Prologo

 

 

 

Caro Draco,

mi dicono che hai portato a compimento tutti i tuoi studi.

Sono felice di sapere che hai preso seriamente in considerazione la mia proposta,

ed ora che hai finito tutto, torno all’attacco, più deciso che mai.

Sei ancora sicuro di voler entrare negli Auror? Confido nella tua risposta affermativa, anche se spero sinceramente che a portarti su questa strada non sia solamente il desiderio di vendetta…

Conserva questa lettera, alle 18.00 esatte di Lunedì pomeriggio diventerà la tua passaporta per arrivare dritto fino alla nostra sede, qui, presso il ministero di Londra.

Come vedi, non ti concedo il tempo di ripensarci…

Con affetto

Albus Silente

 

p.s. spero che Fanny, non faccia troppo la schizzinosa, fare le veci del gufo postino non le piace molto, ma per lettere così importanti non potevo che confidare in lei.

 

 

Il ragazzo biondo rilesse nuovamente la lettera, in effetti Fanny ci aveva messo un po’ prima di consegnarli la lettera, aveva preteso da mangiare e da bere e si era appollaiata sul divano per oltre un’ora prima di ripartire.

Guardò l’orologio babbano che portava al polso: 17.55. 

Altri 5 minuti e sarebbe tornato a Londra, inspirò profondamente guardandosi allo specchio, tante cose erano cambiate eppure lui sembrava il solito Draco Malfoy degli anni di Hogwards, arrogante, spaccone, protetto dal nome della sua famiglia…

17.57

Strinse la lettera in mano, controllò con lo sguardo che l’appartamento fosse vuoto, aveva fatto sparire tutti i suoi oggetti in una valigia babbana restringendo tutto.

17.58

Due minuti ancora e sarebbe ufficialmente iniziata la sua nuova vita… si guardò nuovamente allo specchio…

“Draco Malfoy, nuovo membro degli auror” se l’avesse visto suo padre sarebbe scoppiato a ridere come un matto, o forse l’avrebbe creduto matto da legare e, probabilmente, a quest’ora sarebbe già stato ricoverato al San Mungo.

17.59

Ed invece era proprio così, Draco Malfoy, figlio di mangiamorte, diventava auror!

 

Sentì il suo corpo risucchiato ed in pochi istanti era a Londra, in una piccola sala del palazzo del ministero. Seduto dietro una scrivania di fronte a lui, c’era lui, Albus Silente.

-In perfetto orario come sempre! Ben tornato Draco…- il ragazzo salutò l’ex preside con un cenno del capo e lui continuò:

– mi hanno parlato molto bene di te…più di quanto mi aspettassi e sinceramente non mi andava di metterti in una delle tante squadre che ci sono, per te, credo sia più giusta questa!- continuò il preside precedendolo nei corridoi e giungendo davanti ad una porta in legno – vieni, entriamo e ti presenterò ufficialmente come nuovo membro.-

 

 

 

-Buongiorno ragazzi.- disse entrando Silente nel salone dove solitamente si riunivano per discutere o pianificare le loro operazioni. – dopo, diversi viaggi di apprendistato e perfezionamento, è finalmente arrivato il nuovo membro del corpo degli auror, nominato e riconosciuto già dal ministero.- Ron ed Hermione annuivano seri alle parole dell’ex preside, Harry invece teneva lo sguardo basso, evitando di incrociare gli sguardi dei due amici.

-Entra pure Draco…- continuò Silente, Ron guardò Harry non certo di aver sentito bene, ma quando il ragazzo biondo entrò nella sala ogni dubbio svanì.

 Non lo vedevano da circa 3 anni, da quando era stata attaccata la scuola. Loro tre avevano scelto di lavorare per il ministero così come molti degli ex-alunni, mentre di Draco Malfoy, l’ultimo discendente della terribile dinastia Malfoy, se ne erano perse le tracce.

-Non può essere!- sbottò Ron alzandosi di scatto, Silente lo guardò molto severamente e senza scomporsi aggiunse:

-Draco, lavorerà con voi, farà parte della vostra squadra da ora in poi.- Harry annuì, Silente gli aveva già comunicato la sua decisione, ed, anche se dopo diverse proteste, aveva dovuto accettare: Silente si fidava di lui.

Hermione non distolse mai lo sguardo dal ragazzo, ormai uomo, i capelli ancora biondi come li ricordava, portava un taglio più serio e più da adulto, i lineamenti del volto sembravano in un certo senso mutati, il suo sorrisetto non mancava mai, ma qualcosa sembrava essere cambiato, o per lo meno così le piaceva sperare.

 Draco non rispose alla provocazione di Ron, e non curante si sedette anche lui al tavolo.

Osservò per un attimo Hermione senza capire il suo atteggiamento, lo fissava tanto intensamente che sembrava gli stesse facendo una radiografia con lo sguardo, analizzando i più piccoli particolari, lo guardava troppo…troppo per i suoi gusti!

 

 

 

 

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Bene bene questo è sempre il prologo, ma riveduto e corretto in minuscoli particolari tipo virgole, espressioni o cose simili!  Vi prometto a breve il prossimo capitolo, ma voi non mancate di scrivermi per farmi sapere se vi è piaciuto e come migliorarlo ulteriormente!!!

Laja