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Autore: Vivien L    25/12/2010    8 recensioni
PRIMA CLASSIFICATA AL CONTEST "FESTIVITY E..." INDETTO DA BELLA_KRISTEN E CULLENUZZA.
Amore e amicizia...per Edward Cullen e Isabella Swan il confine diviene ogni giorno più labile, rivelando a tratti le loro gioie, i dolori, le insicurezze e le delusioni: tutto questo, è l'Amore che verrà.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Edward Cullen, Isabella Swan, Mike Newton
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'CONTEST'
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L'amore che verrà

Capitolo secondo
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-Maestraaaaaaaaaa- una voce dolce e cristallina si diradò nell'aria, stemperata da un singhiozzo disperato. Gli occhioni scuri e luminosi colmi di lacrime, lo sguardo innaturalmente statico e fisso sulla piccola cartelletta che stringeva fra le mani,la bimba battè i piedini a terra, disperata, stringendo le piccole manine a pugno e singhiozzando senza tregua, invocando a gran voce l'aiuto della sua insegnante che, ahimè, sembrava proprio esser scomparsa del nulla.

All'improvviso, attratto dalle urla strozzate di Isabella, un bimbo piccolo e cicciottello si incamminò verso la bambina, gli occhietti vispi e intelligenti che scrutavano, perplessi, le lacrime dispettose che sgorgavano dai suoi occhi scuri e luminosi . Strinse le piccole manine a pugno, incespicando ad ogni passo, e quando giunse vicino alla "scena del delitto" resistette a malapena alla tentazione di coprirsi le orecchie con le mani, disturbato dall'insistente strepitare della piccola.

-Pecc...pecchè piaggi?- trillò Edward, curioso, inclinando il capo di lato. Bella singhiozzò, saltellando goffamente verso il bambino e indicandogli, inorridita, il piccolo zainetto che giaceva placidamente sull'asfalto del cortiletto dove, nelle rare giornate di sole, i bambini potevano mangiare godendo dell'aria fresca e frizzantina di Forks.

-Jacob...- singhiozzò, e Edward socchiuse gli occhi, irritato, stringendo con forza i piccoli pugnetti.

-Quello...quello è un bambino catti...catti- non riusciva proprio a pronunciare quella parola, che ai suoi occhi suonava difficilissima da imparare, e allora gonfiò il petto, un cipiglio orgoglioso sul volto dai lineamenti fini, delicati, e si avvicinò alla bimba in lacrime.

-Che coa ha fatto Jacob?- gorgogliò, e Isabella singhiozzò, disperata.

-Ha messo un ranocchio nel mio zainetto!- trillò, battendo i piccoli piedini per terra - dice...dice che te lo bacio diventa un pricipe...ma io non voioo...non voioo!- pianse tutte le sue lacrime, e Edward, impietosito, le accarezzò una timidamente una guancia. All'improvviso, i suoi occhi chiari e splendenti si illuminarono di una luce nuova; nel pallido volto del piccolo Edward comparve un cipiglio felice, come se una nuova idea si fosse affacciata alla sua mente.

-Ci penso io!- gorgogliò, sorridente, salterellando verso il piccolo zainetto, abbandonato nel centro del giardino, vicino a una fontana che gorgeggiava piccoli zampilli d'acqua ad intervalli regolari.

Edward trattenne il fiato, gonfiò il petto e sollevò le spalle, afferrando la cartella e incespicando verso la fontanella.

All'improvviso gli occhi di Isabella si riempirono di terrore e, nello stesso istante, Edward rovesciò tutto il contenuto dello zainetto nella vasca della fontana, comprese le amate favole della bambina e la sua bambola preferita.

-Noooooooooooo!-

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-Bella? Isabella!?!-una voce acuta ed insistente mi riscosse dal vortice caotico dei miei pensieri, costringendomi ad abbandonare l'oceano di ricordi di un passato lontano, che si erano impossessati della mia mente. Voltai il capo di scatto, irritata, scontrandomi con gli occhi chiari e luminosi di Tanya, che osservava il mio pallido volto con una smorfia implorante che deturpava le sue labbra rosee e carnose. Sbuffai, annoiata, conscia che c'era un unico motivo per cui quell'oca giuliva potesse degnarsi di rivolgermi la parola.

