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Autore: LoveYourself_    31/12/2010    2 recensioni
Una piccola storia per la fine di questo anno. Spero che il 2011 vi porti tante belle cose! ;)
Auguri di buon anno a tutti :)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capodanno 2010.
2011, nuovo anno.
Un nuovo inutile anno. Uno come tanti. Uno dei tanti. L’anno delle non-svolte.
Solita scuola, soliti professori rompi coglioni, soliti conoscenti, soliti amici, solite litigate con i genitori. Tutto tremendamente uguale a prima. Mai niente che cambi.
E lei se lo sentiva. In fondo, l’aveva sentito anche a capodanno del 2007, 2008 e 2009.
Anno nuovo, vita nuova. No, manco per niente. Anno nuovo, vita di sempre.
Andreea stava lavando i piatti in cucina, con la sua solita voglia di fare qualcosa pari a quella di un bradipo.
Un piatto le scivolò dalle mani e cadde nel lavello, senza rompersi fortunatamente.
“E che cazzo” sbuffò stizzita.
Quando finì, si chiuse in camera e si buttò sul letto pensando a cosa potesse fare quella stessa sera, mentre le sue migliori amiche l’avevano abbandonata miseramente.
Fede, era partita con la sua famiglia e sua cugina a Torino.
Sara era dal suo ragazzo, Luca, per festeggiare il primo capodanno da fidanzatini.
Mary, era andata a festeggiare dai suoi parenti a Buenos Aires, il posto dov’era nata e vissuta per pochi anni.
E quindi, lei era sola. E quella stupida parola riecheggiava nella sua testa con l’intenzione di restarci almeno un po’.
Il cellulare squillò e Andre rispose riluttante. Non aveva neanche la voglia di sentire qualcuno.
“Pronto?” sbuffò, sedendosi ai piedi del letto.
“Andreea?” una voce maschile parlò titubante dall’altra parte del telefono.
“Ehmm, si. Chi è?”
“ Sono Joe.”
Tutto si bloccò.
Joe. Era Joe. Il suo amico d’infanzia. E anche di adolescenza.
Andreea era nata nel New Jersey, dove Joe e la sua famiglia avevano vissuto per un po’.
Erano vicini di casa. Migliori vicini di casa. Joe e Andreea. Andreea e Joe.
Amici, fratelli. Si volevano un bene dell’anima. Passavano intere giornate insieme e si divertivano un mondo. Joe provava un sentimento d’affetto e protettivo verso i confronti della sua ex amica.
E Andreea, affascinata più che mai dalla sua simpatia e dalla sua pazzia, vedeva in lui tutto.
Questo fino all’eta di 15, quando Andreea dovette trasferirsi in Italia. All’inizio il distacco fu talmente doloroso che né Joe né la stessa Andreea, riuscivano a dormire la notte.
Ma il tempo passava e passava, e i due cominciarono ad allontanarsi, fino a sparire uno dalla vita dell’altra. Joe era anche una famosa rockstar americana e quindi, pensava Andreea quando lo vedeva su MTV, si era sicuramente scordato di lei.
Ma evidentemente si sbagliava.
“Come stai? E’ da un po’ che non ci sentiamo” le chiese Joe, imbarazzato più che mai per quella domanda e soprattutto, per quella chiamata improvvisa.
“Tutto bene, grazie. E tu? Che si dice dall’altra parte del mondo?”
“ Mah, niente di che. Però ho una notizia bomba. Fai in tempo a prendere un treno per Venezia?”
La domanda di Joe spiazzò totalmente Andreea.
“Boh, che ne so. Quanto ci mette un treno ad arrivare a Venezia?” ma soprattutto: perchè doveva andare a Venezia?
“ Su per giù, quattro ore. Dai sono le due del pomeriggio, vestiti e prendi il primo treno che va a Venezia.”
“Joe ma che cazzo stai dicendo? Fammi capire, non ci sentiamo da una vita e ti presenti al telefono il giorno di capodanno chiedendomi di prendere il primo treno per Venezia? Ma che hai bevuto?”
“ Okay, okay, scusa. Lo so che non ci sentiamo da tanto tempo, ma nessuno della mia famiglia è disponibile così mi è venuta l’idea di rivedere una vecchia amica e...” ma Joe non si rese conto di quello che disse in quel momento e fece scoppiare definitivamente Andreea.
“Nessuno della tua famiglia è disponibile? E cosa cazzo c’entro io? Ah bè, sono una ruota di scorta, ovviamente. Nick e Kevin non ci sono, chiamiamo la mia stupida amica dell’infanzia, sicuramente abboccherà come una deficente e mi dirà di si.  Joe fatti una vita. Ciao.” e attaccò.
Era arrabbiata. Era frustrata. Nessuno poteva permettersi di trattarla così. Nessuno l’aveva mai trattata così. E la cosa che la feriva ancor di più e che era stato Joe a trattarla in quel modo. Il dolce Joe. Il suo migliore amico. Quello sempre sorridente che le faceva venire il buonumore anche nei momenti più cupi.
Ma vaffanculo.
Decise di prendere una boccata d’aria e uscì fuori, in giardino.
I suoi genitori erano usciti un momento per comperare le ultime cose per il cenone di capodanno.
Si mise seduta sull’altalena che era appesa ad un vecchio noce. La guardò. Oh, quanti ricordi su quell’altalena gialla, ormai bianca, poichè scolorita dal tempo.
Ma un rumore la distrasse.
Si vide davanti due uomini grandi e grossi.
Cercò di urlare, ma uno dei due gentleman gli tappò la bocca e la portò in quella che sembrava una macchina.
Porca troia, che cazzo di casino. Aaaaa mamma voglio scendereeeee!!
Cercò di dimenarsi ma quei due omaccioni la tenevano ferma, con la bocca bloccata da un pezzo di stoffa.
Avvertì una stanchezza improvvisa, ma non una delle sue, non un abbiocco come dicevano lei e Fede. No, si stava addormentando. E non doveva assolutamente addormentarsi. Ma la forza di volontà si fece da parte, riluttante, e Andreea cadde in un sonno profondo.
 
