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Autore: Nikaido    10/12/2005    1 recensioni
chi ha detto che due sorelle devono assomigliarsi per essere tali?! ecco come la storia, le abitudini, le razze e i caratteri hanno portato due sorelle a ritrovarsi e poi capire di non poter convivere insieme, estremizzando i sentimenti per arrivare ad uno scontro che le porterà a...
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Doveva essere il tramonto, ma a quella latitudine il sole non riusciva a far giungere i suoi raggi in quel luogo, oltretutto il riparo naturale fornito dagli alberi innevati e ricurvi verso il suolo rendeva l'atmosfera assolutamente irreale e idilliaca

Doveva essere il tramonto, ma a quella latitudine il sole non riusciva a far giungere i suoi raggi in quel luogo, oltretutto il riparo naturale fornito dagli alberi innevati e ricurvi verso il suolo rendeva l'atmosfera assolutamente irreale e idilliaca. Sarebbe stata una splendida cartolina se non fosse stato per due figure che stonavano in quel quadretto: da una parte una figura esile avvolta in un mantello rosso sangue coperta persino sul volto dall'ampio cappuccio, dall'altra una figura un po' più spessa avvolta in un mantello logoro e strappato... nonostante il soffiare del blizard la figura nera pareva trovarsi a suo agio mentre la figura rossa aveva un impercettibile percorso di brividi lungo tutto il corpo... la figura nera parlò -non c'è niente da fare Lilith... non ti abituerai mai al freddo... voi drow ve la passate troppo bene al calduccio del vostro mondo del sottosuolo...- e Lilith le rispose – Nikaido... quante volte ti devo dire che si chiama Underdark? Se ha un nome proprio usalo... perchè fare un giro di parole inutile...non trovi...?- e l'altra le rispose -Lilith, Lilith, Lilith.... ma quante volte ti ho detto di tenere chiusa quella dannata boccaccia?- dopo di che con gesto deciso si tolse di dosso il mantello logoro e la sua compagna si calò il cappuccio mettendo in mostra il volto in contrasto con l'ambiente che la circondava e le lunghe orecchie elfiche che la contrastinguevano come la drow quale era. La ragazza chiamata Nikaido invece sembrava essere sempre vissuta in quel luogo...la pelle nivea quasi anemica contrastava con i capelli corvini e gli occhi di sangue. Non un tremito attraversava il suo corpo nonostante fosse vestita con un paio di calzoni leggeri e un gillet di pelle o poco più. Al collo pendeva il suo amuleto indigeno creato con non si sa quale materiale che serviva a tenere a freno la sua ira durante le sue trasformazioni...non era certo una persona qualunque e la sua avversaria lo sapeva perfettamente. Quando la drow aveva finalmente preso coraggio e si era lentamente tolta il mantello vermiglio e averlo poggiato con cura su un ramo per evitare di inzupparlo un paio di elementi la distinguevano da un qualunque altro esponente della sua razza: un diadema fine ed elaborato al tempo stesso che spiccava sulla sua fronte d'ebano e uno spadino che portava al fianco. Anche se non poteva competere con il doppio artiglio di Nikaido era comunque insolito che un drow portasse un'arma bianca con se che non fossero pugnali o piccole armi da lancio. Ma in fin dei conti quando mai quelle due si erano definite persone normali? Mai. Nikaido prese in mano il suo doppio artiglio e cominciò a farlo roteare distrattamente lungo i suoi fianchi e prese nuovamente parola mentre accorciava le distanze tra lei e Lilith -allora sorellina... come stabilito da questo momento fino alla fine dello scontro io e te non ci conosciamo. Fai conto che io sia un'intrusa del tuo amato UD e io farò finta che tu sia un bracconiere... pensi di esserne in grado? Mi auguro di sì per te perchè io non lo trovo per niente difficile!!- e finendo la frase le si scagliò contro vibrando un potente colpo del suo doppio artiglio! La drow evitò il colpo senza tanta fatica e la lama della ragazza andò a conficcarsi in profondità nel terreno. Sfruttando inerzia e slancio la ragazza sferrò un potente calcio alla drow e riuscì a colpirla al altezza del ginocchio facendola finire di culo nella neve! Lili- maledetta mannara dei miei stivali!! adesso mi hai stufata sul serio!! prenderò la tua pellaccia e ci mi farò l'interno per il mio piwawfi!!- e la mannara le rispose -Molto...