Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
Ricorda la storia  |      
Autore: pandamito    31/12/2010    3 recensioni
One shot Germancest. Il tempo si svolge nel periodo del Muro di Berlino.
Questo muro insormontabile, che ci separa, ci divide, ci spezza in due, facendoci perdere le speranze, tenendoci lontani e facendoci credere che oramai tutto è finito. ...
Genere: Drammatico, Romantico, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Germania/Ludwig, Prussia/Gilbert Beilschmidt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Spazio Autore: A-Aught, babies! Beh, io sono Mito, ma non importa a nessuno, quindi volevo solo dire delle cosucce prima di leggere la mia fan fiction. Non è la prima che faccio, ma è la prima che posto qui (forse perchè è la prima fanfiction decente che ho concluso D:). Il video che mi ha ispirato è questo http://www.youtube.com/watch?v=N63imjGTx_s sulle note di 'Call me' di Lovinson Yoshii, il mio video Germancest preferito, oltretutto. Non devo ringraziare nessuno, mi pare, a parte una certa Angy random che l'ha letta prima che la postassi, forse per farmi coraggio. Questa fanfiction è dedicata alla mia OTP di Hetalia, ossia il Germancest, ma se nel leggere questa fanfiction vi parrà di vedere una threesome con America, beh... non è del tutto sbagliato, anche se potreste leggere fra le righe, come potreste benissimo non fare. No, ok, basta coi miei scleri, concludo dicendo che l'ho realizzata tempo fa, vero le due del mattino, prchè naturalmente io a quell'ora non ho niente da fare e sono al pc.
Buona lettura! <3 Se leggerete...


« I love you ».

Questo muro insormontabile, che ci separa, ci divide, ci spezza in due, facendoci perdere le speranze, tenendoci lontani e facendoci credere che oramai tutto è finito.
Queste ferite non sono nulla in confronto al dolore che provo lontano da te.
No, non voglio che tu veda. Le mie ferite. Fatte da quell'essere spregevole, causa della nostra infelicità. Bruder, non urlare invano, contro di lui. Io mi sono sacrificato per te e lo farò ancora se sarà necessario. A te non deve accadere niente, io potrò subire così tanti colpi da morire, se sono certo che tu stia bene, questo è ciò che mi tiene in piedi.
Per quanti pugni io batta sopra questa lastra di cemento, non serviranno a nulla per abbatterla.
Al, e tu cosa vuoi ora? Sei venuto a trovarmi? E per cosa? L'unica cosa che voglio sapere è come stà il mio adorato fratellino. La finestra di questo ospedale, così bianco, è l'unica amica che può farmi immaginare che io sia ancora accanto a lui. No, amico mio, coprirmi gli occhi e piangere silenziosamente, non saranno i rimedi alla mia guarigione.
Quel giorno, piccolo mio, ti trovai ferente per quel vicolo, col broncio stampato sul volto, ma io ti sorrisi, ero l'unico a sorriderti in questo mondo. Ti presi, fregandomene di tutto e ti costrinsi a seguirmi, sò che col tuo carattere forse non lo ammetterai mai, è normale, ma io vidi il tuo sorriso sulle labbra, quel giorno. Mi piaceva quando mi abbracciavi e piangevi, ogni volta che dovevo partire, e per farti tornare di nuovo il sorriso, ti stringevo fra le mie calde braccia.
Non è colpa tua, non mortificarti. Sei tutto sporco di sangue, pieno di ferite. Che avevi intenzione di fare? Salvarmi? Mpf, dai su, non diciamo sciocchezze, West. Pensi che mi sarei fatto avanti io se poi tu dovevi rischiare la vita per me? Solo non volevo che tu mi vedessi, così, quasi morente, disteso a terra ed insanguinato. Tutta colpa di quel lurido e schifoso essere. Ecco portami via, maledetto sovietico, affinchè mio fratello non possa più vedere il mio volto; vedrai, prima o poi ci farai l'abitudine ed a quel punto vivrai anche meglio, senza un fratello esaltato come me. Fidati, sei in buone mani. Non ti avrei lasciato ad Alfred se non fossi stato certo che lui si sarebbe preso cura di te. L'unica cosa che posso fare, ora?
