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Autore: Evie08    28/12/2010    2 recensioni
Terza puntata della serie di one-shot dedicata a Carlisle Cullen ed al nuovo personaggio di mia invenzione, Isabella.
[One shot numero 3 Carlisle/Isabella]
Aiuto.
Ne avevamo un disperato bisogno in quel momento.
Un esercito di vampiri neonati era pronto ad attaccarci di lì a breve.
Tutte le nostre vite erano in pericolo, quella di Bella sopratutte.
Ma lei era la mia ancora di salvezza.
Appariva sempre nel momento del bisogno.
Aveva scacciato le tenebre dalla mia vita lasciando che un raggio di sole la inondasse ogni giorno di più.
“Ho saputo quel che sta per accadere e voglio aiutarvi”, disse guardando i componenti della mia famiglia.
Non mi sarei mai e poi mai aspettato il suo aiuto.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Carlisle Cullen, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Precedente alla saga
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The first wife

firstwife

Aiuto.
Ne avevamo un disperato bisogno in quel momento.
Un esercito di vampiri neonati era pronto ad attaccarci di lì a breve.
Tutte le nostre vite erano in pericolo, quella di Bella sopratutte.
Ma lei era la mia ancora di salvezza.
Appariva sempre nel momento del bisogno.
Aveva scacciato le tenebre dalla mia vita lasciando che un raggio di sole la inondasse ogni giorno di più.
“Ho saputo quel che sta per accadere e voglio aiutarvi”, disse guardando i componenti della mia famiglia.
Non mi sarei mai e poi mai aspettato il suo aiuto.
Edward le si avvicinò abbracciandola.
“E’ bello rivederti, Isabella”, sussurrò al suo orecchio.
“Anche per me lo è, mi amor. È strano essere qui”, si guardò intorno.
Gli sguardi straniti della mia famiglia percorrevano ogni centimetro del suo corpo, cercando uno spiraglio per leggerle dentro.
“Lei deve essere Bella. Hai buon gusto figliolo. Tale padre…”, Isabella si rivolse ad Edward che sorrise di rimando.
“… tale figlio!”.
“Sei inaspettata”
Isabella si voltò a guardarmi, il voto incupito.
“Lo so e mi dispiace. Se la mia presenza dovesse creare disagi non esiterò a farmi da parte, Carlisle”.
Si muoveva con la solita eleganza come se indossasse ancora uno di quei pesanti abiti in taffetà rigido.
I suoi occhi trafissero i miei.
Non credevo potesse avere tanto potere su di me.
Ancora.
“Sei la benvenuta”, si sforzò Esme.
Sentivo che le costava fatica.
“Tu devi essere Esme”, inaspettatamente Isabella abbracciò mia moglie, “Grazie per esserti presa cura di loro”.
Esme la guardò allibita.
“Chi è?”, sentii Bella sussurrare all’orecchio di Edward.
“Lei è la prima moglie di Carlisle”.

***

“E’ bellissimo”
“Cosa?”, chiesi staccando gli occhi dal grosso libro di medicina che stavo studiando.
“Il ciliegio in fiore”.
Alzai la testa e per la prima volta notai il grande ciliegio di fronte alla quercia sotto la quale ci trovavamo.
“Hai ragione… E’ già primavera?”
Isabella mi guardò con il suo solito sguardo divertito, sdraiandosi sull’erba e poggiando la testa sulle mie gambe.
“Da un mese se non te ne fossi accorto, mi amor”, disse sollevandosi per darmi un bacio. “la medicina ti prende molto ultimamente. Quasi quasi sono gelosa”.
Sorrise e un petalo di ciliegio le si posò sulle labbra.
“Anche il ciliegio è innamorato di te.. Come potrei non esserlo anche io, mi dulce amor”, mi chinai per baciarla.
“Il tuo spagnolo è migliorato molto”, mi disse ed i suoi occhi dorati saettarono su ogni singolo angolo del mio viso.
“Anche la tua dieta è migliorata molto. Abbiamo fatto un ottimo lavoro”.

