Eccomi qui! Dopo parecchio ( direi troppo
) tempo! Ho
ritrovato l’ispirazione ed il
tempo…Scusate...chissà se ci siete ancora!
CAPITOLO 19
S: Mia madre mi ha chiesto di partire per Londra…
R: Cosa?
S: Eh già…
R: e cosa le hai risposto? Dimmi che non partirai…
S: Sto ancora valutando la proposta…
R: oh strawberry non dirmi così ti prego..
S: se sei venuto qui a piagnucolare allora vai via!
R: non sono venuto a vedere come stavi…
S: la mia salute è perfetta!
R: Sai che non intendo quell’aspetto strawberry…
S: mamma mia non si può nemmeno più
scherzare?
R: riguardo a qualche giorno fa?
S: Ryan ti prego smettila con tutte queste richieste…
R: scusami…
S: hai sentito Mark?
R: veramente lo volevo andare a trovare dopo…
S: bene allora vai pure! Io qui finisco! Ciao ciao!
R: ma Strawerry io…
E gli chiuse la porta in faccia. Ryan la fissò per attimi
interi, che sembrassero non finire più… nulla
andava come doveva… decise che era meglio trovare conforto
in un amico, piuttosto che in una porta..
Intanto dall’altra parte…Strawberry era appoggiata
alla porta…sguardo perso nel vuoto, occhi
inespressivi… non sapeva proprio che fare…aveva
una settimana per decidere, poi l’aereo sarebbe
partito…Pensava che forse cambiare aria le avrebbe fatto
bene, e poi c’era un pezzettino di mondo da
scoprire…un motivo per riallacciare i rapporti con sua
madre, e poi per una ragazza di 17 anni era strano vivere da
sola… E poi c’era Ryan…Ci avrebbe
pensato meglio…
La mattina seguente si alzò molto
tranquillamente… aveva voglia di camminare invece di
prendere l’autobus, perciò si era alzata in
anticipo…
Mentre camminava per andare a scuola, iniziò a piovere..
S: accidenti! È maggio e piove! Ma più sfigati
non si può essere…non ho l’ombrello!
Detto fatto: in quel poco tempo in cui aveva iniziato a piovere si era
creata una pozzanghera tanto grande quanto una balena…una
macchina le passò accanto e la bagnò
ulteriormente! Questa tornò immediatamente
indietreggiò… dal finestrino abbassato si poteva
vedere un ragazzo…
?: Oh accidenti scusami, veramente non l’ho fatto
apposta…
S: ma io dico! Guarda meglio la prossima volta!
?: mi dispiace veramente…come posso farmi perdonare?
S: se hai un’asciugatrice in macchina!
?: quella no ma se sali ci penso io!
S: non credo sia una buona idea…io nemmeno ti conosco!
?: se questo è il problema! Piacere sono Tom!
S: e io Strawberry! Ma questo non cambia le cose!
T: Bene allora vuol dire che ti accompagnerò a
piedi…vieni mia madre ha una lavanderia!
S: bè allora…andiamo! Dove si trova?
T: vieni sono solo 5 minuti!
Strawberry sorrise e si incamminarono…giunti davanti la
lavanderia entrarono.
T: mamma sono io! Devi farmi un favore!
MT: oh ciao caro! Ma non dovresti entrare a scuola tre 15 minuti?
T: già…ma ho combinato un
macello…guarda come ho ridotto questa ragazza!
MT: oh povera cara! Ma come ti ha conciato? Vieni sul retro ho un bagno
così puoi sistemarti mentre Tom ti lava e asciuga i tuoi
vestiti! Io devo scappare, tra poco arriva Ronda! Se per quanto hai
finito non c’è ancora allora chiudi il negozio ok?
Ciao!
T: ok mamma! A dopo!
S: non vorrei creare tutto questo disturbo…posso tornare a
casa|
T: ma figurati! È stata colpa mia! Dai dammi i vestiti che
ci penso io!
