-°..Dopotutto,anche l'erbaccia serve a qualcosa°-

Tantissimo tempo fa,in un immenso prato..

Romano era  seduto e guardava lontano. 

In solitudine.

Come sempre,del resto.

Era incavolato:quel bastardo - Spagna -,quel giorno, aveva deciso di fare un pic-nic,tutti assieme.

Quel posto,a lui non piaceva proprio:troppo sole,troppi insetti,troppo verde,troppo tutto!!

Che diavolo aveva in mente,quel maledetto,portandolo in un posto del genere?!

"Veeeeeeeeh,Romanoooo!!"

Sentitosi chiamare,si voltò con la faccia ancora pienamente imbronciata.

A poco distante da lui,c'era Veneziano che,vedendo che l'attenzione del fratello era stata catturata,gli regalò un grande sorriso.

Lovino perse un battito e diventò leggermente rosso.

Notato che il fratellino si stava avvicinando,si girò di nuovo -di scatto- con fare imbronciato,a guardare non si sa bene cosa.

"Veeeh,che stai faccendo qui,tutto solo? Il fratellone Spagna ,ti cercava..." mormorò il piccolo,fissandolo di schiena.

"Tsk,che vuoi che me ne importi,di quel bastardo?" esclamò,il Sud'Italia,incrocciando le braccia "Tu,piuttosto,non devi stare vicino al tuo padrone?"

Ringhiò leggermente

"Uh? Il signor Austria,intendi?? Si,ma gli ho chiesto il permesso di andarti a cercare..Dopotutto,siamo venuti tutti e quattro..Per una volta che possiamo  stare un poco insieme,fratellone,volevo stare un po' con te.." mormorò con fare sempre più triste,abbassando lo sguardo.

Romano lo guardò di sottecchi,sentitosi un poco in colpa.

In quel momento,notò che aveva dei fiori,fra le braccia.

"....Perchè ti porti appresso dell'erbaccia?" borbottò,senza guardarlo negli occhi.

Come risvegliato da uno stato di trance,Feliciano si guardò le mani.

"Oh,questi?" mormorò,ritrovando la sua solita allegria "Non sono erbacce,sono delle margherite! Sai,Ungheria mi ha insegnato a fare delle ghirlande.." 

Si mise a ridere poi,all'improvviso,gli si parò davanti faccendo sussultare e arrossire Lovino.

"Ti va di provarne una?!" cinguettò,squillante.

Il più grande lo guardò con occhi sbarrati,infine,si mise a guardare altrove con sguardo imbronciato e mormorò un 'Se proprio ci tieni'.

Feliciano sbattè gli occhi e battè le mani tutto contento poi,in meno di un minuto,finì di fare una ghirlanda che mise subito nella testa del fratello.

"Ooooh! Ti sta benissimo,fratellone!!" esclamò,battendo le manine soddisfatto.

Lovino prese la ghirlanda da sopra la sua testa e se la rigirò fra le mani,un poco perplesso.

"...Bah,non è cosa per me" proclamò alla fine,sbuffando.

In quel momento,il più grande notò che Feliciano si stava rintristendo di nuovo quindi,dopo un attimo di esitazione,gli mise la ghirlanda in testa.

"..Questo genere di cose,stanno meglio a te.." mormorò,arrossendo di nuovo e evitando di nuovo il suo sguardo.

Veneziano si illuminò e gli prese le mani.

"Davvero?" esclamò eccitato. Così,mollando la presa dal fratello,fece una giravolta su se stesso,faccendo alzare leggermente il vestito. "Sembro una principessa?"

Romano,che durante il tutto era rimasto impallato a fissarlo,si scosse,arrossendo un poco. Lasciando perdere il riferimento del fratello a 'principessa',lo guardò con il suo solito broncio.

"..Più che principessa,a me,sembri più una lavandaia.." esclamò,ghignando in modo cattivo,indicando i suoi vestiti.

Notando che il fratello non rispondeva,lo fissò,credendo di averlo di nuovo urtato ma,invece,lo vide sorridere e,di punto in bianco,si mise a cantare una specie di filastroca,con la sua bellissima voce.

