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Autore: Dragon gio    25/12/2010    1 recensioni
E come di consueto ecco la tradizionale fiction del 25-12! Collegata a "For You" ma si può leggere tranquillamente senza conoscere l'altra! Mancano pochi giorni a Natale e Naruto e il Team Kakashi devono adempiere ad un importante missione: preparare un imponente albero per la speciale festa di Natale di Konoha! E intanto Sai è protagonista di un isolita vicenda...
Una storia come tante per la notte più magica dell'anno dove le famiglie, gli amici, gli innamorati si riuniscono per stare assieme prima ancora che per scartare doni. Buona lettura e Buon Natale a tutti voi!
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kakashi Hatake, Naruto Uzumaki, Sai, Sakura Haruno, Yamato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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So far Away
Far away


Quella mattina Sai si alzò molto presto, non voleva certo fare tardi all’appuntamento con Naruto e Sakura. Raggiunse celermente il luogo dell’incontro dove i suoi amici già lo attendevano.
-    Sai, siamo qui! – esclamò Sakura sollevando un braccio per farsi notare in mezzo alla confusione della gente.
-    Ciao ragazzi, scusate il ritardo! –
-    Ehi tu, non è che stai diventando come Kakashi-sensei vero? – Naruto imbronciato come sempre squadrò torvo il compagno appena giunto e lui replicò con un sorriso imbarazzato – Mi dispiace, ma ho dormito troppo! –
-    Ma sentilo! Almeno potresti usare un tono un po’ più colpevole! –
-    Adesso basta ragazzi! Diamoci da fare o non finiremo mai in tempo! L’albero di Natale deve essere pronto entro oggi! –
Natale, al suono di quella parola il cuore di Sai si acquietò tutto un tratto. Quella strana ma piacevole festa era ormai diventata un rito speciale per lui. Anche se quello era solo il secondo anno che lo festeggiavano assieme, a Sai pareva non avessero fatto altro per tutta la vita.
Inoltre questo anno c’era una divertente novità, Tsunade-sama aveva affidato al team Kakashi una missione di tutto riguardo: dovevano montare un imponente albero di Natale nel centro commerciale di Konoha appena inaugurato. Il giorno 25 ci sarebbe stata una grande festa ove tutti quanti i bambini erano stati invitati. Avrebbero addobbato quella sala con ogni genere di festone, luci e avrebbero attivato un servizio ristoro con cibarie, inoltre sarebbe stato presente un Babbo Natale che distribuiva dolcetti e piccoli doni ai bimbi.

Sebbene i ragazzi in un primo momento fossero stati riluttanti se accettare o meno alla fine si decisero a svolgere questa “missione”, anche se per loro era più che altro un contribuito al loro villaggio. Avrebbero fatto felici tanti bambini, specialmente quelli dell’orfanotrofio. E poi al grande evento sarebbero intervenuti anche i loro amici, motivo in più per essere presenti! Passare il Natale tutti assieme era un pensiero molto allettante per i componenti del team Kakashi, specialmente per Sai.