-Cosa vuoi, Barbie?- mormorai, e un pudico rossore si impadronì delle sue guance. Strinse i pugni, irritata.

-Tanya...mi chiamo T-a-n-y-a!- strepitò, attorcigliandosi una ciocca di capelli fra le dita e lanciandomi un'occhiata indispettita. Sorrisi, ironica e pungente.

- Barbie, Tanya...per me non fa alcuna differenza- presi fiato, sbuffando rumorosamente - che cosa vuoi?- ripetei a denti stretti, e lei si accomodò al mio fianco, accavallando sensualmente le gambe e ignorando l'occhiata irritata che il professore di letteratura le aveva rivolto.

-Beh, sai...ieri sera sono andata a una festa-

- Ma che bella novità!- la interruppi, sghignazzando, e il suo volto divenne cinereo.

- Bene, dato che a me non interessano le tue uscite mondane, potresti dirmi cosa ti serve?- lei sospirò, lanciandomi un'occhiata implorante, per poi sussurrare, con voce ansiosa

-Beh...sai, dato che io ho una vita sociale, ieri non ho avuto il tempo di portare a termine la ricerca di biologia e, siccome tu sei la prima del corso...-

-No!- la interruppi ancora, irata, e lei sbattè sensualmente le ciglia, tentando di impietosirmi...o forse ci stava provando con me!?

Rimossi quell'increscioso pensiero dalla mente, ignorando le sue suppliche sussurrate a mezza voce, pronta a rifilarle un due di picche...non avevo la minima intenzione di diventare la schiavetta di Tanya-madonna-quanto-sono-figa!. Ma, all'improvviso, un'idea geniale si intromise nel vortice caotico dei miei pensieri, e le mie labbra si piegarono in un sorriso sibillino.

-Ok!- interruppi il suo sproloquio, ridacchiando.

Lei aggrottò la fronte, perplessa.

-Ma?...- mormorò, sospettosa, conscia che le avrei sicuramente chiesto di rendermi il favore.

Risi, una risata sadica e cattiva.

-Ma se io lo farò, tu dovrai fare una cosa in cambio...-

-Che cosa?- trillò a denti stretti, e io sorrisi ancora, lanciandole uno sguardo trionfante.

- Inviterai Edward al ballo di San Valentino!-

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-Ancora non posso crederci- mormorò Edward, incredulo, passandosi nervosamente una mano fra i capelli. Ridacchiai, spaparanzandomi sull'imponente letto della sua stanza, e gli lanciai un'occhiata intenerita: da quando Tanya lo aveva invitato al ballo che si sarebbe tenuto nel week-end -senza fargli sapere che ero stata io ad obbligarla a chiedergli di accompagnarla-, la sua felicità era davvero salita alle stelle...e io non potevo che condividere la gioia che si era così impetuosamente impossessata del suo animo. Certo, non nutrivo molta simpatia per Miss-perfezione, ed ero fermamente convinta che lei non meritasse nella maniera più assoluta le attenzioni di un ragazzo dolce come come Edward...ma io, in quanto sua migliore amica, ambivo prima di tutto alla sua felicità, e se Tanya era in grado di donargliela, allora...

-Beh, è fantastico!- la sua voce interruppe lo scorrere caotico dei miei pensieri, e il suo volto divenne entusiasta quando realizzò che no, quello non era un mero sogno partorito dalla sua fervida immaginazione...

-Bene!- continuò, annuendo vigorosamente a se stesso, e sulle mie labbra fiorì un sorriso intenerito - Devo andare ad ordinare lo smoking, e i fiori...secondo te le piacciono i cioccolatini?-

-Tu sei un ottimo cuoco, Ed- lo interruppi, sghignazzando - perchè non le fai dei biscotti al cioccolato?- sorrise, e il suo sguardo si illuminò.

-Ben detto, Bella! Gli farò i miei famosi biscotti, e...- all'improvviso le sue guance si tinsero di un pudico rossore, e io alzai il capo di scatto, incuriosita.