“Andre? Buongiorno” Un ragazzo la guardava, divertito dall’espressione buffa che aveva Andreea mentre si stava svegliando.
Andreea aprì piano gli occhi e mise a fuoco quello che aveva davanti.
“JOE!”
Si alzò di scatto e diede una botta in testa su quello che doveva essere il tettino della macchina.
“Porca vacca!!!! Che male!”
“Piano, piano. Non agitarti. Ora ti spiego.”
“No! Sono io che ti spiego! Anzi te le suono! Come cazzarola ti è venuto in mente di portarmi due uomini in casa mia e farmi arrivare fino a qui!! E dove minchia siamo?”
“Calmati, cerca di calmarti. Non sei cambiata per niente, eh? E la tua finezza è sempre dentro di te.” sorrise Joe, guardandola.
“Falla finita! Allora spiegami che diavolo ti è saltato in quella tua testa vuota, dove non c’è mai stato niente!”
Entrambi stavano rievocando il passato, ma nessuno dei due sembrava accorgersene.
“Non volevi venire a Venezia. Così ho pensato di portartici io, anche contro la tua volontà.”
Andreea sbarrò gli occhi.
“S-siamo a Venezia? Oddio... Ma... Ma quanto ho dormito?” ci stava capendo ben poco.
“Quasi quattro ore e mezzo. Ma vedo che ora sei più sveglia del solito!”
“Okay, siamo a Venezia, i miei mi uccideranno e io sto per uccidere te!”
“Tranquilla, ho parlato con i tuoi genitori e loro erano d’accordo. In fondo mi conoscono bene. Possiamo uscire senza che tu mi salti addosso per strangolarmi?”
“ Che palle. Ti odio. Fammi uscire, dai.”
Joe aprì lo sportello della macchina, scese e aiutò la sua amica a scendere.
Venezia. Un posto magico. Tutto luci e tanta allegria. E si sentiva il profumo del mare.
“Posso sapere cosa stiamo facendo a Venezia?” chiede Andreea chiudendo lo sportello della macchina.
“Festeggiamo il capodanno è ovvio! Dai mangiamo qualcosa e poi ci facciamo un giro!”.
E così, i due ex amici o quasi di nuovo amici, come volete voi, camminarono per le vie di Venezia, mangiarono in un ristorante a dir poco favoloso e brindarono al nuovo anno.
Era quasi la mezzanotte quando Joe e Andreea si ritrovarono in Piazza San Marco, il centro esatto di Venezia.
La lancetta del grande orologio della chiesa scossò la mezzanotte e in quel momento successe una cosa bellissima.
Tutte le coppie che erano in quella meravigliosa piazza si baciarono.
Joe spalancò gli occhi: “Ma che diavolo...”
“Oh, è vero. In Piazza San Marco, quando scocca la mezzanotte del nuovo anno, tutti si baciano.” spiegò Andreea, arrossendo.
Ma perchè stava arrossendo? E perchè il cuore cominciò a battere sempre più forte, fino a martellare ininterrottamente. Le faceva quasi male.
Guardò Joe. La stava guardando da minuti ormai.
“Beh... se tutti si baciano.... potremmo provarci anche noi...” azzardò Joe, grattandosi la testa imbarazzato.
“Non ricordi perchè la nostra amicizia si è rotta, Joe?” chiede Andreea, abbassando lo sguardo.
“Si. Ma ricordo anche quando mi sono innamorato di te. Non voglio perderti di nuovo.”
“Oh, sta zitto.” Andreea piombò addosso a Joe e i due innamorati si baciarono.
Un bacio intenso, che liberò le loro emozioni accatastate in una parte dei loro cuori da tanti anni.
D’altronde, i due si erano sempre amati, ma nessuno aveva il coraggio di ammettere i propri sentimenti.
Quando le loro labbra si staccarono Joe sorrise e poi disse: “Anche quest’anno hai detto che il 2011 sarà un anno come gli altri?”
“Si. E tu come lo sai?” chiese Andreea, accigliata.
“Lo dicevi sempre anche da piccola. Ma devi ricrederti ora. O no?”
“Forse si. In effetti, mi sbagliavo davvero. Mi sei mancato, Joe.”
“Mi sei mancata anche tu, piccola.”
 
Auguri a tutti! ;)
  
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