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Autore: HachiXHikaru    28/12/2010    2 recensioni
Cosa potrebbe mai succedere se un giorno, un ragazzo e una ragazza, si presentassero dai nostri cari Host dicendo di essere fratelli di Haruhi?
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Haruhi Fujioka, Hikaru Hitachiin, Kaoru Hitachiin, Nuovo personaggio, Tamaki Suoh
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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14. “Partenza”

Quella mattina si alzò prima del solito, buttò giù dal letto anche il gemello e, dopo essersi preparati, si diressero a scuola. Purtroppo non aveva potuto parlare con i suoi genitori quella sera, perché erano via per un viaggio d’affari, ma sarebbero tornati nel pomeriggio. Kaoru sbadigliò. Accidenti a Hikaru che lo aveva svegliato così presto. Quando i due raggiunsero la classe vi trovarono dentro solo la ragazza dai capelli castani che stava leggendo un libro. Sentendoli entrare alzò la testa verso di loro.

-Ciao Haru-chan-

-Ciao…come mai qui così presto?-

Il rosso guardò male il gemello.

-Chiedilo a questo qui-

-Scommetto che è per Konata che si è voluto alzare presto-

Disse la ragazza ridendo, ma il ragazzo non rispose. Per la verità non li stava ascoltando minimamente. Guardava in continuazione l’ora sul display del telefonino chiedendosi se avrebbe dovuto andare nella classe della bionda per aspettarla. Prima però poteva controllare se era arrivato Yu. Così, immerso nei suoi pensieri, l’Hitachiin si diresse verso la 2^A, ma quando fece capolino dalla porta trovò solo alcuni ragazzi che chiacchieravano tra loro, Kyoya e il lord. Sospirò. Forse aveva ragione Kaoru…forse si era alzato troppo presto…ma tanto non avrebbe potuto dormire…

-Ehi Hikaru, che ci fai qui?-

La voce di Tamaki lo risvegliò dai suoi pensieri.

-Niente…volevo solo vedere se Yu era arrivato, così sarei andato a trovare Konata…-

-Ah…bè, comunque credo che arriverà a momenti, non è vero Kyoya?-

Chiese rivolto all’amico dai capelli scuri. Lui si aggiustò chi occhiali e guardò i ragazzi sulla porta.

-Veramente Yu oggi non verrà-

Il rosso sussultò.

-Perché?-

-Deve accompagnare la sorellina all’aeroporto-

Il biondo lo guardò interrogativo.

-All’aeroporto? E che ci va a fare Konata all’aeroporto?-

-Maledizione-

Il lord si voltò verso il rosso che si era messo a correre.

-Hikaru dove vai?-

Ma il ragazzo non lo ascoltava, pensava solo a correre. Doveva muoversi se voleva fermarla. Ma perché? Perché doveva partire? Le aveva assicurato che ci avrebbe pensato lui, che avrebbe risolto tutto…e allora perché partire lo stesso con…con quello là? Perché maledizione? Perché? Si fiondò in classe e avvertì il gemello di coprirlo.

-Ma dove vai?-

-A recuperare Konata-

Si rimise a correre, questa volta verso l’uscita della scuola e lì vide Kei. Ci mancava solo lui!

-Ehi Hitachiin, perché così di fretta?-

Cercò di riprendere un po’ di fiato.

-Ko…Konata…l’aeroporto…-

Lo guardò interrogativo non capendo cosa cercasse di dire.

-Ti spiegherò tutto mentre andiamo-

-Dove?-

-All’aeroporto!-

Così quando arrivò la limousine che il rosso aveva chiamato i due si diressero dove l’Hitachiin diceva ci fosse la bionda.

-Allora mi vuoi dire che succede?-

-Konata sta per partire con Sasaki-

-Partire? Per dove?-

-Ieri mi ha detto che lui vuole portarla nel suo paese, a Hiroshima-

Il biondino perse un colpo.

-No…Kona-chan non potrebbe mai…lei non mi lascerebbe qui…-

Il ragazzo aveva gli occhi lucidi. Non poteva credere a quello che gli stava dicendo uno dei gemelli. No, non poteva. Konata…Konata gli aveva promesso di non lasciarlo mai…di stargli sempre vicina…glielo aveva promesso…

-Comunque che ci facevi tu alla nostra scuola?-

-Ero venuto a trovarla, oggi era sciopero a scuola…-

Guardò fuori dal finestrino. Erano quasi arrivati.

-Comunque sta tranquillo Kei…-

Lo guardò.

-Non le permetterò mai di partire-

Gli disse con un sorriso e lui sorrise a sua volta. Era riuscito a tranquillizzarlo facendogli una promessa che non sapeva se sarebbe stato in grado di mantenere. Accidenti. Sentì il telefono che stava squillando. Guardò il display sperando fosse Konata…

-Kaoru…-

-COSA CAVOLO TI E’ SALTATO IN MENTE?-

Allontanò un poco il telefonino dall’orecchio.

-E non urlare!-

-Hikaru puoi dirmi che significa questa tua fuga da scuola?-

-Te l’ho detto, voglio andare a recuperare Konata-

-Ma perché? Dov’è?-

-È all’aeroporto e sta per partire con quello lì…quel…quel Sasaki!-

Il ragazzo rimase un po’ in silenzio.

-Ti raggiungiamo anche noi-

Sorrise e chiuse la chiamata.