-la mannara si rimise in piedi e porse il braccio alla drow per aiutarla ad alzarsi, ma questa scostò bruscamente la mano e si alzò da sola Nika -Peccato...era la mia ultima buon'azione per oggi ^^- La drow in risposta assunse un cipiglio adirato e in una frazione di secondo scagliò contro quella che in quel momento era la sua nemesi una sfera di energia negativa di dimensioni già considerevoli creando una gran nuvola di fumo denso e di odore acre... una voce roca e profonda emise un verso che pareva l'incrocio tra un ghigno e un ringhio e quando la nuvola si fu diradata la drow si trovò a dover alzare lo sguardo di parecchio per poter di nuovo puntare i suoi occhi in quelli della sua “sorellina minore” un ghigno beffardo spuntava tra i baffi della licantropa e un canino era ben in evidenza tra il folto pelo nero. La mannara si passava una zampa sul petto con noçalance per togliersi di dosso la polvere che l'attacco della sorella le aveva posato addosso. Nika- Tutto qui? Questo non basta neppure a farmi la permanente ai baffi Lilith...- la drow la guardò con profondo rispetto e mentre il ghigno sulle labbra della mannara si andava spegnendo le due ragionavano squartandosi con lo sguardo... ad un certo punto fu la mannara a scattare! Con un gesto improvviso cercò un affondo con i propri artigli nella spalla della drow, ma questa fu più veloce e dopo aver evitato il colpo estrasse il proprio spadino lacerando a fondo una zampa della mannara. Dalla ferita cominciò ad uscire un copioso fiotto di sangue che andò a scurire il colore già vermiglio dei suoi pantaloni, prima che la drow potesse etrarre il proprio spadino dalla zampa dell'avversaria la mannara prese l'elsa della spada con una delle sue possenti mani e diede un sonoro malrovescio in faccia alla drow, la quale volò per un paio di metri atterrando di schiena nella neve e sentendone nitidamente il gelo sulla pelle troppo poco coperta per quella latitudine. Neanche il tempo di rendersi conto di quanti metri fosse volata lontano dalla mannara che questa le fu subito addosso dopo essersi tolta lo spadino dalla zampa e averlo spezzato in due con rabbia. Il pendente della bestia splendeva intensamente, segno che il dolore stava accecando il cervello e la ragione della licantropa facendola letteralmente regredire al suo stato animale meno sviluppato e più violento. L'ira della lican traspariva da ogni suo ringhio, da ogni sua occhiata e perchè no: dalla schiuma che le si stava creando ai bordi della bocca. La drow intanto pensava a come schiodarsi di dosso il pesante cagnaccio e soprattutto a come sopraffarlo! In velocità e agilità ormai non poteva più competere, in forza non avrebbe potuto competere neppure prima. Le rimaneva un'unica carta: l'astuzia di cui era ben fornita fin dalla più tenera età. Tanto per incominciare la scaltra drow prese a sferrare calci portenti e ben mirati nella ferita della mannara. Questa prese ad emettere versi strozzati di dolore ad ogni colpo, ma evitò accuratamente di lasciarsi sfuggire quella preda tanto invitante, tanto succulenta. Lili -D'accordo...se i calci non funzionano...proviamo con QUESTO!!!- da una saccoccia estrasse della polvere e la schiaffò con decisione e persino eccessiva forza nella zampa sanguinante della licantropa; questa emise un ululato impressionante mollando istantaneamente la presa da quella piccola drow mefitica Nika -Bastarda dorw del cazzo!!! che tu sia maledetta per tutte le tue generazioni a venire!!!- la licantropa afferrò in fretta della neve e cercò di pulirsi alla bel e meglio la ferita che assumeva spaventosamente in fretta un colore nerastro.... Nika -Tu....- la lican tentò di compiere un balzo, ma la ferita stava espandendo una paralisi a tutta la zampa...ormai da metà coscia in giù non aveva più sensibilità. La drow estrasse un pugnale e mentre la nemica arrancava ad afferrare il proprio doppio artiglio lo lanciò con precisione impeccabile nella mano sinistra trapassandogliela da parte a parte mentre la belva tratteneva l'ennesimo lamento e raccoglieva il suo doppio artiglio. Si girò di scatto! Fu questione di un attimo: con lo sguardo assassino, uno sguardo che mai la drow aveva visto sul volto o sul muso della mannara, la gelò dove si trovava; con un profondo latrato dettato dallo sforzo lanciò il proprio doppio artiglio contro la drow, la quale indietreggiò finchè non si ritrovò poggiata spalle ad un albero. La sua morte era più prossima del sorgere del sole del giorno seguente... l'arma della mannara roteava vorticosamente verso di lei: l'avrebbe tranciata di netto a metà!!! Destino!! Le imprecazioni che la mannara lanciò contro la sua luna quella volta furono menzionate per anni e anni... la drow era ancora viva e integra! La lama ad arpione del doppio artiglio si era piantata nel tronco del albero e aveva ferito non molto in profondità il fianco della drow che non potendo non essere sorpresa esordì presto in una risata di scherno ed estrasse l'ennesimo pugnale. Lili -ah ah ah ah ah!!! illusa!!! pensavi davvero che un animale come te potesse vincere contro di ME?!!! Lloth mi è favorevole!!! Invece pare che la tua adorata Luna ti odi signorina...