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Autore: tomby    11/12/2005    0 recensioni
Beatrix ci ha ripensato... non vuole sporcarsi le mani, e affina le sue tecniche omicide...
Genere: Azione, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- That woman, deserve her revenge. And we, deserve to die. -
_Budd (Michael Madsen), KILL BILL VOLUME 2_





- No, anche se avrebbe senso; no, anche se sarebbe la cosa più giusta; no, punto e basta. -
A parlare era Budd, il fratello di Bill, il famoso Bill, quel Bill che ha ammazzato e fatto ammazzare tante persone. Nessuno ancora in vita, a parte i suoi scagnozzi, lo ha mai visto in faccia. Nessuno, tantomeno, ha visto Budd in faccia, sapendo chi fosse. Budd, ormai era in una fase della sua vita in cui se anche fosse morto, non ci avrebbe fatto caso più di tanto. Beveva... Lavorava come buttafuori in un locale a luci rosse... in uno sperduto paesino del Texas... chissà perché, poi. Ormai da parecchio tempo aveva abbandonato il lavoro di killer. Da quando aveva aiutato Bill ad ammazzare Beatrix, la sua vita era cambiata. Aveva capito di aver sbagliato; ma aveva anche capito di aver capito di aver sbagliato ormai troppo tardi. Tante persone aveva ucciso, ma solo una aveva sulla coscienza: Beatrix Kiddo. Budd viveva in una roulotte col suo fucile, la spada fatta da Hattori Hanzo e il suo fidato frullatore. Voleva dimenticare il suo passato, ma quello che non sapeva, era che il passato l'avrebbe inseguito comunque. Dopo tanto tempo aveva rivisto Bill, e aveva saputo che Beatrix era ancora viva. Gli aveva detto che quella donna meritava la sua vendetta, e loro meritavano di morire. All'improvviso un peso si tolse dalla sua coscienza. Bill gli chiese di aiutarlo ad uccidere Beatrix, ma Budd declinò l'offerta. Ormai erano passate due settimane da quella visita, e un altro spiraglio della porta del suo passato si era aperto: aveva rivisto Beatrix. Ora stava rifiutando la sua richiesta di ammazzare Bill. Non l'avrebbe mai aiutata ad uccidere il suo caro fratellino.
- Caro Budd, - riprese Beatrix col suo solito tono - se non mi aiuti ad ucciderlo, comunque lo fara qualcun'altro. -
- No, credo di no, perché Bill non è una persona così vulnerabile. Quanto me. Potresti infilarmi quella spada nel cuore, nemmeno me ne accorgerei. Ma tu vuoi altro da me, lo so bene. -
- Se sei così accorto e perspicace, perché non mi dai subito la risposta che cerco? -
- Potrei dirti: mi piace la suspance. In effetti è così. - poi voltandosi - Vieni dentro, voglio offrirti un frullato. Ti piacciono le pere? -
- Le odio. -
- Fortuna - disse ridendo - non ce ne sono... -
I due si avviarono verso la roulotte di Budd, entrarono e Beatrix si sedette su di un consunto divano spelacchiato color corteccia. Budd si accomodò dietro il banco della cucina, tagliuzzò qualche frutto e mise il tutto nel frullatore. Due minuti buoni passarono senza che nessuno parlò: solo il frullatore, col suo suono intenso e macchinoso. Quando il cocktail fu pronto, Budd lo servì alla bionda e vendicativa ragazza. Ne bevvero, poi, appoggiato il bicchiere sul tavolino, la donna ricominciò:- Dov'è? -
Budd fece una faccia bonaria:- Chi? -
Beatrix si scaldò:- Bill, chi se no? Non prendermi in giro, so che vi tenete in contatto. -
- In realtà, ti dirò, non c'è nulla di più sbagliato. Io non lo sento, o vedo, da parecchi anni,ormai. - poi guardando la porta - In realtà, nessuno passa da quella porta ormai da molto tempo. Nemmeno le sgualdrine del bar... Di solito consumo là. Questo è il mio angolino solitario, nessuno può entrarci se non ha un posto d'onore nella mia vita... -
- Allora, io sono importante, per te. -
- Non fraintendermi, tu eri la ragazza di mio fratello. Poi gli hai spezzato il cuore. Tu hai un posto d'onore nel mio cuore, ma in negativo... Troia, che non sei altro. - continuò poi sussurrando - Cosa ti aveva fatto, Bill? Quell'uomo ha dato tutto per te. -
Beatrix fece silenzio, e si guardò intorno, sempre con sguardo corrucciato. Budd continuò:- Vedi... però quello che ti ha fatto Bill è molto peggio... teoricamente ti ha ucciso, ma non ce l'ha fatta. Ora, te, meriti la tua vendetta. E, sempre teoricamente, noi meriteremmo di morire, visto che c'eravamo tutti. Abbiamo aiutato Bill, ma ora, almeno io, sono pentito. Ebbene, avevi ragione, Bill è stato quì, poco tempo fa. Mi chiese di ucciderti, ma gli dissi di no. Non era giusto, uccidere due volte una persona. Anche se era ancora viva. -
- Ora ti aspetti che ti ringrazi, brutto bastardo? -
- No, ma almeno un po' di riconoscenza tipo... lasciarmi vivo... -
- Come se non fossi capace di difenderti... Vedi... l'ho vista, la tua spada. Hattori Hanzo fa le migliori spade del globo, e di una lucentezza abbagliante. Quando sono entrata, mi ha accecato. Ma forse, in uno scontro frontale, io vincerei... -
- Stupida troietta, pensi che sia uno sprovveduto? Ormai siamo avanti nel tempo. Ormai ho lasciato la noiosa arte dei samurai, per una più interessante, la balistica. - Così disse, e così tirò il grilletto della sua Colt M1911, che aveva sotto l'ascella. La pallottola si infilò nel cuore della ragazza, che boccheggiando e imprecando, si accasciò, perdendo sangue e macchiando il tappeto della roulotte. Poi Budd finì di bere il frullato.