S: ti ringrazio!
Si svestì e si coprì con un immenso asciugamano
datogli da Tom, il tempo di lavare e asciugare che una bella
mezz’oretta passò.
S: accidenti dovevo entrare un
quarto d’ora fa!
T: anche io…mi dispiace!
S: e vabbè entrerò in seconda!
T: bene ma permettimi di accompagnarti! Dove vai a scuola!
S: all’istituto misto Takeguchi!
T:… no non ci credo…anche io!
S: no dai non prendermi in giro!
T: giuro che dico la verità! Come ho fatto a non vederti mai?
S: e perché io allora? Ahah!
T: i casi della vita! Ecco i vestiti sono pronti! Se ci sbrighiamo ce
la facciamo per la seconda ora! Tieni i vestiti!
S: grazie…mi vesto e andiamo!
Ma sorse un problemini…i vestiti di Strawberry si erano
ritirati!
S: Tom…
T: Si Strawberry?
Strawberry sbucò dal retro…la sua camicetta si
era rimpicciolita così tanto che sembrava fosse di due
taglie più piccola! Era riuscita ad abbottonare solo 6
bottoni partendo dal basso..e aveva una scollatura… per non
parlare della gonna…si era accorciata…dalle
ginocchia era arrivata a 4 cm sotto il fondoschiena!
Tom era senza parole da quella visione… certo i vestiti si
erano ritirati, ma erano proprio fatti per lei!
T: oh dio Strawberry scusa non sono come sia potuto accadere! Oggi
è sono proprio un disastro!
S: bè io lo sono sempre se ti
consola…però come vado a scuola così?
T: se posso permettermi…ti donano veramente questi
vestiti…sembra che li abbiamo cuciti su misura per te!
S: io direi che li hanno cuciti direttamente addosso a me! Quindi non
mi stanno male?
T: no no! Altro che!
S: bè allora se dici che vado bene! Scappiamo che
è tardi!
Salirono sulla macchina di Tom e si diressero in direzione della scuola!
S: bè Tom siamo arrivati! tutto! Ci vediamo più
tardi!
T: E scusa ancora per i vestiti! A dopo!
Strawberry corse verso la sua classe…la campanella della
seconda ora era appena suonata!
A ricreazione tutti non riuscirono a non notare Strawberry…
Mi: ehi strawberry ben tornata! Ma hai cambiato look? Londra ti fa
questo effetto?
S: zitta Mina! È una storia lunga! Ci vediamo dopo!
Mi: ehi ma dove vai?
S: fatti gli affari tuoi!
Strawberry corse per tutti i piani della scuola alla ricerca di Tom.
Non gli aveva chiesto la classe e doveva ringraziarlo! Mentre cercava
gli passarono davanti Mark e Ryan.
M & R: ehi Strawberry! Ma che fine avevi fatto questa mattina?
R: ehi…ma come sei vestita?
Ryan non potè veramente fare a meno di rimanere colpito
dalla visione che aveva davanti…era più bella del
solito!
S: ho avuto un po’ di contrattempi in
realtà…comunque scusa sto cercando una
persona…
Non fece in tempo a voltarsi che qualcuno la prese per i
fianchi…
S: Tom! Finalmente ti ho trovato!
T: e io ho trovato te!
S: non ti ho ringraziato per questa mattina!
T: e di che!
Suonò la campanella…fine
dell’intervallo…
S: bè a dopo! Ciao a tutti!
Strawberry scappò via…
Negli occhi di Ryan si poteva leggere tutta l’ira che
potevano contenere…non lo aveva degnato di
un’attenzione, poi Tom (suo compagno di classe) che le aveva
cinto i fianchi, le risate e i sorrisi, i ringraziamenti per la
mattinata, cosa stava succedendo? E da quando in qua Strawberry
conosceva Tom?
Mark lesse negli occhi dell’amico tutta la rabbia che
aveva…