* * *

-    Ragazzi, abbiamo già finito le palline dorate? – Sakura era in bilico su una scala di acciaio e tentando di non perdere l’equilibrio finiva di sistemare le ultime decorazioni sull’albero.
-    No, credo ce ne siano ancora nelle scatole laggiù! – rispose Naruto indicando con lo sguardo alcuni scatoloni ammassati in fondo alla stanza.
-    Guardo io… - Sai si avvicinò e cominciò a frugare qua e là – Non le trovo… -
-    Controlla meglio, devono esserci! –
-   Se le abbiamo finite potremmo usare quelle di Naruto! Anche se sono piccole le sue palline andranno benissimo! – come era facilmente intuibile dopo quella battuta Naruto perse subito le staffe.
-    C… come osi tu! Sei proprio fissato con le mie palle! –
-    Ragazzi vi prego… – Sakura era diventata paonazza, ogni volta che li sentiva discutere su certi argomenti non poteva che sentirsi estremamente a disagio in qualità di unico membro femminile del team.
-   Su ragazzi non litigate! Se non ci sbrighiamo non finiremo mai di addobbare l’albero! – a parlare era stato Kakashi che se ne stava comodamente seduto in disparte a leggere il suo inseparabile Icha Icha Paradise. Immediatamente le reazioni dei tre ragazzi non tardarono a giungere – Parla proprio lei sensei che se ne è stato lì a far niente per tutto il tempo! –
-    Hanno ragione senpai! Perché non da una mano invece che starsene lì a leggere? – brontolò Yamato che fece la sua comparsa trasportando l’ennesimo scatolone.
-    Suvvia Tenzo, non te la prendere! E poi nessuno ti ha chiesto di venire! – replicò giulivo il senpai sogghignando da sotto la sua imperscrutabile maschera.
-    Veramente sei stato proprio tu a trascinarmi qui! Sono io quello che non c’entra niente in questo posto, dovresti essere tu il capo squadra o sbaglio?! –
-    Ma come? Io credevo che volessi davvero far parte di questo team! In una squadra bisogna condividere tutto, gioie, dolori e fatiche! –
-    Non mi sembra che lei stia faticando molto senpai… - bisbigliò a denti stretti il povero Yamato trattenendo a stento la rabbia.
-    Adesso basta voialtri! Aha, di questo passo non ce la faremo entro stasera! – la giovane Haruno si impose fra i presenti per tentare di calmare le acque – Che ne dite se facciamo una pausa? Ci beviamo qualcosa di caldo e ci rilassiamo un po’! –
-    Ottima idea Sakura-chan! – trillò solare Naruto e subito si rivolse astioso a Sai – Ci andrà Sai a prenderci qualcosa da bere! –
-    Perché io? –
-    Perché devi farti perdonare per la pessima battuta di poco fa! –
-    Va bene, come vuoi… – replicò l’artista sorridendo – Che cosa volete? –
-    Per me un tè caldo, grazie! –
-    Io una cioccolata con tanto zucchero! –
-    Io sono a posto così, grazie! E tu Tenzo invece? Prendi un caffè? –
-    Aha, sì certo! E smettila di chiamarmi Tenzo! –
-   Ok, torno fra poco! – Sai si allontanò precipitandosi al bar che avevano all’interno del centro commerciale. Disposte tutte le ordinazioni su un vassoio e fece ritorno dal resto del gruppo.
-    Ecco qua! – trionfante poggiò il vassoio sul piccolo tavolino di legno al centro della stanza. Subito tutti quanti si avventarono sulla loro prelibata bevanda calda. Seduti in diversi punti della stanza si concedevano un po’ di meritato riposo.
-    Aha, che buona questa cioccolata! Ci voleva proprio! – Naruto si leccava ancora le labbra da quella gustosa cioccolata bollente.
-    Ragazzi, ringraziamo Sai che ci ha offerto da bere! – disse il capitano Yamato rivolto ai due giovani che non tardarono di esclamare all’unisono – Grazie, Sai! –
-    Prego… - replicò lui con l’immancabile sorriso dipinto in volto. Anche se ora quel sorriso era sempre sincero quando si rivolgeva ai suoi amici.
-    L’albero sta venendo molto bene… - affermò pacato Sai rivolendo lo sguardo all’imponente pino addobbato con tanti festoni color argento e oro. Tutti i presenti si incantarono con lui a osservare la loro opera, in effetti Sai aveva proprio ragione.
-    Sarà un bel Natale, me lo sento! –
-    Ovvio Sakura-chan! In fondo avete nel team il futuro Hokage! Non possiamo dunque che fare un eccellente lavoro! –
-    Ma sentitelo il grand’uomo! Ti devo ricordare che tu sei ancora un genin, signor futuro Hokage? –
-    Sakura-chan non mettere il dito nella piaga! – una risata calorosa e spontanea colse la ragazza, seguita poi dagli altri.
-    Sì certo, ridete pure! Quando sarò Hokage ve la farò pagare, statene certi! – bofonchiò offeso l’Uzumaki arricciando le labbra come un bimbo capriccioso. Era davvero buffo e la sua allegria contagiosa pensò Sai che con la mente corse al ricordo di suo fratello Shin. Soprappensiero sussurrò – Sei proprio come lui… -
-    Come? – domandò Sakura non capendo a chi si riferisse. Senza rendersene conto Sai aveva attirato su di sé l’attenzione di tutti.
-    Ecco… no nulla, pensavo a voce alta… - Sakura quasi intuendo i suoi pensieri lo prese in contropiede – Pensavi a tuo fratello? – lo sguardo incredibilmente addolcito che gli mostrò bastò come risposta. Si girò verso Naruto e prese a parlare – Naruto somigli molto a mio fratello! Avete la stessa faccia quando vi imbronciate… e anche quando ridete… -
-    Bé, si vede che tuo fratello era un gran figo come il sottoscritto! – sentenziò Naruto incrociando le braccia dietro la nuca, gongolandosi nelle lodi che venivano tessute sulla sua bellezza.
-    Ma fammi il piacere! – la smorfia di Sakura era tutto un programma su quanto stava per pronunciare – Al massimo tu di bello hai solo la faccia tosta! –
-    Sei cattiva Sakura-chan! – si lamentò lui con finta aria abbattuta, in fondo sapeva che lei adorava prenderlo in giro. Un'altra fragorosa risata prese vita, interrotta solo dal discorso di Sai – Non posso pronunciarmi sulla bellezza, ma posso affermare che di carattere siete molto simili! – gli occhi onice si spostarono da Naruto all’albero – A mio fratello piaceva il Natale, sebbene non lo abbiamo mai festeggiato come si deve… -
-    Suppongo che Danzou non vi lasciasse molto tempo per divertirvi, vero? – Yamato aveva colto proprio nel segno come annuì in conferma Sai poco dopo.
-    Che cosa crudele non permettervi di festeggiare il Natale! –
-    Il fatto Sakura è che noi eravamo tutti orfani, quindi nessuno di noi aveva una famiglia a cui far ritorno in quei giorni… di conseguenza non conoscevamo certo la gioia che potesse dare una simile festa… - fece una pausa per poi concludere con amarezza – Non ne conoscevamo il significato… non sapevamo che cosa provare in quei giorni…-
-    Cavolo Sai, ed io che pensavo di aver avuto un infanzia disgraziata! Ma tu mi batti! – sia Sakura che Kakashi non poterono fare a meno di sgranare gli occhi dinanzi quelle parole. Proprio Naruto che più di ogni altro fra i presenti aveva patito la solitudine e passato molti Natali solo come un cane faceva una simile affermazione?
-    Dai Sai, non ci pensare! Ora non fai più parte della Radice! Puoi festeggiare tutti i Natali che vuoi! – Naruto tirò una poderosa pacca sulla spalla dell’amico sorridendogli a trentadue denti. Non era difficile immaginare che Naruto potesse aver una certa empatia con quello che aveva passato Sai. Forse era l’unico che poteva sapere cosa si provasse a rimanere da soli la vigilia di Natale, starsene chiusi in casa ad osservare fuori gli altri che si divertivano con le loro feste e i doni.
-    Naruto ha ragione! Il passato è passato, ora sei qui e stai per festeggiare il Natale con tutti noi! – proseguì Sakura infondendo ulteriore fiducia nell’amico.
-    Lo so, vi ringrazio… -
-    Bene ragazzi, la pausa è finita! Rimettiamoci all’opera! – esclamò Kakashi attirandosi ovviamente le proteste dei compagni.
-    Non faccia il furbo e questa volta ci aiuti sul serio! –
-    Non hai scampo questa volta senpai… - l’espressione terrificante di Yamato convinse Kakashi ad aiutare con gli addobbi se non voleva fare una brutta fine!
-    Ook! Per far prima creerò qualche bushin per aiutarci! – nella stanza comparirono da delle nubi di fumo cinque copie di Naruto, tutte pronte a dar man forte ai presenti. In effetti con quell’aggiunta imprevista terminarono il loro lavoro quanto prima.
-    Wow! – fu l’unica cosa che riuscì a dire Naruto quando si ritrovò con gli altri ad ammirare l’opera finalmente conclusa. L’albero si ergeva al centro della stanza e con le luminarie accese era davvero suggestivo.
-    Molto bene, è anche questa è fatta! Ragazzi direi che ora possiamo tornare a casa! –