-E...cosa?- sussurrai, ma lui scosse la testa, imbronciato.

-Nulla, lascia stare...- aggrottò la fronte, perplesso, voltandosi verso di me - Ma tu ce l'hai qualcuno che ti accompagni? No, perchè se no potremmo chiedere a Emmett...o forse è meglio Jazz? Sono sicura che Alice te lo presterebbe per qualche ora...

-Ehi, frena un po'!- lo interruppi, irritata - Non ho nessuna intenzione di fregare il ragazzo ad Alice in una serata così importante, e poi...- arrossii, sorridendo estasiata, e Edward mi lanciò uno sguardo incuriosito.

-Poi?- incalzò, e io ridacchiai, saltellando allegramente sul suo letto.

-Ieri Mike mi ha invitato al ballo!!- strepitai felice,rammentando ancora una volta il borbottio imbarazzato con cui Mike mi aveva domandato se avessi voglia di accompagnarlo al "Valentine's Day", e lo sguardo torrido che mi aveva lanciato Lauren, la sua ex ragazza...non mi ero mai sentita così felice e orgogliosa come in quel momento, quando avevo scorto il volto di quell'oca divenire verde d'invidia.

E neanche la maschera cinerea che in quel momento si era impossessata del pallido volto del mio migliore amico fu in grado di distrarmi dal vortice di quei pensieri felici...

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-Accidenti, Bella..sei fantastica!- sussurrò Mike, incredulo, lanciando un'occhiata estasiata all'abito che fasciava sensualmente il mio corpo,composto da un semplice tubino nero intarsiato in vita da luccicanti brillantini, risalendo lentamente verso la pudica scollatura che offriva un modesto panorama delle mie curve. Un borbottio sommesso si diradò nell'aria, e io alzai gli occhi al cielo, irritata.

-Ehi, tu, stai attento a cosa combini...ci siamo intesi?- ringhiò Edward, afferrandomi per la vita e lanciando un'occhiata torrida al mio accompagnatore. Mike alzò le braccia al cielo, spaurito, porgendomi un vistoso mazzo di rose rosse, unito ad un piccolo pacchetto di cioccolatini al latte. Storsi il naso, irritata, e nello stesso istante sentii la risatina sarcastica di Edward penetrarmi la mente...io odiavo i cioccolatini al latte e, cosa ancora più importante, detestavo le rose rosse...erano così banali, così maledettamente ordinarie...

Perchè gli uomini devono sempre affidarsi a degli stupidi cliché quando si tratta di appuntamenti galanti?

Ignorando l'ilarità del mio migliore amico, abbozzai un sorriso tirato in direzione di Mike, lanciando una gomitata inviperita a Edward.

Ridacchiai, quando un gemito dolorante risuonò nell'aria, carica di tensione e aspettativa, e all'improvviso uno sbuffo spazientito mi fece voltare il capo di scatto. Tanya Denali, meravigliosa nel suo abito slabrato dalle tonalità chiare, i capelli biondi raccolti in una coda ordinata, le labbra luccicanti di un disgustoso rosa acceso, sembrava irritata: lanciava sguardi impazienti verso la porta d'ingresso, non degnando Edward della benché minima attenzione e sbattendo rumorosamente un piede sul lucido lineolum del pavimento. Socchiusi gli occhi, irata.

-Tanya, cara- cinguettai, sbattendo velocemente le palpebre e stringendo le mani a pugno - Tu e Edward potete avviarvi in macchina, noi vi raggiungiamo a scuola...- lei sbuffò, e io lanciai un'occhiata apprensiva al mio migliore amico, che sorrideva imbarazzato, guardandola adorante.

-Ok- mormorò lei, ricambiando il sorriso di Edward, che avvampò. Ridacchiai, accarezzandogli i capelli, e lui mi lanciò un'occhiata apprensiva - Se hai qualche problema con questo...questo...-scrutando Mike con uno sguardo torrido.

-Edward- lo interruppi, spintonandolo verso la porta d'entrata - vai- ringhiai a denti stretti, e lui aggrottò la fronte, perplesso.

