"Ti amo"
Due semplici parole in grado di sollevarti.

"Ti amo"
Due semplice parole in grado di distruggerti definitivamente.

Mai quelle labbra perfette gli avevano sorriso a quel modo.
No, solo Angel aveva potuto godere di quella luce.
Solo lui poteva essere degno di quel privilegio.
Lui aveva dei sentimenti, il vampiro buono, l'unico capace di amarla, l'unico capace di ricevere il suo amore.

Lui, invece, che cos'era lui?
Che cos'era lui per lei?
Uno stupido vampiro dalla testa ossigenata, un semplice tappabuchi, un palliativo per quando la mancanza del suo angelo diventava insopportabile.
Il suo angelo, solo lui aveva un'anima.
Ma allora cos'era quel peso insopportabile che Spike aveva sentito all'ltezza dello stomaco dopo quelle due semplici parole?

Continuava a camminare senza meta, senza sapere che ore fossero o fra quanto il sole avrebbe fatto la sua comparsa, illuminando Sunnydale.

Una lacrima calda, infuocata, solcò il suo viso.
Rinnegato, abbandonato, dimenticato e buttato come un vestito usato e pieno di pezze.
Quella goccia era più forte di qualsiasi parola, di qualsiasi dichiarazione.
Che cos'era quel peso insopportabile?

D'un tratto si fermo, accasciandosi contro una lapide.
Un sorriso amaro si dipinse sulle sue labbra, che cliché, per un vampiro, abbandonare le proprie membra in un cimitero. Era diventato la parodia del vecchio Spike che tutti conoscevano e temevano, che lui conosceva e ammirava.

"Ti amo"
Lei aveva ritrovato il suo angelo e tutto aveva iniziato a girare come avrebbe sempre dovuto.

"Ti amo"
Un tonfo sordo dentro al suo petto, qualcosa aveva iniziato a muoversi e a disintegrarsi nel medesimo istante.

La luce iniziava , inesorabile, a schiarire il cielo mentre nella sua mente si stava consumando l'ultimo atto di quel dolore.

Voleva andare da lei quella sera-come d'altronde ogni sera una maledetta forza magnetica lo attirava davanti a quel portone- anche solo per vederla, per essere trattato a pesci in faccia.

Nel buio di quella notte estiva sentì quelle due inconfondibili parole

"Ti amo"
Due corpi stretti in un abbraccio.

"Ti amo"
E, naturalmente, lui non era il fortunato destinatario di quel calore.

Il sole ormai era alto ed illuminava ogni cosa. I suoi occhi, prosciugati da quell'unica e dolorosa lacrima, si alzarono verso l'orizzonte, intercettando la palla infuocata che faceva il suo ingresso nel cielo.
Chiuse gli occhi, provando a cancellare l'immagine di Buffy dalla sua mente, sorridendo nuovamente alla luce.

Fine