Tutti quanti rientrarono nelle loro abitazioni felici per aver svolto un buon lavoro con quell’albero. Anche Sai si sentiva stranamente soddisfatto e questa sensazione di completezza non la provava da tempo. Mancavano solo tre giorni a Natale e questa volta si sarebbe concesso di provare quell’attesa febbrile comune alle persone.


* * *


-    Come? Devo partire per una missione? – Tsunade annuì seria, Sai avrebbe dovuto immaginarlo che se veniva convocato dal Godaime di prima mattina doveva trattarsi di qualche questione della massima urgenza.
-    Mi spiace Sai, ma tu sei il più adatto per inviarci informazioni segrete sotto forma di codici! So che ci tenevi a partecipare alla festa di Natale, ma ho bisogno di questi dati per pianificare la situazione su quel villaggio nemico il prima possibile…  -
-    Non si preoccupi Godaime, la missione ha la priorità! – a quella risposta verace la donna si sentì un po’ colpevole. Socchiuse gli occhi e con cipiglio severo sentenziò – Hai ventiquattro ore di tempo e poi dovrai tornare subito indietro! –
-    Come… solo ventiquattro? Ma così non so se riuscirò a raccogliere abbastanza informazioni, avrò bisogno di un paio di giorni almeno… -
-    Così ho deciso, e questo è un ordine! –
-    Sissignore! – Sai non aveva compreso che il motivo di tale richiesta era dettato dal desiderio di farlo tornare in tempo per partecipare alla festa di Natale. Solo Shizune parve cogliere quella sfumatura che aveva cambiato il tono di voce di Tsunade.
-    Ed ora và, parti immediatamente! –
-    Agli ordini! –

Sai ebbe appena il tempo per preparare l’attrezzatura ninja e di salutare Naruto e Sakura, che ora lo stavano facendo attardare all’uscita del villaggio.
-    Non capisco, ma perché nonna Tsunade ti manda in missione così all’improvviso e proprio a tre giorni da Natale! –
-    Naruto, gli ordini dell’Hokage non si discutono! – lo riprese con cipiglio severo Sakura.
-    Sakura ha ragione! E poi non è una missione complicata, devo solo raccogliere alcune informazioni e tornare subito indietro! Ci metterò un giorno appena, potrei essere di ritorno già domani mattina! –
-    Mh, se lo dici tu… - replicò mogio Naruto – Va bé, che dire… dacci dentro! –
-    Ok… vi saluto ragazzi… -
Mentre si allontanava dal villaggio provò come un senso di tristezza, forse era perché era davvero tanto tempo che non andava in missione da solo. Scrollò il capo come per scuotersi, che pensiero sciocco lo aveva colto tutto un tratto. E nonostante tutto sorrise timidamente, probabilmente un tempo non sarebbe stato così ansioso ma questo era il prezzo da pagare quando si provavano emozioni.

