̴~ I due Disegni.
 
Luna era sdraiata sul divano a strisce colorate del suo salotto. Stava leggendo una rivista al contrario, “Il Cavillo” con un’espressione stupita, nonostante fosse il giornale del padre.
«Mamma!» gridarono due voci dal piano di sopra.
«Eccomi, amori miei.» rispose Luna, sollevando lo sguardo dalla rivista. Si alzò e saltellando raggiunse le scale a chiocciola di ferro che portavano alla stanza dei figli. Ad ogni passo, i suoi capelli biondi svolazzavano, così come il suo vestito a fiori e la sua collana di tappi di Burrobirra.
Luna arrivò davanti alla porta della stanza dei figli. Era di legno, dipinto di un azzurro cielo, e vi erano incollate tante lettere ritagliate da riviste che insieme formavano i nomi Lorcan e Lysander. Aprì la porta ed entrò in una stanza circolare dalle pareti ricoperte di poster, affreschi e disegni. I suoi figli avevano ereditato da lei quella passione per il disegno, e ogni giorno passavano le ore con matite e pennelli in mano. Poi, orgogliosi, mostravano ai genitori i loro lavori e li appendevano in camera. Quel giorno, però, Rolf non era in casa perché era partito per la Norvegia dove, secondo dei suoi colleghi, c’erano un paio di grandi colonie di Nargilli.
«Mamma, guarda che cosa abbiamo disegnato io e Lorcan.» disse un bambino con i capelli lunghi biondi. Con la mano indicava il pavimento, dove erano sparsi numerosi fogli e matite. Il piccolo ne prese in mano uno che raffigurava una sfera, simile a una medusa, con dei tentacoli molto lunghi.
Luna sorrise orgogliosa al figlio. «Caro, è un Aquavirius!» esclamò piena di gioia. Avevano trasmesso ai figli, lei e Rolf, la conoscenza di creature come Nargilli, Gorgospizzi e ovviamente Ricciocorni Schiattosi.
Anche Lorcan non vedeva l’ora di mostrare il suo disegno, che brandiva con la mano. Lui aveva dipinto un esserino colorato, simile a una lucciola, con delle piccole ali. Ogni dettaglio era stato curato particolarmente, nonostante il piccolo avesse solo quattro anni.
«Bravo!» gli disse la madre scompigliandogli i capelli biondi «È un Cannolo Balbuziente.». Detto questo, Luna prese due sgabelli e li sistemò vicino la parete.
Si avvicinò ai figli, li abbracciò e gli diede un bacio in fronte a entrambi. «Su, appendete i disegni. Oggi viene a pranzo il nonno e così gli potrete far vedere i vostri lavori.» disse.
I piccoli erano sempre più entusiasti e attaccarono velocemente i due disegni, riempiendo uno dei pochi spazi vuoti delle pareti.

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Spazio dell'autrice.
Beh, Luna ha contagiato i figli con le sue creature strane! Non ho mai scritto di una Luna con i pargoli, anche perché mi è più difficile immaginarmela (non so il motivo xD). Comunque, spero vi sia piaciuta!
Tra l'altro mi è sembrato un po' strano il nome Lysander per un maschio (anche se possiamo aspettarci tutto da Luna!), visto che l'ho immaginato per una femmina. Però su vari siti ho trovato che lei ha due figli maschi, quindi...
Detto questo, grazie di aver letto la storia :D

R a n n i e.