Mente affollata

L'insicurezza mi divora, ho sempre temuto la pazzia. E ora invece mi trovo a farne la mia consolazione.

Mi chiedevo come ci si sentisse ad essere amati. Non ho quella risposta, e non so se l'avrò mai, ma ho la risposta alla domanda contraria. So me ci si sente a non esserlo. So che l'idealizzazione di qualcosa che non c'è forse fa soffrire più del non averla.

Ma a volte l'insicurezza diventa quasi convinzione, e la follia ti porta a chiederti le cose più assurde.

E se tu potessi sentirmi quando penso a te?

E se tu esistessi davvero?

E se non io non fossi la pazza che si è innamorata del nulla?

E se il nulla in realtà fosse il tutto?

Tu saresti il mio tutto.

Sei sempre stato con me da quando mi sono resa conto di avere bisogno di te. TI SENTO.

Ti sento concretamente quando il mio cuore per un po' sembra sano.

Ti sento quando la solitudine cede il posto alla pace interiore.

Ti sento quando per pochi attimi mi sento carina. E' come se avessi il tuo sguardo addosso.

Ti sento quando mi accarezzo involontariamente le braccia per darmi forza. E' come se fossi tu a muoverle.

No, non sei solo il frutto della mia immaginazione. Tu esisti. Non solo nel mio cuore.

Sei lì, da qualche parte e mi stai cercando. Forse ancora non lo sai, ma mi stai cercando, come io sto cercando te.

Ti troverò? Non posso saperlo, ma sperare non costa nulla.

*angolino autrice*

Ho postato questa storia anche se non so se a qualcuno possa interessare...solo che avevo troppi pensieri per la testa ed un disperato bisogno di sfogarmi...credo che questi siano pensieri comuni più o meno a tutte le adolescenti...Grazie dell'attenzione!