***

Un pomeriggio, di una settimana qualunque scesi in città con la scusa di dover comprare altri testi di medicina.
Isabella non mi accompagnò. Sapeva quanto potevo diventare noioso quando iniziavo a parlare dei progressi della chirurgia moderna.
Ma quella volta non furono i libri a catturare la mia attenzione: in una vetrina, tra sciarpe di pura seta, era adagiato un anello, piccolo ma molto elegante, di diamanti ma con uno splendido rubino nel mezzo.
Entrai rapito dalla rara bellezza di quel gioiello.
“Posso aiutarvi?”, chiese il proprietario del piccolo negozietto.
“Si.. vorrei quello”, indicai l’anello in vetrina.
L’uomo si tolse gli occhiali e mi guardò.
“E’ arrivato il grande giorno, eh?”, sorrise avvicinandosi alla vetrina.
Lo guardai inizialmente perplesso.
Non ci avevo pensato. Eppure stavo con Isabella da un po’ di tempo, ma quell’idea non mi era ancora balenata nella mente.
Esitai un attimo.
Ma non c’era nulla da esitare.
“Si”, risposi raggiante all’idea.
Presi coscienza di ciò che inconsciamente il mio cuore cercava di dirmi da tempo.
Sorrisi a quell’uomo quando mi consegnò l’anello in una delicata custodia di velluto.
Non potevo aspettare. Deposi l’anello nella tasca interna della mia giacca e mi avviai verso casa.
Isabella mi aspettava come al solito in veranda, seduta all’ombra a leggere.
Non appena si accorse della mia presenza, mi corse incontro sorridendomi.
“Mi amor”, mi diede un bacio. “Hai trovato i libri che cercavi?”
“No”, risposi sconsolato. Abbassai gli occhi per non incontrare i suoi.
“Mi dispiace.. Ti prendo qualcosa da bere?”, azzardò un sorriso.
Annui e Isabella corse in cucina.
Mi guardai intorno, estrassi l’anello dalla scatola e velocemente, molto velocemente, lo poggiai tra le pagine del libro di Isabella.
Mi sedetti su una poltroncina aspettandola.
Isabella tornò con in mano un vassoio con due bicchieri sopra.
“Ecco qui”, mi porse quello che all’apparenza sembrava un liquore.
“Grazie tesoro.”
Sorrise sedendosi di fronte a me e riprendendo il suo libro.
Lo aprì e il piccolo rubino che vi avevo nascosto cadde scontrandosi con la sua gonna di taffetà rigido.
Isabella mi guardò strabuzzando gli occhi, mentre io osservavo le sue reazioni divertito.
“C- cos’è?”, chiese prendendo l’anello tra le dita candide.
Lasciai la mia poltrona per inginocchiarmi dinnanzi a lei.
“Amore mio”, le presi la mano gelida, “da tempo mi sono accorto di provare più che un semplice sentimento nei tuoi confronti. Per me sei come l’aria che respiro, sei il fuoco che fa battere il mio cuore e riscalda la mia vita.
Senza di te sarei perso inesorabilmente caduto nell’inferno della nostra condizione”, presi l’anello tra le mie mani.
“Isabella, vorresti farmi l’onore di diventare mia moglie?”.
Le mi guardò visibilmente emozionata e stupita dalla situazione. Vedevo le varie emozioni succedersi sul suo bellissimo volto.
Io la guardavo rapito.
“Si”, sussurrò.
Le infilai l’anello al dito e mi precipitai ad abbracciarla.
Quello fu il giorno più emozionante della mia vita.

***

Guardai Isabella.
Con una mano mi accarezzò una guancia.
“Non sei cambiato affatto”, disse scostandosi per guardarmi meglio.
“Neanche tu”, sorrisi.
Un luccichio attirò la mia attenzione e fui davvero sconvolto nel rivedere l’oggetto che l’emanava: era un anello, piccolo ma molto elegante, di diamanti ma con uno splendido rubino nel mezzo.




ring
L'anello che Carlisle regala ad Isabella



Ed eccomi di ritorno con la terza puntata delle one-shot dedicate alla coppia Carlisle/Isabella!
Prima di passare ai ringraziamenti vi auguro Buon Natale in ritardo ed un Felice Anno Nuovo in anticipo!!!

Thanks to:

Lolina
_Bri
Giulia_Cullen

A tutti coloro che hanno letto e inserito la shot tra le seguite, i preferiti, e nelle da ricordare.

Perdonatemi che se non vi ringrazio personalmente ma sono di fretta!!!

Fatemi sapere cosa ne pensate di questo nuovo "capitolo" della loro storia e posso già dirvi che ce ne sarà un quarto.. ma questa volta il titolo è top secret!!

Besitos <3

Evie

   
 
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