Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |       
Autore: Jade Okelani    03/01/2004    31 recensioni
La scuola di Stregoneria e di Magia di Hogwarts nasconde un profondo mistero fra le sue mura, una antica società che trabocca di potere. Ginny Weasley non vuole altro che entrare a farne parte, insieme a tutti i privilegi che questo comporta. Draco Malfoy ha il suo futuro nelle sue mani, a patto che lei aderisca a certe condizioni per il periodo di un mese. La fine dell'inverno porta con sè dispiacere, gioia e cambiamenti.
Genere: Romantico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Ginny
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Our Winter

(Il nostro Inverno)
di Jade Okelani
tradotto da Erika in esclusiva per EFP

~

Prologo: Legge e Disordine

~

Hogwarts è diversa da ogni altra scuola, coi suoi oscuri e ventosi corridoi e le sue scale che si riposizionano da sole durante il giorno e che la rendono un posto dove è davvero facile perdersi, specialmente nel cuore della notte quando non dovresti essere fuori dal tuo letto. E' una castello infestato nel quale i fantasmi non hanno paura di saltare fuori all'improvviso per offrirti un saggio consiglio, o nel caso di Sir Nicholas, dritte sul trucco. (Sappiamo che è meglio non chiedere come è riuscito a diventare un tale esperto in materia di cosmetici; per essere morto, sa certamente come arrossire convincentemente.)

Cercare di non essere visti ti rende spesso più sospetto di quanto non saresti altrimenti, e sono stata quasi notata un paio di volte, una volta da Gazza, il custode, e un'altra ancora da Mrs Purr, quella disgraziata della gatta di Gazza. Ora sono qui, che scrivo il mio diario, in uno spazio piccolo, scuro e stretto, e sto cominciando a chiedermi se sono claustrofobico e non l'ho mai saputo. Il caldo è quasi insopportabile, anche se il castello è freddo e presenta molti spifferi, e continuo a sentire rumori anche se non c'è niente in giro, e penso che le palme della mani stiano cominciando a sudarmi; non sapevo che fossero in grado di fare una cosa del genere.

Non ho tenuto un diario sin da quella brutta storia con Tom Riddle durante il mio primo anno ad Hogwarts. Per essere onesti, una storia come quella avrebbe dissuaso qualunque ragazza dal tenere mai più un diario personale coi propri pensieri, ma recentemente ho provato un desiderio molto intenso di mettere su carta quello che provo. Perciò eccomi qui, a scrivere al buio, a sperare che le mie mani incredibilmente sudate e la totale incapacità di vedere non rovinino indelebilmente le parole.

Non ho mai fatto niente di sbagliato prima. Ci sono state volte in cui ho un poco aggiustato le regole, e ho aiutato Harry e Ron ad uscire da quel guaio in cui si erano cacciati -- ma facevo solo quello che doveva fare una buona sorella; quello che qualunque ragazza pazzamente innamorata del migliore amico di suo fratello avrebbe fatto.

Forse sto esagerando, almeno credo. C'è stato un tempo in cui credevo di essere pazzamente innamorata di Harry Potter, ma è passato, come tutte le cose, col tempo. E, naturalmente, con la totale ignoranza di Harry sul fatto. Gli è piaciuta Cho Chang per un intero anno, e credo che la cotta sia un po' passata in quel periodo. Cosa aveva Cho in fondo che io non avevo? Solo perchè era più grande e più carina e più brava a fare le magie e non indossava i vestiti smessi dei fratelli più grandi perchè non aveva il corpo di un maschio di 16 anni come me -- beh, non voglio più pensare a Cho. Si è diplomato lo scorso anno e non ho la minima idea di che fine abbia fatto. Non credo ce l'abbia nemmeno Harry, dal momento che da quando la cotta gli è passata (passano sempre quelle) si è guardato a sinistra e ha trovato Hermione, dove era sempre rimasta, più o meno lì sopra lo spazio aereo del suo cuore, ed è successo.

