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Autore: Black Star    09/12/2005    4 recensioni
Dio viene svegliato da un debole raggio di sole, il suo sguardo si posa sulla figura che riposa accanto a se e il solo pensiero di perderla lo riempie di tristezza... P.S. è la mia prima ff, spero vi piaccia!
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Deeo Eraclea, Lucciola
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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***** Black Star *****

***** Black Star *****                                      

                                                                                             

                         La vera felicità

 

Il sole era sorto da poco, qualche piccolo raggio filtrava debolmente all'interno della stanza fredda, solleticando appena il volto del ragazzo ancora addormentato, destandolo dal suo dolce sonno.

Le palpebre si aprirono lentamente e i suoi occhi cercarono di focalizzare ciò che gli stava attorno.

Ancora stordito e disorientato, il suo sguardo si spostò in direzione della figura che placidamente riposava accanto a se. Grande e forte, dal corpo perfetto e muscoloso, con quel viso rilassato e dolce che poggiava delicatamente sul candido cuscino e quei capelli corti, biondi di cui poteva sentire il profumo. Era lui l'unica cosa che contava in quel momento, l'unica persona per cui valeva la pena di vivere e che per dieci anni non lo aveva mai abbandonato. Sorrise ripensando a tutti i bei momenti che avevano trascorso insieme, poi con la sua piccola mano affusolata gli accarezzò la guancia, avrebbe tanto voluto poter fermare il tempo e invece era scivolato via senza che se ne rendesse conto, molte cose erano cambiate, ma non i suoi sentimenti, anzi, quelli erano diventati sempre più forti, qualcosa di più di una semplice amicizia.

 

Forse era scritto nel destino che i loro cuori si sarebbero incontrati, lo stesso destino che ora ha in serbo per loro un futuro pieno di tristezza e solitudine, contro cui non possono combattere, ma sono costretti ad accettarlo passivamente. A quel pensiero un brivido lo percorse - Perchè deve succedere, perchè Lucciola? - pensò e istintivamente strinse il suo compagno in un caldo abbraccio, non volle più staccarsi, aveva paura, una paura che lo affliggeva ogni qual volta sentiva avvicinarsi sempre più il giorno in cui ci sarebbe stata la cerimonia del

giuramento. Non voleva che succedesse, non voleva perdere se stesso, non voleva perdere tutto, ma lo rattristava ancora di più il fatto di dover perdere anche Lucciola, si, il suo fedele e dolce Lucciola, non poter più essere libero di volergli bene, di amarlo, perchè il destino era così crudele?

Si strinse ancora di più contro di lui, poteva sentire distintamente le pulsazioni del cuore e il suo respiro regolare,    che piacevole sensazione!

- Lucciola non voglio dimenticarti, non voglio, tu sei tutto per me, ti voglio troppo bene! -

due lacrime gli rigarono il viso, non riusciva più a trattenersi e ben presto ne sgorgarono altre dai suoi occhi grigi.

- Eccellenza... vostra Eccellenza Dio! -

il pianto si arrestò. Non si era neppure accorto di aver pensato ad alta voce e di aver svegliato il suo Lucciola.

Arrossì preso da un forte imbarazzo e, staccatosi da lui iniziò ad asciugarsi le lacrime

- bu...buon giorno Lucciola... deve essermi entrato qualcosa negli occhi... è meglio che vada in bagno a sciacquarli -

e senza aggiungere altro si apprestò a scendere dal letto, ma la mano pronta e svelta del compagno afferrò il suo polso impedendogli di andarsene

- vostra Eccellenza Dio non dovreste piangere per me, io che sono soltanto un umile servo e non ho diritto di essere amato da voi, la vostra libertà è più importante! -

Dio credeva che ormai Lucciola lo avesse capito di essere molto più di un servo, di un amico, ma evidentemente non era così e questo gli faceva ancora più male dei pensieri tristi che poco prima lo affliggevano.

- Cre...cretino, sei proprio uno stupido! Tu sei la mia libertà, la mia vita, io non ti ho mai considerato un servo, io...ti voglio davvero bene! -

Aveva gli occhi lucidi e un nodo alla gola, non riusciva nemmeno più a parlare, cercava di trattenere le lacrime che insistevano a voler uscire.

- Mi perdoni sua Eccellenza, è solo che... - si interruppe per un istante arrossendo lievemente - è solo che io vi...vi voglio molto bene e non sopporto di vedervi piangere per causa mia! -

Dio non si aspettava una risposta simile, anzi, pensava che per tutto il tempo sarebbe regnato il silenzio rotto solo dai suoi singhiozzi. Ancora non riusciva a crederci, il suo pianto si era improvvisamente placato e i loro sguardi si erano incontrati, con sua grande sorpresa notò che il volto di Lucciola si era imporporato ancora di più, nonostante il suo sguardo vitreo si capiva che quella situazione era molto imbarazzante per lui. Era davvero tenero in quello stato e la cosa gli piaceva, un sorriso gli illuminò il viso e senza riuscire a trattenersi scoppiò in una risata gaia

- ah ah ah! Lucciola, da quando sei così esplicito sui tuoi sentimenti? -

Il viso del compagno avvampò. Era troppo divertente vederlo così imbarazzato e quel gioco durò ancora per un po', poi gli si avvicinò e sfiorò appena il suo orecchio con le morbide labbra sussurrandogli - sei davvero carino, ti ringrazio! -

A quelle parole Lucciola sentì come un calore profondo venirgli direttamente dal cuore, non sapeva cosa dire ne cosa fare, ma era felice, tanto felice, ora lo sentiva davvero, loro erano nati per stare insieme, per volersi bene e lui non lo avrebbe mai lasciato, non avrebbe mai lasciato il SUO Dio.

 

Timidamente poggiò le labbra sulle sue e cercò di prolungare il più possibile tutte le sensazioni che in quel momento gli avevano invaso la mente e il corpo. Anche il compagno ricambiò e ben presto iniziarono a baciarsi con passione. Ora lui era più tranquillo e i pensieri di paura lo avevano ormai abbandonato, stare accanto a Lucciola lo rendeva felice, davvero tanto felice, si, lui era la sua vera felicità e lo sarebbe stato sino alla fine.

 

Sembrava quasi che il tempo si fosse fermato, ora erano loro due da soli, l'uno per l'altro a consumarsi nel loro amore, nella loro vera felicità!

 

                                                                         the end

 

 

  
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