmi, non sono rotta
Hello, I'm the lie living for you so you can hide...*Don't cry...*/
Ciao sono la bugia che vive per te così che tu possa nasconderti…*non piangere*…


Perché lei, Ginevra, lì ad Hogwarts è sola. Per tutti non è altro che la sorella di Ronald Weasley, l’innamorata persa di Harry Potter, la fragile bambina da proteggere, da consolare, senza però ascoltarla e capire cosa veramente lei vuole, senza sapere chi Ginny è realmente.

Tutti fanno a gara per sommergerla di consigli, di parole dolci, di protezione, ma non lo fanno per lei, lo fanno perché così sembrano misericordiosi, buoni e gentili, perché così si sentono la coscienza a posto.

Ma lei non ne ha bisogno, lei vuole solo essere ascoltata, apprezzata, capita e nessuno sembra accorgersene.

Così si rifugia nei sogni, nelle sue bugie personali che le permettono di fuggire, di nascondersi da questo mondo che non la considera.
Una porta di sicurezza in cui Ginevra fugge quando non sopporta più la realtà, quando Ron diviene troppo protettivo, quando Harry le sorride solo perché è la sorella di Ron, quando Malfoy decide che si divertirà umiliandola.

Le lacrime scendono copiose, ma non c’è nessuno che le fermi, o che si chieda il perché della loro esistenza.

Suddenly I know I'm not sleeping/Improvvisamente so che non sto dormendo
Hello, I'm still here, all that's left of yesterday.../
Ciao sono ancora qui tutto ciò che rimane di ieri

Ginevra è stufa di piangere, di essere quella che è, ma non riesce a frenare le lacrime.

La campanella risuona nel giardino, segno che la ricreazione è finita.

Ginevra si alza lentamente, toglie dalla gonna e dal mantello la polvere e alcune foglie morte che sono rimaste sui suoi vestiti, si avvia verso il portone del castello.

Per una volta cercherà di vivere nella realtà, cercherà di essere chi vorrebbe essere, cercherà di far capire a tutti chi è Ginevra Weasley.

La pioggia inizia a scendere leggera a fresca, mentre un soffio di vento fa sollevare il foglio di pergamena della ragazza, rimasto ai piedi dell’albero.

Il vento porta via i sogni di Ginny e li deposita sulla superficie del lago.
Arriva un momento in cui la fantasia non può più reggere il confronto con la realtà, e bisogna iniziare a vivere nel mondo reale.

Virgina l’ha appena scoperto.

  
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