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Autore: Konstantya    30/12/2010    5 recensioni
La linea fra uomo e mostro è molto sottile. Vincent, Hojo, e Lucrecia. Oneshot strana e cupa.
Genere: Dark, Drammatico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Lucrecia Crescent, Vincent Valentine
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: FFVII
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NdT (la vostra affezionatissima): mi sono appena resa conto che non posto una fic inedita su FFVII da, uh… tipo l’anno scorso.
THE HORROR.
Diciamo che è stato un anno movimentato…? DDDD:
Urgeva rimediare prima che fosse troppo tardi e il 2010 venisse ricordato per sempre come l’anno del tradimento. Poi questa storia ce l’ho sul pc da due anni, in effetti, quindi uh… xD
Vabbè, spero di essere più presente l’anno prossimo <3
Auguri!

NdA: Credo sia drammatica. Forse angst? Non sono del tutto sicura di come classificarla, ad essere sincera. Profondamente ispirata dalla canzone “Human” dei Goldfrapp, cosa che forse qualifica la storia come songfic. Ha creato una atmosfera niente male. Bella e spaventosa. Una specie di melodia incantevolmente sensuale, ma con un taglio industrial distorto che ti dice che c’è qualcosa che non va.






Human




Are you human…




Perché sei tanto contrario?

Perché è un bambino.

Signor Valentine, lei è un Turk.

Questo cosa c’entra?

Mi stai facendo una predica sulla morale?

Io non conduco esperimenti sui bambini.

Però non ti fai tanti scrupoli ad ucciderne uno con colpo di pistola.

È diverso.





…or did you make it up?




Cose che Lucrecia Crescent sa sul conto di Vincent Valentine:

È considerato uno dei migliori Turk della Shin-Ra. È estremamente bravo nel suo lavoro, non tanto per la competenza (comunque eccezionale) nelle armi da fuoco o nel corpo a corpo, quanto perché ha il carattere e il modo di porsi che completano la professione. Ha una personalità asociale, e appende i valori nell’armadio dove altri tengono appesi gli abiti: ogni giorno decide quale gli si addice di più.





Segreto numero uno:

La dottoressa Crescent non crede nell’amore, e non ha mai visto le relazioni romantiche come un qualcosa di molto sensato.





Sua madre le ha insegnato a usare le risorse di cui dispone, ed essendo una donna in un campo a predominanza maschile Lucrecia tiene bene a mente quel consiglio. Quando il Turk, Valentine, comincia a mostrare qualcosa di simile a un interesse sentimentale nei suoi confronti non lo incoraggia nel senso proprio del termine, ma neanche rifiuta completamente le sue avance. Un legame di questo tipo potrebbe tornarle utile quando meno se lo aspetta, e se può tenerselo buono fingendo un’ambigua amicizia tanto di guadagnato.

Lucrecia arriva alla conclusione che tanto Vincent non la ama veramente. Quello che lui chiama amore è un’imitazione contorta e morbosa che vorrebbe somigliargli.





Segreto numero due:

La diagnosi della dottoressa Crescent sui sentimenti di Vincent Valentine è corretta.





Due giorni dopo che Lucrecia gli ha sorriso e ha accettato di andare a prendere un caffè in paese, Vincent si ritrova a puntarle la pistola alla testa dopo averla vista baciare Hojo. Abbassa la pistola, digrigna i denti, si costringe ad aspettare, e ammette a se stesso che quello che prova non può essere l’amore puro e disinteressato che gli hanno mostrato in passato le fiabe a lieto fine e i film tremolanti.

Beh, che si chiami amore, risentimento o ossessione, per Vincent non cambia poi molto. Per quanto Lucrecia ami i suoi fatti e le conclusioni logiche, le parole sono solo lettere infilate una dietro l’altra, e le emozioni sono cose mutevoli, difficili da definire con precisione quanto un manto di nebbia in una stanza buia.





Alla sua carriera conviene di più una relazione con uno scienziato brillante che una con un Turk, perciò quando Hojo comincia a mostrarsi interessato a qualcosa di più del suo lavoro, Lucrecia sta al gioco.