- la drow cantava vittoria, ma sapeva perfettamente di non essere in grado di potersi liberare da quella trappola in cui si era ritrovata e la mannara avanzava verso di lei minacciosa come non mai. Con un gesto secco si estrasse il pugnale conficcato nella propria mano sinistra e dopo aver preso la mano destra della drow gliel'aveva gentilmente inchiodata al albero con in suo stesso pugnale. Questa volta nessun sorrisetto beffardo aleggiava sul volto dell'elfa: solo una smorfia di dolore Nika -Male?- la sua voce era sempre quella rauca della mannara, ma il timbro era atono, come se non le importasse sul serio di conoscere la risposta a quella domanda, Lili -Ma figurati... ti pare? Solo per carezze del genere non mi scompongo nemmeno...- la mannara aveva stretto le iridi a fissare l'espressione della drowe dopo aver poggiato la mano all'elsa della sua arma l'aveva mossa di pochi centimetri avanti e indietro, ma tanto sia che la muovesse a liberare la drow o a chiuderla di più in quella morsa poteva leggere dal suo sguardo e udire dai suoi lamenti che quel dolore la stava facendo impazzire. Lili -Che aspetti? Staccami le gambe!!- Nika -Ho un'idea migliore se non ti spiace...- Lili -figurarsi se un essere idiota come te può avere avuto un'idea!- Nika -ho fiutato degli amici qui in torno...lupi siderali... ti assicuro: sono molto simpatici anche se un tantino poco socievoli...- Lili -Lasci il lavoro sporco ad altri dunque?- Nika -oh...non fraintendere piccola drow... conosco mille e passa modi di tenerti in vita fino allo sfinimento tuo e alla noia mia per vederti agonizzare, rantolare il mio nome, invocare la tua sudicia ragna schifosa e renderti conto che per lei non conti niente e che ti lascerà morire come il cane che sei!- Lili -detto da te poi...- Nika -e non pensare neppure che mi dispiacerebbe assistere e operare in prima persona infierendo sul tuo esile corpo, ma se io ti metto le mani, o le zampe se preferisci, addosso...bhè....considerati già una poltiglia...- Lili -secondo me invece non ti reggi più in piedi e quindi stai cercando una scusante da addurre al fatto che lasci che sporchi cani rognosi e schifosi banchettino con le mie carni al posto tuo!- Non ci mise nemmeno tutta la propria forza... solo di inerzia la mannara aveva procurato alla drow un profondo squarcio con tre dei suoi artigli sul suo viso d'ebano e ora tre strisce rosse percorrevano verticalmente il suo viso sull'occhio sinistro. Nika -ah, io non mi reggerei in piedi dunque?- Lili -Mi....Mi hai colpita solo di inerzia...- la mannara di nuovo agì prima di pensare! Fulminea strinse una possente mano attorno all'esile collo della drow e le piantò quasi involontariamente l'artiglio del proprio pollice nella gola Nika -Inerzia... ti pare inerzia questa dunque? TI PARE CHE IO STIA MORENDO FORSE?! A me sembra che sia tu quella in pericolo di morte, a meno che tu non decida di arrenderti ovviamente, e sarò ben contenta di mandarti dal tuo dio del altro mondo se è questo ciò che desideri!- lo sguardo rubino saettava rabbia e risentimento verso quegli occhi di ghiaccio così vivi in quel momento. Quelle stesse paia di occhi continuarono a duellare silenziosamente e senza fare danni a nessuno, poi il ghiaccio dovette sottomettersi al fuoco e la drow piegò la testa di lato sussurrando le parole che la rendevano perdente. Nikaido mollò subito la presa dal collo della drow la quale prese a massaggiarselo. Prima di schiodarla dal tronco la mannara andò a raccogliere i due mantelli e tornata davanti a quella che di nuovo considerava come sua sorella e non come un bracconiere le tolse con poca grazia e meno cura il pugnale dalla mano e la spada dal fianco. La drow si afflosciò su se stessa e subito si sentì addosso il proprio mantello scarlatto e poi ancora sopra il mantello della sorella. Nika -Dammi qualcosa per questa zampa. Ti porto via da qui.- e dopo che la zampa della mannara ebbe almeno smesso di sanguinare la belva prese su di una spalla l'esile figura iper imbacuccata della drow e si avviò verso un posto sicuro in cui riposare e ,forse, chiedere scusa.

  
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