CUORE DI MADRE

Mi accontento di osservarti da lontano, perché più avanti non posso venire, mamma.

Sei lì, nel tumulto della battaglia. Non stacco gli occhi da te, attento ad ogni tuo movimento.

La bacchetta si muove sicura e veloce nella tua mano, mentre lampi oro, rossi e verdi brillano attorno a te quasi danzando.

Proteggi, schianti, uccidi.

Ancora non sai, ma forse percepisci.

 Percepisci il grido della morte che risuona nelle tue orecchie.

Ti passi una mano sulla fronte e, quando ti volgi per coprire le spalle a papà, guardi nella mia direzione.

Ti vedo, mamma, ti vedo bene.

 Sei stanca, conosco quella tua espressione.

Stanca della distruzione che è tutta attorno a te, stanca di contemplare solo dolore.

Stanca del terrore che è costante nel tuo petto e  ti impedisce di calmare il tuo respiro.

Lo sai che sei forte, vero mamma? Lo sai che puoi superare ogni cosa?

I tuoi occhi si posano su un ragazzo bruno, basso e grassoccio, che deve avere circa l’età di Ron. Si trova accidentalmente davanti a te, mentre attraversava l’atrio diretto altrove. Sai che è un Mangiamorte, sai che potresti eliminarlo senza sforzo alcuno.

Conosci la madre di Vincent Tiger: era al tuo stesso anno qui ad Hogwarts.

Ricordi la ragazzina magra e dai folti capelli scuri, con la quale seguivi la lezione di Trasfigurazione.

Pensi a lei, e pensi al sorriso falso che ti rivolgeva.

Pensi a lei, e pensi che è madre come te.

Gli occhi del ragazzo sono spaventati, come quelli di tanti altri che hai visto scendere in battaglia quest’oggi.

Troppo giovane per pagare delle scelte che altri hanno fatto per lui.

Troppo giovane per combattere, disapprovi rassegnata.

Il tuo cuore di mamma è nauseato da qualsiasi alternativa, per questo abbassi la bacchetta e gli fai un cenno sbrigativo. Lui ti fissa per un attimo stupito, e un lampo di gratitudine attraversa il suo volto. China la testa e mormora un impacciato “grazie”.

Mentre lo osservi correre via, la mente va immediatamente ai tuoi figli, coraggiosi, leali, avventati.

Speri davvero che qualcuno, da qualche parte, abbia osservato il tuo gesto e riservi anche a te la stessa grazia che hai appena reso alla madre di Vincent.

Troppo tardi, mamma, troppo tardi.

Non sai che ti guardo ora, per l’ultima volta.

Non sai che devo andare via, devo lasciarti, e vederti già così provata è un colpo al cuore.

Il peggio deve ancora venire e sarà colpa mia.

Non sai che al piano di sopra i miei fratelli piangono il mio corpo.

Non sai che, proprio ora, Vincent sta per fare la mia stessa fine.

ANGOLO AUTRICE

Sì, non è molto in spirito natalizio a dir la verità XD

E' incredibile quanto Vogue, la giudicIa, sia stata efficiente e veloce. E', soprattutto, incredibile che io sia arrivata quarta con quel (<3) punteggio **

Ho anticipato di qualche manciata di minuti la morte di Fred su quella di Vincent, per permettere la narrazione di questo evento dal suo punto di vista. Spero abbiate gradito. Spero mi lascerete un'opinione ^^

BUON NATALE!!!! :)

4°Classificata
Mazza “Cuore di Madre”

-Grammatica: 10/10
-Stile e Lessico: 9.5/10
-Originalità: 15/15
-IC: 15/15
-Attinenza ai personaggi scelti: 9/10
-Giudizio personale: 10/10

Totale: 68.5/70

Perfetta la grammatica, non mi dilungherò più di tanto: non è presente nemmeno il minimo errore nel corso della storia.
Il lessico è davvero ottimo, accurato, ogni parola scelta si adatta perfettamente alla situazione descritta, al frangente, persino alle sensazioni che si intendono trasmettere.
Anche lo stile sarebbe ottimo, se non avessi peccato di un eccesso di virgole alla fine della storia. Per il resto, l’utilizzo di frasi brevi e ad effetto ha sicuramente avuto il risultato di far leggere la storia velocemente e... beh, di far appassionare, nonostante sia solo una flash.
Assolutamente originale. Di certo i personaggi scelti hanno aiutato in questo senso, eppure ho trovato semplicemente splendido il modo in cui hai deciso di accostarli. Il fatto che per Molly Vincent non sia un Mangiamorte, ma un figlio così come lo possono essere i suoi, è un ragionamento profondo, splendido e anche abbastanza tipico della sua natura: del resto è una donna che vive per i suoi figli, quindi è del tutto plausibile che le possa passare per la mente un pensiero del genere.
Onore al merito anche perché il tutto è narrato da Fred, come un occhio onnisciente sulla madre e sulle sue sensazioni, e che mostra infine come la pietà di Molly non abbia sortito alcun effetto, proprio perché “Vincent sta per fare la sua stessa fine”.
E quindi ottimo l’inserimento di Molly. Un po’ meno quello di Tiger, che non brilla di luce propria, ma nulla di trascendentale, dato che è sicuramente uno dei perni della vicenda da te descritta.
Insomma, ho amato questa storia. Dalla prima all’ultima parola. Mi ha quasi commossa, non tanto per la morte (sia di Fred che di Tiger), ma proprio per come hai reso disarmante il pensiero di Molly, per come hai saputo farla andare super partes, e ammettere che un ragazzo, qualunque fosse la sua fazione, non meritava di certo la morte (nonostante poi sia accaduto comunque). I miei assoluti complimenti, splendida storia davvero.