Giuseppe Salvatore
avrebbe volentieri offerto a me e alla mia badante un luogo in cui
alloggiare, lontano da qualsiasi pericolo.
La storia
dell'incendio – seppur molto ridicola – aveva soggiogato quel
signore senza problemi. Ero solamente la povera orfanella di una
famiglia sconosciuta, che aveva bisogno di una famiglia e di
ricostruire la sua innocente e malinconica vita.
“La carrozza è
pronta, signorina Pierce” annunciò la mia badante, con molta
leggerezza.
“Molte grazie
Emily, sarò da voi in poco tempo” risposi sorridendo, facendole
capire che dovevo sbrigare una cosa prima di partire.
Mi diressi verso la
mia vecchia stanza e cercai in fretta di trovare ciò che stavo
cercando: il mio diario.
Era un piccolo
quaderno, con una copertina rosso carminio e un segnalibro nero.
L'avevo conservato per moltissimi anni, e non l'avrei mai perso.
Cercai ancora, un
po' infastidita poiché non riuscivo a trovarlo. Sentivo già gli
zoccoli dei cavalli toccare il terreno, pronti per il viaggio. Mi
fermai per un istante, portando il mio dito indice sinistro alle
labbra e guardandomi intorno. Sorridendo mi avvicinai ad un angolo
della stanza e mi abbassai, aprendo una piccola cassa che si trovava
sul pavimento, nascosta da un tappeto grigio.
Trovai ciò che
cercavo: era sotto alcuni oggetti antichi, ed era coperto da un
foglio ingiallito.
Lo presi in mano;
istintivamente aprii il diario, sfogliando le prime pagine con
delicatezza.
Questa notte mi è
stato portato via tutto ciò che avrei desiderato per il mio futuro.
La parola “disonore” rimbomba nella mia mente provocandomi
lacrime impure.
Richiusi il diario
con violenza, al leggere quelle parole avrei potuto mostrarmi debole,
e non l'avrei mai accettato.
Sospirai e uscii
dalla stanza, avviandomi verso la carrozza che si trovava fuori in
giardino.
“Possiamo partire”
dissi sorridendo all'uomo. “Mystic Falls” indicai a quest'ultimo.
Emily aprì la
portiera e mi fece sedere all'interno della carrozza. Era semplice,
ma molto raffinata. Aspettammo che anche lei entrasse e partimmo,
verso una nuova città.
Avrei lasciato
Atlanta per trasferirmi a Mystic Falls, un cittadina in cui vivevano
pochi abitanti, ma molto sospettosi.