* * *

-    Uffa… -
-    Che hai Naruto? – chiese Sakura al compagno stranamente pensieroso. Stavano passeggiando per le vie di una Konoha sommersa dalla neve che impietosa cadeva sulle loro teste.
-    Sai aveva detto che sarebbe tornato stamattina, dove diavolo sarà sparito?! –
-    Mh, in effetti sono già le cinque passate… forse è rimasto bloccato a causa delle neve! –
-    Ormai oggi è la vigilia di Natale… se non si sbriga non farà in tempo per la festa di domani! –
-    Dai non temere, si farà vivo molto presto! Certo che non pensavo ti stesse così a cuore… -
-    C… che vuoi dire Sakura-chan?! –
-    Hai capito benissimo… - la ragazza gli sorrise sorniona facendolo avvampare.
-    Guarda che non sono mica preoccupato per lui! E’ solo che ha faticato tanto assieme a noi per fare quell’albero e sarebbe un peccato se non si godesse la festa! –
-    Sul serio? E’ questo il motivo che ti fa stare tanto in ansia? –
-    Dubiti forse della mia parola?!
-    No, figurati! Sono solo sorpresa che tu sia capace di simili pensieri carini verso Sai! –
-    Ehi, che stai insinuando?! – il tono di voce che aveva usato Sakura era davvero strano e questo lo metteva decisamente a disagio!
-    Niente… - squittì allegra lei e ignorando gli sguardi stralunati di Naruto si allontanò saltellando sulla neve fresca – Io torno a casa! Non preoccuparti per Sai, arriverà presto ne sono certa! –
-    Già… forse hai ragione… - bisbigliò in risposta, eppure Naruto non riusciva a tranquillizzarsi. Non capiva nemmeno lui il perché ma il pensiero che Sai passasse il Natale da solo sperduto chissà dove lo turbava. Si strinse di più nel suo giaccone, faceva più freddo di prima o era un impressione? Sollevò il viso e una distesa bianca e immensa che era il cielo gli ferì quasi gli occhi.
-    Stupido di un Sai, ma dove sei? –

Il suddetto stava lottando strenuamente contro una bufera di neve che non gli permetteva di librarsi in volo su uno dei suoi disegni. Proseguendo a piedi ci avrebbe messo un eternità a rientrare, ma non aveva altra scelta che continuare a muoversi se non voleva morire congelato. Consultò per l’ennesima volta la bussola, la direzione era giusta eppure quel manto bianco che gli si parava dinanzi era tutto uguale ed orientarsi era davvero complicato.
-    Accidenti… - imprecò il giovane, con quel tempaccio non era nemmeno sicuro di dove stava andando. Ma non sarebbe bastata quella tormenta a impedirgli di rientrare sano e salvo a Konoha, non oggi che era la vigilia di Natale, soprattutto non dopo che aveva promesso ai suoi amici di tornare in tempo per la festa.
I suoi buoni propositi vennero messi a dura prova quando calò la notte. Il vento imperversava con la stessa potenza del giorno e la neve non gli dava tregua. La visuale era peggiorata e nemmeno la bussola poteva aiutarlo oramai. Sapeva di essere nelle vicinanze di Konoha, ma se sbagliava ora strada chissà dove sarebbe finito.

Sospirò avvilito, era esausto e infreddolito, eppure tutto ciò che vedeva davanti ai suoi occhi erano i suoi amici che lo attendevano a Konoha. Era molto tardi, forse era passata la mezzanotte, chissà, non aveva orologi con sé e la cognizione del tempo era facile perderla in quell’inferno bianco.
Scivolò su una lastra di ghiaccio e capitolò sulla neve fresca, con uno sforzo si tirò su, accidenti se ci fosse stato Naruto avrebbe riso per mezz’ora!
Forse fu proprio il sorriso beffardo dell’amico a dargli la forza di rimettersi in piedi, il pensiero di non poterlo più rivedere gli metteva una tale tristezza che non gli era consona si disse.
Quando si risollevò gli parve di scorgere qualcosa in lontananza, una figura che si ergeva al di là di quella collinetta di neve. Ma era troppo buio per poterla scorgere con chiarezza, però sembrava una persona e non un animale. Il misterioso individuo sembrò indicargli un sentiero alle sue spalle, lo vide incamminarsi ad est. Senza stare a porsi troppe domande Sai si gettò al suo inseguimento, ignorando il suo cervello che gli gridava di stare attento perché poteva trattarsi di un nemico.

Dopo un estenuante corsa eccole lì come un miraggio, le porte del villaggio di Konoha. Ansante riprese a correre, anche se ormai non si sentiva più i piedi a causa del freddo e se le gambe a malapena lo reggevano. Non ne era certo ma gli parve di vedere qualcuno all’entrata del villaggio.
-    Sai! – la voce preoccupata di Sakura gli trapassò i timpani, anche se gli parve impossibile che fosse proprio lei.
-    S… Sakura? –
-    Stai bene? Eravamo preoccupati! Sarai un pezzo di ghiaccio! – da dietro la giovane comparve anche Naruto con un espressione tirata in volto.
-    Ciao Naruto… -
-   Ciao… - bisbigliò lui, intanto faceva finta di ignorarlo. Ma quando Sai inciampò fu il primo a frenare la sua caduta.
-    Scusa… sono un po’ stanco… -
-    Sei il solito stupido! Dovevi essere qui stamattina, cretino! Accidenti, hai idea da quante ore siamo qui sotto la neve a gelarci per causa tua?! –
-    Naruto, smettila! – e come ulteriore segno d’ammonizione sulla nuca del ragazzo si abbatté un pugno dalla potenza spropositata. Dopo quello scatto d’ira tornò a concentrarsi su Sai – Vieni, hai bisogno di scaldarti, sarai esausto! –
-    Ehi, Sakura-chan… aspettami! – bofonchiò il povero Naruto con la testa conficcata in una montagnola di neve.
-    Sakura, ma non dovremmo aiutarlo? –
-    Tsk! Ignoralo quello scemo! Su, andiamo… - afferrò saldamente per un braccio Sai trascinandolo via con la forza. Quando Naruto riuscì ad emergere dal cumulo di neve gli corse dietro, ovviamente brontolando.