Ed è davvero difficile odiare Hermione, perciò ho dovuto dimenticare la mia infatuazione per Harry. E' stato meglio così. Mi dicevo sempre che un giorno ci avrei creduto che era stato meglio così, almeno così speravo; e ora è così, ci credo. Perciò non è che sono innamorata di Harry, nè niente del genere -- è solo che è così facile avere una piccola cotta per lui. Si tratta più che altro dell'adorazione per un eroe, davvero, più che di un sentimento sciocco e romantico, ed è una di quelle cose che non va via, non importa il tempo che passa nè i tentativi che fai.

Per fortuna, è una di quelle sensazioni che è bene rimangano nel tuo cuore. Harry è un buon amico, leale in modo quasi ridicolo e stupidamente coraggioso, e più ci penso, più sono felice di non essere innamorata di lui. Hermione ha sicuramente un attacco al cuore ogni volta che si preoccupa per lui.

Ecco la cosa che un po' mi infastidisce però: ho sempre pensato che Harry non mi avesse notato perchè ero un po' bruttina, coi capelli mai perfettamente pettinati, perchè avevo troppe lentiggini, perchè non studiavo più dei ragazzi, quel tipo di cose insomma. Ovviamente, erano ragazze come Cho che lo attiravano, ragazze bellissime con grandi occhi neri e visi esotici, con lunghi capelli neri di seta che avrei sempre voluto, invece di queste ciocche di carote strozzate che mi dondolano giù dallo scalpo. Ma poi va ad innamorarsi di Hermione, e non voglio essere cattiva, ma Hermione non è certo la ragazza più carina della scuola.

Io penso che sia bella, intelligente, divertente e affettuosa, ma certamente non potrebbe vincere una competizione di bellezza su scopa. Perciò se la vecchia e normale Hermione era andata bene per Harry ... che diavolo c'era di sbagliato in me?!

 

Quello era il tipo di domanda che potevo passare (su cui avevo passato) ora a riflettere, ma

~

Oh mi Dio. Oh mio . . . DIO! Va bene, lasciate che riparta da dove ho lasciato. Allora, stavo riflettendo su ... qualcosa ... e poi all'improvviso il muro su cui ero appoggiata è scomparso e ho cominciato a cadere, senza fine ... era una voragine oscura infinita, e già mi sentivo orribile nel pensare a come Ron avrebbe detto a mamma che ero morta e che le si sarebbe spezzato il cuore.

E' venuto fuori che forse ho esagerato con l'aggettivo 'infinito', perchè ho smesso di cadere, ma in effetti non sono mai atterrata. Invece mi sono trovata sospesa in aria, libera di muovere le braccia e le gambe, ma incapacitata ad andare via da dove mi trovavo. Non vedevo un fico secco.

"Pronto?"

Speravo che venisse fuori come la voce di una strega che aveva in se stessa la fiducia di una dea  e meno come quella della quasi disperata ragazza topo.

"Benvenuta, Signorina Weasley."

Saltai a mezz'aria, la voce melodica mi aveva sorpreso nel silenzio della stanza.

 

L'oscurità svanì un poco e mi ritrovai in una grande camera. Doveva trovarsi a circa un miglio di profondità sotto la scuola, e aveva i minacciosi muri fatti di pietra e ardesia o di qualcosa di altrettanto terroso e robusto. Grandi cavità erano state scolpite nell'interno dei muri e sembravano quasi i palchi del campo di Quidditch. Dozzine di figure mascherate e intunicate erano in piedi ferme, sinistramente silenziose, quasi come Dissennatori, ma un poco (proprio un poco) meno spaventose. Candele sospese a mezz'aria spiegavano come mai riuscivo all'improvviso a vedere ciò che mi stava intorno, e mentre guardavo sotto, spalancai la bocca nel tenere che quando dicevo 'infinita' non avevo esagerato.

