Autore: Unsub
Titolo: Just a wish
Rating: verde
Categoria: flashfic, introspettiva, malinconica
Personaggi/coppia: Sarah Collins, team
Spoilers: nessuno
Disclaimer: I personaggi non mi appartengono (tranne quelli da me inventati), sono di Jeff Davis. Criminal minds appartiene alla CBS. Questa storia non è a scopo di lucro.
Note: scritta per il Christmas Writing Contest del forum di CM 


Vigilia di Natale, 2006, Lione, Francia
Ero seduta sul divano davanti al camino acceso, continuando a fissarmi i piedi avvolti in morbidi calzettoni di lana colorata. Sospirai pensando che ero sola anche questo Natale. Da quando i miei avevano avuto l’incidente, era stato così tutti gli anni. Io e Mark avevamo rotto da poco, ma non avrebbe fatto differenza. Lui tutti gli anni andava dai suoi in Inghilterra e io declinavo il suo invito a seguirlo. Non sopportavo lui durante le feste, figuriamoci i suoi genitori.
Guardai l’orologio constatando che manca ancora mezz’ora alla mezzanotte. Mi girai per osservare il mio appartamento. Non c’era nessun addobbo, niente albero, niente vischio, niente di niente. A che serviva fare un albero quando non ci sarebbero stati regali da porvi sotto? Ricordavo bene la vigilia quando i miei erano ancora vivi. L’albero era letteralmente sommerso dai pacchi, piccoli e grandi, tutti colorati e tutti invitanti.
Mia madre mi prendeva in giro dicendo che si vedeva lontano un miglio che mi prudevano le mani dalla voglia di aprirne uno. Al ricordo di lei una lacrima mi scivolò sulla guancia. Mi mancava terribilmente.
Io ero sola, questo era un dato di fatto. Non avevo nessuno che mi augurasse un buon Natale, figuriamoci se qualcuno poteva ricordarsi che c’era dell’altro.
Rimuginando nei miei pensieri non mi resi conto che la mezzanotte era appena passata. Non capivo neanch’io perché tenessi viva quella vecchia e stupida tradizione, che ora nel silenzio del mio appartamento non aveva più senso. Aprii il frigorifero e ne tirai fuori un tortino al cioccolato che avevo comprato tornando a casa dall’ufficio. Presi tutto il necessario da un cassetto e mi misi a sedere al tavolo.
La stanza era illuminata solo dal fuoco acceso e io posi la candelina sul tortino e la accesi esitante. Intonai il tanti auguri di rito fra mille lacrime e poi mi dissi da sola di esprimere un desiderio. Cosa potevo desiderare? Chi mi avrebbe augurato di nuovo che i miei sogni si realizzassero?
Alla fine chiusi gli occhi e soffia sulla candelina accesa. Espressi il mio desiderio come fosse una preghiera.
Ti prego, fa che sia l’ultimo Natale che passa da sola. Fa che qualcuno mi auguri buon compleanno l’anno prossimo!
Non mangia il dolce mi sdraiai amareggiata sul divano e mi addormentai piangendo. Il mio desiderio non si sarebbe mai avverato.

Vigilia di Natale 2007, Quantico, Virginia
-    Allora, ciuffo buffo? Quanti ne facciamo? – Derek mi scompigliò i capelli sorridendo.
-    Sempre meno di te, pelatone! – gli mostrai la lingua indispettita dal suo commento.
-    Non ne dubitiamo, visto che sei la più piccola della squadra – Emily era uscita dalla cucina avvicinandosi con una torta di compleanno in mano, corredata di candeline colorate.
-    Pronti con la canzoncina? – intervenne Garcia battendo le mani estasiata.
Come prevedibile la canzone usci stonata e qualcuno prese anche delle stecche, ma non m’importava. C'era tutta la squadra con me.
-    Esprimi un desiderio – m’incoraggiò Hotch con la macchina fotografica in mano.
Mi sorpresi a pensare che non potevo desiderare niente di più. La mia famiglia era radunata intorno ad un tavolo per la cena di Natale e si erano ricordati che era anche il mio compleanno. Desideri? Chi ha bisogno di desideri, quando hai tutto quello che conta davvero nella vita?