"La bella lavanderina,che lava i fazzoletti,per i poveretti della città.."

Dicendo questo fece finta,con il suo vestito,di pulire dei vestiti immaginari.

"Fai un salto..Fanne un altro.."

Fece un salto a destra e poi a sinistra,fissando sorridente il fratellone che,ancora,non capiva dove volesse andare a parare.

"Fai la giravolta..Falla un'altra volta.."

Fece una giravolta intorno a lui da un verso e poi da un altro. Lovino troppo incantato per ribattere,anche se non ci stava capendo niente.

"Guarda in su..! Guarda in giù..!"

Alzò lo sguardò in alto di scatto,quasi fino a prendere l'equilibrio,e poi si inginocchiò,guardando in basso. Per l'ultimo pezzo della filastrocca,fissò per la prima volta quel giorno,il suo fratellone negli occhi.

"Dai un bacio a chi vuoi tu!"

Fu un attimo.

Un battito di ciglia.

Feliciano si avvicinò al suo viso,e gli diede un candido bacio sulle labbra.

Appena si staccò,incominciò a ridere divertito dallo sguardo shockato del più grande.

"Veeeeh,Romano,me l'ho hai detto tu,che sembravo una lavandaia!"

Prima che il più grande potesse dire o fare qualcosa,all'orizzonte si scorsero due figure adulte.

"Eeeehi,Romano!" esclamò,sorridente,Antonio "Ecco dov'eri finito! Ti abbiamo cercato dappertutto,lo sai?"

Spagna si avvicinò,scompigliando i capelli di entrambi,seguito a ruota da Roderich che guardava Felì con il suo solito sguardo freddo

"..Veneziano,è tardi. Dobbiamo andare" proclamò alla fine

"Davvero? Oh,che peccato.." mormorò rintristendosi un poco poi,riprendendosi in un batter d'occhio,guardò Antonio con gli occhi luminosi "Veeeeeh,fratellone Spagna! Lo facciamo un altro pic-nic tutti insieme,eh? Eh? EH??"

Lo spagnolo lo guardò e poi si mise a ridere scompigliandoli i capelli.

"Se me lo chiedi tu,è ovvio che ti dico di si!"

Feliciano sembrò rincuorato e guardò soddisfatto il fratello.

"..Allora,a presto!"

Abbracciò un Lovino leggermente contrariato dalla cosa,prese per mano Roderich e infine si allontanarono,fino a sparire in quella verde natura.

"..Beh! E' ora anche per noi di tornare a casa!" esclamò sorridente Spagna,porgendogli la mano " Su,Lovi,dammi la mano!"

Sorprendendo Antonio,Romano gli diede la mano e zitto zitto si incamminò insieme a lui senza aprir bocca.

Allo spagnolo gli parse strano:di solito,dopo che lo prendeva per mano,incominciava a sbraitare di quanto lui fosse bastardo,e di quanto avrebbe preferito che al suo posto,ci fosso una bella donna formosa.

E questo,se RIUSCIVA a farsi dare la mano.

"Lovinito,todos bien?" disse,fissandolo.

A ben vedere,non si stava comportando normalmente:in quel momento,stava guardando il nulla con occhi sognanti,il volto arrossato,le mani nelle labbra.

Si,era DECISAMENTE strano.

"Oh,Romano!" esclamò lo spagnolo talmente forte da far sussultare il piccolo "Allora,in fondo ti sei divertito con Feliciano!!"

Romano,se possibile,diventò di un colore simile al bordeux e lo guardò con rabbia.

"MA FARTI UN PO' DI CAZZI TUOI,NO??" urlò,mollandogli la mano e correndo via.

E mentre lui correva,seguito a ruota da uno -stupido- spagnolo,notò un campo di fiori.

Di margherite.

La guardò per un millesimo di secondo,nascondendo un piccolo sorriso e un pensiero che non rivelerà mai a nessuno.

-....Dopotutto,anche l'erbaccia serve a qualcosa. -

Fine