Fra un litigio e un rimprovero giunsero a casa di Sai, anzi per essere precisi la sua abitazione fu “invasa” dai due amici. Fra Sakura che impartiva ordini a Naruto e le intimazioni che rivolgeva a lui su come dovesse starsene fermo-zitto-buono per riposarsi non capiva più nulla!
-    Ragazzi, calmatevi non sono moribondo! Posso cavarmela anche da solo! – decretò ad un certo punto pur di riportare l’ordine nella sua modesta abitazione. In un primo momento sia Naruto che Sakura si zittirono poi senza mutare espressione esclamarono – Tu stai zitto! –
Troppo intimidito da quei due pazzi ed eccessivamente stanco per reagire lasciò che avessero la meglio su di lui!
Senza che se ne rendesse conto si era ritrovato seduto sul divano, avvolto da una coperta di lana, i piedi a mollo in una bacinella d’acqua bollente e una tazza di tè caldo fra le mani. Solo allora si azzardò a parlare – Emh… ragazzi, non vi sembra eccessivo tutto questo? –
-    Per niente! – risposero nuovamente all’unisono mandando veramente nel pallone il povero artista già provato da quella giornata pesante.
-    Hai rischiato di morire assiderato, fossi in te farei meno lo spiritoso! – decretò seria Sakura sfiorandogli le mani e facendogli notare quanto fossero violacee a causa del gelo.
-    Sakura-chan sono stanco, possiamo tornacene a casa?! –
-    Tu vai pure se vuoi, io resto un altro po’! –
-   Sakura, come te lo devo dire che sto bene? – ribatté stizzito Sai, ma quando si scontrò con quelle gemme d’acqua marina perse tutto il suo coraggio.
-    Ero davvero preoccupata Sai… sul serio… -
-   Ti chiedo scusa… - finalmente gli parve che la tensione si fosse come dissolta. A ben pensarci, vedere i suoi amici così in ansia per lui gli aveva donato una piacevole sensazione di conforto che non provava da tempo immemore – Ma ora grazie alle vostre cure sto bene Sakura… è molto tardi, tornate a casa anche voi… -
-    Io non me lo faccio ripetere due volte! – affermò Naruto indossando la sua giacca a vento – Sakura-chan, andiamo? –
-    Sì… mi raccomando, riposati a dovere, intesi? –
-    Agli ordini! –
-    Dai, andiamo! – Naruto richiamò nuovamente l’attenzione dell’amica, ora però aveva uno strano sorriso disteso che gli incorniciava il viso.
-    Ciao ragazzi e grazie di tutto… - erano sulla soglia di casa intenti a salutarsi e darsi appuntamento per la mattina dopo per la famosa festa.
-    Allora a domani! E mi raccomando questa volta si puntuale, ‘tebayo! – ringhiò con un tono falsamente brusco. Sakura lo guardò di sottecchi, aveva capito molto meglio di Sai che quello era il suo personale modo di dirgli “non farmi preoccupare un'altra volta o ti ammazzo”.
-    Sì, certo! Aha Naruto, Sakura un momento… -
-    Che c’è ancora? –
-    Prima alle porte del villaggio eravate soli? –
-    Sì, perché ce lo chiedi? –
-    Oh… no nulla! E’ solo che quando vagavo nella tormenta ho avuto l’impressione che ci fosse stato qualcuno a guidarmi fino al villaggio… -
-    Questo è impossibile, c’eravamo solo io e Naruto! Forse hai avuto un allucinazione! –
-    Non lo so… può darsi che tu abbia hai ragione… -
-    Vattene a dormire che è meglio! Prima che tu veda altra gente immaginaria! –
-   Naruto, piantala! – immancabile l’ennesimo implacabile pugno fece visita alla guancia di Naruto sbattendolo ancora una volta nella neve.
-    Ma perché te la prendi con me, scusa? Lui è il matto che vede i fantasmi e pigli a botte me! –
-    Perché lo stupido sei tu, non Sai! –
Sai li vide allontanarsi e sparire nella notte, sebbene concordasse con il pensiero di Sakura sull’allucinazione non poteva togliersi dalla testa la sensazione di totale fiducia che aveva provato in quell’istante verso quella figura misteriosa. Era come se la sconoscesse, sì esatto, era proprio quella l’impressione che aveva avuto mentre senza paura alcuna inseguiva quel tipo nella bufera.
Darsi tutti quei pensieri ormai era inutile, l’importante era che fosse riuscito a tornare indenne a casa, questo contava davvero. Con questo senso di serenità si addormentò placido, cullato dall’inestimabile silenzio che donava la caduta dei fiocchi di neve.