« I love you ».
Possono solamente echeggiare queste parole. Vento, trasportale fino a lui. E non fare quella faccia, West, mi farai sentire ancora più in colpa. Mica sto sorridendo ora perchè sono felice, non credi? E non piangere nemmeno, o mi verrà voglia di mandare tutto al diavolo. Mentre mi allontano vedo il tuo corpo accasciarsi a terra, disperato, piangente e sofferentte, che vorrebbe urlare tutto al cielo. Anche io vorrei farlo, bruder. Ma ascoltami, accetta quella mano che ti sta offrendo il suo aiuto. Alfred, portalo via, raccoglilo per strada e tienigli salda la mano, come anche io feci un tempo.
Questo muro. E' freddo. Chissà se è anche freddo dall'altra parte, dove sei tu.
Anni. Quanto tempo è passato? Abbastanza per farmi impazzire.
Ma ora sono guarito, bruder. Ora ho solo una stampella, eh. Sorrido, si, perchè vicino a questo cemento spuntano dei ciuffi d'erba e sicuramente non provegono dalla steppa della Russia. So di certo che quel verde proviene da casa tua. Però, West, pensare a te fa male, molto male. Ritornano strani ricordi. Io te l'ho detto, lontano da te divento pazzo. Quindi non giudicarmi se ora, con tutte le mie forze, attacco questo muro con l'unica cosa che serve a reggermi in piedi.
Silenzio.
Non è successo nulla.
No.
Io sento delle voci, dei passi.
Mi volto. Gente. Gente che continua ad aumentare, ad arrivare, armata; sono persone comuni, più comuni e semplici di me, ma tutti hanno lo stesso obiettivo. Urla, grida, unite per un unico scopo.
Oh, Al. Che ci fai tu qui? Perchè mi sorridi, perchè mi tendi questa pala da...
« Danke ».
« You're welcome ».
Afferrandola, ora so, che posso farlo, posso raggiungerti, finalmente io potrò rivederti, mein bruder.
Ivan, guardami, guardami ora, adesso, e dimmi: chi potrai più fermare? Nessuno. Non potrai fermarci, perchè noi siamo motivati da qualcosa in più, qualcosa con cui non si fanno le armi delle quali ti sei servito per imprigionarmi. No. Questo si chiama amore, Ivan.
Le voci crescono, lo sento. Ma le sento provenire da un altra parte. West, sto arrivando, tu intanto continua a chiamarmi.
Perchè finalmente queste grida, questa forza che abbiamo dentro, è servita a qualcosa. E' servita ad abbattere quella parete che ci ha tenuto divisi per tutto questo tempo.
Dove sei, Lud?
Io vedo una luce. Sei tu?
Pensa al passato e cercami in questa folla, perchè io sto venendo a prenderti. Sto correndo verso di te. Non preoccuparti, non restare lì fermo, quasi commosso o farai sciogliere anche me. Piuttosto guardami. Chiamami. Si, ecco, sto venendo West, posso vederti, finalmente, posso toccarti. Abbracciami, ora, come sto facendo io. Gioiamo insieme, si, perchè è una vittoria. Non mia, non tua, ma bensì nostra.
Fa niente, West, piangi pure sulla mia spalla, ma continua a stringermi forte come stai facendo ora. Io farò lo stesso, ti sorriderò. E l'unica cosa che posso fare ora, ciò che possa farti capire quanto ci tengo a te e quanto mi sei mancato, è solamente una: le mie mani sul tuo volto sembrano più calde, ma le tue labbra lo sono ancor di più.
   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Axis Powers Hetalia / Vai alla pagina dell'autore: pandamito