-Ma...-

-Niente ma. Vai, ho detto-lui mi squadrò con disapprovazione, e io alzai gli occhi al cielo, esasperata - andrà tutto bene, ok? Ci vediamo in palestra...- e lo congedai, intimando Tanya di seguirlo. Quando entrambi furono andati, mi voltai verso Mike, sorridendo soddisfatta, e lui ridacchiò, porgendomi galantemente il braccio

...ero più che certa che quella sarebbe stata la serata dei miei sogni...

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Le dolci note di "Colorblind"* saturavano l'aria, carica di tensione e aspettativa. Sospirai, lanciando un'occhiata distratta al piccolo spalto incentrato al delimitare della palestra della Forks High School, contornata da morbidi addobbi di seta rossa, palloncini colorati e piccole girlacche in stile barocco pendenti dal soffito, che conferivano un' atmosfera suggestiva all'ambiente.

-Ti stai divertendo?- una voce chiara e cristallina mi riscosse dal vortice caotico dei miei pensieri. Alzai il capi di scatto, incontrando gli occhi chiari e luminosi di Edward, un sorriso estasiato piegava le sue labbra rosee e carnose, l'espressione divertita. Ridacchiai, accarezzandogli la chioma fulva e lanciandogli un'occhiata soddisfatta.

-Eccome!- mormorai - Mike è andato a prendermi da bere...- osservai per qualche istante il piccolo spalto allestito per le vivande, cercando inutilmente il mio accompagnatore, ma non notai la sua presenza in quel momento...chissà dove era andato a cacciarsi? Edward aggrottò la fronte, perplesso.

-Anche Tanya è sparita...ha detto che sarebbe andata un attimo in bagno, ma sono più di dieci minuti che è via...-

-Sarà andata ad incipriarsi il naso!- ridacchiai, sfiorando con delicatezza le sue mani, e lui sorrise.

-Donne...- bisbigliò a mezza voce, e io gli scompigliai i capelli, fingendomi irritata.

-Non azzardarti, Edward! Noi donne non siamo tutte uguali...-

-Tu non sei una donna!- mi interruppe, e io avvampai di rabbia.

Strinsi i pugni, lanciandogli un'occhiata furente.

-Cosa vorresti dire, Mr Testa a mandolino?-il mio sguardo divenne torrido; il suo, confuso.

-Mmm...dove salta fuori questo soprannome? Okay, okay!- alzò le mani, ridacchiando silenziosamente, quando vide i miei occhi ardere dalla furia - Volevo dire che, per me, tu sarai sempre la bambina sdentata e brufolosa che conobbi quindici anni fa...-

-E per me tu sarai sempre la palla di lardo che si divertiva a obbligare Emmett a mangiare le formiche!- ridacchiai, divertita, quando un bagliore rossastro attirò la mia attenzione: Tanya si stava svogliatamente incamminando verso di noi, lo sguardo annoiato rivolto a Edward, che subito si alzò, dedicandole un sorriso smagliante.

-Ti dispiace se ti lascio sola?- mormorò, e io sorrisi, alzandomi dalla piccola sedia in plastica.

-Non preoccuparti...vado a cercare Mike!- pigolai, e lui annuì, accarezzandomi teneramente i capelli. Salutai Tanya con un cenno del capo, e lei mi rivolse un'occhiata gelida. Quando le passai davanti mi afferrò violentemente per un braccio, costringendo il mio volto ad accostarsi al suo e sibilando, con voce gelida e tagliente.

-Bagno delle ragazze, terza corsia a destra- aggrottai la fronte, incuriosita, e lei ridacchiò sadicamente - Fidati!- continuò con vigore, allontanandosi da me e lanciando uno sguardo disgustato a Edward. Sospirando impercettibilmente, osservai il perimetro centrale della palestra: del mio accompagnatore non c'era traccia, per cui...beh, forse avrei dovuto seguire il consiglio di Tanya. Scrollando le spalle mi incamminai velocemente verso gli spalti laterali dell'edificio, mentre una stana ansia sembrò attanagliare il mio cuore...finchè non giunsi al luogo indicatomi dalla ragazza.