* * *

-    Buona Natale! – esclamò per la centesima volta il capitano Yamato travestito da Babbo Natale. Il povero uomo era stato trascinato per l’ennesima volta nei piani di Kakashi. Alla festa del lussuoso centro commerciale di Konoha sarebbe toccato al senpai impersonare la parte del simpatico omone vestito di rosso, ma chissà come si era trovato ad avere un importante impegno e così aveva scaricato il compito su Yamato!
-    Un impegno il giorno di Natale, tsk come no! Ma questa volta me la paga… me la paga… lo giuro! – i denti scricchiolavano furenti mentre sussurrava parole di vendetta contro il senpai che da anni ormai lo usava per tirarsi fuori dagli incarichi che non gli andavano a genio.
-    Capitano Yamato, si dia un contegno la prego! – esclamò stizzita Sakura che gli era accanto nelle vesti di un adorabile elfo con le scarpine a punta.
-    Lo so Sakura, ma è più forte di me! –
-    Lo sa come è fatto Kakashi, ma ora non ci pensi e si immedesimi nelle parte di Babbo Natale! –
-   Sì… ho capito… - sospirando afflitto tornò alla sua “particolare” mansione. Ma quando si trovò di fronte alcuni bimbi che lo guardavano estasiati e con sguardo sognante lasciò che la rabbia gli scivolasse via.
-    Hai un regalo per noi, Babbo Natale? – domandò speranzoso uno di loro allungando le sue manine paffute.
-    Ho ho ho! Ma certo! Ho un regalo per ognuno di voi! Babbo Natale non si dimentica di nessuno, sapete! –
-    Grazie! Che bello! – i piccini presero con gioia i loro doni per poi dileguarsi nella festa.
-   Vedo che te la cavi benissimo, signor Babbo Natale! – una voce bassa e strafottente arrivò alle orecchie di Yamato.
-    Senpai! –
-    Yo! –
-    Come mai è qui Kakashi-sensei? Non aveva un impegno? –
-   Già, infatti! Non aveva un impegno!? – ripeté con tono canzonatorio Yamato, non attendeva altro che una risposta falsa che però stranamente non giunse. Kakashi gli porse un pacchettino rosso sorridendo – Buon Natale Tenzo… -
-    Cosa? E’ per me? –
-    Certo! Sai mi ero dimenticato di prenderti un regalo e così sono andato per negozi stamattina! Mi spiace averti fatto prendere il mio posto come Babbo Natale, sarà un lavoro noioso per te immagino! –
Gli occhi neri di Yamato brillarono emozionati – Senpai… - riuscì solo a dire prima di lanciarsi in uno struggente abbraccio che lasciò basita Sakura.
-    Ma allora ogni tanto ci pensi a me! Senpai! –
-   Ok… ok! Ora calmati… - Kakashi era in evidente imbarazzo, soprattutto perché lui aveva preso a caso un regalino solo per rabbonirselo! Non aveva davvero voglia di impersonare Babbo Natale a quella festa, lui e i mocciosi non andavano molto d’accordo, così aveva ben pensato di sbrogliare il compito al compagno più giovane. E per evitare di sorbirsi tutte le sue lamentale dopo si era procurato un “arma vincente” per tenerlo buono. A quanto pare aveva funzionato alla grande, anzi, fin troppo!