Bill, seduto su di una poltrona, intento a leggere un libro, fu interrotto dal suono del suo cellulare. Lo prese e rispose, lentamente. Dall'altra parte, Budd:- Ok, ok. Lo so, mi sono comportato male. Non avrei dovuto farlo. Ti avevo detto di no... ma, sai... ci ho ripensato. Ho ammazzato la ragazza, mi stava dando sui nervi... Ah, per la cronaca, anche lei ti voleva ammazzare! -
Bill, sebbene il suo carattere non gli permettesse grandi gesti emotivi, immaginò che il suo voltò si contraesse in una smorfia di imbarazzo e stupore, al tempo stesso. Dopo pochi secondi disse:- Guarda che ti sbagli, Beatrix... è quì con me: non puoi averla uccisa! -
- Ti dico di sì, Bill! -
- E io ti ripeto di no, Budd, visto che IO sono Beatrix Kiddo. -
Bill, cioè, Beatrix, si tolse la maschera di Bill, e appoggiò a terra il libro. Bevve un lungo sorso dalla tazza fumante di tè, poi riprese:- Ehm... prova a toccarle la faccia... penso che ci sia una maschera... penso. -
Budd controllò il cadavere, e si stupì di notare che sì, effettivamente, una maschera copriva il vero volto della vittima.

Beatrix ridacchiò. Sapeva che Budd usava ormai solo armi da fuoco, e sapeva anche che Bill non lo sapeva. E sapeva anche che Bill sarebbe andato da Budd travestito da Beatrix per ucciderlo: non voleva che il suo fratellino sapesse, che sarebbe morto per mano sua. Non voleva lasciare in vita Budd, sebbene sangue del suo sangue; gli aveva detto di no... NESSUNO, gli aveva mai detto di no. Era la fine che si meritava. Peccato che non fu Budd a morire...

Il vero volto della vittima... LUI, BUDD, aveva ucciso suo fratello. Aveva ucciso sangue del suo sangue. Voleva uccidere Beatrix, ma invece uccise Bill, chissà perché, poi, travestito da lei. Pianse. Pianse lacrime amare. Poi decise di tornare alle vecchie usanze dei samurai. Decise di fare Seppuku. Prese la sua katana. Si inginocchiò in mezzo alla sabbia. Disse qualche parola di preghiera. Poi... si infilò la spada nello stomaco, e tirò su, fino allo sterno. Poi cadde, con la faccia nella sabbia, macchiando il deserto di rosso, il sangue di un uomo che aveva perso l'onore, e non poteva più vivere con un peso così grande.

Beatrix, saputo l'accaduto, ridacchiò, poi esclamò:- Meno due! -
  
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