Quando lui le giura solennemente il suo amore e le chiede di diventare sua moglie, a farle scintillare gli occhi è il pensiero di sposare uno dei migliori scienziati al mondo. Pensa a tutti i fondi che avranno a disposizione e a tutte le ricerche che potrà compiere, replica il suo sorriso snaturandolo delle intenzioni originali, e dice di sì.





Segreto numero tre:

Neanche il dottor Hojo crede nell’amore.

Se gli attori sono semplicemente persone che hanno fatto dell’inganno una professione e le hanno dato il nome di arte, allora Hojo avrebbe potuto avere un successo notevole come attore se non fosse riuscito nelle scienze.





Vincent prende in considerazione l’idea di uccidere Hojo. Con il suo caro scienziato fuori gioco, Lucrecia potrebbe correre da lui. Gli punta la pistola alla testa come in precedenza aveva mirato a lei, aguzza gli occhi, poi con riluttanza abbassa ancora una volta le mani. Rimette malvolentieri la sicura alla pistola senza togliergli gli occhi di dosso e sogghigna. Anche se fare la guardia del corpo è un compito eccessivamente noioso e monotono non sarebbe carino uccidere proprio la persona che è stato incaricato di proteggere. Ne verrebbero fuori dei rapporti orrendi.





Hojo è infastidito da Valentine non tanto perché è una minaccia romantica a sua moglie, quanto perché il suo titolo di “Turk” gli dà campo libero in fatto di comportamento immorale. La parola “Turk” non assume mai la connotazione positiva che “scienziato” può avere, e se Valentine può avere un aumento per una tortura o un omicidio ben svolti, Hojo è costretto ad ergere la facciata delle buone intenzioni per il miglioramento del genere umano, almeno per le masse, quando il suo lavoro corre il rischio di sconfinare nel non etico. D’altro canto l’avanzamento scientifico e le sue conquiste non hanno mai avuto la pretesa di essere facilmente conseguibili.

Hojo sa che Valentine prova qualcosa per Lucrecia, e sa che il Turk contrasta il progetto. La sua conclusione è che questa ostilità derivi dai cosiddetti sentimenti di Valentine, perché l’idea che un Turk abbia il vigore morale necessario a una presa di posizione è una teoria di proporzioni risibili.

L’applicazione pratica è purtroppo diversa dalla teoria, e spesso Hojo vorrebbe che Valentine la piantasse di essere così imprevedibilmente schizzinoso con la sua etica e iniziasse semplicemente e finalmente una tresca con Lucrecia. Più che una minaccia romantica, il Turk rappresenta una minaccia al progresso del suo lavoro, e la maschera del marito cornificato costituirebbe una buona scusa per toglierselo dai piedi.





Vincent Valentine sostiene che condurre esperimenti genetici su un bambino e ucciderne uno siano due cose diverse. Una è giocare a fare Dio. L’altra non è che anticipare un appuntamento inevitabile.





Credi che lui ti ami davvero?

Tu credi di amarmi davvero?

Come? Non è questo il punto.

Invece sì.

Voglio dire che lui ti sta soltanto usando.






Cose che Lucrecia Crescent non sa sul conto di Vincent Valentine:

Vincent eccelleva anche in scienze. Aveva una grande passione per la chimica e la medicina, e aveva preso in seria considerazione la possibilità di specializzarsi in una delle due materie. Il motivo per cui è diventato un Turk e non uno scienziato è che odia le persone che mentono a se stesse. Lui è più che disposto ad ammettere di avere delle tendenze asociali e una propensione per l’amoralità. Preferisce sparare ad una persona piuttosto che conficcarle un ago nel braccio perché le pistole cariche non possono mentire a denti stretti dietro la farsa sorridente degli scopi terapeutici.




You’re not human…




Anche se in realtà Hojo non la ama e la sta solo usando, a Lucrecia non importa molto.

Dopotutto, è quello che sta facendo anche lei.




…too.








Nota dell’autrice: Uh, beh, solo una cosetta sperimentale che dovevo buttare giù. È che amo le possibilità psicologiche di questi tre, eheheh. E poi è stato divertente rendere Lucrecia una tipa tosta e manipolatrice.

Recensioni: interamente facoltative, ma sempre piacevoli. Grazie per il vostro tempo!
   
 
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