A pochi passi da loro Sai e Naruto osservavano la buffa scena – Ma guardali! Sembra che il senpai Kakashi e il capitano Yamato si stiano divertendo un mondo! –
-    Aha sì, tu dici? – Naruto li guardava vagamente confuso, ma quando c’erano di mezzo Kakashi e Yamato doveva aspettarsi di tutto. E poi il sensei non era così restio dal rimanere coinvolto in certe situazioni, come non mancò di ricordare il giovane.
-    Aha, che palle! – sbuffò stiracchiandosi l’Uzumaki. Lui doveva stare vicino al tavolo del buffet, compito abbastanza ingrato ma era certo meglio che non girare per tutto il locale a distribuire regali come facevano gli altri. Certo che però doversi anche vestire eleganti era seccante. Indossavano giacca, cravatta e pantaloni eleganti, però visto il caldo che faceva lì dentro erano rimasti tutti e due in camicia. Ovviamente quella di Naruto abbandonata in maniera disordinata fuori dai pantaloni, a nulla erano servite le proteste di Sakura per darsi una sistemata.
-    Ti annoi? – Sai non distolse lo sguardo dal suo dipinto, a lui avevano affidato invece il compito di fare ritratti in cambio di pochi denari che sarebbero andati in beneficenza.
-    Mh… almeno tu hai qualcosa da fare! Ehi, quello è il ritratto per Kureani sensei? –
-    Sì, l’ho quasi finito… - sussurrò il giovane concentrandosi sulla tonalità degli occhi della donna.
-    Cappellini di Natale! Ragazzi prendeteli anche voi! – Ino passò davanti a loro saltellando sinuosa avvolta in quel sexy mini abito rosso.
-    Ehe? Cosa sono Ino? –
-    Cappelli di Babbo Natale! Indossateli anche voi! – con movimenti felini passò un paio di quei berretti rossi a Naruto che non mancò di arrossire per l’ampia scollatura della ragazza.
-    Ciao ciao ragazzi! –
-    C… ciao! – biascicò lui alzando goffamente una mano e poi si rivolse a Sai – Cavolo, ma hai visto che vestito? –
-    Sì, l’ho visto! Gli stava bene… - replicò flemmatico Sai senza far trasparire alcun tipo di eccitazione. Naruto lo squadrò torvo proprio per la sua “non reazione”.
-    Dì la verità, quell’arnese che hai in mezzo alle gambe non funziona! –
-    Perché mai? – Sai sollevò il viso verso il suo interlocutore.
-    Lo sai benissimo il perché! Diavolo, Ino è così sexy con quell’abito che come minimo… cioè… ma tu non ci ecciti mai?! – l’amico ostentava una calma perpetua e sorridendogli candidamente esclamò – Non pensi che Sakura sarebbe anche più bella con quell’abito? -
Pochi significativi istanti nell’attesa che Naruto si immaginasse la compagna con quell’abito succinto e la faccia gli divenne un peperone!
-    Sei perfido! – grugnì Naruto allentandosi la cravatta della camicia, cominciava a sentire un po’ troppo caldo.
-    Tu credi? – una risata malcelata prese vita in Sai, in effetti era divertente prenderlo in giro e poi Naruto era così spontaneo che era impossibile non sorridere alle sue reazioni.
Ancora poche pennellate e Sai ebbe finito, con orgoglio mostrò la sua opera all’amico – Che ne dici? –
-    Sì, direi che è perfetto! – e con un movimento improvviso gli cacciò in testa il cappello di Babbo Natale che gli aveva lasciato Ino.
-    Aha! Naruto! –
-    Ha ha! Ti sta proprio bene! – affermò lui non trattenendo una risata. Le guance di Sai si imporporarono appena mentre tentava goffamente di sistemare meglio quel buffo copricapo.
-    Perché non lo indossi anche tu? – domandò poi rivolgendosi all’amico che ancora lo scherniva. Chissà perché Naruto percepì quella frase come una “sfida”.
-    Certo! – e non volendo essere da meno di Sai indossò senza esitazione quel cappello – Come sto? Sono o non sono un gran figo vestito di rosso?! –
-    A dire il vero sembri più un pomodoro! Non pensavo di poterlo dire ma stai meglio vestito da arancia! –
-    M… ma come ti permetti! Che se non era per me oggi ti vestivi di nuovo di nero! –
-    Almeno il nero è un colore che si abbina con tutto… -
-    La volete smettere di litigare voi due! – una voce femminile tutt’altro che soave tuonò fra i due ragazzi che si zittirono all’istante.
-    S… Sakura-chan! –
-    Forza venite! È ora di aprire i regali! – affermò vagamente più addolcita da quel sorriso compiaciuto. Entrambi la seguirono fino al maestoso albero dove ad attenderli c’erano già tutti gli altri amici. In quell’atmosfera frizzante avvenne il consueto scambio dei doni, in un lento scrosciare di risate e sorrisi calorosi.
Quando anche l’ultimo regalo fu scartato tutti tornarono a godersi la festa o alle loro mansioni, ma qualcuno si accorse che sotto l’albero spuntava ancora un pacchetto.
-    Ehi, ce ne è ancora uno! – esclamò Shikamaru afferrandolo, vi lesse con noncuranza il bigliettino attaccato e si diresse dal diretto interessato.
-    Sai, tieni! –
-    Oh? E’ per me?! –
-    Sì! Ma non è da parte mia! L’ho trovato adesso sotto l’albero… - Sai rimase sorpreso, un dono misterioso da un mittente fantasma; il bigliettino d’auguri recava solo la scritta “per Sai”.
-    Ti ingrazio Shikamaru… - curioso lo scartò, quella carta bianca gli donò un vago senso di deja-vù. E quando comparve quella scatola di matite colorate sussultò. Un prezioso set di 32 matite colorate disposte con cura in una scatola di legno pregiato.
-    Sai, tutto bene? –
-    Shikamaru, non hai visto chi ha messo questo regalo sotto l’albero?! –
-    No, mi spiace! Ma puoi chiedere a Ino, è stata lei a mettere tutti i regalo sotto l’albero! –
-    Grazie! – con passo spedito si diresse da Ino, l’agguantò sottraendola da Kiba e gli chiese se sapeva chi gli aveva dato quel regalo. Ma la ragazza affermò di non saperlo, tutti i doni erano già stati portati lì il giorno prima, lei non aveva fatto altro che disporli con cura sotto l’albero di pino. E allora Sai tentò di risalire alla persona che li aveva portati lì il giorno prima, ovvero Lee, ma con scarsi risultati. Lui gli spiegò che aveva fatto il giro dai suoi amici per raccogliere i doni e che quello doveva essere da parte di uno di loro per forza di cose. Degno del suo passato di ex spia Sai domandò con pazienza a tutti gli amici se gli avevano fatto quel regalo, ma niente, tutti negarono. Ad un certo punto Naruto preoccupato di continuare a vedere l’amico girare come una trottola impazzita per la sala lo prese da parte.
-    Sai, ma che ti prende?! Cosa è questo interrogatorio a cui stai sottoponendo tutti? –
-    Naruto devo sapere… devo sapere chi mi ha fatto questo regalo, è molto importante! –
-    Ehi, stai tranquillo! Chiunque sia sono certo che non si offenderà anche se non lo ringrazi personalmente! –
-    No, tu non capisci! – Sai sollevò la scatola e gliela mostrò, la stringeva con una tale forza da fargli sbiancare le nocche – Questo set di matite colorate è identico a quello che avevo quando era piccolo! Lo stesso modello, della stessa marca! –
-    Oh… bé, non è che hanno smesso di produrli nel frattempo! –
-    Non è questo il punto! Questo set di matite me lo regalò mio fratello quando avevo dieci anni… me lo fece trovare sul cuscino la mattina di Natale, avvolto nella carta bianca… la stessa carta bianca in cui era avvolto questo! –
-    S… Sai, ora mi fai paura! Che stai cercando di dirmi? Che tuo fratello è sorto dalla tomba ed è andato per negozi per farti un regalo?! –
-    Non so chi sia stato! Nessuno sapeva di questa storia… tu sei il primo a cui lo racconto… ecco perché sono così confuso… e perché vorrei sapere chi è stato a farmi questo dono! –
Naruto attese qualche istante, giusto il tempo per permettere a Sai di riprendere fiato, di lasciare che i pensieri fluissero di nuovo con calma.
-    Sai non capisco perché sei così ansioso! –
-    Come? –
-    Questo è un regalo speciale per te, no? –
-    Sì… è così in effetti… -
-    E allora perché invece che startene qui a porti mille domande, non provi subito queste matite?! –
-    Naruto… -
-   Non ti devi preoccupare del come sia arrivato qui quel regalo! L’importante è che tu sia felice nell’averlo ricevuto! Anche la persona che te lo ha fatto lo vorrebbe, non credi?! – il sorriso caloroso di Naruto infuse quiete nell’animo più razionale di Sai. Tornò ad osservare quella scatola di legno, sfiorandola piano con i polpastrelli. Era così liscia la superficie, se chiudeva gli occhi poteva rivedere se stesso bambino e rammentare con chiarezza la sensazione di gioia infinita che aveva avvertito mentre toccava per la prima volta quelle matite stupende.
-    Sì… hai ragione… - ignorando la presenza di Naruto e quella di tutta la gente riunita lì per la festa, si lasciò andare a quel gesto fanciullesco di stringere al petto quel piccolo dono pieno di significato per lui. Anche se teneva gli occhi chiusi poteva sentire su di sé gli sguardi stupiti dei suoi amici, i gesti spontanei non erano da lui e quindi rimanevano sempre sconcertati quando ne compiva uno! Ma non era importante quel giorno. Così come non lo era sapere chi avesse realmente portato lì quel regalo.
-    Naruto… - chiamò prima che il compagno si avventasse sulle prelibate pietanze del buffet.
-    Mh? –
-    Buon Natale… -
-    Anche a te! – rispose lui sorridendo e poi aggiunse – Dai vieni a mangiare! –
-    Sì… -