Sotto di me, l'oscurità sembrava andare avanti e ancora avanti e cercai disperatamente nella memoria un incantesimo per fluttuare, nel caso la forza magica che mi teneva sospesa venisse a mancare all'improvviso.

"Mi chiamerai Cassandra." La stessa voce che aveva parlato prima lo fece ancora. Fu allora che la vidi, proprio davanti al resto degli altri. "Perchè ci hai cercati?"

"Per essere parte del futuro nel tempo," recitai a memoria.

"Cosa ci offri?"

"La lealtà e l'obbedienza di una serva dell'Ordine."

"Appartenervi comporta dei sacrifici. Quale prezzo è disposta a pagare?"

"Non sono che una serva obbediente e fedele all'Ordine."

Il mio labbro inferiore era maltrattato e sanguinante da quanto lo avevo morso in quei momenti. Mi chiedevo se potevano sentire il mio cuore battere nel petto come una farfalla impazzita colpita da un incantesimo energetivo. Il messaggio che si era auto-distrutto e che avevo ricevuto parecchie settimane prima era stato molto chiaro;  una volta che avevo detto il codice non dovevo dire altro che 'Non sono che una serva obbediente e fedele all'Ordine'. E se avevo letto male? Cassandra rimase in silenzio. Dovevo dire qualcos'altro? Non avevo nulla da offrire loro in effetti, tranne la mia totale obbedienza. Non era forse per questo che avevo bisogno di loro in principio, no?

Naturalmente ne avevo sentito parlare prima. Quando le ragazze erano al loro secondo anno ad Hogwarts, avevano almeno una volta sentito parlare dell'Ordine. Sospetti quanto i MangiaMorte, più segreti dei Centauri, con più potere del Ministro della Magia. E questo perchè l'Ordine non doveva rispondere a nessuno delle sue azioni. Erano la più anziana fra tutte le società magiche segrete e l'unica che era sopravvissuta a Colui che non Deve Essere Nominato.

Ogni anno veniva scelto un nuovo membro e quest'anno, ero stata scelta io.

L'Ordine si assicurava che non avessi mai bisogno di niente. Si accertavano che le persone giuste ti notassero quando ti diplomavi ad Hogwarts, si accertavano che avessi i lavori più belli e i posti più carini dove vivere. Almeno, questo era quello che dicevano le altre ragazze nei corridoi. Non che io avessi molte amiche in fondo. Chiaccheravo con altre Grifondoro, ma le uniche persone a cui ero davvero vicina erano Ron, Harry ed Hermione. So che loro non mi consideravano davvero un'amica. Ero la sorellina di Ron e sapevo che Harry ed Hermione avevano cominciato a considerarmi come una sorellina surrogata, dal momento che nessuno dei due aveva fratelli più piccoli in proprio.

Era solo un'altra ragione per desiderare così tanto tutto questo. Avrei messo ogni cosa a posto. Mamma e Papà non avrebbero più dovuto preoccuparsi di me, non sarei dovuta tornare a vivere con loro dopo che la scuola fosse finita e quell'insopportabile di Percy avrebbe dovuto chiudere il becco quando gli avrei messo sotto il naso un lavoro migliore del suo.

E finalmente avrei potuto permettermi un nuovo mantello che non profumasse come il vecchio compito di Pozioni di Charlie.

Ma torniamo a quando volavo a mezz'aria:

"Devi dimostrarti degna." La voce di Cassandra risuonò in tutta la camera, e io feci un lungo respiro, più decisa che mai ad andare fino in fondo.

"Non sono che una serva obbediente e fedele all'Ordine."

"La tua volontà sarà messa alla prova, così come la tua obbedienza," dichiarò Cassandra, vaga. "Sei nella casa del Grifondoro. Quale case trovi più ripugnante, Signorina Weasley?"