In quel momento una voce concitata mi penetrò la mente, e un moto di stupore mi colse in pieno quando mi resi conto che apparteneva a Mike.

-Senti, Lauren, io sono stufo! Ogni volta è sempre la stessa storia...tu mi tradisci, io ti lascio, e tu mi implori di darti un altra possibilità! Sono stanco!-

-Ma Mike, cosa stai dicendo? Io non ti ho tradito...erano solo chiacchiere di corridoio! Io amo solo te, e tu...tu ti sei portato la Swan al ballo solo per farmi ingelosire!- il mio cuore accelerò il suo lento intercedere quando realizzai il reale significato di quelle parole, ma la curiosità prevalse sulla rabbia che, impetuosa, si era impossessata dei miei pensieri, costringendomi ad accostarmi alla porta del bagno delle ragazze, dove uno spiraglio di luce mi permetteva di scorgere le loro figure inferocite.

-Io...Ok, è vero, dannazione!- urlò Mike irritato, alzando le braccia al cielo - Ma non puoi negare che anche tu hai fatto di tutto per farmi perdere la testa, quando ti strusciavi su Tyler, oppure quando ti divori con gli occhi Edward Cullen!-

-Lascia stare quell'idiota di Edward!- sibilò Lauren, e io strinsi i pugni - E' cotto di Tanya, che non lo considera neanche di striscio! Te l'ho detto che mentre venivo qui l'ho vista amoreggiare con Jason?E' soltanto un illuso, se crede che Tanya provi qualcosa per lui...- abbassò la voce, per poi continuare, maliziosa - Dicono che sia stata la Swan a costringerla ad invitare Cullen al ballo...beh, non mi stupirei se fosse vero...hai notato che Edward e Bella sono sempre insieme?-

Un pudico rossore imporporò la mia pelle adamantina ...avrei dovuto immaginare che quella strega di Tanya non sarebbe riuscita a non spifferare ai quattro venti il nostro piccolo segreto...ma le parole che in quel momento risuonarono nell'aria, carica di tensione e aspettativa,scacciarono dalla mia mente ogni pensiero coerente, e sentii distintamente il mio cuore spezzarsi a metà quando la voce di Mike dilaniò il silenzio.

-Ma sai che mi importa della Swan!- sbottò, irato, per poi continuare - E' vero, l'ho invitata soltanto per farti ingelosire, ma...-

Non fui in grado di sentire altro.

Un moto di sconvolgente lucidità mi colse, centrandomi in pieno. Le lacrime affiorarono nei miei occhi scuri, trainate dall'umiliazione che sentivo premere nel mio petto, al pensiero per Mike che ero stata una semplice pedina per provocare l'ira di quella strega della sua ex-ragazza...

Strinsi i pugni, voltando le spalle a quell'insolita coppia e incamminandomi velocemente verso gli spalti laterali dell'edificio...avevo bisogno di riflettere, di elaborare il reale significato delle parole pronunciate da Mike, e soprattutto di sbollire la rabbia che mi aveva causato il suo puerile comportamento.

Un risolino isterico abbandonò le mie labbra quando il pensiero che quello era in assoluto il primo San Valentino che avevo deciso di festeggiare mi travolse in pieno, improvviso e totalizzante.

Beata innocenza...come ho potuto anche solo sperare che un ragazzo come Mike si interessasse ad una come me?

L'aria fresca e frizzantina di Forks mi colpì violentemente il volto quando, con passi svelti e cadenzati, raggiunsi il piccolo giardino della scuola.

Strinsi le braccia al petto, rabbrividendo impercettibilmente, e una voce dolce e cristallina mi riscosse dal vortice caotico dei miei pensieri.

-Bella?- voltai il capo di scatto, incontrando gli occhi scuri e penetranti di Angela, innaturalmente statici e fissi sulla mia esile figura.

Quando la ragazza notò le lacrime che si erano cristallizzate sul mio volto mi si avvicinò, allarmata, posandomi una mano sulla spalla.