Quel 25 Dicembre trascorse via veloce ma pieno di vita. Gli amici riuniti al tavolo per cenare, per divertirsi e scherzare assieme sui regali che si erano scambiati. Lontani erano i giorni in cui i tre componenti del team Kakashi erano soli o tristi. E anche se nei loro cuori alcune ferite colme di amarezza non si sanavano mai quel giorno decisero di essere felici.  
Felici a dispetto di una persona amata che non era con loro, felici perché non erano più soli, felici perché finalmente erano tornati a sorridere.

La bufera di neve che aveva avvolto Konoha non diede tregua nemmeno nella notte e sulla strada di casa Sai poté giurare di aver scorto nella tormenta un ragazzo. Il tempo di un sorriso e quella chioma argentata era già svanita fra i cristalli di ghiaccio.
Ma in quel giorno magico non c’era bisogno di soffermarsi troppo sui “come” o i “perché”, certe cose strane accadevano e basta. A volte nemmeno la lontananza definitiva della morte poteva dividere davvero due anime che si volevano bene.
E fu con questo pensiero rincuorante che Sai lasciò vagare nel vento le sue parole, certo che sarebbero giunte a destinazione – Buon Natale fratello… -

Buon Natale Sai…


END
08-12-10



§ § § § § §


Buon Natale a tutti!!!!! ^ O ^ Infine ci siamo arrivati anche quest'anno, fra mille difficoltà e quanto altro ma ce l'abbiamo fatta! XDD Ho appena aperto i regali ed ora prima di correre a nannare ci tenevo a postare l'ultima fic Natalizia visto che domani con il grande pranzo di famiglia che mi aspetta sarà dura mettersi al pc prima di sera! XDDD
Che altro aggiungere? Ancora Buona Natale a tutti voi utenti di EFP, agli autori che mi fanno sognare con le loro fiction, a coloro che seguono le mie pazze storielle, alle fan del NaruSai che mi sostengono, a tutti gli amici del web, a tutti gli amici che mi sono accanto nella quotidianetà, alla mia famiglia ed infine a te per aver letto tutto questo papiro! XD

Forse non sentiamo più il Natale come quando eravamo bambini fra il consumismo, la crisi e tutto il resto, ma se ancora proviamo quel tiepido calore e voglia di riunirsi in famiglia o di stare con le persone care, bè allora sarà davvero il Natale, quello autentico dei nostri ricordi... : )

Un bacio a tutti voi, ci sentiamo nelle prossime fiction, ho in serbo per voi altre sorprese per queste festività!! ^ ^

See you soon fan writer, and Merry Christmas!
25-12-2010

 



  
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