-Che ti ha detto il tuo gemello?-

-Che ci raggiungeranno anche loro-

Konata, sto venendo a prenderti.


-Yu ti vuoi muovere?-

Sbuffò trascinando la valigia con sé.

-Non capisco il perché di questa fretta-

-Perché l’aereo sta per partire, forse?-

Raggiunse il ragazzo dai capelli corvini che era poco più avanti a loro.

-Scusa Kotaro, ma vedi, mio fratello è un tale pigrone!-

Le sorrise.

-Non importa, tanto siamo ancora in tempo-

Disse guardando il tabellone delle partenze. La ragazzina prese il cellulare. Doveva forse avvertire Hikaru? Rimase immobile a fissare il telefono cercando in lui una qualche risposta.

-Ehi Konata!-

Lo rimise in tasca e raggiunse i due ragazzi.

-E poi dici che sono io quello che fa tardi!-

Così, tutti e tre insieme, si diressero a fare il check-in.


La limousine li lasciò davanti all’ingresso e i due scesero velocemente. Chissà se erano ancora in tempo…

-Ora che hai intenzione di fare Hikaru?-

Si guardò intorno cercando di scorgere il volto di Konata, oppure quello di Yu, oppure quello dell’odioso.

-Andiamo a vedere gli orari delle partenze-

I due ragazzi si avvicinarono a uno dei vari tabelloni, cercando di scorgere l’orario dell’aereo che stava per prendere la ragazza dai capelli biondi. Mancava poco per il decollo. Accidenti! Il rosso si diresse verso una delle entrate e, sorpassando la fila, cercò di raggiungere i passeggeri del volo per Hiroshima. Una delle guardie lo bloccò.

-Mi spiace, ma non può saltare la fila-

-Ma io devo entrare!-

-Ha il biglietto almeno?-

-No, non ce l’ho…ma non devo partire…devo solo raggiungere la mia ragazza che…-

-Mi spiace, ma non può entrare…-

-Ma io…-

-Se ne vada o sarò costretto a usare le maniere forti-

Il ragazzo sbuffò. Maledizione, maledizione. Che fare ora? Che fare?

-Hikaru…-

Si voltò. E così lo avevano raggiunto, ma tanto ormai era troppo tardi…non ci era riuscito, non era riuscito a fermarla. Ora lei se n’era andata e non sarebbe tornata mai più…mai più…si sedette su una delle panchine dell’aeroporto. Calde lacrime iniziarono a rigargli il volto. Non era riuscito a proteggere colei che amava, a farla rimanere con lui…era un incapace! Ecco cos’era! Il gemello gli si sedette accanto.

-Hikaru…-

-Non sono riuscito a farla rimanere con me-

-Troveremo un’altra soluzione-

Scosse la testa.

-È troppo tardi ormai…-

Kei abbassò la testa. Aveva ragione il rosso, era troppo tardi…si mise a piangere anche lui. Non poteva credere che Konata lo avesse abbandonato, non poteva crederci…lei, la sua migliore amica…lei, la ragazza che avrebbe sempre amato…lei, che gli voleva un gran bene…lei, che gli aveva detto che non lo avrebbe mai lasciato solo…lei, che ora lo aveva abbandonato…

-Che avete da piangere voi due?-

Sussultarono. Quella voce così familiare, possibile che…

-Bè? Che vi succede?-

-Ko…Kona-chan…se proprio tu?-

Sbuffò.

-No, sono la fata turchina…chi dovrei essere scusa?-

Il rosso si alzò e si voltò verso di lei, incredulo. Era…era veramente lì? O lei e suo fratello erano solo un’allucinazione? Lei nell’incrociare lo sguardo di lui abbassò gli occhi.

-Konata…-

Sorrise.

-Così mi chiamano-

La abbracciò e lei arrossì.

-Hi…Hikaru che fai?-

La strinse di più a sé.

-Sono così felice di vederti-

Ricambiò l’abbraccio.

-Anche io-

Le alzò il mento con le dita e la guardò negli occhi, poi avvicinò il viso al suo. Chiusero gli occhi e cercarono di azzerare le distanze, ma Kei saltò addosso all’amica.

-E a me niente Kona-chan? Mi hai fatto preoccupare molto, sai?-

Gli sorrise, poi guardò i ragazzi e la sorella con aria interrogativa.

-Ma, ora che ci penso…che ci fate voi qui?-

-Bè, Kyoya ci aveva detto che stavi per partire e così…-

-Partire? E per dove?-

-Come per dove? Non dovevi andare a Hiroshima con Kotaro?-

-Bè sì, dovevo…ma poi ieri ho chiarito tutto con Yoko e Akira-

Strabuzzarono gli occhi.

-E allora che ci facevi tu qui?-

-Mi avevano chiesto se potevo accompagnare Kotaro all’aeroporto…ma non dovevo partire con lui…non l’avrei mai fatto-

-E io l’ho accompagnata-

Disse il castano e l’Hitachiin sorrise. Cinse le spalle della bionda con il braccio.

-Così noi potremmo rimanere sempre insieme?-

Sorrise.

-Così pare-

Yu tossì.

-Non credere di avere campo libero Hitachiin-

La ragazza guardò male il fratello che si voltò dalla parte opposta.

-Sono pur sempre tuo fratello Konata…non posso fare a meno di preoccuparmi per te-

-Lo so…-

Così, tutti insieme, uscirono dall’aeroporto.


Ed ecco a voi il penultimo chap! Buone feste!
  
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