-Va tutto bene?- mormorò, e io annuii, reprimendo un singhiozzo disperato.

-Bella, cosa succede?- insistette, preoccupata, ma scossi il capo.

-Niente...è solo che...- presi fiato, scossa - puoi accompagnarmi a casa? Non mi sento tanto bene...- Angela annuì, e una piccola ruga d'apprensione solcò la sua fronte.

-Certo- sussurrò, accarezzandomi dolcemente i capelli,e avvolgendomi nelle sue braccia calde e protettive - Non preoccuparti, io e Ben stavano giusto andando via- sorrise - Sai- mormorò, scrollando le spalle - Una palestra piena di adolescenti alticci di punch non è il massimo del divertimento, per noi!- una risatina isterica abbandonò le mie labbra, e in quel momento mi ritrovai a ringraziare mentalmente la mia amica, che aveva così coraggiosamente tentato di risollevare il mio morale.

Buon San Valentino, Bells!.

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-Io so solo che ti amo-

 
-E' questa la tua disgrazia-


-Aspetta, Rhett... Rhett...! Se te ne vai, che sarà di me, che farò?-

 

Trattenni il fiato, gli occhi spalancati,innaturalmente statici e fissi sulla piccola tv del soggiorno, il cuore accelerato dall'emozione, afferrando con forza una manciata di pop-corn dall'enorme recipiente giallo che stringevo fra le mani e portandomela alla bocca.

 

-Francamente, me ne infischio-

 

In quel momento cedetti, e violenti singhiozzi mi sconvolsero il petto, trainati da lacrime di sofferenza, che lambivano impetuosamente le mie gote arrossate.

Era sempre la stessa storia: ogni volta che ero depressa, mi consolavo guardando stupidi* film strappalacrime degni delle più terribili soap-opera, rimpilzandomi di porcherie e annegando i miei dispiaceri nel cibo.

Osservai la bella Rossella inginocchiarsi ai piedi dell'imponente scala in marmo della sua tenuta, disperata, e un moto di tristezza mi avvolse...ero patetica!

Il mio primo vero San Valentino lo avevo trascorso a deprimermi in compagnia di film vecchi quanto il mondo, mentre l'uomo dei miei sogni, che altro non si era rivelato se non un odioso ipocrita e bugiardo, se la spassava con la sua ex-ragazza.

 

-Tara... A casa... A casa mia! E troverò un modo per riconquistarlo-.

 

Singhiozzai, portandomi alla bocca una manciata enorme di patatine, quando un suono stridulo e insistente mi costrinse a voltare il capo di scatto.

Spalancai gli occhi, scioccata, quando scorsi la figura alta ed imponente di Edward spalancare violentemente la porta d'ingresso: il suo volto era livido, fradicio di pioggia, pallide lacrime rilucevano nel suo sguardo intenso e penetrante, le labbra piegate in una smorfia risentita.

-Che è successo?- sussurrai, allarmata, e lui sbuffò, incamminandosi lentamente verso di me...soltanto in quel momento notai che fra le mani stringeva la delicata rosa bianca e i biscotti al cioccolato che avrebbe dovuto donare a Tanya come regalo di San Valentino.

-La vita fa schifo!- sbottò, tramortito, gettandosi sul piccolo divano del soggiorno e gettando il capo all'indietro, esausto.

Un dubbio si insinuò nella mia mente.

-Centra Tanya, per caso?- mormorai, e lui annuì, stringendo i pugni con forza.

-L'ho scoperta ad amoreggiare con un certo Jason...che schifo, sembrava gli stesse mangiando la faccia!- i suoi occhi fiammeggiavano dalla furia e dal disgusto.

Sospirai, scossa, afferrando il piccolo pacchetto di dolciumi e aprendolo con malagrazia. Presi un biscotto ricoperto al cioccolato, notando soltanto in quel momento che i dolcetti erano a forma di lettere dell'alfabeto che, accostati ed ordinati, formavano la scritta:

"I love you"

Lessi ad alta voce, e un moto di compassione mi travolse in pieno: povero Edward, innamorato di una ragazza che lo aveva soltanto schernito e preso in giro...evidentemente non non ero l'unica messa male in campo sentimentale!