Sentì il sangue sulla lingua e mi lascia andare il labbra. Questa era una domanda diretta. Sicuramente ora volevano che rispondessi senza usare quella frase ...

"Ebbene?" chiese Cassandra, impaziente. "Parla, ragazza."

"Serpeverde!" disse tutto d'un fiato, un pochino più forte di quanto avessi inteso.

"Ah. L'onestà è dote necessaria fra queste mura," mi disse Cassandra.

Mi sentivo assurdamente fiera di me stessa per aver passato un test così semplice.

"E fra tutti i Serpeverde chi trovi il più ripugnante?"

Ripensai immediatamente a Pansy Parkinson e al modo in cui mi faceva sentire sempre, come se fossi una cosa che veniva fuori dalla classe di Hagrid sulla Cura delle Creature Magiche. Poi a Tiger e a Goyle con le loro sopracciglia sempre accigliate e con la tranquilla acquiescenza con cui rendevano la vita di mio fratello un inferno. I pensieri su Tiger e Goyle mi portarono naturalmente al loro padrone, e le mie mani si strinsero in pugni.

"Vedo che hai pensato a qualcuno." Mi pareva di sentire un sorriso nella voce di Cassandra.

"Draco Malfoy," dissi, ricordando tutte le volte che quello stupido idiota aveva arrecato guai alle persone che più amavo, cercando di far espellere Harry, chiamando Hermione Mezzosangue, iniziando a litigare con Ron quando tutti ben sapevano che Ron non sarebbe stato abbastanza avveduto da ritirarsi da una sfida.

Malfoy, con quel suo orribile ghigno e quei capelli setosi che sarebbero stati belli se il suo cuore non fosse stato nero; con gli occhi color cielo nuvoloso, che nascondevano un'anima così piena di meschinità e malizia. Sì, penso non ci sia alcun problema a dire che odio Malfoy, Cassandra.

"Draco Malfoy," disse Cassandra ad alta voce, "ha fra le sue mani il tuo destino qui nell'Ordine. Andrai da lui e offrirai a lui ogni cosa di te per un mese. Sarai volenterose e obbediente con questo ragazzo che detesti, così come lo saresti con chi ami. Ti proverai a noi in questo modo."

Mi proverò? Non riuscivo nemmeno a respirare. Non poteva voler dire -- non poteva e basta. Ma l'aveva fatto. Riuscivo a capirlo dal silenzio nella stanza. Silenziosa tranne che per quella maledetta farfalla nel mio petto che aveva deciso di prendere una nuova marcia in accelerazione.

Ogni cosa. Non potevano voler dire davvero ogni cosa, no? E ... offrirmi? Non potevano davvero voler dire quello che pensavo volessero dire. Non vorranno certo che -- no, mi limiterò a portargli le pantofole e a tagliargli la carne, cose così, umilianti come quella, no ... cose umilianti. E se -- Oh, Dio e se lo faccio, vado da lui e lui --

"E se rifiuta?" dissi prima di riuscire a fermarmi. Quanto avrei voluto vedere gli occhi di Cassandra. Sono quasi certa che dovevano essere piena di pietà. Non è che sono proprio materiale da sogno erotico io. La famiglia di Draco Malfoy ha più soldi di quanti ne abbia mai visti in vita mia. Potrebbero comprargli una serva se ne volesse una. Potrebbero comprargli una maledetta concubina se ne volesse una!.

"Nessuno rifiuterà un Membro dell'Ordine," spiegò Cassandra con più pazienza di quanto sentivo era capace. "E' tuo compito far sì che compia la sua parte nel tuo futuro. Mi comprendi?"

Fra tutte era la cosa più impensabile che avrebbero potuto chiedermi di fare, e mi odiai, perchè per quanto orribile fosse, anche allora, sapevo quale sarebbe stata la mia risposta.

"Non sono che una serva obbediente e fedele all'Ordine."

  
Leggi le 31 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Jade Okelani