Di che colore può essere la morte, se non scarlatta?

Utopistiche icone di una morte in drappo nero,

utopistiche icone di ciò che gli umani temono,

il nero,

l'oscuro,

l'ignoto.

Speranzosi, pavidi, inutili.

Il colore della vostra vita, sangue, passione,

vi porterà a ciò che cercate disperatamente di ritardare.

Passione...

cosa ci può essere di più passionale della morte stessa?

Così divina, così immacolata, così impura morte.

I pensieri si sormontano veementi e lesti in questa notte,

chi siete voi, puerili ed iracondi figli di Adamo per giudicare un essere superiore e il suo operato?

Assidui peccatori, così lontani da ciò che predicate.

Ora che la morte, mesta e sola, allevia le sue sofferenze,

ma cosa potrà mai nascere dalla morte se non qualcosa di inanimato,spento,inerte.

Un capello corvino mi sfiora la guancia,muovendosi ritmicamente sopra il mio viso,
 

ridestandomi da ciò che mi trascinò via.
 

E ora tu, mirando con i miei stessi occhi dorati,solo più severi e cupi,mi chiedi, silenzioso, a cosa può portare tutto questo.
 

E io, non proferendo parola, ti rispondo quanto il peccato, anche se per esseri divini come noi,


può essere l'unico conforto di una vita infinita,funzionale solamente al rigore del nostro scopo, il ritorno di ogni essere alla cenere.
 

Ma io ti domando,mio amato Will, in questa notte,
 

di che colore può essere l' amore, se non scarlatto?