I nomi, i personaggi e gli elementi identificativi di Harry Potter sono proprietà della Warner Bros e di J.K.Rowling.
"Hello" è una canzone degli Evanescence, dall'album "Fallen".
Hello
Playground schoolbell rings, again/In lontananza la
campanella della scuola suona ancora
Rainclouds come to play, again/nuvole di pioggia vengono per giocare ancora
La campana incantata che segna l’inizio
dell’intervallo risuona per tutta Hogwarts e tutti gli studenti si affrettano a
uscire dalle aule a sfruttare il tempo concesso loro per riposarsi e
divertirsi.
Le nuvole si addensano in cielo, velando il
sole, mentre una brezza gelida soffia, muovendo le acque del lago.
Non sono molti gli studenti che decidono di
recarsi nel giardino, quasi tutti preferiscono rimanere al caldo nel castello.
Tra i pochi
Con l’aria di chi non è con i piedi per terra
la ragazza si inoltra nel giardino, con un foglio di pergamena sottobraccio e
sembra evitare di proposito i gruppi di allegri e spensierati.
Arrivata vicino ad un grande albero Ginevra
Weasley si siede ai suoi piedi, srotola il rotolo di pergamena, tira fori una
penna d’oca e inizia a scrivere.
Has no one told you
she's not breathing ?/ nessuno ti ha detto che non respira?
Hello, I'm your mind, giving you someone to talk to...Hello/ Ciao sono la tua
mente, ti do qualcuno con cui parlare…ciao
La piccola Weasley
scrive febbrilmente per alcuni minuti, mentre gli occhi le si
accendono di entusiasmo e si perdono tra le righe di ciò che scrive.
Ad un tratto si
ferma, la penna d’oca sollevata a mezz’aria, la fronte corrucciata e pensa…
Pensa alla
La consapevolezza
di essere sola la coglie e la schiaccia come un masso.
La sua unica compagna è la sua mente, ogni giorno sognando di essere da qualche
altra parte, nei suoi sogni.
Essere considerata,
apprezzata per quello che è veramente,non perché è una Weasley…avere amici
veri…essere qualcuno.
La consapevolezza
che però è tutto un sogno, che anche le storie che scrive sono solo fogli di
carta, che non sono reali, la getta nella disperazione, mentre lacrime di
solitudine le bagnano silenziosamente le guance.
Lei vive nei suoi
sogni, non ha appigli nel mondo reale.
Se solo esistesse un
incantesimo per portarla nei suoi racconti, per farle vivere quello che scrive,
per non essere più sola.
If I smile and
don't believe/Se Sorrido e non ci credo
Soon I know I'll wake from this dream/presto so che mi sveglierò da questo
sogno
Ginevra sorride amaramente, sa che i suoi sogni non si
realizzeranno mai, che sono senza speranza.
Sarebbe un utopia sperare il contrario, Ginevra lo sa
bene, e lei rimarrà una sognatrice infantile e solitaria.
Per quanto ancora???
Per quanto potrà sognare prima di andare a scontrarsi con la dura realtà?
I suoi sogni sono il suo mondo, e ha paura di dover
affrontare la vita reale.
Don't try to fix me, I'm not broken/non provate a ripararmi, non sono
rotta
Hello, I'm the lie living for you so
you can hide...*Don't cry...*/ Ciao sono la bugia che vive per te così che tu possa
nasconderti…*non piangere*…
Perché lei, Ginevra, lì ad Hogwarts è sola. Per tutti
non è altro che la sorella di Ronald Weasley, l’innamorata persa di Harry
Potter, la fragile bambina da proteggere, da consolare, senza però ascoltarla e
capire cosa veramente lei vuole, senza sapere chi Ginny è realmente.
Tutti fanno a gara
per sommergerla di consigli, di parole dolci, di protezione, ma non lo fanno
per lei, lo fanno perché così sembrano misericordiosi, buoni e gentili, perché
così si sentono la coscienza a posto.
Ma lei non ne ha
bisogno, lei vuole solo essere ascoltata, apprezzata, capita e nessuno sembra
accorgersene.
Così si rifugia nei
sogni, nelle sue bugie personali che le permettono di fuggire, di nascondersi
da questo mondo che non la considera.
Una porta di sicurezza in cui Ginevra fugge quando non sopporta più la realtà,
quando Ron diviene troppo protettivo, quando Harry le sorride solo perché è la
sorella di Ron, quando Malfoy decide che si divertirà umiliandola.
Le lacrime scendono copiose, ma non c’è nessuno che le
fermi, o che si chieda il perché della loro esistenza.
Suddenly I know I'm not sleeping/Improvvisamente so che non sto dormendo
Hello, I'm still here, all that's left of yesterday.../ Ciao sono ancora qui tutto ciò che
rimane di ieri
Ginevra è stufa di piangere, di essere quella che è, ma
non riesce a frenare le lacrime.
La campanella
risuona nel giardino, segno che la ricreazione è finita.
Ginevra si alza
lentamente, toglie dalla gonna e dal mantello la polvere e alcune foglie morte
che sono rimaste sui suoi vestiti, si avvia verso il portone del castello.
Per una volta
cercherà di vivere nella realtà, cercherà di essere chi vorrebbe essere,
cercherà di far capire a tutti chi è Ginevra Weasley.
La pioggia inizia a
scendere leggera a fresca, mentre un soffio di vento fa sollevare il foglio di
pergamena della ragazza, rimasto ai piedi dell’albero.
Il vento porta via
i sogni di Ginny e li deposita sulla superficie del lago.
Arriva un momento in cui la fantasia non può più reggere il confronto con la
realtà, e bisogna iniziare a vivere nel mondo reale.
Virgina l’ha appena
scoperto.