Mi avvicinai a lui, accarezzandogli i capelli e posando il capo sul suo petto.

-Già...la vita fa schifo- ripetei, per poi addentare un dolcetto con voracità, gli occhi fissi sul volto speranzoso di Rossella O'Hara.

Edward mi strinse con forza per la vita, baciandomi teneramente i capelli e afferrando uno dei biscotti che aveva così amorevolmente cucinato,masticando svogliatamente.

Cullati dal ritmo cadenzato dei nostri respiri, continuammo a goderci le ultime scene di "Via Col Vento", consolandoci con il calore dei nostri corpi uniti, delle nostre carezze delicate e del dolce e avvolgente sapor del cioccolato...

-Dopotutto, domani è un altro giorno



 

The end

 


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*Colorblind: Into the Wild Soundtrack

**L'aggettivo stupido, riferito al film "Via Col Vento" non contiene alcun intento dispregiativo: il linguaggio a tratti scurrile è una mera caratteristica dei protagonisti della storia.

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Nick Autore: essebi.

 

Titolo: L'amore che verrà

 

Festività scelta: San Valentino

 

Immagine scelta: Immagine numero 1

 

Personaggi:Edward Cullen, Isabella Swan, Nuovo personaggio, Mike Newton

 

Pairing:Bella/Edward

 

Genere:Commedia

 

Rating:Arancione

 

Avvertimenti: AU, OOC,Flash-fic.
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Giudizio complessivo:

 
I° classificata: L'amore che verrà di essebi.

-Grammatica 9.75/10 : Non hai commesso alcun errore di grammatica, né di sintassi. Le frasi sono costruite perfettamente, non sono eccessivamente lunghe ma neanche troppo brevi, sono coincise. Complimenti! Hai fatto solamente qualche errore di punteggiatura(alcuni punti di sospensione li puoi togliere).

-Lessico 10/10: Già da una prima lettura si nota che utilizzi un lessico ricercato e curato, adatto alla storia.

-Stile 9.75/10: Che dire dello stile? Perfetto non ci sono altre parole per descriverlo. Brava, hai davvero talento nello scrivere. Abbiamo letto la tua storia tutta d’un fiato, la lettura risulta fluida ed estremamente scorrevole. Bravissima!

-Originalità 10/10: Hai ripreso uno dei cliché più famosi del fandom, ma con estrema originalità. Il titolo poi, sta a pennello con la tua storia. Complimenti!

-Attinenza alla festività 10/10: Hai dato spazio alla festività fin dall’incipit della storia ed hai scelto un’immagine perfetta, bravissima!

-Trama 5/5: La trama è insolita, non banale e ben costruita, cresce man mano con l’evolversi della storia. Inoltre hai fatto benissimo a dividere la storia in due capitoli, è stata una mossa azzecatissima. Non avevamo mai immaginato i protagonisti nei panni di due migliori amici che si consolano per le loro vicende sentimentali. E anche se non sembra esserci un lieto fine ci piace immaginare che Edward e Bella ritrovino in loro stessi le reciproche anime gemelle J Ancora complimenti !

-IC 10/10: I tuoi personaggi sono proprio ben caratterizzati, i loro sentimenti sono limpidi! Edward è dolce, protettivo, talvolta dispettoso ed innamorato – anche se della persona sbagliata! - mentre Bella è solare, vivace ed anche lei innamorata!

-Giudizio personale 5/5: La tua storia ci è piaciuta molto, peccato per quei pochi errori che hai fatto. " L’amore che verrà " è una storia molto realistica, è una commedia leggera ma capace di farti sorridere fin dalle prime righe. Complimenti!

Totale: 74.5/75 (+ punti bonus)
 

 


 

 

 
   

Per questioni di correttezza verso la giuria e i lettori non ho corretto gli errori di sintassi e di punteggiatura citati nel giudizio finale, ma ho riproposto la storia così com'è stata valutata, per comprendere a pieno il giudizio degli organizzatori del contest
   
 
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